DIR E PROCED AMMINISTRATIVO

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Ordinanze contingibili e urgenti in ambito di polizia sanitaria cimiteriale

È legittima un’ordinanza contingibile e urgente, riconducibile alla tipologia di cui all’art. 50 del TUEL, con la quale si intende far fronte ad una situazione di pericolo per l’igiene e la salute pubblica derivante dal protrarsi della permanenza di salme mummificate nel deposito cimiteriale comunale, incompatibile con la funzione del deposito stesso e contraria alle norme di igiene pubblica.

Ordinanze contingibili e urgenti ai sensi dell'art. 5 della L. 225/1992

I provvedimenti con cui è dichiarato uno stato di emergenza ex L. 24 febbraio 1992, n. 225, costituiscono espressione di un potere ampiamente discrezionale ed insindacabile, se non sotto i profili di una evidente arbitrarietà, illogicità e irragionevolezza dell’azione amministrativa.

Occupazione temporanea per ragioni di pubblica utilità: art. 49 D.P.R. 327/2001

Con la locuzione “ragioni di pubblica utilità” contenuta nell’art. 49 comma 5 del DPR 327/2001, si indicano genericamente tutti i casi in cui l’utilizzo della proprietà “altrui” (includendo dunque anche i beni di Enti pubblici diversi da quelli competenti), è funzionale a far cessare, o almeno ad attenuare, situazioni pregiudizievoli collettive.

Utilizzabilità dell'ordinanza d'urgenza ai sensi dell'art. 50, co. 5, T.U.E.L. nella gestione del servizio idrico integrato

Il Sindaco non può intervenire con l’ordinanza d'urgenza ai sensi dell'art. 50, co. 5, T.U.E.L. vietare al gestore del servizio idrico l’interruzione della fornitura nei confronti di singoli utenti morosi.

Discrezionalità della p.a. nella scelta dei beni da espropriare per opere pubbliche

L'individuazione delle modalità di realizzazione di un'opera pubblica o delle relative aree costituisce una scelta tecnico-discrezionale di stretto merito dell'Amministrazione, rispetto alle quali le posizioni dei privati sono necessariamente recessive. Per loro natura quindi tali determinazioni possono essere sindacate nel merito solo per palesi errori di fatto, abnormità e irrazionalità delle stesse.

Discrezionalità tecnica della p.a. nella scelta di come e perchè realizzare un'opera pubblica

Nei procedimenti preordinati all'approvazione del progetto di un’opera pubblica, le valutazioni di idoneità tecnica e gli apprezzamenti circa l'opportunità di una determinata soluzione in luogo di un'altra non devono necessariamente risultare dalla motivazione dei provvedimenti finali, essendo essi insiti negli atti progettuali e nelle determinazioni assunte nel corso della sequela procedimentale.

La realizzazione di un'opera pubblica: motivazioni sottese all'intervento

Le valutazioni sottese alla dichiarazione di somma urgenza dei lavori (artt. 146 e 147 D.P.R. 554/1999) appartengono alla sfera discrezionale della P.A. non necessitano di apposita motivazione e sono censurabili esclusivamente sotto i profili della palese irragionevolezza o del travisamento dei presupposti fattuali.

Discrezionalità della P.A. nella localizzazione dell'opera pubblica

Il connotato della discrezionalità amministrativa (nel caso di specie in merito alla localizzazione di opera pubblica), sussiste proprio nella possibilità rimessa al soggetto pubblico di optare, in un ambito circoscritto da norme, tra più soluzioni diverse. La decisione tra le varie possibilità avviene secondo il criterio, oramai consolidatosi anche in giurisprudenza dopo la felice intuizione dottrinaria che l’ha proposto, della valutazione comparativa tra gli interessi rilevanti.

Realizzazione di un'opera pubblica: dimensione degli espropri e delle occupazioni per p.u.

Le espropriazioni devono direttamente corrispondere a un interesse pubblico tanto più che essa avviene a titolo oneroso. La spesa perciò deve essere giustificata, per l’appunto, da un’utilità pubblica, altrimenti essa non ha ragione di essere.

La discrezionalità amministrativa nel governo dell'edilizia

È vero che la prescrizione che vieta nelle zone residenziali attività rumorose e moleste non vale in assoluto, poiché oltre alla tutela della funzione residenziale, devono ritenersi consentite attività confacenti o necessarie all’ordinato assetto di quartieri residenziali (come per esempio, uffici, negozi, autorimesse, parcheggi pubblici, studi professionali): tuttavia, non può ammettersi la presenza di un impianto produttivo del tutto avulso dal tessuto edilizio di zona di completamento

Discrezionalità amministrativa nella pianificazione e nella concessione demaniale

È legittimo il diniego di concessione di specchio acqueo per l'ormeggio di una imbarcazione da pesca qualora il provvedimento sia motivato sulla base della necessità di garantire che le operazioni di alaggio e varo effettuate su area adiacente avvengano in sicurezza.

La discrezionalità amministrativa nella pianificazione estrattiva

In sede di approvazione del piano delle cave, le scelte riguardanti le singole aree non abbisognano di una specifica motivazione, per la sua natura di atto generale, coinvolgente un elevato numero di destinatari e per l’interdipendenza reciproca delle previsioni interessanti le singole aree.

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