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Il consorzio per lo sviluppo industriale può riacquistare l’area anche quando lo stabilimento è realizzato da oltre tre anni ma l’attività non è mai iniziata

Il consorzio di sviluppo industriale può esercitare la facoltà di riacquistare la proprietà delle aree cedute per imprese industriali o artigianali prevista dall’art. 63, co. 2, legge 448/1998 anche nelle ipotesi in cui lo stabilimento sia stato realizzato da oltre tre anni senza che l’attività produttiva abbia mai avuto inizio.

Il comune non risponde dei danni non cagionati dalla strada bensì dalle tubature sottostanti

Il Comune non è responsabile per il mancato approvvigionamento idrico conseguente alla rottura delle tubazioni sotterranee di adduzione dell’acqua perché a suo carico non esiste un generico obbligo di custodia derivante dalla proprietà della strada.

l’installazione di un gazebo su area gravata da servitù di uso pubblico deve essere chiesta al privato proprietario

La circostanza che un’area sia stata di fatto utilizzata a parcheggio pubblico e strada può al più implicare che il Comune abbia voce in capitolo dal punto di vista della tutela della regolamentazione del traffico pedonale nella zona, ma non può di certo fare capo ad esso il potere di disporne per finalità diverse da quelle proprie dell’uso pubblico, quale consentire un suo sfruttamento commerciale con l’installazione di un gazebo.

La procedura di delimitazione del demanio marittimo è necessaria solo se c’è obiettiva incertezza sul confine con la proprietà privata

La delimitazione ex art. 32 cod. nav. è necessaria quale presupposto di legittimità dell’ordinanza di sgombero solo nei casi in cui sussista o sia fornita prova o principio di prova dell’avvenuta modifica della linea costiera e quindi del confine demaniale.

lo stabilimento balneare non è sottoposto alla normativa in materia di orari degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande solo perché la p.a. ha rilasciato un’autorizzazione unica

Dagli artt. 7 e 9 della legge 135/2001 si desume che lo stabilimento balneare è un’impresa turistica assoggettata ad autorizzazione che abilita ad effettuare, unitamente alla prestazione del servizio ricettivo, la somministrazione di alimenti e bevande alle persone alloggiate, ai loro ospiti ed a coloro che sono ospitati nella struttura ricettiva in occasione di manifestazioni e convegni organizzati.

Il concessionario deve esercitare direttamente la concessione demaniale marittima

Dal combinato disposto degli artt. 46 e 47 cod. nav. discende inequivocamente che in via generale (e salvo diversa autorizzazione) il concessionario ha l’obbligo di esercitare direttamente la concessione demaniale marittima.

I gestori di spiagge libere attrezzate non sono assimilabili a concessionari

I gestori di spiagge libere attrezzate non sono assimilabili ai titolari di concessione demaniale marittima, in quanto sono semplicemente parti di un rapporto convenzionale con l’ente pubblico a cui la spiaggia è data in concessione.

L’affidamento delle concessioni demaniali marittime richiede una procedura competitiva

La sottoposizione ai principi di evidenza trova il suo presupposto sufficiente nella circostanza che con la concessione di area demaniale si fornisce un’occasione di guadagno a soggetti operanti sul mercato, tale da imporre una procedura competitiva ispirata ai principi di trasparenza e non discriminazione.

Il precedente titolare della concessione demaniale non è controinteressato nella procedura di subingresso

La precedente titolare della concessione demaniale marittima non è controinteressata nel giudizio promosso dal preteso subentrante avverso il diniego di subingresso, che nessun effetto pregiudizievole o utile potrebbe sortire sulla sfera giuridica del soggetto dante causa.

La pubblica fruibilità dei beni culturali non prevale sulle esigenze di tutela

La pubblica fruibilità di un bene culturale, attinendo alla sua valorizzazione, è finalità non prevalente, ma subordinata alla conservazione, cioè alle esigenze di tutela, come vuole la previsione di chiusura dell’art. 6, comma 2, del Codice dei beni culturali: invertire questo rapporto realizza sia una violazione della stessa regola generale, sia uno sconfinamento nella discrezionalità che in ipotesi (e ferma la regola medesima) spetterebbe comunque all’Amministrazione.

La Provincia può accedere agli atti dell’autostrada ma non può chiedere l’elaborazione dei dati richiesti

Si deve ritenere sussistente l’interesse della Provincia ad esercitare il diritto di accesso agli atti relativi al tratto di autostrada insistente sul suo territorio, anche se abbia già esercitato l’azione relativa alle modalità di esazione del pedaggio su tale tratto autostradale, con giudizio conclusosi con sentenza definitiva.

Le concessionarie di ANAS devono pagare il canone per l’occupazione di demanio idrico

Per i beni pubblici è improprio l’utilizzo della nozione di demanio, termine derivato dall’omologa espressione che denota la privata proprietà, che qualifica il rapporto di estraneità dei privati rispetto a dei beni che, naturalmente o per scelta politica, non possono essere che un bene collettivo.

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