L’occupazione permanente del suolo pubblico è caratterizzata dalla presenza di un atto di concessione, che ne preveda l’utilizzo continuativo, con conseguente sottrazione alla fruizione da parte della collettività per una durata superiore ad un anno; l’occupazione temporanea, invece, è caratterizzata innanzitutto dalla durata, inferiore ad un anno, ovvero, ove sia superiore all’anno, dalla sottrazione non continuativa della fruizione del suolo pubblico da parte della collettività.