TIPOLOGIE DI TITOLI

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Tipologie di interventi edilizi realizzabili con d.i.a., super d.i.a. e s.c.i.a.

La d.i.a., una volta decorsi i termini per l'esercizio del potere inibitorio-repressivo, costituisce un titolo abilitativo valido ed efficace, che può essere rimosso, per espressa previsione legislativa, solo attraverso l'esercizio del potere di autotutela decisoria.

Natura della d.i.a. e della s.c.i.a.: atto privato o provvedimento amministrativo?

La dichiarazione di inizio di attività non è un provvedimento amministrativo a formazione tacita e non dà luogo ad un titolo costitutivo provvedimentale. Essa, dunque, non è una vera e propria istanza di parte per l’avvio di un procedimento amministrativo concluso in forma tacita, ma costituisce una dichiarazione di volontà privata di intraprendere una determinata attività ammessa direttamente dalla legge.

Provvedimenti inibitori e repressivi della denuncia di inizio attività o della SCIA

Entro il termine legale ogni DIA/SCIA può essere assoggettata al potere di verifica della conformità a legge dell'attività denunciata e all'adozione di strumenti inibitori; poiché presupposto indefettibile perché tali provvedimenti producano effetti è la completezza e la veridicità delle dichiarazioni contenute nell'autocertificazione, in presenza di una dichiarazione inesatta o incompleta all'Amministrazione spetta comunque il potere di inibire l'attività dichiarata.

Documenti da allegare alla presentazione di una d.i.a. o di una s.c.i.a.

Non può riconoscersi a una d.i.a. incompleta degli elementi documentali essenziali l’idoneità all’effetto abilitativo conseguente al decorso del termine di trenta giorni dal deposito della d.i.a. per poter iniziare i lavori.

I provvedimenti inibitori della dia/scia: presupposti, modalità e termini

La d.i.a., pur conducendo anch’essa alla formazione di titolo edilizio, non muove da una domanda ma costituisce un comportamento, che, ove in contrasto con gli strumenti urbanistici in itinere, non è per sua natura suscettibile non di essere sospeso, bensì di subire le misure repressive previste dalla legge.

D.i.a. s.c.i.a.: provvedimenti repressivi

Devono ritenersi illegittimi i provvedimenti repressivo-inibitori adottati dall'amministrazione oltre il termine perentorio di sessanta giorni dalla presentazione della denuncia di inizio attività (trenta dalla presentazione e trenta dalla data in cui le opere possono essere realizzate) e senza le garanzie e i presupposti previsti dall'ordinamento per l'esercizio del potere di annullamento d'ufficio

D.i.a./s.c.i.a.: casistica

Necessitano della presentazione di una d.i.a. gli interventi di manutenzione straordinaria, di restauro e di risanamento conservativo e di ristrutturazione edilizia che non rientrino tra quelli previsti dall'art. 10, co. 1 lett. c) D.P.R. 380/2001.

Denuncia di inizio attività, segnalazione certificata dell’inizio dell’attività

La d.i.a. è stata individuata dal legislatore come lo strumento per sveltire le procedure edilizie, e prevede un meccanismo che può funzionare soltanto se entrambe le parti si comportano secondo i canoni della buona fede.

Presupposti della d.i.a./s.c.i.a.

La legittimazione alla presentazione di una d.i.a. spetta a tutti coloro che dimostrino di trovarsi con il bene in una relazione qualificata, ancorché non necessariamente connessa ad un diritto reale, potendo questa derivare anche da un rapporto giuridico obbligatorio.

S.c.i.a.: segnalazione certificata di inizio attività

La Scia, una volta perfezionatasi, costituisce un titolo abilitativo valido ed efficace che può essere rimosso solo attraverso l'esercizio del potere di autotutela decisoria nel rispetto delle prescrizioni recate dall'art. 19, comma 4, l. n. 241/1990.

Attività edilizia libera

Per essere assoggettata all'intervento autorizzatorio in senso ampio dell'autorità amministrativa, una trasformazione urbanistica e/o edilizia non deve essere precaria: un'opera oggettivamente finalizzata a soddisfare esigenze improvvise o transeunti non è destinata a produrre, infatti, quegli effetti sul territorio che la normativa urbanistica è rivolta a regolare.

Concessione assentita

Nel particolare meccanismo della «concessione assentita», in pendenza del termine di trenta giorni successivi alla comunicazione dell'inizio dei lavori, l'avvio di questi avviene a rischio dell'interessato.

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