RISARCIMENTO

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La ritenuta fiscale sulle somme ricevute a titolo di risarcimento danni dalla P.A.

Deve escludersi il risarcimento del danno relativo a quanto dovuto a titolo d’imposta sulle somme liquidate a titolo di risarcimento in quanto l'Amministrazione non può considerarsi legittimato passivo nei confronti di tale domanda restitutoria.

L'interesse legittimo pretensivo al risarcimento danni per occupazione illegittima

Se l'interesse legittimo di cui si chiede il risarcimento è pretensivo, al fine di ritenere la sussistenza o meno del diritto al risarcimento del danno, occorre valutare, a mezzo di un giudizio prognostico, da condurre in base alla normativa applicabile, se colui che ha richiesto il risarcimento fosse titolare di una mera aspettativa, come tale non tutelabile, o di una situazione che, secondo un criterio di normalità, era destinata ad un esito favorevole.

Acquisizione del bene illegittimamente occupato: la rilevazione del valore venale

Il danno subito per l’occupazione acquisitiva va liquidato tenendo conto del valore venale del fondo dal momento dell’immissione in possesso da parte dell’Amministrazione (in caso di occupazione usurpativa) o della scadenza del termine di occupazione legittima del terreno (in caso di occupazione appropriativa).

Prescrizione del risarcimento danni in seguito ad occupazione acquisitiva del fondo

Per effetto dell'irreversibile trasformazione del bene illegittimamente appreso, appare palese la natura permanente dell'illecito, finché dura l'illegittima occupazione del bene senza che vi sia un eventuale titolo idoneo a determinare il trasferimento della proprietà in capo all'Amministrazione. Va di conseguenza esclusa la sussistenza di alcuna prescrizione del relativo diritto al risarcimento.

Emissione tardiva del decreto di espropriazione e legittimità dell'occupazione

L'annullamento dell'ordinanza di occupazione d’urgenza, facendo venir meno retroattivamente il titolo che giustificava l’occupazione del bene, travolge la distinzione tra la situazione anteriore e quella successiva alla scadenza del termine previsto nell’ordinanza medesima, configurandosi l’occupazione per entrambi tali periodi come "usurpativa". Giustificata pertanto è la domanda risarcitoria e non quella indennitaria.

Il risarcimento del danno da occupazione illecita del fondo

La tutela risarcitoria serve ad assicurare al danneggiato la restituito in integrum del suo patrimonio e quindi a garantire l’eliminazione delle conseguenze pregiudizievoli dell’attività illecita ascritta al soggetto responsabile, venendo la riparazione delle conseguenze dannose garantita a mezzo del modello di tutela del risarcimento per equivalente.

Risarcimento per occupazione sine titulo: il danno alla proprietà residua

Per i principi generali in materia di risarcimento del danno, in ipotesi in cui, con l'acquisizione di terreno materialmente trasformato in modo irreversibile durante l'occupazione, di determini un'ulteriore perdita per la proprietà connessa all'inutilizzabilità di fatto dei terreni residui, anche il controvalore di questi è da attribuire, come danno emergente conseguente all'illecita condotta.

Risarcimento del danno per occupazione illegittima di aree non edificabili

Non può applicarsi il criterio del VAM all'incompatibile fattispecie di risarcimento di un danno da fattispecie illecita (nella quale l'ablazione si registra per il noto effetto di "abbandono" a parte actoris), facendo ricorso al parametro di cui alla L. n. 865 del 1971, art. 16 dichiarato incostituzionale da C.C. 181/2011. Tale valore va determinato alla stregua del valore venale pieno di cui alla L. n. 2359 del 1865, art. 39.

Liquidazione del danno da occupazione illegittima di suoli inedificabili ex lege

In merito alla asserita possibilità di uno sfruttamento aggiuntivo e diverso da quello agricolo, non possono essere considerate ai fini risarcitori utilizzazioni potenziali o teoriche dei terreni, comunque inibite dalla disciplina urbanistica in vigore.

Risarcimento del danno da occupazione illegittima di aree edificate

Deve reputarsi corretto ai fini della liquidazione del risarcimento del danno relativo a fabbricati, il calcolo delle superfici utili ai sensi del D.P.R. 138/98.

Il risarcimento del danno nell'art.43 D.P.R.327/200

Il provvedimento acquisitivo dispone che il bene immobile vada acquisito al patrimonio indisponibile dell'Autorità e che al proprietario vadano risarciti i danni. L’atto d’acquisizione determina la misura del risarcimento e ne dispone il pagamento entro trenta giorni senza pregiudizio dell’eventuale azione già proposta. Dalle disposizioni richiamate emerge che la determinazione del danno è elemento necessario del provvedimento acquisitivo. Se privo di detta quantificazione, l'atto è illegittimo

Il risarcimento del danno nell'art.43 D.P.R.327/2001: termini di prescrizione

Mentre l’indennità d'espropriazione non rappresenta integrale riparazione della perdita subita dal proprietario, bensì il massimo garantito all’interesse privato, tenuto conto dell’interesse pubblico che l’espropriazione mira a realizzare, il risarcimento del danno dovuto al proprietario del fondo arbitrariamente occupato non potrà mai essere inferiore al suo valore venale e potrà superare tale misura in ragione dei frutti perduti. L’ammontare del risarcimento non è poi soggetto a decurtazione

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