ULTIMI APPROFONDIMENTI CARICATI

Stai vedendo 2185-2028 di 3852 risultati

La rinuncia «abdicativa» al diritto di proprietà immobiliare

È data la possibilità per il titolare di rinunciare al diritto di proprietà, anche immobiliare, al fine di realizzare nel modo più efficace la riparazione del danno patrimoniale conseguente ad un'utilizzazione del bene da parte dell’amministrazione pubblica, tale da svuotarne, sostanzialmente, il contenuto economico.

Rinuncia abdicativa del diritto di proprietà in ipotesi di occupazione illegittima del bene

L'occupazione usurpativa non determina la perdita della proprietà del bene occupato, salva la facoltà del proprietario di chiedere in via alternativa il risarcimento dei danni, ponendo in essere, in tale ultimo caso, un'implicita rinunzia al diritto di proprietà, che dismette forzatamente in favore dell'amministrazione occupante, che l'acquista non già per ragione di pubblica utilità, ma a causa di questa rinunzia.

Il reato di «abusivismo edilizio»

Un intervento edilizio iniziato senza le prescritte autorizzazioni amministrative è un abuso edilizio ed è sanzionabile anche penalmente. In alcuni casi, il problema non è solo quello di individuare quale tipo di autorizzazione richiedere, ma anche comprendere se è necessaria un’autorizzazione. Il quadro si complica ulteriormente se si considera che il significato della locuzione in esame non è rinvenibile normativamente: viene piuttosto utilizzata per indicare una pluralità di illeciti diversi

Interventi edilizi e titoli abilitativi

Con l’espressione interventi di manutenzione straordinaria si intendono ‹‹le opere e le modifiche necessarie per rinnovare e sostituire parti anche strutturali degli edifici, nonché per realizzare ed integrare i servizi igienico-sanitari e tecnologici, sempre che non alterino i volumi e le superfici delle singole unità immobiliari e non comportino modifiche delle destinazioni di uso››. Se realizzati in assenza di s.c.i.a. è prevista l'applicazione di sanzione amministrativa ex art.37 T.U.

Norme penali e abusivismo edilizio: l'art. 44 D.P.R. 380/2001

Il bene tutelato dalle norme penali incriminatrici in materia di abusivismo edilizio è rappresentato dalla necessità di sottoporre l’attività edilizia al preventivo controllo della pubblica amministrazione, e dall’interesse sostanziale alla tutela del territorio. Oggetto giuridico dell'art.44 D.P.R.380/2001 è infatti l’esigenza di controllo dell’uso edificatorio dei suoli, volto ad ottenere un corretto svolgimento dell’attività edilizia.

La lottizzazione abusiva: sanzioni penali (art. 44 lett c) D.P.R. 380/2001)

Il reato penale di lottizzazione abusiva (punito con l'arresto fino a due anni e il pagamento di un'ammenda pecuniaria), definito all'art. 44 lett c) D.P.R. 380/2001, si configura quando vengono iniziate opere che comportino trasformazione urbanistica od edilizia dei terreni stessi in violazione delle prescrizioni degli strumenti urbanistici, vigenti o adottati, o comunque stabilite dalle leggi statali o regionali o senza la prescritta autorizzazione.

Il sequestro e la demolizione dell'opera edilizia abusiva

Le opere abusivamente realizzate possono essere sequestrate sia per impedire che il reato sia portato a conseguenze ulteriori (sequestro preventivo), sia per finalità istruttorie (sequestro probatorio). Una volta accertata l’esecuzione di interventi in assenza di permesso, in totale difformità dal medesimo, ovvero con variazioni essenziali, il responsabile del competente ufficio comunale ingiungerà al proprietario e al responsabile dell’abuso la rimozione o la demolizione dell'opera

Natura dei reati paesaggistico-ambientali (art. 181 D.Lgs. 42/2004)

L’art. 181 D.Lgs. 42/2004, insieme all’art. 734 c.p., costituisce la norma fondamentale del sistema normativo posto a protezione dei beni paesaggistici e ambientali. Ai sensi del comma 1 dell’articolo succitato, ‹‹chiunque, senza la prescritta autorizzazione o in difformità di essa, esegue lavori di qualsiasi genere su beni paesaggistici è punito con le pene previste dall’art. 44, lettera c), del decreto del Presidente della Repubblica 6 giugno 2001, n. 380››.

La sanatoria paesaggistica e l'estinzione del reato edilizio

Il principio generale per il quale l’autorizzazione paesaggistica non può essere rilasciata in sanatoria successivamente alla realizzazione, anche parziale, degli interventi è stato derogato a seguito della L.308/2004. È stata introdotta, infatti, la possibilità di una valutazione postuma della compatibilità paesaggistica di alcuni interventi minori, all’esito della quale non si applicano le sanzioni penali stabilite penali stabilite per il reato ex art.181 D.Lgs.42/2004

Sanatoria «ordinaria» e «straordinaria» degli abusi edilizi

In materia edilizia, la nozione di sanatoria attiene alla legittimazione di atti di privati tramite atto amministrativo, discostandosi dall’accezione tradizionalmente riconosciutale, quale atto amministrativo che rimuove i vizi relativi all’esercizio della potestà amministrativa. Il condono è invece un provvedimento di legge tramite cui i soggetti che vi aderiscono possono ottenere l’annullamento, di una pena o di una sanzione che potrebbe essere contestata loro per comportamenti pregressi

Il condono di interventi edilizi abusivi (Corte Costituzionale n.196/2004)

Il condono è un provvedimento di legge tramite cui i soggetti che vi aderiscono possono ottenere l’annullamento, totale o parziale, di una pena o di una sanzione che potrebbe essere contestata loro per comportamenti pregressi. Il condono edilizio, in particolare, è un procedimento che consente la regolarizzazione amministrativa degli illeciti edilizi, e l’estinzione dei reati connessi a tale attività. La nozione in esame raggruppa le normative emanate con le leggi 47/85, 724/94, e 326/2003.

Valutazione immobiliare di una struttura alberghiera: la dottrina

Comunemente, un complesso immobiliare, a seconda dell’aspetto economico considerato, può essere differentemente stimato, e pertanto allo stesso potrebbero essere attribuiti più valori di stima di entità anche diversa sebbene essi dovrebbero tendere a coincidere, nelle condizioni teoriche di mercato in regime di libera concorrenza e di equilibrio economico. Dall'aspetto economico di un immobile scaturisce dunque il criterio di stima, cioè l’analisi da seguire per pervenire a un giudizio di valore

Pagina 169 di 321 50 110 160 169 210 270 320