Il giusto procedimento nella fase di esecuzione del decreto di esproprio

1. Il decreto di esproprio

Il proprietario che non accetta l’indennità di espropriazione dovrà essere invitato – a mezzo notifica con ufficiale giudiziario – a comunicare entro i successivi venti giorni se intenda avvalersi, per la determinazione dell’indennità, del procedimento previsto nell’art. 21 del d.P.R. n. 327/2001 e, in caso affermativo, designare un tecnico di propria fiducia al fine di procedere alla stima del valore del bene. La relazione peritale viene successivamente depositata presso l’autorità espropriante, che ne dà notizia agli interessati mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento, avvertendoli che possono prenderne visione ed estrarne copia entro i successivi trenta giorni [1].

Orbene, a questo punto l’autorità espropriante potrà procedere ad emanare il decreto di esproprio, nelle forme e con i contenuti di cui all’art. 23 del T.U.Es. [2].

... _OMISSIS_ ... rende necessaria ancora una precisazione: non occorre che l’autorità espropriante dia alcuna notizia dell’avvio del procedimento di emanazione del decreto di esproprio, che risulterebbe invero ridondante viste le garanzie di partecipazione assicurate al soggetto espropriando dagli artt. 11, 16 e 20 del T.U.Es. [3]. Ciò discende anche dal carattere «conclusivo» dell’iter di espropriazione che possiede il decreto: esso, infatti, risulta essere un atto «meramente attuativo di precedenti atti (anche generali) presupposti (per i quali è previsto un adeguato coinvolgimento degli interessati) e sostanzialmente privo di alcun profilo di discrezionalità, essendosi le scelte rilevanti già effettuate precedentemente» [4].

Una conseguenza di quanto appena affermato è che il mancato riscontro, nel decreto di esproprio, ad osservazioni inerenti la valutazione complessiva dell’interesse pubblico, connesso all’intero ... _OMISSIS_ ...propriativo, non può determinarne l’illegittimità: ed infatti, si ritiene che «l’art. 23 del d.P.R. n. 327/2001, nel dettare il contenuto tipico del decreto, delinea un provvedimento che si pone al termine di una fattispecie procedimentale complessa, in cui il contraddittorio tra le parti è già assicurato sia in fase di apposizione del vincolo espropriativo (art. 11) sia in fase di approvazione dei progetti e di dichiarazione di pubblica utilità (art. 16)» [5].

2. La notifica del decreto di esproprio

Una volta emanato nel rispetto di tutti i requisiti, il decreto di esproprio deve essere notificato al proprietario nelle forme degli atti processuali civili [6].

Esistono due orientamenti dottrinali: uno più rigido, secondo il quale la notifica del decreto di esproprio non può che avvenire tramite l’ufficiale giudiziario e non, nel caso del Comune, da parte del messo comunale, pena l... _OMISSIS_ ... notifica eseguita con modalità diverse rispetto a quella effettuata dall’ufficiale giudiziario [7]. Secondo l’orientamento più permissivo, cui le esigenze di celerità del procedimento non danno ragione per discostarsi, invece, è comunque consentito alla pubblica amministrazione di procedere alle notifiche a mezzo della posta, sì come previsto ai sensi dell’art. 12 della legge n. 890/1982 [8]: addirittura, si prevede la possibilità di ricorrere al messo comunale nel caso di accertata impossibilità di procedere mediante ufficiali giudiziari [9].

Il decreto di esproprio viene pacificamente definito come atto non recettizio, in quanto non necessita, per la sua esecuzione, di alcun atto di collaborazione da parte del proprietario e, pertanto, esplica i suoi effetti anche senza la notifica [10]. Come correttamente rilevato dalla dottrina, però, questo assunto risulta essere messo in discussione dall’art. 21 bis della legge n. 241/... _OMISSIS_ ...lo stesso art. 23, comma 1 lettera f) [12]. Stando la piana lettura delle norme citate, il decreto di esproprio dovrebbe – di fatto – tramutarsi in atto recettizio, posto che la sua notificazione assurgerebbe ad elemento costitutivo della sua efficacia, con la conseguenza che il perfezionamento dell’intera vicenda ablatoria verrebbe fatto dipendere dalla corretta, valida e regolare notifica al proprietario catastale [13]. Dal canto suo, la giurisprudenza pare non accorgersi di queste problematiche, continuando – anche piuttosto recentemente – ad affermare la piana natura di atto non recettizio del decreto di esproprio, con la conseguenza che la sua mancata notifica lo renderebbe – di fatto – non opponibile al proprietario non edotto e impedirebbe l’effettiva decorrenza dei termini per l’esercizio delle facoltà e tutele processuali [14].

Tuttavia, come correttamente rilevato in dottrina, l’art. 24 ... _OMISSIS_ ...l disciplinare la trascrizione del decreto di esproprio e la successiva annotazione dell’immissione in possesso nei registri immobiliari, nulla ha disposto circa l’avvenuta notifica, circostanza invero poco compatibile con il voler ravvisare nella notifica un elemento costitutivo del trasferimento del diritto alla stessa stregua dell’immissione in possesso [15]. Inoltre, l’espropriazione è un istituto che produce i suoi effetti a prescindere da qualsivoglia volontà del proprietario e, pertanto, è ragionevole pensare che possa prescindere anche da qualsivoglia conoscenza del destinatario: la notifica, quindi, avrebbe la diversa funzione di assicurare il contraddittorio con il proprietario nella sola fase di esecuzione del decreto di esproprio, vale a dire nella redazione del verbale di immissione nel possesso [16].

A tacere ogni disquisizione, la giurisprudenza ha affermato testualmente che «l’effetto traslativo della pro... _OMISSIS_ ...o pubblica si verifica alla data della pronuncia del decreto di esproprio, indipendentemente dalla sua successiva notificazione; inoltre detto decreto ha natura di atto non recettizio, per cui la sua comunicazione non è né elemento integrativo, né requisito di validità, né condizione di efficacia, avendo solo la funzione di far decorrere il termine di opposizione alla stima» [17]: in altre parole, l’efficacia del decreto di esproprio non viene assolutamente scalfita dalla sua notificazione.

Ne consegue che l’irregolarità della notifica può essere sanata ove l’atto abbia comunque raggiunto il suo scopo, ai sensi della normativa processuale civile, ovverosia allorquando il proprietario sia presente in sede di immissione nel possesso [18].

Il comma 3 dell’art. 23 T.U.Es. dispone, infine, che la notifica del decreto di esproprio può avvenire contestualmente alla sua esecuzione [19].

2... _OMISSIS_ ...o di esecuzione del decreto di esproprio

Unitamente al decreto di esproprio, al proprietario deve essere altresì notificato «un avviso contenente l’indicazione del luogo, del giorno e dell’ora in cui è prevista l’esecuzione del decreto di espropriazione, almeno sette giorni prima di essa» (art. 23, comma 1 lettera g) T.U.Es.), con la precisazione che trattasi di termine dilatorio, che non comporta alcuna illegittimità del decreto di esproprio [20]. Inoltre, come già visto supra, il decreto in commento «dispone il passaggio del diritto di proprietà, o del diritto oggetto dell’espropriazione, sotto la condizione sospensiva che il medesimo decreto sia successivamente notificato ed eseguito» (art. 23, comma 1 lettera f) T.U.Es.) [21].

Orbene, preme qui sottolineare brevemente che l’effetto traslativo della proprietà è sottoposto alla condizione che il decreto di esproprio sia notificat... _OMISSIS_ ...in altre parole, per potersi avere l’effetto principe del procedimento di espropriazione, è necessario che avvenga la c.d. immissione in possesso. Ai sensi del successivo art. 24, il verbale di immissione in possesso e lo stato di consistenza dei beni devono essere redatti «in contraddittorio con l’espropriato o, nel caso di assenza o di rifiuto, con la presenza di almeno due testimoni che non siano dipendenti del beneficiario dell’espropriazione», con la possibilità anche per i soggetti titolari di diritti reali o personali sul bene di partecipare. Questa condizione appare necessaria al fine di una specifica, ulteriore tutela per il proprietario da possibili abusi da parte dell’autorità espropriante [22]. Inoltre, in caso di assenza o rifiuto del proprietario, si rende necessaria la presenza di due testimoni, con la sola condizione che non siano legati da rapporti di dipendenza con il beneficiario dell’espropriazione [23].

... _OMISSIS_ ...P|

[1] L’art. 21 T.U.Es. così dispone: «l’autorità espropriante forma l’elenco dei proprietari che non hanno concordato la determinazione della indennità di espropriazione.

Se manca l’accordo sulla determinazione dell’indennità di espropriazione, l’autorità espropriante invita il proprietario interessato, con atto notificato a mezzo di ufficiale giudiziario, a comunicare entro i successivi venti giorni se intenda avvalersi, per la determinazione dell’indennità, del procedimento previsto nei seguenti commi e, in caso affermativo, designare un tecnico di propria fiducia.

Nel caso di comunicazione positiva del proprietario, l’autorità espropriante nomina due tecnici, tra cui quello eventualmente già designato dal proprietario, e fissa il termine entro il quale va presentata la relazione da cui si evinca la stima del bene. Il termine non può essere superiore a novanta giorni, ... _OMISSIS_ ...a data in cui è nominato il tecnico di cui al comma 4, ma è prorogabile per effettive e comprovate difficoltà.

Il presidente del tribunale civile, nella cui circoscrizione si trova il bene da stimare, nomina il terzo tecnico, su istanza di chi vi abbia interesse.

Il presidente del tribunale civile sceglie il terzo tecnico tra i professori universitari, anche associati, di estimo, ovvero tra coloro che risultano inseriti nell’albo dei periti o dei consulenti tecnici del tribunale civile nella cui circoscrizione si trova il bene.

Le spese per la nomina dei tecnici:

a) sono liquidate dall’autorità espropriante, in base alle tariffe professionali;

b) sono poste a carico del proprietario se la stima è inferiore alla somma determinata in via provvisoria, sono divise per metà tra il beneficiario dell’esproprio e l’espropriato se la differenza con la somma determinata in via provvi... _OMISSIS_ ...a in aumento il decimo e, negli altri casi, sono poste a carico del beneficiario dell’esproprio.

I tecnici comunicano agli interessati il luogo, la data e l’ora delle operazioni, mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento o strumento telematico, almeno sette giorni prima della data stabilita.

Gli interessati possono assistere alle operazioni anche tramite persone di loro fiducia, formulare osservazioni orali e presentare memorie scritte e documenti, di cui i tecnici tengono conto.

L’opposizione contro la nomina dei tecnici non impedisce o ritarda le operazioni, salvo il diritto di contestare in sede giurisdizionale la nomina e le operazioni peritali.

La relazione dei tecnici è depositata presso l’autorità espropriante, che ne dà notizia agli interessati mediante lettera raccomandata con avviso di ricevimento, avvertendoli che possono prenderne visione ed estrarne copia entro ... _OMISSIS_ ...enta giorni.

In caso di dissenso di uno dei tecnici, la relazione è adottata a maggioranza.

Ove l’interessato accetti in modo espresso l’indennità risultante dalla relazione, l’autorità espropriante autorizza il pagamento o il deposito della eventuale parte di indennità non depositata; il proprietario incassa la indennità depositata a norma dell’art. 26. Ove non sia stata manifestata accettazione espressa entro trenta giorni dalla scadenza del termine di cui al comma 10, l’autorità espropriante ordina il deposito presso la Cassa depositi e prestiti dell’eventuale maggior importo della indennità.

Il proprietario ha il diritto di chiedere che la somma depositata o da depositare sia impiegata in titoli del debito pubblico.

Salve le disposizioni del testo unico, si applicano le norme del codice di procedura civile per quanto riguarda le operazioni peritali e le relative relazioni.... _OMISSIS_ ... Qualora il proprietario non abbia dato la tempestiva comunicazione di cui al comma 2, l’autorità espropriante chiede la determinazione dell’indennità alla commissione prevista dall’art. 41 che provvede entro novanta giorni dalla richiesta.

La relazione della commissione è depositata e comunicata secondo le previsioni del comma 10 e si procede a norma del comma 12».

[2] L’art. 23, comma 1 dispone che il decreto di esproprio:

«a) è emanato entro il termine di scadenza dell’efficacia della dichiarazione di pubblica utilità;

b) indica gli estremi degli atti da cui è sorto il vincolo preordinato a...


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Autore

Boschetti, Monica

Avvocato