La determinazione dell’indennità di esproprio

La fase della determinazione dell’indennità e dell’emanazione del decreto di esproprio è strettamente procedimentalizzata. Innanzitutto, il promotore dell’espropriazione offre al soggetto passivo l’indennità, che deve essere determinata in via provvisoria prima dell’emanazione del decreto di esproprio.

Se il proprietario ritiene di accettare l’indennità provvisoria, questa viene pagata; in caso contrario, questa viene depositata presso la Cassa depositi e prestiti e il soggetto passivo viene invitato a comunicare se intende ricorrere alla determinazione dell’indennità in via peritale.

Qualora egli non voglia avvalersi di questa possibilità, la determinazione dell’indennità sarà effettuata da una Commissione provinciale, istituita ai sensi dell’art. 41 del D.P.R. n. 327/2001. Successivamente, può essere emanato il decreto di esproprio, anche a seguito della determinazione in via d’... _OMISSIS_ ...quo;indennità, nei casi in cui proprio l’urgenza non consenta di ricorrere al procedimento di determinazione in via provvisoria dell’indennità.

La Commissione provinciale è istituita in ogni provincia e opera ai sensi dell’art. 41 del Testo Unico. Essa viene istituita con provvedimento della Regione, che può anche decidere di articolarla in sottocommissioni qualora se ne ravvisi l’opportunità, ed è costituita come segue: dal presidente della Provincia o da un suo delegato, che ha la funzione anche di presiederla; dall’ingegnere capo dell’ufficio tecnico erariale o da un suo delegato; dall’ingegnere capo del genio civile o da un delegato; dal presidente dell’Istituto autonomo della case popolarti della Provincia o da un suo delegato; da due esperti in materia urbanistica ed edilizia, nominati dalla Regione; da tre esperti in materia di agricoltura e di foreste, nominati dalla Regione su terne proposte dalle as... _OMISSIS_ ...acali maggiormente rappresentative.

La Commissione ha la funzione sia di definire l’indennità in caso di mancata accettazione, sia di determinare annualmente i valore agricoli medi dei terreni, secondo i tipi di coltura effettivamente praticati, e con riferimento all’anno solare precedente [1].

Ai sensi dell’art. 20 del Testo Unico [2], entro i 30 giorni successivi dal momento in cui acquista efficacia l’atto che dichiara la pubblica utilità dell’opera pubblica o di pubblica utilità da realizzare, il promotore dell’espropriazione è tenuto a redigere l’elenco dei beni da espropriare, corredato da una descrizione sommaria degli stessi e dall’indicazione dei relativi proprietari, e indica le somme offerte a titolo di indennità.

Se la dichiarazione di pubblica utilità acquista efficacia dall’approvazione di piani urbanistici esecutivi, il termine dei 30 giorni decorre dalla d... _OMISSIS_ ...nto dei beni espropriandi nel programma di attuazione dei piani stessi.

L’elenco degli immobili deve essere notificato ad ogni proprietario, per la parte di suo interesse, secondo quanto previsto per gli atti processuali civili [3]. I destinatari hanno poi 30 giorni per depositare documenti e presentare memorie scritte [4].

L’autorità espropriante può invitare il proprietario e, eventualmente, il beneficiario a precisare entro 20 giorni il valore che si intende attribuire all’area ai fini della quantificazione dell’indennità, quando essa lo ritenga opportuno in base ai dati acquisiti e quando ciò non contrasti con le esigenze di celerità del procedimento [5]. L’autorità espropriante è poi chiamata a valutare le eventuali osservazioni presentate e ad accertare il valore dell’area, a cui deve far seguito la determinazione in via provvisoria dell’indennità.

Nel fare ciò, l’Amminis... _OMISSIS_ ...valersi degli uffici degli enti locali, di quelli dell’Agenzia del territorio o della Commissione provinciale.

L’atto mediante il quale l’indennizzo viene determinato in via provvisoria deve essere notificato al proprietario e al beneficiario, se questo non coincide con l’autorità espropriante, secondo le forme previste per la notifica degli atti processuali civili.

A decorrere dalla notificazione, il proprietario ha 30 giorni di tempo per comunicare il suo accordo rispetto all’indennità come determinata. Nella disciplina previgente, si prevedeva che il promotore dell’espropriazione avesse la possibilità di accettare o rifiutare l’indennità provvisoria, prendendo parte all’accordo amichevole con il proprietario e che il suo consenso fosse indispensabile per la chiusura della procedura.

Oggi, invece, la procedura di accordo amichevole è stata abolita e la determinazione non vien... _OMISSIS_ ... promotore dell’ablazione, che ha unicamente il potere di proporre la somma offerta e, se richiesto, di indicare la propria stima del valore del bene, senza che gli sia espressamente riconosciuta la facoltà di pronunciarsi sull’indennità, né in senso favorevole né in senso contrario.

Contestualmente all’accettazione dell’indennità, il proprietario deve anche manifestare il proprio consenso all’immissione nel possesso del bene, nel qual caso egli ha diritto ad avere corrisposto un anticipo pari all’80% dell’indennità [6]. Il diritto all’acconto sorge previa presentazione da parte del proprietario di un’autocertificazione circa la piena e libera proprietà del bene [7].

Il privato ha anche diritto agli interessi nella misura del tasso legale sull’indennità a decorrere dalla data dell’immissione in possesso e fino al momento in cui l’eventuale acconto o il saldo viene pagat... _OMISSIS_ ...etario non presta il consenso all’immissione in possesso, l’autorità espropriante può comunque procedervi alla presenza di due testimoni.

Se il proprietario concorda con la misura dell’indennità determinata e se ha dichiarato che non sussiste sul bene alcun diritto di terzi, egli ha allora 60 giorni di tempo dalla propria manifestazione di assenso per depositare tutti i documenti a comprova della piena e libera proprietà del bene. In questo caso, entro i successivi 60 giorni deve essere pagata l’indennità ovvero il suo saldo se è stato corrisposto l’acconto [8].

A partire dal sessantunesimo giorno al proprietario sono dovuti gli interessi legali, anche qualora l’immissione in possesso non abbia avuto luogo [9]. La dichiarazione di accettazione è irrevocabile, pertanto non può essere ritirata nelle more della stipulazione della cessione volontaria o dell’emanazione del decreto di esproprio, salv... _OMISSIS_ ... cui alla conclusione del procedimento non si giunga per una causa imputabile all’Amministrazione.

Se il proprietario e il beneficiario dell’espropriazione hanno convenuto sulla misura dell’indennità e se il proprietario ha depositato la documentazione relativa alla piena e libera proprietà del bene, possono addivenire alla stipulazione dell’accordo di cessione del bene.

La giurisprudenza che si era affermata nel vigore della disciplina previgente ha specificato che l’accordo sull’ammontare dell’indennità tra proprietario e amministrazione costituisce un negozio di natura pubblica che si inserisce nel procedimento ablatorio; secondo tale orientamento gli effetti di tale negozio erano condizionati alla conclusione del procedimento (o di un negozio che producesse effetti analoghi), con la conseguenza della caducazione e dell’improduttività di effetti giuridici per l’ipotesi in cui il proce... _OMISSIS_ ...trativo non fosse giunto a conclusione [10].

Se il proprietario, invece, percepisce la somma ma si rifiuta di stipulare l’atto di cessione, l’autorità espropriante può emettere il decreto di esproprio senza alcuna formalità ulteriore, dando atto di tali circostanze nel decreto stesso, e può anche procedere all’immissione in possesso, facendo salvi gli eventuali profili risarcitori a carico del proprietario conseguenti al rifiuto alla cessione.

Entro 15 giorni dalla sottoscrizione, la cessione viene trascritta presso l’ufficio dei registri immobiliari, a cura e spese dell’autorità espropriante o del beneficiario, se questo non coincide con l’autorità.

In alternativa alla cessione volontaria, dopo il pagamento dell’indennità l’autorità espropriante può procedere all’emanazione e all’esecuzione del decreto di esproprio, anche su richiesta del promotore dell’espro... _OMISSIS_ ...F|
Sempre su istanza del promotore, l’autorità espropriante può emettere il decreto e darvi esecuzione dopo avere ordinato il deposito dell’indennità presso la Cassa depositi e prestiti nel caso in cui il proprietario abbia condiviso la misura dell’indennità, ma non abbia dichiarato l’assenza di diritti di terzi sul bene oppure non abbia provveduto al deposito della documentazione a comprova della libera e piena proprietà nel termine assegnato, oppure ancora non si presti a ricevere la somma.

Se il proprietario ha condiviso la somma proposta per l’indennità, gli spetterà il corrispettivo della cessione ai sensi dell’art. 45, comma 2, T.U. anche nel caso in cui l’autorità espropriante abbia emanato il decreto di esproprio.

Una volta notificata la determinazione provvisoria dell’indennità, qualora decorra infruttuosamente il termine di 30 giorni a misura dell’indennità si intende n... _OMISSIS_ ...pertanto l’autorità espropriante disporrà il deposito presso la Cassa depositi e prestiti della somma determinata, senza le maggiorazioni di cui all’art. 45 T.U.. Dopo aver dato corso al deposito, l’autorità espropriante può emanare il decreto di esproprio.

Se non si raggiunge l’accordo sulla determinazione dell’indennità di espropriazione, il secondo comma dell’art. 21 del Testo Unico dispone che l’autorità espropriante inviti l’interessato a comunicare entro i successivi 20 giorni se voglia avvalersi per la determinazione dell’indennità del particolare procedimento di determinazione definitiva da parte di un collegio arbitrale.

Se il proprietario non consente, o non lo fa nei termini, l’autorità espropriante chiede la determinazione dell’indennità alla Commissione provinciale costituita ai sensi dell’art. 41 T.U., che provvederà entro i 90 giorni successivi. In caso d... _OMISSIS_ ...proprietario, invece, egli è chiamato a designare un tecnico di sua fiducia.

L’autorità espropriante a sua volta nominerà due tecnici, uno dei quali sarà quello indicato dal privato, e assegna il termine entro il quale dovrà essere presentata la relazione da cui si evinca la stima del bene [11]. Il terzo tecnico della terna viene nominato dal presidente del tribunale civile della circoscrizione in cui si trova il bene da stimare, su istanza di chi ne abbia interesse, scegliendo tra professori universitari di estimo (anche associati) e gli iscritti all’albo dei periti e dei consulenti tecnici del tribunale competente alla nomina [12].

Gli interessati possono prendere parte alle operazioni compiute dai tecnici, anche tramite persone di fiducia, possono formulare osservazioni e possono altresì presentare memorie scritte e depositare documenti, di cui i periti devono tenere conto. L’opposizione avverso la nomina dei tec... _OMISSIS_ ...pedire o ritardare le operazioni, ma è fatto salvo il diritto di contestare la nomina o le operazioni svolte in sede giurisdizionale.

La relazione conclusiva dei tecnici, adottata a maggioranza, deve essere presentata entro 90 giorni a decorrere dalla nomina del tecnico effettuata dal presidente del tribunale, ma il termine può essere prorogato per difficoltà effettive e comprovate. La relazione viene depositata presso l’autorità espropriante, che deve darne notizia agli interessati, che ne possono prendere visione ed estrarre copia entro i 30 giorni successivi. Decorso il termine, l’autorità espropriante autorizza il pagamento dell’indennità così determinata e ne ordina il deposito presso la Cassa depositi e prestiti [13].

Come parzialmente anticipato sopra, se l’avvio dei lavori riveste carattere di urgenza tale che non sia possibile dare corso all’attuazione di quanto disposto dall’art. 20, oppur... _OMISSIS_ ...di interventi di cui alla legge 443/2001, ovvero se il numero dei destinatari della procedura espropriativa è superiore a 50, il decreto di esproprio può essere emanato e può esservi data esecuzione sulla base della determinazione urgente dell’indennità [14].

Il propriet...