Approvazione del progetto in assenza di vincolo preordinato all'esproprio

Non rimane che analizzare cosa accade a fronte dell’approvazione del progetto dell’opera pubblica o di pubblica utilità in assenza di vincolo preordinato all’esproprio.

Tale eventualità può condurre a due situazioni.

La prima prende in considerazione le ipotesi in cui l’amministrazione emette l’atto di approvazione del progetto in assenza del vincolo preordinato all’esproprio.

Come già accennato, in questi casi il provvedimento in questione deve ritenersi legittimo ma inefficace (art. 12.3 t.u.e.).

Esiste una sorta di sanatoria ex lege che rende efficace l’atto nel preciso momento in cui viene apposto il vincolo preordinato all’esproprio.

È bene precisare che il decreto di esproprio può essere emanato solo dopo l’apposizione del vincolo, sicché può registrarsi una contrazione del termine per la sua adozione, «avendo come dies a quo il mo... _OMISSIS_ ...zionamento del vincolo preordinato all’esproprio, e come dies ad quem il termine di scadenza stabilito nel provvedimento di approvazione del progetto» [74]. Tale contrazione – però - non si verifica nel caso (che poi è quello che si registra più frequentemente nella prassi) di operatività del termine quinquennale surrogatorio legale (quello cioè che opera quando non sia stato fissato un diverso termine espresso in sede di dichiarazione di pubblica utilità), perché esso termine surrogatorio inizia a decorrere dalla data in cui diventa efficace l’atto che dichiara la pubblica utilità dell’opera (art. 13 comma 3), cioè, appunto, dalla data di apposizione del vincolo (che è condizione di efficacia della pubblica utilità) [75].

Diversa situazione si verifica qualora il vincolo preordinato all’esproprio venga perfezionato dopo la scadenza del termine per l’emanazione del decreto di esproprio.

In questi cas... _OMISSIS_ ...atti, alcuna possibilità di sanatoria e l’intera procedura è da ritenersi illegittima [76].

Infine, cosa accade qualora l’opera realizzata sia un’opera diversa da quella prevista nello strumento urbanistico da cui deriva il vincolo preordinato all’esproprio?

Nulla quaestio qualora la diversa realizzazione fosse disposta e autorizzata dal Consiglio comunale e sempre che la modificazione sia approvata dalla Regione o dall’ente da questa delegato (rectius la Regione o l’ente delegato non manifestino il proprio dissenso entro il termine di novanta giorni, decorrente dalla ricezione della delibera del Consiglio comunale e della relativa documentazione) e avvenga in pendenza di efficacia del vincolo preordinato all’esproprio [77].

Il Consiglio comunale dispone, in successiva seduta, l’efficacia della propria determinazione [78].

È bene precisare che tale possibilità non ... _OMISSIS_ ...difica della normativa statale o regionale sull’adozione e sull’approvazione degli strumenti urbanistici [79].