Termini entro i quali può essere stipulato l’atto di cessione volontaria

Ai sensi dell’art. 45.1 il proprietario ha il diritto di stipulare col soggetto beneficiario dell’espropriazione l’atto di cessione del bene « fin da quando è dichiarata la pubblica utilità dell’opera e fino alla data in cui è eseguito il decreto di esproprio ».

Dal richiamato disposto normativo è possibile così individuare un termine iniziale ed uno finale. Il termine iniziale dilatatorio è costituito dalla dichiarazione della pubblica utilità; prima di tale evento le parti non possono stipulare l’atto di cessione.

La previsione si ricollega al riferito orientamento giurisprudenziale, che ha colto gli elementi caratteristici dell’atto di cessione, idonei a conferire allo stesso natura pubblicistica ed differenziarlo dalla compravendita di diritto comune, nella pendenza di un procedimento espropriativo di cui l’atto di cessione costituisce, alla pari del decreto di esproprio, una... _OMISSIS_ ...uttiva, nonché nella preesistenza della dichiarazione di pubblica utilità.

Nello stesso tempo l’art. 45.1 consente la stipula dell’atto di cessione, una volta intervenuta l’approvazione della pubblica utilità (12), ancor prima quindi dell’offerta dell’indennità di cui all’art. 20.1, e ancor prima della formale determinazione dell’indennità di cui all’art. 20.3. Il proprietario potrebbe essere sollecitato ad addivenire alla cessione a seguito della comunicazione prevista dall’art. 17.2, con la quale l’Autorità espropriante dà notizia della data in cui è diventato efficace l’atto che ha approvato il progetto definitivo e della facoltà di prendere visione della relativa documentazione.

Contestualmente al proprietario è comunicato che può fornire ogni utile elemento per determinare il valore da attribuire all’area ai fini della liquidazione dell’indennità di esproprio... _OMISSIS_ ...al proprietario di formulare in tale sede egli stesso una proposta indennitaria, chiedendo di esercitare il diritto di convenire col soggetto beneficiario dell’espropriazione l’atto di cessione ai sensi dell’articolo 45.1.

In tal evenienza si pone il problema di valutare la congruità dell’importo prospettato dal proprietario, sulla base del quale potrà essere stipulato l’atto di cessione, che, è bene ribadire, deve avere nel criterio legale il suo parametro di riferimento. Ciò poiché, come rilevato più volte dalla giurisprudenza, l’atto di cessione si caratterizza per la eterodeterminazione del prezzo, sottratto alla libera volontà delle parti.

Il problema è facilmente risolto se il medesimo soggetto competente a determinare formalmente l’indennità, e cioè il dirigente dell’ufficio espropriazioni, effettui un giudizio di congruità dichiarando la corrispondenza dell’importo proposto a... _OMISSIS_ ...i esproprio.

E’ agevole constatare, peraltro, che fin dalla dichiarazione di pubblica utilità sono reperibili importi predefiniti dalla stessa Autorità espropriante nel piano particellare di esproprio ai sensi dell’articolo 33 DPR 554/1999, o evincibili in termini generali e astratti per le aree agricole dai valori agricoli medi pubblicati nelle apposite tabelle.

In particolare, per quanto riguarda i primi, si ricorda che la dichiarazione di pubblica utilità è stata preceduta dalla comunicazione di avvio di procedimento effettuata ai sensi dell’art. 16 e dal deposito della documentazione ivi prevista, compreso il progetto dell’opera. Lo schema di approvazione del progetto deve richiamare altresì gli elaborati concernenti la descrizione dei terreni e degli edifici di cui è prevista l’espropriazione, con l’indicazione dell’estensione e dei confini e dei dati identificativi catastali e nominativi... _OMISSIS_ ...i (16.2), elaborato questo che ricorda il piano particellare d’esproprio.

In ogni caso i soggetti interessati sono notiziati, ai sensi dell’art. 17.2, dell’efficacia dell’atto che ha approvato il progetto definitivo e della facoltà di prendere visione della relativa documentazione. Tra i documenti componenti il progetto definitivo il DPR 554/1999, art. 25.2 lett. F) annovera il piano particellare di esproprio che contiene anche l’indicazione per ogni ditta « dell’indennità presunta di espropriazione e di occupazione temporanea determinata in base alle leggi e normative vigenti, previo occorrendo apposito sopralluogo» (art. 33.4 DPR 554/1999). Il risultato della stima dell’espropriazioni confluisce nel quadro economico dei lavori (Art. 34.5 DPR 554/1999).

Nulla impedisce all’Amministrazione procedente di redigere un piano particellare con indicazione delle indennità di espropriazione... _OMISSIS_ ...er ogni ditta interessata, anzi sembra esservi tenuta; in tal evenienza la quantificazione non è solo funzionale alla quantificazione delle risorse finanziarie necessarie per la realizzazione dell’intervento, ma si presta evidentemente anche a costituire la base per un possibile accordo con la ditta proprietaria dei beni interessati.

In buona sostanza, se sulla base delle indicazioni contenute nel piano particellare, parte integrante del progetto della cui approvazione è data notizia ai soggetti interessati (17.2), la ditta proprietaria manifesta l’intenzione di addivenire ad un accordo, non si intravedono le ragioni per cui l’Amministrazione non dovrebbe accogliere il consenso del proprietario e procedere viceversa con gli adempimenti prescritti dall’art. 20; questi ultimi del resto sono funzionali a garantire la partecipazione del soggetto interessato nel processo di quantificazione dell’indennità, partecipazione che, nel ca... _OMISSIS_ ... è già avvenuta attraverso una presa visione degli atti progettuali ed una condivisione delle indicazioni ivi contenute riferite al profilo indennitario.

Esigenze di semplificazione ed economicità del procedimento inducono a ritenere preferibile la soluzione prospettata. Sennonché essa presenta l’unico grave inconveniente di scontrarsi sul piano pratico con la diffusa negligenza da parte dei progettisti nel redigere stime indennitarie con la dovuta competenza e precisione nei piani particellari, sovente predisposti frettolosamente, senza essere stati preceduti da verbali di consistenza e senza alcun coordinamento con gli uffici espropri che dovranno formalmente determinare l’indennità.

E’ per tale ragione che non si ritiene che l’accettazione da parte del proprietario dell’importo indicato nel piano particellare di esproprio, peraltro ivi precisato al fine particolare di contribuire alla definizione del quadro f... _OMISSIS_ ...o;opera, e che spesso, in tale ottica, viene quantificato “ad abundantiam” (es. triplicazione del VAM per tutti, rimandando implicitamente a successiva fase la verifica dei presupposti) possa avere alcun effetto vincolante per l’Autorità espropriante, e che comunque si rende opportuno un giudizio di congruità da parte del soggetto competente a determinare formalmente l’indennità prima di stipulare l’atto di cessione.

Potrebbe peraltro prospettarsi l’eventualità, anche al di fuori dell’ipotesi che il piano particellare contenga un’indicazione analitica delle indennità, che sia il soggetto interessato, notiziato dell’approvazione del progetto definitivo, a manifestare l’intenzione di addivenire ad un accordo sulla base di un’indennità quantificata nel rispetto dei parametri legali.

Esigenze di semplificazione inducono a ritenere, anche in questo caso, che la procedura espro... _OMISSIS_ ...essere interrotta a seguito dell’intervenuto accordo; nel caso di specie quest’ultimo, non essendo ancora intervenuta la determinazione dell’indennità secondo le modalità di cui all’art. 20, dovrà essere necessariamente (e non più solo opportunamente, come nel caso di accettazione di una somma prevista nel piano particellare) corredato da una relazione tecnico – estimativa dello stesso organo deputato alla determinazione dell’indennità, ossia il dirigente dell’Ufficio per le espropriazioni, che dovrà attestarne la congruità nonché il rispetto dei parametri legali.

Il termine finale per l’esercizio del diritto di stipula dell’atto di cessione è costituito dalla data di esecuzione del decreto di esproprio (45.1). E’ infatti, con l’esecuzione del decreto che si produce l’effetto traslativo del bene, e la stipula dell’atto di cessione dopo la esecuzione sarebbe nullo per mancanza de... _OMISSIS_ ...o (art. 21 septies L 241/1990).

Va rilevato che al momento dell’esecuzione del decreto di esproprio ad essere quantificata può essere la sola indennità provvisoria di espropriazione, non essendo l’Autorità tenuta ad attendere l’indennità definitiva, ai fini della emanazione del provvedimento traslativo della proprietà (20.14, 26.11); è tuttavia possibile che sia già intervenuta la determinazione definitiva dell’indennità (27.3). Ciò significa che l’atto di cessione può intervenire sia sulla base dell’indennità provvisoria che sulla base dell’indennità definitiva, purché, si ribadisce, non sia già stato eseguito il decreto di esproprio.

Se per le ragioni esposte in precedenza, l’accordo sull’indennità con le conseguenti maggiorazioni o mancate decurtazioni, può intervenire fino a quando non sia stato eseguito il decreto di esproprio o, se antecedente, fino a quando non sia intervenuta... _OMISSIS_ ...efinitiva, consegue che nell’ipotesi in cui l’atto di cessione intervenga sulla base di quest’ultima, il soggetto interessato non avrà comunque diritto alle maggiorazioni nel caso di area non edificabile, mentre nel caso di area edificabile, l’indennità definitiva accettata sarà sottoposta alla decurtazione del 40%, fatta salva l’ipotesi di cui all’art. 37.2.

La stipula dell’atto di cessione può assumere in questo caso funzione residuale di chiudere amichevolmente la vicenda espropriativa, rendendola immune da successivi opposizioni o ricorsi giudiziari.