TRASFERIMENTO E ACQUISTO DEI DIRITTI REALI - TITOLO - CESSIONE VOLONTARIA - ACCORDO DI CESSIONE
Gli accordi relativi al "concordamento dell'indennità" hanno valenza meramente endoprocedimentale e non sono idonei a trasferire la proprietà del bene dal proprietario all'espropriante.
L'accettazione dell'indennità provvisoria offerta non può nè logicamente nè giuridicamente assumere la valenza di accettazione (oltre che dell'offerta d'indennizzo provvisorio anche) di una proposta di cessione volontaria dell'immobile assoggettato alla procedura di esproprio; ciò in quanto tale proposta di cessione proverrebbe dalla controparte espropriante, non proprietaria dell'immobile da cedere.
Gli atti negoziali intesi alla cessione delle aree a fronte del pagame... _OMISSIS_ ...mentazione degli interessi tra le parti; tali atti non sono riconducibili all’accordo amichevole ai sensi dell’art. 26 della legge n. 2359/1865, che si inscrive quale momento intermedio ed eventuale del procedimento espropriativo.
L'accordo amichevole sull'ammontare dell'indennità di esproprio non comporta la cessione volontaria del bene, sicché è sempre necessario il completamento del procedimento al fine del passaggio della proprietà del bene dall’espropriato all’espropriante.
L'accordo sull'indennità di espropriazione, per effetto dell'accettazione da parte dell'espropriando dell'ammontare offerto dall'espropriante, non ha alcun effetto traslativo della proprietà del bene; le pattuizioni in esso contenute si connotano come atti integrativi d... _OMISSIS_ ...ento della proprietà dall'espropriato all'espropriante.
L’unico effetto derivante dalla sottoscrizione di un accordo bonario è quello di precludere ogni futura contestazione sull’importo dell’indennità di espropriazione ove, ultimato il procedimento, si addivenga al trasferimento del bene all’espropriante; nessun effetto traslativo va al medesimo riconosciuto.
L’accordo amichevole sull’ammontare dell’indennità di esproprio (al pari del contratto preliminare di cessione volontaria degli immobili da espropriare), non è ex se idoneo a sorreggere la traslazione del diritto dominicale, essendo necessario il completamento del procedimento al fine del passaggio della proprietà del bene dall’espropriato all’espropriante; i... _OMISSIS_ ...ia del bene prevista dall’art. 12 della L. n. 865/71, ha efficacia immediatamente traslativa della proprietà e determina, pertanto, l’esaurimento della procedura ablativa del bene; viceversa, l’accordo amichevole concerne solamente la pattuizione sul quantum dell’indennità e fa venir meno la fase dell’espropriazione concernente la determinazione dell’indennizzo, implicando la prosecuzione dell’iter procedimentale.
Anche volendo configurare l’accordo di cessione come opzione a favore dell’Amministrazione del diritto all’acquisto dei terreni oggetto della procedura espropriativa in itinere, l’atto non ha i caratteri oggettivi della cessione.
Non la dichiarazione di accettazione dell’indennità provvi... _OMISSIS_ ... manifestata per una cessione bonaria del bene non determina alcuna accettazione della situazione determinatasi per effetto della realizzazione dell’opera, visto che solo la positiva conclusione dell’accordo determina l’acquisizione del bene al patrimonio comunale.
L'accordo sull'indennità di espropriazione, per effetto di accettazione da parte dell'espropriando dell'ammontare offerto dall'espropriante, non ha alcun effetto traslativo della proprietà del bene.
L'atto di condivisione della indennità è da tenere ben distinto, in chiave funzionale e temporale, dalla cessione volontaria del bene, la quale interviene a sua volta eventualmente (restando sempre aperta la possibilità del decreto formale di esproprio, cfr. art. 20 del DPR n. 327 del 2001) e s... _OMISSIS_ ...RLF|La tesi degli immediati effetti traslativi dell'accordo amichevole sull'ammontare dell'indennità contrasta sia con il principio di tipicità e nominatività dei provvedimenti amministrativi, finendo per assegnare ad un comportamento strumentale e preparatorio effetti che la legge fa discendere unicamente dalla cessione volontaria o dal decreto di esproprio, sia con il principio dell’intangibilità dell’autonomia negoziale delle parti, prefigurando effetti reali laddove esse hanno inteso assumere impegni meramente obbligatori.
Non osta al verificarsi della fattispecie dell’espropriazione sostanziale, la circostanza che il procedimento di esproprio avviato dall'Amministrazione si sia concluso con un accordo procedimentale, qualora questo sia stato sottoposto a c... _OMISSIS_ ... terreni né tanto meno per il trasferimento della proprietà degli stessi, non essendosi verificate le condizioni in esso previste.
Nessuna contraddizione con l'avvenuta accettazione delle indennità è ipotizzabile nel comportamento dell'espropriante, che continui a sollecitare, nonostante l'accettazione, la cessione bonaria del suolo.
In tema di espropriazione di fondi agricoli, è vero che l’accordo bonario sull’indennità spettante all’espropriando non comporta la cessione volontaria del bene, che è riservata ad un successivo atto (decreto di esproprio o contratto di trasferimento), ma esso esprime ugualmente la volontà del titolare di abdicare alla proprietà del bene, a fronte di un corrispettivo di natura pecuniaria ritenuto soddisfacente.
... _OMISSIS_ ...io, si è in presenza non di cessione volontaria del bene, ex art. 45 d.P.R. 327/2011, ma di accordo bonario o amichevole sull'indennità, ai più limitati fini previsti dall’art. 20 dello stesso T. U. sugli espropri, contenente pattuizioni negoziali di natura endoprocedimentale.
In un accordo di cessione volontaria, ciascuna parte ha il dovere di dare notizia delle circostanze che appaiano ignote all’altra e che possano essere determinanti del suo consenso (tali per cui l’altra parte, sapendole, non contratterebbe o potrebbe farlo a condizioni diverse). Al dovere di informazione si collega, infatti, la possibile rilevanza di un comportamento reticente di uno dei contraenti, nel senso che la violazione del citato dovere potrebbe dare luogo, nel caso in cui ad una ... _OMISSIS_ ...soria dell'indennità di espropriazione di cui all'art. 20 del d.P.R. nr. 327 del 2001 costituisce soltanto il prodromo di una possibile cessione volontaria del bene espropriato, la quale deve pur sempre perfezionarsi successivamente con l'accordo sulla misura definitiva dell'indennità di espropriazione; ne consegue che l'eventuale accettazione dell'indennità provvisoria da parte del proprietario espropriando ha il valore giuridico di una mera proposta irrevocabile, alla quale deve seguire il negozio di cessione volontaria, ovvero (qualora il proprietario si sottragga al proprio obbligo di contrarre, o comunque per qualsiasi ragione non intervenga l'accordo inter partes) l'adozione di un formale decreto di esproprio da parte dell'Amministrazione.
Mentre l'atto di cessione volonta... _OMISSIS_ ...vole concerne solamente la pattuizione sul quantum dell'indennità e presuppone il completamento della procedura mediante l'adozione dell'atto conclusivo traslativo della proprietà.
L'accordo sull'ammontare dell'indennità di esproprio non comporta la cessione volontaria del bene, ma costituisce un accordo preliminare finalizzato alla stipula del negozio di cessione destinato a perdere di efficacia se, nel termine di scadenza della dichiarazione di pubblica utilità, non intervenga la cessione (o un valido decreto di esproprio).
L’accordo di cessione si inserisce nell’ambito di un procedimento espropriativo che, fisiologicamente e legittimamente, si conclude nei termini di scadenza della dichiarazione di pubblica utilità con la stipula del negozio di cessione... _OMISSIS_ ...zio del potere, generativo di un illecito e di conseguenti obbligazioni risarcitorie in capo all'amministrazione.
Un accordo di cessione volontaria, che convenga il corrispettivo della cessione rinviando l'effetto traslativo alla stipula dell'atto definitivo, è da ritenersi del tutto improduttivo di effetti, fatti salvi solo quelli restitutori ex art. 2033 c.c., poiché nell'ambito dell’iter procedurale volto a consentire la cessione volontaria del bene espropriando non è ravvisabile un contratto preliminare tra l’autorità espropriante ed il proprietario delle aree o perché comunque venuto meno ove nel termine di scadenza della dichiarazione di pubblica utilità non sia intervenuta, come nel caso di specie, la cessione definitiva o l’emanazione di valido decreto ... _OMISSIS_ ...e espropriative. In particolare l’atto d’obbligo accede alle concessioni edilizie rilasciate ai privati, cosicché questi ultimi hanno già visto la propria sfera giuridica accresciuta dall’ottenimento del predetto titolo abilitativo.
Non può essere attribuito valore di contratto preliminare - rispetto a quello successivo di cessione volontaria del bene - al mero scambio fra le parti della comunicazione dell'espropriante recante la determinazione dell’indennità di esproprio con indicazione della possibilità della cessione volontaria, e la dichiarazione dell'espropriando di condivisione dell'indennità e disponibilità alla cessione su base negoziale del terreno.
Non si determina una cessione volontaria del bene, quando l'accordo afferisca al solo p... _OMISSIS_ ...volto a quantificare l'indennità, senza in alcun modo determinare (anche) la conclusione dell'intero procedimento espropriativo, ex lege rimessa, in omaggio al principio di tipicità e nominatività del provvedimento amministrativo, all'emanazione di atto unilaterale autoritativo ovvero alla stipulazione, nelle forme di legge, di apposito accordo di cessione delle aree; deve pertanto concludersi che la mancata conclusione del procedimento di esproprio nelle due forme alternative della spendita del potere ablativo o dell'incontro di volontà con il privato non determina l'estinzione del diritto di proprietà del ricorrente sul bene ed il privato subisce un danno ingiusto a causa della occupazione divenuta illegittima.
Mentre la cessione volontaria del bene ha efficacia immediatamente... _OMISSIS_ ...ne il completamento della procedura mediante l'adozione dell'atto conclusivo traslativo della proprietà;
L’accordo sull’indennità, preliminare alla cessione volontaria ("accordo di cessione volontaria"), non costituisce un atto conclusivo della procedura, essendo sempre necessario il completamento della procedura espropriativa al fine del passaggio della proprietà del bene dall'espropriato all'espropriante mediante la stipula di un atto di cessione volontaria.
Ove l'accordo di cessione volontaria non abbia avuto una compiuta realizzazione nella stipula di un formale atto di cessione volontaria, manca un titolo, valido ed efficace, idoneo al trasferimento della proprietà (decreto di esproprio, atto negoziale, provvedimento di acquisizione sanante ex art. 42... _OMISSIS_ ... situazione relativa alla titolarità del bene, provvedendo alla previa valutazione dell’interesse pubblico alla conservazione o meno dell’immobile e, per l’effetto, alla sua acquisizione, ovvero alla sua restituzione, con i conseguenti obblighi risarcitori.
Gli atti di cessione bonaria sono applicabili a tutti i casi di occupazioni "sine titulo", anche già verificatisi alla data di entrata in vigore del t.u. espropri, giacché l'art. 57 del medesimo t.u. disciplina in via transitoria l'ambito di applicazione della riforma in relazione alle diverse fasi fisiologiche del procedimento espropriativo.
Se l’Amministrazione determina unilateralmente l’indennità di espropriazione, l’interessato può proporre l’opposizione alla stima inn... _OMISSIS_ ...mministrazione. Se invece è determinato consensualmente tra le parti il corrispettivo, l’accordo di cessione si deve considerare espressione dell’autonomia ‘negoziale’ del proprietario, che non può venire contra factum proprium e porre in contestazione quanto convenuto (dovendosi applicare il principio previsto dall’art. 1372, sulla ‘forza di legge’ del contratto tra le parti e, dunque, dell’accordo).
L'accordo sull'ammontare dell'indennità, di cui all'art. 20, ha una propria autonomia e va tenuto distinto dall'atto di cessione volontaria, di cui all'art. 45. Entrambi hanno natura "negoziale pubblica", nel senso che si tratta di accordi che si inseriscono nel procedimento ablatorio come atti integrativi e determinano gli effetti gi... _OMISSIS_ ...lla P.A. di corrispondere l'indennità determinata dall'ente espropriante secondo i criteri previsti dall'art. 45 comma 2 del T.U., come previsto dall'art. 20 comma 13, e accettata dal privato espropriando), mentre l'atto di cessione volontaria, ai sensi dell'articolo 45, fa sorgere, oltre all'effetto obbligatorio (i.e.: l'obbligo di pagamento del corrispettivo determinato secondi i criteri previsti dal secondo comma), anche quello traslativo della proprietà alla P.A. e, anche in presenza di un accordo sull'ammontare dell'indennità, non costituisce necessariamente l'atto terminale del procedimento, che può anche concludersi con il decreto di esproprio.
Dal combinato disposto degli artt. 20 e 45 del T.U.Es. si desume che l'accordo sull'ammontare dell’indennità, di cui all'ar... _OMISSIS_ ...e si inseriscono nel procedimento ablatorio come atti integrativi e determinano gli effetti giuridici tipici previsti dal Testo Unico in materia di espropriazione.
I contatti tra le parti di un procedimento espropriativo per la stipula di un accordo transattivo volto all’introduzione di modifiche al progetto esecutivo di un’opera pubblica, al fine di contenere l’importo dell’indennità di espropriazione e dell’eventuale cessione bonaria dell’area, non configurano una vicenda procedimentale inquadrabile nell’ambito dei poteri tipici attribuiti all’amministrazione in materia espropriativa, non essendo il contenuto della proposta d’accordo assimilabile a quelli di un tipico accordo di cessione, ai sensi dell’art. 45 del D.P... _OMISSIS_ ...all'art. 45. Entrambi hanno natura "negoziale pubblica", nel senso che si tratta di accordi che si inseriscono nel procedimento ablatorio come atti integrativi e determinano gli effetti giuridici tipici previsti dal Testo Unico in materia di espropriazione.
TRASFERIMENTO E ACQUISTO DEI DIRITTI REALI - TITOLO - CESSIONE VOLONTARIA - ACCORDO DI CESSIONE - NATURA
L'accordo sull'indennità di espropriazione, per effetto dell'accettazione da parte dell'espropriando dell'ammontare offerto dall'espropriante, non ha alcun effetto traslativo della proprietà del bene, ma si inserisce nel procedimento ablativo nel senso che le pattuizioni in esso contenute si connotano come atti integrativi del procedimento stesso, tuttavia condizionate alla sua conclusione, ... _OMISSIS_ ...clusione di accordo preliminare non possono essere ricondotti effetti traslativi del diritto di proprietà del bene; difatti, simili accordi costituiscono meri atti negoziali pubblici, che si inserisco...
Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.