Il procedimento espropriativo

Si è detto che il testo unico in materia di espropri predispone un ampio potere espropriativo i cui confini si estendono sul profilo soggettivo «anche a favore dei privati» e sul profilo oggettivo ricomprendendo sia i beni immobili sia i diritti relativi ad immobili [1].

Si è altresì detto che l’ampiezza dei poteri non significa ammettere la totale amputazione delle garanzie dei privati, con l’ovvia conseguenza che l’espropriazione per pubblica utilità per essere legittima deve rispettare il principio di legalità ai sensi del quale il potere della p.a. deve essere previsto e disciplinato dalla legge [2].

In questa prospettiva il procedimento amministrativo diviene il luogo privilegiato in cui è possibile contemperare la garanzia del diritto di proprietà con l’esigenza di realizzare opere pubbliche o di pubblica utilità [3]. Del resto il procedimento amministrativo rappresenta la forma sensibile dell... _OMISSIS_ ...nistrativa [4] in grado di congiungere l’obiettivo del raggiungimento dell’interesse pubblico e la tutela offerta ai privati al fine di ricondurre a ragione e a ragionevolezza l’esercizio dei pubblici ed evitare, così, che l’esercizio dei poteri possa sfociare in arbitrio [5]. Nel rispetto di questa impostazione assumono notevole rilevanza le disposizioni del testo unico in materia di espropri tese a stabilire i tre presupposti per il corretto ed equilibrato esercizio del potere.

In particolare, l’art. 8 del d.p.r. n. 327/2001 individua tre momenti fondamentali per l’emanazione del decreto di esproprio: la previsione dell’opera da realizzare nello strumento urbanistico generale, o in un atto di natura ed efficacia equivalente, accompagnata dal vincolo preordinato all’esproprio apposto sul bene da espropriare; la dichiarazione di pubblica utilità; la determinazione (anche in via provvisoria) dell’... _OMISSIS_ ...proprio.

Questi tre momenti, oltre a rappresentare i presupposti per l’emanazione del decreto di esproprio, identificano, al contempo, anche le fasi del procedimento espropriativo.

Invero a questo proposito occorre precisare che quelle appena indicate non sembrano propriamente delle fasi di un unico procedimento, ma piuttosto distinti procedimenti autonomi collegati da una connessione di tipo funzionale [6].

Di conseguenza, l’emanazione del decreto di esproprio è sottoposta alla conformità urbanistica e all’apposizione del vincolo preordinato all’esproprio, alla dichiarazione di pubblica utilità e alla preliminare determinazione dell’indennità [7].

Questi momenti, presi singolarmente, costituiscono atti produttivi di effetti giuridici e, come tale, autonomamente impugnabili [8].

Detta possibilità non comporta, però, l’eliminazione di una unità procedimentale che... _OMISSIS_ ...sabile in una prospettiva funzionale [9].

In definitiva i tre momenti individuati nell’art. 8 del d.p.r. n. 327/2001 sono le fasi di un unico procedimento la cui complessità richiede autonomi procedimenti connessi in una logica di presupposizione funzionale, nel senso che l’annullamento di uno degli atti presupposti comporta la caduzione dell’atto successivo[10].