Il principio della temporaneità e relativa decadenza dei vincoli espropriativi

VINCOLI URBANISTICI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI --> DECADENZA, REITERAZIONE, INDENNIZZO --> DURATA E DECADENZA --> DECORRENZA

Il termine quinquennale per la validità del vincolo espropriativo imposto con variante allo strumento urbanistico decorre dalla sua pubblicazione sul b.u.r.; entro tale data può essere approvato il progetto definitivo comportante la dichiarazione di pubblica utilità dell'opera.

ll termine quinquennale di efficacia del vincolo preordinato all’espropriazione di cui all’art. 9, comma 2 del D.P.R. 327/2001, decorre dall’adozione della variante con cui è imposta la destinazione urbanistica alle aree compatibile con la realizzazione del progetto.

VINCOLI URBANISTICI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI --> DECADENZA, REITERAZIONE, INDENNIZZO --> DURATA E DECADENZA --> DECORRENZA --> SUCCESSIONE STRUMENTI URBANISTICI

Il fatto che il p... _OMISSIS_ ...abbia confermato una precedente variante appositiva di vincolo, recependola, non significa che sia stata artificiosamente prolungata la durata massima dei vincoli, comunque fissata in cinque anni dall’art. 9 del dPR 327/2001, salva motivata reiterazione a seguito della decadenza.

VINCOLI URBANISTICI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI --> DECADENZA, REITERAZIONE, INDENNIZZO --> DURATA E DECADENZA --> FUNZIONE

Tutti i vincoli finalizzati all’esproprio contengono un dato ipotetico e per questo “nasce” a tutela della posizione del privato e si rende necessaria dell’ordinamento la posizione espressa dalla Corte costituzionale, con la “storica” sentenza 20 maggio 1999, n. 179, poi positivamente recepita da una disposizione del dPR n. 327/2001 (l’art. 9), in quanto ivi è certamente affermato il principio della decadenza del vincolo preordinato all’esproprio che imprime appunto ... _OMISSIS_ ...rale alla “ipotesi”.

Nel rispetto dell’art. 42, comma 3, della Costituzione le disposizioni di contenuto espropriativo, contenute negli strumenti urbanistici, devono necessariamente avere un’efficacia delimitata da un tempo ragionevole, in quanto il diritto di costruire, connaturato al diritto di proprietà, non può essere compresso oltre il tempo strettamente richiesto dall’interesse pubblico e/o essere di intensità tale da svuotare il contenuto fondamentale del diritto di proprietà.

VINCOLI URBANISTICI ED EDIFICABILITÀ --> VINCOLI URBANISTICI --> DECADENZA, REITERAZIONE, INDENNIZZO --> DURATA E DECADENZA --> QUALI VINCOLI DECADONO

Non tutti i vincoli urbanistici sono soggetti a decadenza, e conseguentemente alla possibilità di indennizzo allorché reiterati, ma soltanto quelli aventi carattere particolare, per i quali la mancata fruibilità del bene protratta nel tempo e non indennizzat... _OMISSIS_ ...lazione dell'art. 42 Cost., comma 3: in particolare non sono indennizzabili i vincoli posti a carico di intere categorie di beni, e tra questi i vincoli urbanistici di tipo conformativo, e i vincoli paesistici.

I vincoli di destinazione urbanistica sono soggetti a decadenza solo se sono preordinati all'espropriazione o comportano l'inedificazione e dunque se svuotano il contenuto del diritto di proprietà incidendo sul godimento del bene, tanto da renderlo inutilizzabile rispetto alla sua destinazione naturale, diminuendone in modo significativo il valore di scambio.

L’art. 9 del decreto del Presidente della Repubblica 8 giugno 2001, n. 327 (come prima l'art. 2, comma 1, della legge 19 novembre 1968 n. 1187), fissa in cinque anni la durata del vincolo preordinato all’esproprio. La disposizione ora vigente, al pari di quella che l’ha preceduta, si riferisce ai vincoli che producano una pressoché totale ablazione del diritto d... _OMISSIS_ ...sendo tanto intensi da annullare o ridurre notevolmente il valore degli immobili cui si riferiscono, ivi compresa l'ipotesi di imposizione temporanea di inedificabilità fino all'entrata in vigore dei piani particolareggiati, per la cui redazione non sia fissato alcun termine finale certo.

Sulla base del consolidato orientamento giurisprudenziale, deve ritenersi che sussista un vincolo preordinato all'esproprio allorquando, a differenza del vincolo conformativo, lo stesso comporti l'inedificabilità del suolo o, comunque, incida in maniera significativa e per un tempo significativo sulla proprietà dell'interessato, risultando pertanto soggetto a decadenza, con conseguente assoggettamento dell'area, in caso di decadenza, al regime delle cd. zone bianche.

La Corte Costituzionale con la sentenza n. 179/1999 ha chiarito che i vincoli urbanistici soggetti alla scadenza quinquennale e che devono essere invece indennizzati sono: “ a) quelli pre... _OMISSIS_ ...propriazione o aventi carattere sostanzialmente espropriativo in quanto implicanti uno svuotamento incisivo della proprietà; b) quelli che superano la durata non irragionevole e non arbitraria ove non si compia l'esproprio o non si avvii la procedura attuativa preordinata all'esproprio con l'approvazione dei piani esecutivi; c) quelli che superano quantitativamente la normale tollerabilità secondo la concezione della proprietà regolata dalla legge nell'ambito dell'art. 42 della Costituzione”.

La giurisprudenza amministrativa prevalente ha più volte chiarito che i vincoli urbanistici soggetti alla scadenza quinquennale e che devono essere invece indennizzati sono “quelli che svuotano il contenuto del diritto di proprietà, incidendo sul godimento del bene, in modo tale da renderlo inutilizzabile rispetto alla sua destinazione naturale ovvero diminuendone il suo valore di scambio”.

I vincoli posti dai piani regolatori generali... _OMISSIS_ ...a decadenza solo nella parte in cui incidono su beni determinati ed assoggettano i beni stessi a vincoli preordinati all'espropriazione o a vincoli che comportino l'inedificabilità; cioè solo ove essi producano un effetto sostanzialmente espropriativo, tale da annullare o ridurre notevolmente il valore degli immobili cui si riferiscono.

A differenza del vincolo conformativo, che risponde al potere pianificatorio di razionale sistemazione in zone omogenee (c.d. zonizzazione) del territorio comunale e che, non implicando l’ablazione del suolo, non soggiace alla disciplina della predetta legge, il vincolo, sia sostanziale che strumentale preordinato all’espropriazione o che comporta l’inedificabilità del suolo o, comunque, incide, significativamente e per un tempo irragionevole, sul diritto di proprietà dell’interessato, decade per l’inutile decorso del termine quinquennale (oggi) previsto dall’art. 9 del D.Lgvo n. 327/2001... _OMISSIS_ ... Normativamente il principio della temporaneità e relativa decadenza o perdita di efficacia è stato sancito con riferimento ai vincoli preordinati all’esproprio o a quei vincoli che svuotano il contenuto del diritto di proprietà, rendendolo inutilizzabile rispetto alla sua destinazione naturale.

Secondo una consolidata giurisprudenza i vincoli espropriativi, soggetti alla decadenza quinquennale di cui all'art. 9, comma 2, d.P.R. n. 327 del 2001 (e già prima dall'art. 2 l. n. 1187 del 1968 di analogo contenuto), sono quelli che concernono beni determinati, in funzione della localizzazione puntuale di un'opera pubblica, la cui realizzazione non può quindi coesistere con la proprietà privata.

In base ai criteri elaborati dalla Corte Costituzionale e dalla giurisprudenza amministrativa, i vincoli di piano regolatore, ai quali si applica il principio della decadenza quinquennale, sono soltanto quelli che incidono su beni determinati, che s... _OMISSIS_ ... all'espropriazione ovvero che hanno carattere sostanzialmente espropriativo, tali da determinare l'inedificabilità dei beni colpiti e, dunque, lo svuotamento del contenuto del diritto di proprietà, incidendo sul godimento del bene, tanto da renderlo inutilizzabile rispetto alla sua destinazione naturale, ovvero da diminuirne in modo significativo il valore di scambio.

In linea generale i vincoli di piano regolatore, ai quali si applica il principio della decadenza quinquennale, sono soltanto quelli che incidono su beni determinati, assoggettandoli a vincoli preordinati all'espropriazione o a vincoli che ne comportano l'inedificabilità e dunque svuotano il contenuto del diritto di proprietà incidendo sul godimento del bene tanto da renderlo inutilizzabile rispetto alla sua destinazione naturale, ovvero diminuendone in modo significativo il valore di scambio.

Costituiscono vincoli soggetti a decadenza solo quelli preordinati all'espropriazion... _OMISSIS_ ...ino l'inedificazione, ovvero quei vincoli che svuotano il contenuto del diritto di proprietà incidendo sul godimento del bene, tanto da renderlo inutilizzabile rispetto alla sua destinazione naturale, ovvero diminuendone in modo significativo il suo valore di scambio.

I vincoli di piano regolatore soggetti alla decadenza quinquennale, ai sensi dell’art. 2 della legge n. 1187 del 1968 (ora ai sensi dell’art. 9 del d.P.R. n. 327 del 2001), sono soltanto quelli che incidono su beni determinati e hanno natura sostanzialmente espropriativa (in quanto preordinati all’espropriazione o comportanti l’inedificabilità), non i vincoli conformativi che costituiscono espressione del potere pianificatorio di razionale sistemazione del territorio in zone omogenee.

Secondo un orientamento giurisprudenziale del tutto consolidato, non ogni vincolo posto alla proprietà privata dallo strumento urbanistico generale ha carattere espropriati... _OMISSIS_ ...soggetto alla disciplina relativa; in altri termini, occorre distinguere tra vincoli espropriativi e vincoli conformativi, secondo una linea di discrimine che ha un preciso fondamento costituzionale, in quanto l’art. 42 Cost. prevede separatamente l’espropriazione (terzo comma) e i limiti che la legge può imporre alla proprietà al fine di assicurarne la funzione sociale (secondo comma). I vincoli espropriativi, che sono soggetti alla scadenza quinquennale, concernono beni determinati, in funzione della localizzazione puntuale di un'opera pubblica, la cui realizzazione non può, quindi, coesistere con la proprietà privata.

Solo per i vincoli sostanzialmente espropriativi (cioè quelli che espongono il proprietario alla dichiarazione di pubblica utilità dell’opera e che gli precludono ogni modificazione del suolo, anche dopo la decadenza del vincolo), sussiste il principio della loro temporaneità e della loro eventuale indennizzabilità. Quest... _OMISSIS_ ...tti, incidendo in maniera latamente ablatoria sul diritto di proprietà, impongono la necessità di garantire la piena tutela delle ragioni proprietarie attraverso la temporaneità della loro durata, ovvero attraverso la corresponsione di un equo indennizzo.

I vincoli di piano regolatore, ai quali si applica il principio della decadenza quinquennale – ai sensi dell’art.2 L. 19 novembre 1968 n.1187 poi trasfuso nell’art.9 d.P.R. n.327 del 2001 – sono soltanto quelli che incidono su beni determinati, assoggettandoli a vincoli preordinati all’espropriazione od a vincoli che ne comportano l’inedificabilità e, dunque, svuotano il contenuto del diritto di proprietà incidendo sul godimento del bene tanto da renderlo inutilizzabile rispetto alla sua destinazione naturale ovvero diminuendone in modo significativo il suo valore di scambio.

Alla luce della sentenza della Corte Cost. n. 179/1999, i vincoli urbanistici no... _OMISSIS_ ...i, che sfuggono alla previsione dell'art. 2 della L. 1187/1968, sono quelli che riguardano intere categorie di beni, quelli di tipo conformativo e i vincoli paesistici, mentre i vincoli urbanistici soggetti alla scadenza quinquennale, che devono invece essere indennizzati, sono: a) quelli preordinati all'espropriazione ovvero aventi carattere sostanzialmente espropriativo; b) quelli che superano la durata non irragionevole e non arbitraria ove non si compia l'esproprio o non si avvii la procedura attuativa preordinata a tale esproprio con l'approvazione dei piani urbanistici esecutivi; c) quelli che superano quantitativamente la normale tollerabilità, secondo una concezione della proprietà regolata dalla legge nell'ambito dell'art. 42 Cost..

Alla luce della sentenza della Corte Cost. n. 179/1999, uniforme giurisprudenza amministrativa ha affermato che i vincoli urbanistici non indennizzabili, che sfuggono alla previsione dell'art. 2 della L. 1187/1968, so... _OMISSIS_ ...iguardano intere categorie di beni, quelli di tipo conformativo e i vincoli paesistici, mentre i vincoli urbanistici soggetti alla scadenza quinquennale, che devono invece essere indennizzati, sono: a) quelli preordinati all'espropriazione ovvero aventi carattere sostanzialmente espropriativo; b) quelli che superano la durata non irragionevole e non arbitraria ove non si compia l'esproprio o non si avvii la procedura attuativa preordinata a tale esproprio con l'approvazione dei piani urbanistici esecutivi; c) quelli...


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