L’autotutela amministrativa

Occorre inquadrare l’istituto dell'autotutela amministrativa isolandolo nell’ambito dell’attività di tutela del bene pubblico, demaniale ed indisponibile, come disposto ai sensi dell’art. 823, comma 2 c.c.

L’ “estrazione” dello strumento di autodifesa è necessario perché la trattazione di quanto marcatamente riconosciuto dal legislatore all’autorità amministrativa per la salvaguardia dei propri interessi fondiari in nome del vincolo di destinazione pubblica è davvero ampio e proietta il suo raggio d’azione in ogni direzione, occorrerebbe tra l’altro approfondire la problematica storica sulla cognizione esclusiva del giudice amministrativo, ma in questa sede si preferisce concentrare l’attenzione esclusivamente sull’aspetto puro di tale potere, confrontandolo per quanto possibile con la dimensione applicativa del caso concreto.

Il bene demaniale e quello annoverato nell... _OMISSIS_ ... in quanto parte del patrimonio indisponibile sono assoggettati all’egida dell’autotutela amministrativa in funzione dell’interesse pubblico cui risponde l’uso del bene.

Il presupposto che caratterizza dunque il potere amministrativo è proprio questo, ciò significa che pur sussistendo dei diritti concessori in capo al privato, la P.A. esercita in veste autoritativa l’azione esecutiva amministrativa in virtù dell’appartenenza del diritto dominicale, che non trascende nel rapporto concessorio.

Dal punto di vista oggettivo, l’autotutela esplica un’azione di contrasto contro una minaccia reale e già avvenuta, che consiste nell’usurpazione o anche in una mera violazione del bene tale da impedirne l’uso legittimo a cui era predestinato.

Nondimeno, l’interesse sancito in alcune previsioni normative è meritevole di autotutela pur se il comportamento materiale tenuto d... _OMISSIS_ ...gittimo perché ottemperante comunque alle condizioni richieste tipicamente dalla legislazione in materia.

Ad esempio, l’analisi delle priorità dei contenuti sulle nuove opere in prossimità del demanio marittimo di previsione dell’art. 55 del codice della navigazione, se violate, conducono il giudice amministrativo a preservare l’ordine di sgombero dei manufatti realizzati nell’alveo della fascia di rispetto anche se gli stessi sono rispondenti alle regole della tutela ambientale e paesaggistica e, quindi, compatibili con un’altra tipologia di interessi pubblici.

Nelle risultanze istruttorie, l’autotutela amministrativa di cui all’art. 823, comma 2 c.c. viene individuata come una delle differenze poste a baluardo difensivo della proprietà pubblica rispetto a quella privata, avente lo scopo di risolvere in via contingente lo spossessamento subito, ciò permettendo al soggetto pubblico con ampia discre... _OMISSIS_ ...elta la decisione alternativa se avvalersi dello strumento esecutivo amministrativo o perorare lo scopo attraverso quello ordinario innanzi all’autorità giudiziaria.

A volte, il raggiungimento dello scopo di garanzia della proprietà pubblica è privilegiato con l’esercizio prima facie concesso di autotutela possessoria rispetto perfino ai mezzi ordinari di tutela previsti dagli artt. 1168, 1169 e 1170 del codice civile, che notoriamente sono riconosciuti per la loro rapidità di esecuzione.

Una delle condizioni relative all’emissione dell’ordine di autotutela è quella di ripristinare lo stato dei luoghi precedente all’attività di usurpazione.

Bisogna comprendere che gli obiettivi perseguiti in questa fattispecie sono di due tipi: non solo quello di interrompere l’azione illecita dovuta alla realizzazione dell’opera (abusiva) che viola la normale prosecuzione della missione pubblica, ma... _OMISSIS_ ...emolitorio e ricostruttivo di reintegra del bene nel patrimonio di appartenenza alle condizioni materiali precedentemente godute, che lo vincolavano al soddisfacimento del fine istituzionale.

L’imposizione della ricostituzione della funzionalità quo ante rappresenta l’aspetto punitivo della misura posta in essere, in tal modo il soggetto che surrettiziamente ha determinato il comportamento lesivo della collettività risarcisce la stessa mediante l’esborso della somma necessaria a ripagarla della sofferenza derivata dalla privazione del bene violato, ciò anche se ha agito in buona fede convintamente di non essere in contrasto con il precetto legislativo.

Se “ignorantia iuris non excusat” non lo fa neppure l’affidamento che può insorgere nel terzo di perseguire una condotta giuridicamente rilevante mantenendo di fatto l’occupazione abusiva del bene.

L’affermazione scaturisce da sv... _OMISSIS_ ... prestati alla cognizione del giudice amministrativo, che diventano però suscettibili di un’omologa interpretazione conservatrice del principio dell’autotutela e, più segnatamente, dei suoi effetti applicatici espressione di una rigorosa potestà difensiva.

In particolare, preme evidenziare in ambito concessorio come la mera proposizione di trattative per il rinnovo del rapporto, poi andate fallite, o l’insorgenza creduta dello stesso per facta concludentia, ad esempio per disuso o per semplice tolleranza, da parte della P.A. giustifichi l’impugnazione del provvedimento amministrativo di rilascio del bene per difetto di legittimità.

Il significato di quanto si è appena affermato è ictu oculi di per sé abbastanza evidente, se la concessione con cui si aveva in godimento il bene è scaduta e non è stata rinnovata, pur se la P.A. non invia una diffida volta alla liberazione di quanto illegittimamente occupato, continuand... _OMISSIS_ ... canoni, non significa che la convenzione si sia rinnovata tacitamente e non si possa agire per questo attraverso l’azione esecutiva amministrativa.

Il mantenimento dello stato occupazionale sine titulo è il presupposto fondante l’esercizio del potere di autotutela anche quando il bene stesso è incorporato nella massa dei beni aziendali attraverso cui viene esercitata l’attività d’impresa oggetto di concessione.

L’incidenza della tutela possessoria in parola prevale anche nel caso in cui il privato contravventore presenti una domanda di sanatoria che regolarizza l’abuso posto in essere.

Ovviamente, è altrettanto riprovevole e privo di qualsivoglia giustificativo il caso in cui la condizione contra legem non matura successivamente alla scadenza del provvedimento autorizzativo o concessorio, ma sorge in quanto l’impossessamento avviene senza il preventivo consenso dell’autorità c... _OMISSIS_ ...F|
Di segno opposto e isolato rispetto al panorama giurisprudenziale rigorosamente restrittivo appena evidenziato, è l’orientamento che concede un’apertura al legittimo affidamento come esimente alla condotta sanzionata dall’autotutela se l’evento lesivo è avvenuto in concorso di colpa tra il privato, in buona fede, e la P.A. che ha rafforzato la convinzione della sua legittimità con compiacenza.


La tutela giudiziale: il principio dell’alternatività.

In una situazione meritevole di tutela perché clandestina e usurpativa del bene pubblico, la P.A. versa nelle condizioni di potere intervenire per ricondurre alla legalità ciò che è diventato difforme in seguito alla condotta lesiva.

L’allineamento in punto di diritto comporta la discrezionalità di intervento mediante la scelta dello strumento più opportuno cosi come delineato nell’art. 823, comma 2 c.c.

Si ... _OMISSIS_ ...ve; l’avvicendamento dei due strumenti, esecutivo e giudiziario, che non sono né obbligatori né subordinati, bensì alternativi secondo la volontà del soggetto pubblico alla cui potestà essi appartengono.

In conformità, l’assunto dell’alternatività è ripetuto continuamente dal giudice amministrativo, il quale, stante la facoltà libera di decisione, non ha alcun potere di intromissione e di sostituzione.

Le facoltà di esperimento attribuite dall’ordinamento alla P.A. in presenza di una fattispecie lesiva di un bene cooptato al regime demaniale o patrimoniale indisponibile esplicano le proprie utilità a controllo di ogni situazione giuridica compromessa, sia essa afferente alla sfera dominicale sia invece a quella meramente possessoria.

Dal principio appena dedotto ne deriva che, laddove il rimedio dell’autotutela sia stato esperito infruttuosamente, la P.A. non si preclude in alcun caso la... _OMISSIS_ ... proporre l’azione giudiziaria davanti al giudice ordinario, secondo le ampie garanzie concesse dal legislatore.

Più segnatamente, l’esercizio della potestà amministrativa trova origine nella situazione giuridica che legittima la protezione dello scopo pubblicistico, non così se la stessa sia sussumibile in un rapporto di diritto privato oramai esaurito tra l’Ente proprietario ed il privato, come è ad esempio una convenzione di affitto, per cui il fallimento dello strumento esecutivo per il venir meno dello spirito pubblicistico relativo ad un rapporto giuridico iure privatorum, può essere inteso più come una risposta al mancato rilascio del bene da parte del privato a convenzione scaduta, che come avvalimento del diritto potestativo, significando che tale inadempimento può essere sempre fatto valere successivamente dinanzi al giudice ordinario.

Generalmente, l’autotutela scinde la propria natura in relazione ... _OMISSIS_ ...rvento più adatto per richiamare il bene al servizio a cui era vincolato, in tal senso, ne sono individuate due classificazioni principali: quella di natura “decisoria”, che si caratterizza per l’emissione di provvedimenti autoritativi come un ordine di sgombero o rilascio; e quella di natura “esecutiva”, che, come afferma la stessa locuzione, è complementare alla prima, applicandola coattivamente nei suoi effetti.

Più semplicemente, l’autotutela esecutiva alimenta la definizione data alla stessa come “giustizia fai da te” ed impronta il proprio carattere sull’uso della coazione per la regressione della condotta illecita agita sul bene pubblico.

In giurisprudenza, non è singolare accostare tale “genetica” a quanto estremamente previsto come ipotesi di reato dal codice penale, che espressamente vieta la possibilità di esercitare le proprie ragioni imponendosi sull’altrui... _OMISSIS_ ...e il contenuto di cui all’art. 823, comma 2 c.c. viene estromesso dal novero delittuoso quasi come fosse uno stato di necessità per cui ad un’offesa esterna si risponde con una reazione di pari grado per la difesa di un interesse supremo.

Un fattore decisivo per l’adozione del provvedimento amministrativo in luogo di quello giudiziario è sicuramente rappresentato dal tempo.

Dall’esposizione partecipata sin qui arguita, infatti, si può dedurre che il vulnus ricevuto e la tempestività di porvi rimedio, affinché lo stesso non si aggravi, sono alla base di ogni discernimento in merito.

In poche parole, o meglio in una sola, “urgenza” come sinonimo di “tempestività”, in un corretto bilanciamento dell’equazione dunque la necessità d’intervento è direttamente proporzionale alla disponibilità di attesa in rapporto alla gravità del danno, più esso è grande minore sarà la poss... _OMISSIS_ ...ndere l’esito di una causa e, di conseguenza, più facile sarà l’opzione di preferenza verso l’autotutela esecutiva.