La determinazione dell’indennità di esproprio

La fase della determinazione dell’indennità e dell’emanazione del decreto di esproprio è strettamente procedimentalizzata. Innanzitutto, il promotore dell’espropriazione offre al soggetto passivo l’indennità, che deve essere determinata in via provvisoria prima dell’emanazione del decreto di esproprio.

Se il proprietario ritiene di accettare l’indennità provvisoria, questa viene pagata; in caso contrario, questa viene depositata presso la Cassa depositi e prestiti e il soggetto passivo viene invitato a comunicare se intende ricorrere alla determinazione dell’indennità in via peritale.

Qualora egli non voglia avvalersi di questa possibilità, la determinazione dell’indennità sarà effettuata da una Commissione pro... _OMISSIS_ ...quo;indennità, nei casi in cui proprio l’urgenza non consenta di ricorrere al procedimento di determinazione in via provvisoria dell’indennità.

La Commissione provinciale è istituita in ogni provincia e opera ai sensi dell’art. 41 del Testo Unico. Essa viene istituita con provvedimento della Regione, che può anche decidere di articolarla in sottocommissioni qualora se ne ravvisi l’opportunità, ed è costituita come segue: dal presidente della Provincia o da un suo delegato, che ha la funzione anche di presiederla; dall’ingegnere capo dell’ufficio tecnico erariale o da un suo delegato; dall’ingegnere capo del genio civile o da un delegato; dal presidente dell’Istituto autonomo della case popolarti della Provincia o da un suo dele... _OMISSIS_ ...acali maggiormente rappresentative.

La Commissione ha la funzione sia di definire l’indennità in caso di mancata accettazione, sia di determinare annualmente i valore agricoli medi dei terreni, secondo i tipi di coltura effettivamente praticati, e con riferimento all’anno solare precedente [1].

Ai sensi dell’art. 20 del Testo Unico [2], entro i 30 giorni successivi dal momento in cui acquista efficacia l’atto che dichiara la pubblica utilità dell’opera pubblica o di pubblica utilità da realizzare, il promotore dell’espropriazione è tenuto a redigere l’elenco dei beni da espropriare, corredato da una descrizione sommaria degli stessi e dall’indicazione dei relativi proprietari, e indica le somme offerte a titolo ... _OMISSIS_ ...nto dei beni espropriandi nel programma di attuazione dei piani stessi.

L’elenco degli immobili deve essere notificato ad ogni proprietario, per la parte di suo interesse, secondo quanto previsto per gli atti processuali civili [3]. I destinatari hanno poi 30 giorni per depositare documenti e presentare memorie scritte [4].

L’autorità espropriante può invitare il proprietario e, eventualmente, il beneficiario a precisare entro 20 giorni il valore che si intende attribuire all’area ai fini della quantificazione dell’indennità, quando essa lo ritenga opportuno in base ai dati acquisiti e quando ciò non contrasti con le esigenze di celerità del procedimento [5]. L’autorità espropriante è poi chiamata a valutare le eventuali osservaz... _OMISSIS_ ...valersi degli uffici degli enti locali, di quelli dell’Agenzia del territorio o della Commissione provinciale.

L’atto mediante il quale l’indennizzo viene determinato in via provvisoria deve essere notificato al proprietario e al beneficiario, se questo non coincide con l’autorità espropriante, secondo le forme previste per la notifica degli atti processuali civili.

A decorrere dalla notificazione, il proprietario ha 30 giorni di tempo per comunicare il suo accordo rispetto all’indennità come determinata. Nella disciplina previgente, si prevedeva che il promotore dell’espropriazione avesse la possibilità di accettare o rifiutare l’indennità provvisoria, prendendo parte all’accordo amichevole con il proprietario ... _OMISSIS_ ... promotore dell’ablazione, che ha unicamente il potere di proporre la somma offerta e, se richiesto, di indicare la propria stima del valore del bene, senza che gli sia espressamente riconosciuta la facoltà di pronunciarsi sull’indennità, né in senso favorevole né in senso contrario.

Contestualmente all’accettazione dell’indennità, il proprietario deve anche manifestare il proprio consenso all’immissione nel possesso del bene, nel qual caso egli ha diritto ad avere corrisposto un anticipo pari all’80% dell’indennità [6]. Il diritto all’acconto sorge previa presentazione da parte del proprietario di un’autocertificazione circa la piena e libera proprietà del bene [7].

Il privato ha anche diritto agli intere... _OMISSIS_ ...etario non presta il consenso all’immissione in possesso, l’autorità espropriante può comunque procedervi alla presenza di due testimoni.

Se il proprietario concorda con la misura dell’indennità determinata e se ha dichiarato che non sussiste sul bene alcun diritto di terzi, egli ha allora 60 giorni di tempo dalla propria manifestazione di assenso per depositare tutti i documenti a comprova della piena e libera proprietà del bene. In questo caso, entro i successivi 60 giorni deve essere pagata l’indennità ovvero il suo saldo se è stato corrisposto l’acconto [8].

A partire dal sessantunesimo giorno al proprietario sono dovuti gli interessi legali, anche qualora l’immissione in possesso non abbia avuto luogo [9]. La dichiaraz... _OMISSIS_ ... cui alla conclusione del procedimento non si giunga per una causa imputabile all’Amministrazione.

Se il proprietario e il beneficiario dell’espropriazione hanno convenuto sulla misura dell’indennità e se il proprietario ha depositato la documentazione relativa alla piena e libera proprietà del bene, possono addivenire alla stipulazione dell’accordo di cessione del bene.

La giurisprudenza che si era affermata nel vigore della disciplina previgente ha specificato che l’accordo sull’ammontare dell’indennità tra proprietario e amministrazione costituisce un negozio di natura pubblica che si inserisce nel procedimento ablatorio; secondo tale orientamento gli effetti di tale negozio erano condizionati alla conclusione del ... _OMISSIS_ ...trativo non fosse giunto a conclusione [10].

Se il proprietario, invece, percepisce la somma ma si rifiuta di stipulare l’atto di cessione, l’autorità espropriante può emettere il decreto di esproprio senza alcuna formalità ulteriore, dando atto di tali circostanze nel decreto stesso, e può anche procedere all’immissione in possesso, facendo salvi gli eventuali profili risarcitori a carico del proprietario conseguenti al rifiuto alla cessione.

Entro 15 giorni dalla sottoscrizione, la cessione viene trascritta presso l’ufficio dei registri immobiliari, a cura e spese dell’autorità espropriante o del beneficiario, se questo non coincide con l’autorità.

In alternativa alla cessione volontaria, dopo il pagamento... _OMISSIS_ ...F|
Sempre su istanza del promotore, l’autorità espropriante può emettere il decreto e darvi esecuzione dopo avere ordinato il deposito dell’indennità presso la Cassa depositi e prestiti nel caso in cui il proprietario abbia condiviso la misura dell’indennità, ma non abbia dichiarato l’assenza di diritti di terzi sul bene oppure non abbia provveduto al deposito della documentazione a comprova della libera e piena proprietà nel termine assegnato, oppure ancora non si presti a ricevere la somma.

Se il proprietario ha condiviso la somma proposta per l’indennità, gli spetterà il corrispettivo della cessione ai sensi dell’art. 45, comma 2, T.U. anche nel caso in cui l’autorità espropriante abbia emanato il decreto di esproprio.
... _OMISSIS_ ...pertanto l’autorità espropriante disporrà il deposito presso la Cassa depositi e prestiti della somma determinata, senza le maggiorazioni di cui all’art. 45 T.U.. Dopo aver dato corso al deposito, l’autorità espropriante può emanare il decreto di esproprio.

Se non si raggiunge l’accordo sulla determinazione dell’indennità di espropriazione, il secondo comma dell’art. 21 del Testo Unico dispone che l’autorità espropriante inviti l’interessato a comunicare entro i successivi 20 giorni se voglia avvalersi per la determinazione dell’indennità del particolare procedimento di determinazione definitiva da parte di un collegio arbitrale.

Se il proprietario non consente, o non lo fa nei termini, l’autorità es... _OMISSIS_ ...proprietario, invece, egli è chiamato a designare un tecnico di sua fiducia.

L’autorità espropriante a sua volta nominerà due tecnici, uno dei quali sarà quello indicato dal privato, e assegna il termine entro il quale dovrà essere presentata la relazione da cui si evinca la stima del bene [11]. Il terzo tecnico della terna viene nominato dal presidente del tribunale civile della circoscrizione in cui si trova il bene da stimare, su istanza di chi ne abbia interesse, scegliendo tra professori universitari di estimo (anche associati) e gli iscritti all’albo dei periti e dei consulenti tecnici del tribunale competente alla nomina [12].

Gli interessati possono prendere parte alle operazioni compiute dai tecnici, anche tramite persone di fiducia, poss... _OMISSIS_ ...pedire o ritardare le operazioni, ma è fatto salvo il diritto di contestare la nomina o le operazioni svolte in sede giurisdizionale.

La relazione conclusiva dei tecnici, adottata a maggioranza, deve essere presentata entro 90 giorni a decorrere dalla nomina del tecnico effettuata dal presidente del tribunale, ma il termine può essere prorogato per difficoltà effettive e comprovate. La relazione viene depositata presso l’autorità espropriante, che deve darne notizia agli interessati, che ne possono prendere visione ed estrarre copia entro i 30 giorni successivi. Decorso il termine, l’autorità espropriante autorizza il pagamento dell’indennità così determinata e ne ordina il deposito presso la Cassa depositi e prestiti [13].

Come parzia... _OMISSIS_ ...di interventi di cui alla legge 443/2001, ovvero se il numero dei destinatari della procedura espropriativa è superiore a 50, il decreto di esproprio può essere emanato e può esservi data esecuzione sulla base della determinazione urgente dell’indennità [14].

Il proprietario è invitato, nei 30 giorni successivi all’immissione in possesso, a comunicare se concorda con la determinazione effettuata. In caso affermativo, una volta ricevute dall’espropriato la comunicazione e la documentazione a comprova a della piena e libera proprietà del bene, l’autorità espropriante dispone il pagamento dell’indennità di espropriazione nel termine di 60 giorni [15].

Se il proprietario non concorda con la determinazione dell’indennità effett... _OMISSIS_ ...;autorità espropriante chiede che alla Commissione provinciale istituita ai sensi dell’art. 41 di determinare l’indennità e questa è tenuta a provvedervi entro 30 giorni [16].

Visti i criteri di quantificazione dell’indennità, l’art. 32 stabilisce quale sia il momento con riferimento al quale vada quantificata l’indennità: essa va determinata al momento dell’emanazione del decreto di esproprio o di stipulazione dell’accordo di cessione volontaria, senza che sia tenga conto dell’incidenza negativa dell’ablazione sulla quotazione del bene e sulla sua appetibilità nel mercato.

L’art. 5 bis, comma 3, del d.l. n. 333/1992 stabiliva che la valutazione circa l’edificabilità delle aree doveva avvenire c... _OMISSIS_ ...erifica delle caratteristiche e del valore del bene, rispetto all’ablazione.

Tuttavia, da più parti si era osservato che la norma non andava interpretata nel senso di spostare il momento di determinazione del valore del bene, bensì era da leggere nel senso che il valore del bene andava determinato prescindendo dal pregiudizio derivato al bene dall’apposizione del vincolo espropriativo.

La Corte Costituzionale [17] ha sottolineato che il legislatore non ha fatto altro che recepire quanto la giurisprudenza andava dicendo in maniera pressoché costante e cioè che per la stima dell’area non deve tenersi conto del vincolo espropriativo e che la quantificazione della somma va riferita alle reali caratteristiche del bene al momento dell... _OMISSIS_ ...uo;apposizione del vincolo e, ovviamente, fino al momento dell’emanazione del decreto di esproprio. L’accertamento delle possibilità effettive di edificazione va quindi condotto, oltre che prescindendo dall’incidenza del vincolo, anche tenendo conto del regime urbanistico dell’area al momento dell’atto conclusivo del procedimento, senza dover però risalire indietro nel tempo oltre la pianificazione in quel momento vigente [18].

Anche la Corte di Cassazione non ha mancato di pronunciarsi sulla questione, stabilendo che in sede di determinazione dell’indennità si deve tenere conto del minore valore del bene causato dalla sussistenza di vincoli conformativi, mentre non si deve tenere conto dei vincoli espropriativi ai quali, data la neut... _OMISSIS_ ...nche che la valutazione da effettuarsi al momento dell’esproprio va condotta senza tenere conto dell’apposizione del vincolo e senza considerare eventuali situazioni migliorative o peggiorative dovute all’ablazione, estendendo tale principio anche a diritti diversi dalla proprietà.

Tali situazioni non devono incidere nella determinazione dell’indennità né con riferimento alla diminuzione del valore del bene, né con riferimento alla diminuzione della potestà edificatoria [19]. Il principio è stato poi ripreso dall’art. 37, comma 3, T.U., che ribadisce che ai fini della valutazione in ordine all’edificabilità dell’area, il momento decisivo sia quello dell’espropriazione o della cessione volontaria, con esclusione della rilevanza... _OMISSIS_ ...ione del valore del bene dovuti alla realizzazione dell’opera.

Il Testo Unico ha esteso il principio di irrilevanza anche alla previsione urbanistica dell’opera: dal momento in cui è approvato lo strumento urbanistico a mezzo del quale sul bene viene apposto un vincolo di inedificabilità assoluta in vista della previsione di un’opera pubblica, il bene entra nella dinamica del procedimento espropriativo, senza che tale effetto possa rilevare ai fini della determinazione dell’indennità [20].

Anche la Cassazione ha concordato nel ritenere che nella determinazione dell’indennità di esproprio non si debba tenere conto dei vincoli discendenti dalle localizzazione, in quanto espropriativi. Una diversa conclusione, del resto, avrebbe la... _OMISSIS_ ...nnità deve essere commisurata [21].