La genesi del danno da disturbo

È il TAR Puglia, nel 2002 , ad emettere una delle prime sentenze, nelle quali il pregiudizio subito dal privato derivante dalla lesione di un interesse legittimo oppositivo viene definito danno da disturbo.

Questa pronuncia configura un tale pregiudizio con riferimento all’intempestiva revoca di un provvedimento divenuto illegittimamente lesivo per il cittadino a causa dell’inerzia dell’amministrazione che, pur diffidata a provvedere, non abbia completato l’iter procedimentale in un dato termine.

In particolare, in essa si afferma che il danno da disturbo consiste «nella pretesa del privato a non essere “disturbato” nel libero esercizio delle facoltà, inerenti al suo diritto di proprietà, da attività provvedimentali della p.a. che – sia pur legittime al momento della loro emanazione – si siano successivamente trasformate in illegittime, poiché i loro effetti si sono protratti (a causa del... _OMISSIS_ ... della stessa p.a., che ha omesso di porre in essere gli ulteriori atti della serie procedimentale entro un termine congruo) oltre il limite temporale normalmente necessario e ragionevolmente tollerabile dal privato» .

Nella fattispecie oggetto di tale sentenza, l’amministrazione ha svolto in colpevole ritardo gli accertamenti tecnici (scavi per accertare il reale valore archeologico dell’area interessata dai lavori di risanamento del fabbricato e dei reperti affiorati) indispensabili per la revoca dell’ordine di sospensione dei lavori adottato da una soprintendenza archeologica in danno di un privato intestatario della concessione edilizia necessaria per le opere di ristrutturazione e risanamento di un immobile di pregio storico-artistico, realizzando un’indebita compressione delle sue facoltà dominicali.

Si è al cospetto, dunque, di un danno derivante da un comportamento inerte dell’amministrazione.
... _OMISSIS_ ..., ad un primo impatto, potrebbe portare ad applicare alla fattispecie in oggetto lo schema di responsabilità relativo al danno da ritardo, elaborato dalla giurisprudenza ed oggi normativizzato nella L. n. 241/90 e nel codice del processo amministrativo .

I giudici del TAR Puglia, invece, mettono in rilievo che, nel caso in questione, il bene della vita che sta alla base dell’interesse legittimo vantato in giudizio si trova già nella disponibilità del ricorrente: è il diritto di proprietà .

La lesione scaturita dal colpevole ritardo della p.a., dunque, non ha provocato il mancato ottenimento da parte del privato di un bene della vita da lui agognato, ma, al contrario, gli ha impedito di godere del bene che già si trovava nella sua sfera giuridica soggettiva. Siamo, insomma, in presenza di un vulnus ad un interesse legittimo oppositivo, non pretensivo.

Non è, quindi, assolutamente configurabile il danno da ritardo, che pu... _OMISSIS_ ...e solo in relazione al secondo degli interessi predetti.

Se, da una parte, si può affermare che il pregiudizio derivante dal disturbo provocato al cittadino nasce in netta contrapposizione a quello provocato dal ritardo della p.a. nel provvedere alle richieste del privato, dall’altra, al contempo, possiamo dire che, pur nella loro strutturale diversità, le due fattispecie di danno trovano un tratto che le accomuna alla nascita.

Riguardo il primo profilo, si è già messa in evidenza la profonda diversità tra i due pregiudizi, derivante dall’essere fondati su situazioni soggettive opposte tra loro, quali sono gli interessi legittimi pretensivi e quelli oppositivi. Una diversità che non si ripercuote solamente sulla struttura delle due tipologie di danno, ma anche, e soprattutto, sulla configurazione dei rispettivi giudizi di accertamento e sui parametri e i criteri di risarcibilità, come vedremo nel corso della trattazione.
... _OMISSIS_ ...mo dire, però, che, al momento della loro genesi, i pregiudizi in questione un elemento comune sembrano trovarlo: il grande valore che la giurisprudenza amministrativa conferisce al tempo, inteso come fondamentale bene della vita.

Se è vero che un tale elemento viene tutelato in via immediata dallo schema di responsabilità relativo al danno da ritardo, all’interno del quale il tempo si colloca come indispensabile e basilare bene strumentale al bene della vita che sta alla base dell’interesse pretensivo agognato dal ricorrente, è altrettanto innegabile che esso assume una posizione di rilievo anche all’interno della responsabilità del danno da disturbo, pur rimanendo sullo sfondo del relativo schema strutturale.

Il danno da disturbo, infatti, si concretizza ogni volta in cui al privato, a causa di un’illegittima azione amministrativa, viene impedito di godere appieno di una situazione giuridica soggettiva di cui risu... _OMISSIS_ ...CRLF|
È, inevitabile, dunque, che il fattore temporale trovi, anche in relazione a questo pregiudizio, una collocazione di tutto rilievo. All’interno del giudizio finalizzato all’accertamento di un tale danno, infatti, il giudice terrà conto dell’apprezzabilità e della rilevanza del lasso temporale in cui la lesione a danno del privato si è svolta, proprio ai fini di valutare la reale consistenza e risarcibilità di una tale lesione.

Ciò è tanto più vero in relazione a quello che chiameremo danno non patrimoniale da disturbo, come si vedrà in seguito.

Si pensi, inoltre, alla fondamentale importanza che assume l’elemento temporale ai fini della rilevanza giuridica dell’affidamento incolpevole del privato, come sottolineeremo analizzando le diverse tipologie di danno da disturbo che possono venire in rilievo quando tale affidamento viene violato dall’azione amministrativa.

Il tratto ... _OMISSIS_ ...a il pregiudizio oggetto di questa trattazione è, però, senza dubbio, l’elemento costituito dal disturbo che la p.a., con la propria azione illegittima o illecita, arreca al cittadino, impedendogli di godere appieno di tutte le facoltà che gli derivano da una determinata situazione giuridica soggettiva attribuitagli dall’ordinamento. È partendo da questo assunto che il Consiglio di Stato, nel 2004, con la nota decisione n. 1261, definisce, per la prima volta il danno da lesione di interessi legittimi oppositivi.

I giudici di Palazzo Spada mettono in luce, ancora una volta, la profonda differenza intercorrente tra una tale tipologia di pregiudizio e il danno derivante dall’inosservanza dei termini procedimentali da parte dell’amministrazione.

Essi affermano che «il danno c.d. da ritardo è normalmente individuato nella lesione dell’interesse legittimo pretensivo, cagionato dal ritardo con cui la p.a. ha em... _OMISSIS_ ...imento finale, inteso ad ampliare la sfera giuridica del privato; viceversa nella specie i ricorrenti agiscono per ottenere il ristoro del pregiudizio asseritamene subito in conseguenza dell’illegittima compressione delle facoltà di cui erano già titolari»
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La fattispecie concreta oggetto di tale pronuncia prende le mosse da un ricorso proposto in primo grado, con il quale gli appellanti impugnano l’ordinanza sindacale di sospensione dei lavori in precedenza assentiti con concessione edilizia, nonché il presupposto decreto del Ministero dei beni culturali e ambientali che ha definito di notevole interesse pubblico i beni di proprietà degli appellanti stessi.

Il giudice di primo grado, con la sentenza impugnata, accoglie la domanda di annullamento degli atti gravati, ma rigetta la domanda risarcitoria, proposta con motivi aggiunti, perché ritenuta sfornita di idonei elementi probatori.
Come si può vedere, la fattis... _OMISSIS_ ...imilare a quella oggetto della sentenza emessa dal TAR Puglia, precedentemente citata. Così come similare è l’interpretazione che ad una tale fattispecie viene data da parte dei giudici della sesta sezione.

Essi, infatti, affermano che i ricorrenti «non agiscono per ottenere il ristoro del ritardo illegittimo con cui la p.a. avrebbe, in ipotesi, emanato un provvedimento ampliativo della loro sfera giuridica; al contrario, in quanto già titolari di un’iniziale posizione qualificata (rappresentata dal diritto a svolgere – sul presupposto del rilascio, in loro favore, di regolare concessione edilizia – lavori di costruzione di taluni immobili), fanno valere la pretesa ad essere risarciti del danno da disturbo, subito a causa dell’intervenuta adozione del decreto del Ministero dei beni culturali e ambientali» .

Il Consiglio di Stato, dunque, con tale pronuncia, delimita per la prima volta i confi... _OMISSIS_ ...zio oggetto della presente trattazione. Confini che, nel tempo, come vedremo, sono andati dilatandosi.

Analizzando le più significative sentenze che hanno affrontato espressamente od implicitamente la tematica inerente al danno da disturbo, infatti, ci renderemo conto di quanto la struttura ed i parametri di risarcibilità di tale danno possano variare, al mutare delle situazioni concrete e, al contempo, emergeranno con chiarezza le potenzialità di espansione applicativa del pregiudizio in questione.