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Localizzazione urbanistica delle attività commerciali

È illegittima la variante che prevede il divieto di insediamento di medie strutture di vendita in ambito urbano, ove risulti l'istruttoria non ha avuto riguardo ai problemi relativi all’assetto del territorio urbano, ma si è concentrata esclusivamente su un’analisi socio-economica relativa alla sufficienza e adeguatezza della rete distributiva nelle sue varie articolazioni a soddisfare la domanda.

La discrezionalità amministrativa nel governo dell'edilizia

È vero che la prescrizione che vieta nelle zone residenziali attività rumorose e moleste non vale in assoluto, poiché oltre alla tutela della funzione residenziale, devono ritenersi consentite attività confacenti o necessarie all’ordinato assetto di quartieri residenziali (come per esempio, uffici, negozi, autorimesse, parcheggi pubblici, studi professionali): tuttavia, non può ammettersi la presenza di un impianto produttivo del tutto avulso dal tessuto edilizio di zona di completamento

Discrezionalità amministrativa nella pianificazione e nella concessione demaniale

È legittimo il diniego di concessione di specchio acqueo per l'ormeggio di una imbarcazione da pesca qualora il provvedimento sia motivato sulla base della necessità di garantire che le operazioni di alaggio e varo effettuate su area adiacente avvengano in sicurezza.

La discrezionalità amministrativa nella pianificazione estrattiva

In sede di approvazione del piano delle cave, le scelte riguardanti le singole aree non abbisognano di una specifica motivazione, per la sua natura di atto generale, coinvolgente un elevato numero di destinatari e per l’interdipendenza reciproca delle previsioni interessanti le singole aree.

Mancata conclusione della procedura espropriativa: responsabilità del responsabile del procedimento

Il responsabile del procedimento finalizzato all’espropriazione in quanto “preposto all’unità organizzativa determinata” è responsabile della mancata formalizzazione dell'accordo di cessione bonaria del bene; ciò anche alla luce dell’art. 5 l. n. 241/1990 nel quale si prevede che spetta al responsabile del procedimento “la responsabilità dell'istruttoria e di ogni altro adempimento inerente il singolo procedimento nonché, eventu ...

Espropriazione: responsabilità del tecnico incaricato

Non risponde degli espropri falliti il tecnico tra i cui compiti non risulti specificamente la materia espropriativa, e che risulti assegnatario della materia delle Opere pubbliche (contatti con enti preposti, imprese aggiudicatrici, progettisti e direzione dei lavori) limitatamente agli aspetti meramente tecnici, con esclusione di quelli amministrativi.

Responsabilità del Sindaco per la mancata conclusione della procedura espropriativa

La legge di riforma n. 142 del 1990, che ha introdotto la fondamentale distinizione (peraltro da attuarsi in sede di statuto) tra sfera di indirizzo politico-amministrativo e sfera gestionale (art.51), ha, nel contempo (art.36, modificato dall’art.12 della l.25 n.81/1993), confermato in capo al sindaco in quanto, oltre che organo politico, anche vertice dell’apparato burocratico comunale, la funzione di vigilare e di sovrintendere sui servizi ed uffici dell’ente al fine di ...

Espropri: responsabilità del Presidente della Provincia

In vigenza dell’ordinamento degli enti locali disciplinato dai T.U. del 1915 e 1934 anteriori alla legge di riforma n.142/1990 e della L.R. 30.5.1983 n.18, il Presidente della Provincia, oltre che organo politico è anche organo di vertice dell’apparato burocratico provinciale, per cui ad esso spettava la funzione di vigilare e di sovrintendere sui servizi ed uffici dell’ente al fine di assicurare il necessario raccordo tra sfera politico-decisionale e sfera burocratica ...

Mancata conclusione della procedura espropriativa: responsabilità del titolare dell'ufficio espropri

Il funzionario che non curi tempestivamente gli atti prodromici per la definizione del procedimento, non rilevando e/o rimuovendo gli eventuali elementi ostativi dei quali è consapevole, è da ritenersi responsabile in termini di colpa grave e, pur volendo ammettere l’esistenza di impedimenti non rimovibili dal medesimo, in ogni caso, egli è tenuto ufficialmente a darne insistentea e tempestiva comunicazione all’organo di vertice. Il mancato compimento della proc ...

Esproprio illegittimo o non concluso: la responsabilità del capo dell'ufficio tecnico

Connotata da colpa grave deve ritenersi la condotta omissiva tenuta dal responsabile dell’Ufficio tecnico, seppur limitatamente al periodo successivo al conferimento da parte del Sindaco della delega riguardo le pratiche espropriative, per non essersi adoperato, in violazione degli obblighi di servizio, per una tempestiva conclusione della procedura di espropriazione.

I pubblici funzionari rispondono degli espropri falliti

Un pubblico funzionario dotato di una generale competenza di tipo amministrativo nelle pratiche riguardanti l’edilizia scolastica, risponde di un esproprio finalizzato proprio alla costruzione di un edificio scolastico.

Responsabilità degli assessori nei procedimenti espropriativi

Gli assessori sono gli organi politici responsabili del corretto funzionamento dell’apparato burocratico relativo allo specifico settore, sui quali grava l’obbligo di rendersi edotti, senza attendere di ricevere notizie dai funzionari, in ordine allo stato dei procedimenti espropriativi finalizzati alla realizzazione di opere pubbliche, nonché in caso di ritardi ed omissioni, di sollecitare i dipendenti competenti alla tempestiva predisposizione di atti amministrativi necess ...

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