Risarcimento del danno per occupazione illegittima di aree non edificabili

PATOLOGIA --> RISARCIMENTO DEL DANNO --> AREE AGRICOLE

E' evidente che, se ai fini dell'indennità d'esproprio, che deve rappresentare comunque un serio ristoro, non può aversi riguardo al valore agricolo medio (per effetto della sentenza della Corte Cost. n. 181/2011), a fortiori non può tenersi conto del medesimo a fini risarcitori, dovendosi invece far riferimento al valore venale in comune commercio, considerate tutte le caratteristiche del suolo, ivi compresa la sua ubicazione più o meno interna o esterna a centri abitati, la presenza di opere urbanizzative e di altre infrastrutture, senza, naturalmente, poterne considerare potenzialità edificatorie inesistenti e/o precluse dalla sua destinazione urbanistica.

Il risarcimento del danno da occupazione acquisitiva di area non edificabile non può essere parametrato ai valori agricoli medi, non più utilizzabili nemmeno in funzione meramente parametrica, ma sulla base del valore di merca... _OMISSIS_ ...e a mezzo di comparazione con i valori venali di aree omogenee e sulla base alle obbiettive ed intrinseche caratteristiche ed attitudini del bene in relazione alle utilizzazioni autorizzate dagli strumenti di pianificazione del territorio e compatibili con la sua ormai accertata non edificatorietà.

Se, per effetto della sentenza della Corte Cost. n. 181/2011, ai fini dell'indennità d'esproprio, che deve rappresentare comunque un serio ristoro, non può aversi riguardo al valore agricolo medio, a fortiori non può tenersi conto del medesimo a fini risarcitori, dovendosi invece far riferimento al valore venale in comune commercio, considerate tutte le caratteristiche del suolo, ivi compresa la sua ubicazione più o meno interna o esterna a centri abitati, la presenza di opere urbanizzative e di altre infrastrutture, senza naturalmente poterne considerare potenzialità edificatorie inesistenti e/o precluse dalla sua destinazione urbanistica ( nel caso di specie t... _OMISSIS_ ...n parte come E1 fascia di rispetto stradale e per piccola porzione come E2 aree per attrezzature esistenti e di progetto).

Non può applicarsi il criterio del VAM all'incompatibile fattispecie di risarcimento di un danno da fattispecie illecita (nella quale l'ablazione si registra per il noto effetto di "abbandono" a parte actoris), facendo ricorso al parametro di cui alla L. n. 865 del 1971, art. 16 dichiarato incostituzionale da C.C. 181/2011. Tale valore va determinato alla stregua del valore venale pieno di cui alla L. n. 2359 del 1865, art. 39.

Ai fini del risarcimento del danno da accessione invertita il valore di mercato non può prescindere dalle caratteristiche concrete del suolo e da tutto ciò che può incidere su di esso, tenendo conto delle sue caratteristiche intrinseche ed estrinseche.

In sede di liquidazione del danno da illecito permanente, la natura non edificabile dell'area esclude il ricorso all'edifi... _OMISSIS_ ...to; tuttavia comporta il ricorso al valore di mercato della area stessa, per quanto non edificabile.

Del tutto arbitrario appare il moltiplicatore del valore agricolo senza alcuna dimostrazione del fatto che tale moltiplicatore consenta di determinare il valore di mercato dell'area.

Ai fini della liquidazione del danno da occupazione appropriativa del terreno di cui è stata riconosciuta l'inedificabilità "ex lege" sulla base dello strumento urbanistico, la valutazione va riferita al valore venale del bene e non ai valori tabellari di cui alla L. n. 865 del 1971, artt. 15 e 16, successivamente pure dichiarati incostituzionali (cfr Corte Cost. sentenza n. 181 del 2011).

Ai fini della liquidazione del danno da occupazione appropriativa di terreni di cui è stata riconosciuta l'inedificabilità, la valutazione va riferita al valore venale del bene e non ai valori tabellari di cui alla L. n. 865 del 1971, artt. 15 e 16, suc... _OMISSIS_ ...re dichiarati incostituzionali (cfr Corte Cost. sentenza n. 181 del 2011).

Sono inapplicabili i criteri di cui alla L. n. 865/71 (il VAM), peraltro dichiarati incostituzionali (C.C. 181 del 2011), dovendosi viceversa applicar il criterio del valore venale, nelle ipotesi di risarcimento danni per occupazione acquisitiva.

In ipotesi di area inedificabile il risarcimento del danno va in ogni caso compiuto all’interno della categoria dei suoli inedificabili, ossia con riferimento a prezzi di mercato ben lontani da quelli assai elevati peculiari del mercato edilizio.

Correttamente la liquidazione del danno conseguente ad occupazione acquisitiva di area agricola è determinata sulla base del valore di mercato del bene avuto riguardo alla evidente inapplicabilità dei V.A.M.

Ai fini del risarcimento del danno da occupazione illegittima di area agricola, si può considerare che la moltiplicazione per tre del valore a... _OMISSIS_ ...onduca ad un valore piuttosto vicino a quello di mercato dei terreni aventi detta destinazione (incrementabile convenzionalmente di una percentuale del 20% in ragione della suscettibilità di ogni stima di variazioni in più o in meno del 10%); ciò in particolare qualora non sia fornito alcun principio di prova che il terreno sia caratterizzato da specifiche peculiarità incidenti sul valore del medesimo in modo tale da differenziarlo rispetto a quello medio della zona correlato alla coltura in atto.

La somma dovuta a titolo di risarcimento del danno di area ubicata in zona agricola correttamente è determinata nell’intero controvalore venale, ricavando tale somma dalla media dell’importo desunto dal valore agricolo medio dei terreni con riferimento alla qualità posseduta prima dell’inizio del procedimento espropriativo ed il prezzo di acquisto di un terreno vicino.

In tema di liquidazione del danno da occupazione espropriativa... _OMISSIS_ ... di terreno agricolo, è consentito al proprietario di dimostrare che il valore del terreno eccede l'utilizzazione strettamente agricola, in quanto suscettibile di sfruttamento ulteriore e diverso da quello agricolo (ad es., parcheggio, caccia, sport, agriturismo), purché non attinente al concetto di edificabilità di fatto. Può essere richiamato il "valore agricolo medio" dell'area, purché non direttamente, ma come mero criterio di riferimento, in mancanza di altri dati, per determinarne il "valore venale".

In ipotesi di occupazione acquisitiva la riconosciuta inedificabilità ex lege e la conseguente esclusione della valutabilità del bene come edificatorio non comporta che i suoli che tale qualifica non posseggano debbano essere necessariamente valutati in base alla loro utilizzazione agricola, perché una tale conseguenza è stabilita soltanto nei giudizi di opposizione alla stima dell'indennità di esproprio, per la cui determinazione la ... _OMISSIS_ ...992, art. 5 bis, rinvia alle disposizioni della L. n. 865 del 1971.

In ipotesi di occupazione illegittima di terreni agricoli il prezzo che l’Amministrazione dovrà versare deve corrispondere al loro valore di mercato; in alternativa, se più conveniente per il proprietario, il prezzo potrà essere calcolato alla stregua di quanto previsto dal combinato disposto dagli artt. 40, II comma e 41, IV comma del DPR n. 327/01 e triplicato così come previsto dal successivo art. 45, II comma, lett. d): ciò in quanto il risarcimento dovuto non può essere inferiore a detto valore, onde rispondere all’esigenza di non rendere, per l’Amministrazione, più conveniente procedere in modo illegittimo piuttosto che assoggettarsi alla prevista procedura di esproprio.

Poiché la triplicazione del valore agricolo medio che viene normalmente riconosciuta al proprietario che sia coltivatore diretto ed abbia anche accettato l’indennità offe... _OMISSIS_ ...ente espropriante, è tendenzialmente corrispondente al valore di mercato pieno dei terreni a destinazione agricola, il riconoscimento dello stesso risulta idoneo ad un’integrale ristorazione per la perdita della proprietà a seguito di occupazione divenuta illegittima.

In ipotesi di quantificazione del risarcimento del danno in ipotesi di occupazione illegittima, deve aversi riguardo non al valore agricolo medio ma al valore venale del bene.

I criteri di commisurazione dell'indennizzo espropriativo per i terreni agricoli, di cui alla L. n. 865 del 1971, artt. 15 e 16, trovano applicazione automatica in tema d'indennizzo espropriativo e non in materia di risarcimento del danno da occupazione appropriativa di area inedificabile, in cui il ristoro deve essere commisurato al valore sul mercato del bene ed in cui detti criteri possono essere assunti in funzione meramente indicativa.

Al fine di liquidare il risarcimento del dan... _OMISSIS_ ...ne appropriativa di area inedificabile, che deve essere commisurato al valore sul mercato del bene, ben possono essere assunti in funzione meramente indicativa i criteri di commisurazione dell'indennizzo espropriativo per i terreni agricoli, di cui alla L. n. 865 del 1971, artt. 15 e 16.

Alla determinazione del danno da occupazione appropriativa di suoli agricoli non è applicabile il criterio introdotto per le aree edificabili dall'art. 3, comma 65, l. 23 dicembre 1996 n. 662; il danno deve viceversa essere commisurato all'effettivo valore di mercato del terreno, rispetto al quale i valori tabellari desumibili dagli artt. 15 e 16, l. 22 ottobre 1971 n. 865 sono meramente indicativi e costituiscono nient'altro che un minimum invalicabile.

Secondo la prevalente giurisprudenza, alla determinazione del danno da occupazione appropriativa di suoli agricoli non è applicabile il criterio introdotto per le aree edificabili dall’art. 3, comma 65... _OMISSIS_ ...3 dicembre 1996 n. 662; il danno deve viceversa essere commisurato all’effettivo valore di mercato del terreno, rispetto al quale i valori tabellari desumibili dagli artt. 15 e 16 della legge 22 ottobre 1971 n. 865 sono meramente indicativi e costituiscono nient’altro che un minimum invalicabile.

Le argomentazioni svolte dalla Corte Costituzionale con la sentenza n. 349/2007 non sono riferibili alla stima delle aree agricole. In ipotesi di procedura ablative concernenti terreni a vocazione non edificatoria - infatti – devesi fare riferimento al sistema tabellare di cui alla L. 22 ottobre 1971, n. 865, art. 16.

Il valore venale dei beni occupati senza titolo per i terreni non edificabili deve essere commisurato non solo avendo riguardo alla destinazione urbanistica dei terreni, ma anche "in generale alle caratteristiche della zona nella quale ricadono".

La normativa di cui all’art. 55 comma 1 D... _OMISSIS_ ...ve; come sostituito dalla L. n. 244/2007, in base alla quale il risarcimento del danno conseguente ad intervenuta occupazione illegittima (nel caso di specie per effetto dell’annullamento degli atti del procedimento), è liquidato in misura pari al valore venale del bene, si applica anche alle aree non edificabili ed a quelle agricole; ciò in quanto la norma deve ritenersi semplicemente dichiarativa dei principi generali della responsabilità extracontrattuale già indicati dalla Corte costituzionale.

Le argomentazioni svolte dalla Corte Costitituzionale con la sentenza n. 349/2007 non sono riferibili alle ipotesi inerenti la stima delle aree agricole per le quali deve farsi riferimento al sistema tabellare di cui alla legge 22 ottobre 1971, n. 865, art. 16.

Il risarcimento da occupazione acquisitiva di aree non classificabili come edificabili, deve essere commisurato al loro valore sul mercato; in quest'ambito i criteri di cui agli ... _OMISSIS_ .... n. 865/71 possono essere assunti in funzione meramente indicativa.

Ai fini della quantificazione dell’obbligazione risarcitoria, in ipotesi di terreno a destinazione puramente agricola, devono trovare applicazione le norme di cui al titolo II della L. n. 865/71 richiamate dall’art. 5 bis, comma 4 del L. n. 359/1992; il riferimento al criterio dell’effettivo valore venale dell’area reintrodotto dalla Corte cost., con sent. n. 349/2007, trova, infatti, applicazione con riferimento ai suoli forniti di suscettibilità edificatoria e non ai suoli a destinazione puramente agricola.

In ipotesi di area inedificabile (nel caso di specie per essere destinata a viabilità e a cassa di espansione) l'amministrazione è tenuta a commisurare il danno conseguente ad intervenuta occupazione acquisitiva al prezzo di mercato per aree consimili alla data dell’intervenuta irreversibile trasformazione dell’area, ovvero al valore... _OMISSIS_ ...rcato, con possibilità di tener conto, indicativamente, dei criteri di cui agli artt. 15 e 16, legge n. 865 del 1971.

La normativa di cui all'art. 55 comma 1, del DPR 327/2001, così come sostituita dall’art. 2 comma 89 della L. n. 244/2007, si applica anche alle aree non edificabili ed a quelle agricole, in quanto la norma deve ritenersi semplicemente dichiarativa dei principi generali della responsabilità extracontrattuale già indicati dalla Corte costituzionale.

In ipotesi di occupazione appropriativa di suol...


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