TRASFERIMENTO E ACQUISTO DEI DIRITTI REALI - ACQUISTO ALLA MANO PUBBLICA - ASSERVIMENTO - SERVITÙ - ELETTRODOTTO
L’art. 121 del regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775 è tuttora in vigore. Le disposizioni abrogative non possono essere interpretate estensivamente: men che meno ad una interpretatio abrogans può pervenirsi a fronte di un dato letterale che autorizza conclusioni del tutto diverse posto che nell’art. 58 del TU espropriazione dapprima sono state espressamente indicate le norme del regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775 caducate e, poi, si è fatto riferimento ad una indicazione generica (“altre norme riguardanti l'espropriazione” ) che non appare punto riferibile alla disposizione in esame.
Il n. 59 dell’art. ... _OMISSIS_ ... limitatamente agli articoli 29, 33, 34 e 123 ed alle altre norme riguardanti l'espropriazione;”. L’art. 121 del Tu citato non è ivi direttamente menzionato né esso integra disposizione espressamente “ riguardante l’espropriazione”. Se ne desume che l’art. 121 del regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775 è tuttora in vigore.
Sulla base di una interpretazione estensiva del concetto di “cortile”, nell'ambito del quale è riconducibile anche la corte, deve ritenersi che quest'ultima rientri nel perimetro preclusivo della disposizione di cui all’art. 121 del regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775 riguardo alle servitù di elettrodotto.
La servitù di elettrodotto, contemplata dall'art. 1056 c.c. e dagli artt. 102 e ss. T.... _OMISSIS_ ...istribuisce l'energia elettrica (e non il fondo al quale l'energia elettrica viene fornita), mentre il fondo servente è quello attraversato dalle condutture aeree e sotterranee, attraverso le quali viene fatta passare la corrente elettrica. Quindi titolare della servitù di elettrodotto costituita allo scopo di assicurare la fornitura di energia elettrica ad un fondo non è il proprietario di questo ma il fornitore dell'energia elettrica.
La normativa di cui agli artt. 107/129 T.U. in materia di servitù di elettrodotto (n. 1775/1933) ha carattere prevalente su quella dettata, da una legge anteriore, in materia di usi e demani civici, essendo anche finalizzata a favorire l'interesse pubblico sotteso al trasporto dell'energia elettrica, obiettivamente prevalente rispetto agli altri ... _OMISSIS_ ...22 del t.u. 11 dicembre 1933, n. 1775.
La servitù coattiva di elettrodotto deve intendersi costituita non già in virtù del semplice decreto autorizzativo, bensì con la stipulazione di uno speciale atto convenzionale e, in caso di dissenso, con sentenza che determini, caso per caso, le modalità di esercizio della stessa servitù.
Qualora la servitù di elettrodotto sia ritenuta compatibile con i fini cui è preordinata l'espropriazione dei suoli su cui insiste, essa non subisce alcun effetto estintivo e può essere trasferita nel decreto di esproprio.
Le leggi speciali per la costituzione del diritto di servitù di elettrodotto (artt. 119 e segg. R.D. n. 1775 del 1933 e art. 233 D.P.R. n. 156 del 1973), non sono esclusive né inderogabili in tema di servitù... _OMISSIS_ ...l'ordinamento giuridico, in questi compresa l'usucapione.
Sulla base della lettura congiunta delle previsioni codicistiche in materia di passaggio di condutture elettriche, di quelle contenute nella legge speciale di cui al r.d. 1775/1933, dell’art. 42-bis, comma 6, del d.P.R. n. 327 del 2001 e dei principi euro-unitari in materia, va affermato l’obbligo dell’Amministrazione competente di concludere la procedura impositiva di un diritto di servitù, mediante formale provvedimento amministrativo, indipendentemente dal contenuto dell’atto che l’Amministrazione competente vorrà adottare, e cioè di restituzione ovvero di acquisizione.
La servitù di elettrodotto, contemplata dall'art. 1056 c.c. e dagli artt. 102 e ss. T.U. delle leggi sulle acq... _OMISSIS_ ...ettrica (e non il fondo al quale l'energia elettrica viene fornita), mentre il fondo servente è quello attraversato dalle condutture aeree e sotterranee, attraverso le quali viene fatta passare la corrente elettrica. Quindi titolare della servitù di elettrodotto costituita allo scopo di assicurare la fornitura di energia elettrica ad un fondo non è il proprietario di questo ma il fornitore dell'energia elettrica.
Tra le servitù coattive disciplinate dal codice civile rientra anche quella di elettrodotto che impone al proprietario del fondo servente il passaggio di condutture elettriche, ai sensi dell’art. 1056. Quella contemplata dalla norma citata e dagli artt. 102 e ss. T.U. delle leggi sulle acque e sugli impianti elettrici (approvato con RD 11.12.1933 n 1775) è una ver... _OMISSIS_ ...ervente è quello attraversato dalle condutture aeree e sotterranee, attraverso le quali viene fatta passare la corrente elettrica.
La costituzione della servitù di elettrodotto è soggetta alla disciplina generale, valevole per le servitù coattive, prevista dall’art. 1032 c.c.: pertanto, il verificarsi dei presupposti di fatto che rendono ex lege necessaria la costituzione di una servitù coattiva, non è di per sé sufficiente affinché la servitù venga concretamente in essere, essendo sempre necessario un contratto (che deve rivestire la forma scritta ex art. 1350 c.c.), una sentenza o un atto dell'autorità amministrativa destinati a regolare le modalità concrete dell'esercizio del diritto.
La regola generale, posta dall'art. 122 del testo unico n. 1775 del 1933, è... _OMISSIS_ ...trodotto, lo spostamento della linea, purchè il proprietario stesso offra a tal scopo un altro luogo adatto all'esercizio della servitù.
Le disposizioni di cui al T.U. n. 1775 del 1993, art. 122, dimostrano l'intenzione del legislatore di non privare il proprietario del fondo servente un elettrodotto della facoltà di usare liberamente del proprio fondo, anche qualora ciò comporti la rimozione o lo spostamento dell'elettrodotto stesso, salvo l'obbligo di offrire, ove possibile, un percorso alternativo per la conduttura elettrica.
L'ultimo comma dell'art. 122 del T.U. n. 1775 del 1993 consente all'utente finale del servizio di distribuzione di energia di chiedere lo spostamento del luogo di esercizio della servitù di elettrodotto, dietro dimostrazione che ciò costituisc... _OMISSIS_ ...in presenza dei presupposti per l'imposizione coattiva del vincolo, in quanto estranea all'attuazione di un potere autoritativo o di un dovere legalmente imposto a servitù, essendo nata non secondo il volere coatto o contro il volere del soggetto passivo, ma indipendentemente da esso, in forza della conversione di una situazione di fatto in una situazione di diritto.
La regola generale, posta dal Testo Unico n. 1775 del 1933, art. 122, è che la servitù per la installazione di linee elettriche sia di carattere amovibile, e cioè comporti il diritto potestativo per il proprietario del fondo di ottenere, a carico dell'esercente dell'elettrodotto, lo spostamento della linea, purchè il proprietario stesso offra a tal scopo un altro luogo adatto all'esercizio della servitù.
... _OMISSIS_ ...essere ritenuto lo stabilimento di produzione e distribuzione, anche nel caso di condutture destinate alla fornitura di energia elettrica a utenti privati.
La disciplina dell'art. 122 del T.U. n. 1775 del 1933, che conferisce al proprietario del fondo servente il diritto di ottenere lo spostamento della servitù di elettrodotto a spese dell'esercente della stessa, salvo diverso accordo fra le parti, non è influenzata dal modo di costituzione della servitù e rimane egualmente applicabile non solo quando il diritto sia stato costituito in forza di uno dei titoli previsti dalla legge speciale, ma anche quando sia stato acquistato per usucapione.
Il proprietario del fondo asservito per un elettrodotto ha la facoltà di chiedere al gestore della linea di eseguire gli interve... _OMISSIS_ ...alcuna compensazione o indennizzo. La conferma di quanto precede si ricava dal tenore letterale delle disposizioni di cui al primo, terzo, quarto, quinto e sesto comma dell'art. 122 del T.U. n. 1775 del 1993.
Le disposizioni di cui al T.U. n. 1775 del 1993, art. 122, dimostrano l'intenzione del legislatore di non privare il proprietario del fondo servente un elettrodotto della facoltà di usarlo liberamente, anche qualora ciò comporti la rimozione o lo spostamento dell'elettrodotto stesso, salvo l'obbligo di offrire, ove possibile, un percorso alternativo per la conduttura elettrica.
L'ultimo comma dell'art. 122 del T.U. n. 1775 del 1993, che consente all'utente finale del servizio di distribuzione di energia di chiedere lo spostamento del luogo di esercizio della ser... _OMISSIS_ ...ondo servente della facoltà di usare liberamente del proprio fondo, anche qualora ciò comporti la rimozione o lo spostamento dell'elettrodotto, salvo l'obbligo di offrire, ove possibile, un percorso alternativo per la conduttura elettrica.
Dal testo del t.u. n. 1775 del 1933, art. 122, discende che, salvo diverse pattuizioni stipulate all'atto della costituzione della servitù, il proprietario del fondo servente ha la facoltà di eseguire sul suo fondo qualunque innovazione che obblighi l'esercente dell'elettrodotto a rimuovere o collocare diversamente le condutture e gli appoggi, senza essere tenuto ad indennizzi o rimborsi; ma ciò non esclude, trattandosi di diritti disponibili, che il medesimo proprietario possa validamente decidere, pur in assenza di pattuizioni stipulate all'... _OMISSIS_ ...
Quella contemplata dagli artt. 102 e ss. T.U. n. 1775/1933 è una servitù coattiva in senso stretto, laddove si realizza la fattispecie per cui il fondo dominante è lo stabilimento che produce e distribuisce l'energia elettrica (e non il fondo al quale l'energia elettrica viene fornita), mentre il fondo servente è quello attraversato dalle condutture aeree e sotterranee, attraverso le quali viene fatta passare la corrente elettrica.
Il presupposto (implicito) per il sorgere del diritto alla costituzione di una servitù coattiva di elettrodotto è la mancanza delle condutture e degli impianti occorrenti per fornire a un determinato fondo l'energia elettrica di cui questo necessita.
Non essendo configurabile una servitù di elettrodotto diversa da quella tipica previs... _OMISSIS_ ...
La regola generale, posta dall'art. 122 del testo unico n. 1775/1933, è quella secondo la quale la servitù per la installazione di linee elettriche è tendenzialmente di carattere amovibile, e cioè comporta il diritto potestativo per il proprietario del fondo di ottenere, a carico del titolare del fondo dominante (esercente l'elettrodotto), lo spostamento della linea, purché il proprietario stesso offra, a tal fine, un altro luogo adatto all'esercizio della servitù.
Il regime di traslazione di una servitù di elettrodotto deve ritenersi ammissibile esclusivamente in base al regime normativo prefigurato dall'art. 122 del testo unico del 1933, che prevede la facoltà di spostamento della linea condizionata alla individuazione, ad opera del proprietario del fondo servente,... _OMISSIS_ ...e l'esistenza di una servitù di elettrodotto comporti un integrale svuotamento della facoltà e dei poteri del proprietario, impedendogli di effettuare lavori di innovazione, costruzione e ristrutturazione. In tali casi, pertanto, il proprietario del fondo può pretendere dal gestore della rete elettrica la rimozione dei cavi o la loro diversa collocazione, a condizione che garantisca un'alternativa idonea all'esercizio della servitù, e dunque, nella sostanza, il reperimento di un passaggio parimenti efficace per i cavi elettrici all'interno del proprio immobile. Al ricorrere delle predette circostanze, il privato non è tenuto ad alcun indennizzo o rimborso per lo spostamento dei cavi o per il loro interramento.
L'art. 122 t.U. n. 1775 del 1933, che prevale sui principi generali d... _OMISSIS_ ...quale è concessa la facoltà di usare liberamente il proprio fondo, anche quando ciò comparti la rimozione o lo spostamento dell'elettrodotto, salvo l'obbligo di offrire, ove possibile, un percorso alternativo per la conduttura elettrica.
La servitù di elettrodotto appartiene al genere delle servitù coattive ed è disciplinata, oltre che dall'art.1056 c.c., dal Testo unico delle disposizioni di legge sulle acque e impianti elettrici, di cui al Regio Decreto 11 dicembre 1933, n. 1775.
TRASFERIMENTO E ACQUISTO DEI DIRITTI REALI - ACQUISTO ALLA MANO PUBBLICA - ASSERVIMENTO - SERVITÙ - ELETTRODOTTO - AUTORIZZAZIONE
Il decreto di autorizzazione provvisoria previsto per la costruzione di elettrodotti, determina il sorgere in capo ad... _OMISSIS_ ... difetto di autorizzazione definitiva alla realizzazione dell'elettrodotto da parte dell'autorità competente, la collocazione degli impianti, sebbene provvisoriamente autorizzata, si traduce in un'attività materiale lesiva del diritto dominicale avente i connotati dell'illecito permanente, con la conseguenza che il privato può chiedere la rimozione dell'elettrodotto e la riduzione in pristino dello stato dei luoghi, oltre al risarcimento del danno.
L'attività di costruzione di qualsiasi linea di trasporto o distribuzione di energia elettrica - a prescindere dalla tensione di esercizio - non è libera, ma soggetta ad apposite autorizzazioni della competente autorità amministrativa, ex art. 108 del R.D. 11 dicembre 1933, n. 1775; art. 2 del D.P.R. 30 giugno 1965, n. 1534 ed art. 9 ... _OMISSIS_ ...cita dichiarazione di pubblica utilità dell'opera, che condiziona l'esercizio del diritto di costruzione e di gestione dell'elettrodotto nonché il conferimento, in favore dell'ente, di uno "jus ad servitutem habendam", in forza del quale, ove manchi il volontario accordo, è consentito il ricorso al giudice per la costituzione della servitù coattiva mediante sentenza oppure quello alla procedura espropriativa per imporre l'asservimento in via amministrativa.
In assenza di una formale declaratoria di decadenza del titolo in virtù del quale un complesso edilizio è stato realizzato, l'amministrazione non può legittimamente negare il rilascio dell'autorizzazione unica per la realizzazione e l'esercizio di un elettrodotto interrato a servizio di tale complesso (nella specie, ai sensi ... _OMISSIS_ ...dei fabbricati.
Affinché possa sorgere il diritto alla costituzione di una servitù coattiva di elettrodotto è, in primo luogo, necessario che il fornitore dell'energia abbia ottenuto (a norma degli artt. 107ss. del t.u. n. 1775/1933) dalla competente autorità amministrativa l'autorizzazione (temporanea o permanente) senza la quale non si può legittimamente procedere all'impianto di linee di trasmissione e distribuzione di energia elettrica. Una volta emanato il relativo decreto, sorge (ai sensi dell'art. 119 del t.u. n. 1775/1933), in capo al soggetto che lo ha richiesto, il diritto di ottenere la costituzione della servitù coattiva a carico dei fondi che devono essere attraversati dalle linee destinate a condurre energia elettrica al fondo che ne è privo, e a favore del fondo in cui si trova lo stabilimento di produzione e distribuzione di energia elettrica di cui egli è proprietario.
Per imporre l...
Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.