Le concessionarie di ANAS devono pagare il canone per l’occupazione di demanio idrico

SOGGETTI --> SOGGETTI ATTIVI --> ANAS SPA --> EVOLUZIONE GIURIDICA

Sintesi: L’Anas ha subito due modificazione soggettive, passando da azienda facente parte a pieno titolo dell’allora esistente ministero dei lavori pubblici ad ente autonomo, e poi a società per azioni; tali innovazioni sono derivate dall’acquisita consapevolezza maturata nel legislatore in ordine all’impossibilità giuridica ed all’insostenibilità economica della conservazione della nozione monolitica implicata dalla citata disposizione sulla contabilità di Stato.

DEMANIO E PATRIMONIO --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> CANONE --> SOGGETTI OBBLIGATI

Sintesi: Non appare incongruo che un’amministrazione pubblica si occupi di taluni aspetti dei beni pubblici, e finanzi se stessa e la preservazione di tali beni richiedendo canoni, tributi od altre prestazioni a tutti gli utenti, e fra questi anche ad altri sog... _OMISSIS_ ...

Sintesi: Dall’art.1 comma 2 del r.d. 18.11.1923, n. 2440 non deriva l’esenzione della concessionaria dell’ANAS dal pagamento dei canoni per l’occupazione di beni demaniali.

Estratto: «Innanzitutto l’Anas ha subito due modificazione soggettive, passando da azienda facente parte a pieno titolo dell’allora esistente ministero dei lavori pubblici ad ente autonomo, e poi a società per azioni; tali innovazioni sono derivate dall’acquisita consapevolezza maturata nel legislatore in ordine all’impossibilità giuridica ed all’insostenibilità economica della conservazione della nozione monolitica implicata dalla citata disposizione sulla contabilità di Stato. Già con l’art. 5 Cost. era infatti venuta meno l’unitarietà dell’amministrazione, quale era stata predicata nel periodo storico precedente il 1948, sì che la nozione stessa di bene immobile destinato ad un serviz... _OMISSIS_ ...nativo’ aveva perduto pregnanza. La differente configurazione assunta dalla p.a. ha fatto seguito alla consapevolezza maturata nella società circa l’impossibilità di avere rapporti con un unico soggetto pubblico, che in sé doveva compendiare tutte le funzioni e tutti i rapporti, quale invece l’impiego del ricordato aggettivo ‘governativo’ lasciava prefigurare; in tal senso non appare incongruo che un’amministrazione pubblica si occupi di taluni aspetti dei beni pubblici, e finanzi se stessa e la preservazione di tali beni richiedendo canoni, tributi od altre prestazioni a tutti gli utenti, e fra questi anche ad altri soggetti pubblici. Oltre a ciò, in diritto, si osserva che la legge ha inteso dapprima emancipare l’Anas dalla precedente situazione di azienda ministeriale deputata a progettare, costruire, gestire e manutenere le strade e le autostrade, sino a renderlo un ente autonomo, ancorché inserito nell’ambito dell... _OMISSIS_ ...ne pubblica (d.lvo 26.2.1994, n. 193); il nuovo soggetto è stato dichiarato tenuto al rispetto del codice civile ed alle altre norme sulle persone giuridiche private (art.1 comma 2), benché sottoposto alla vigilanza ministeriale quanto agli indirizzi programmatici da seguire. Oltre a ciò l’art. 9 della disposizione citata contiene una previsione rilevante per il decidere, posto che il comma 1 è testualmente formulato nel senso che “… non si applicano all’Ente le norme sulla contabilità di Stato…”, dovendosi con ciò escludere la possibilità di condividere la principale delle tesi esposte dalla ricorrente a sostegno dei propri assunti.Al riguardo è verosimile pensare che l’innovazione ora ricordata abbia fatto seguito all’introduzione nel nostro ordinamento di molti concetti di derivazione comunitaria, alla stregua dei quali avrebbe potuto apparire illegittima l’esistenza di una branca ministeriale così diretta... _OMISSIS_ ... nella gestione di pubbliche risorse da destinare alla viabilità, che si veniva poi a trovare nella veste di banditore delle gare con cui le concessionarie attribuivano i contratti per la manutenzione, l’ammodernamento e tutto quanto è necessario per la conservazione e lo sviluppo della rete viaria. Le considerazioni ora svolte non appaiono contraddette dalla successiva trasformazione in spa dell’ente pubblico costituito con il ricordato d. lvo 26.2.1994, n. 193, come si ricava dalla lettura dell’art. 7 del d.l. 8.7.2002, n. 138 (conv. art. 1 l. 8.8.2002, n. 178); al contrario l’ulteriore norma approvata ha conferito la rete autostradale come capitale della nuova società, prevedendosi che essa avrebbe dovuto per ciò comportarsi come un soggetto privato benché dotato di fondi pubblici, e come tale soggetto alle regole comunitarie soprattutto per quel che riguarda l’indizione delle gare necessarie per la stipulazione dei contratti. Quest&rsquo... _OMISSIS_ ...i posizione del legislatore può essere intesa come la formalizzazione del tentativo di rendere il più possibile autonomo il finanziamento della manutenzione e dell’ammodernamento della rete viaria italiana; tale disegno si è tuttavia inserito in una presa d’atto della realtà economica, che riconosce l’impossibilità che i soli soggetti privati si facciano carico dei costi di costruzione e gestione della rete stradale, per cui l’adozione della forma societaria si è accompagnata con l’atto di dotazione del ragguardevole capitale indicato in precedenza. Da tutte le esposte considerazioni consegue l’impossibilità di derivare dalla sola previsione della risalente disposizione sulla contabilità pubblica il precetto che impone di sottrarre la ricorrente, a sua volta concessionaria dell’ANAS, al pagamento delle somme portate dalle obbligazioni di cui gli enti resistenti reclamano l’adempimento.»

DEMANIO E PATRIM... _OMISSIS_ ...CESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> CANONE --> DEMANIO IDRICO --> POTERI DELLA REGIONE

Sintesi: Spetta alle regioni ed agli enti locali applicare i canoni per l’utilizzo del demanio idrico.

DEMANIO E PATRIMONIO --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> CANONE --> DEMANIO IDRICO --> OPERE PARTICOLARI

Sintesi: Dall’applicazione dei canoni per l’utilizzo del demanio idrico non possono esimersi i manufatti deputati all’utilizzo autostradale, essendo ormai venuto meno il regime della gratuità originariamente previsto dalla legge sulla contabilità pubblica.

DEMANIO E PATRIMONIO --> DEMANIO --> CARATTERI GENERALI

Sintesi: Per i beni pubblici è improprio l’utilizzo della nozione di demanio, termine derivato dall’omologa espressione che denota la privata proprietà, che qualifica il rapporto di estraneità dei privati rispetto a dei beni che, naturalmente o... _OMISSIS_ ...itica, non possono essere che un bene collettivo.

TRASFERIMENTO E ACQUISTO DEI DIRITTI REALI --> ACQUISTO ALLA MANO PRIVATA --> DA PUBBLICO A PRIVATO --> DISMISSIONE/CARTOLARIZZAZIONE

Sintesi: È congrua la dequotazione di taluni beni collettivi ai soli fini del loro impiego a fini reddituali.

Estratto: «Le cosiddette leggi Bassanini hanno infatti modificato la struttura delle competenze degli enti pubblici, e l’art. 119 Cost. ha rivisto le nozioni fondamentali della finanza pubblica, attribuendo la possibilità per molti enti di ritrarre in modo autonomo la provvista necessaria per l’esplicazione delle attività istituzionali. È possibile ritenere che tale mutamento sia derivato anche dall’incremento della situazione debitoria del settore pubblico allargato, e dalle regole che l’Italia ha accettato in diverse occasioni per ricondurre l’esposizione in limiti compatibili: la suddivision... _OMISSIS_ ... delle relative dotazioni finanziarie può allora essere derivata dalla prefigurazione del legislatore, secondo cui più soggetti diversi avrebbero potuto meglio concentrarsi sulle attività d’istituto, alleggerendo al contempo il costante incremento del debito pubblico che in capo ad un unico soggetto era divenuto insostenibile. Le osservazioni che precedono trovano un doveroso fondamento normativo nella legge 15 marzo 1997, n. 59, e nelle successive disposizioni che hanno proseguito nell’opera di riallocazione delle attribuzioni statali. L’art. 3 comma 1 ha definito come tassative le funzioni ed i compiti da mantenere in capo allo Stato, mentre l’art. 4 comma 3 lett. b) ha previsto che tutte le attribuzioni demandate alle regioni non soffrissero più interferenze statuali, se non per esigenze programmatorie. Le norme delegate dalla legge citata che rilevano ai fini del presente decidere sono contenute nel d.lvo 31.3.2008, n. 112, che all’art. ... _OMISSIS_ ...siano la regione e gli enti locali a gestire il demanio idrico, ricavandone i relativi proventi. Lo Stato ha tuttavia mantenuto (art. 88) importanti funzioni aventi un carattere unitario, anche in forza del principio sussidiario che ha largamente informato la normativa in esame, ma il successivo art. 89 lett. i) ha avuto cura di precisare che le regioni e gli enti locali hanno potestà relativamente alla “… determinazione dei canoni di concessione e all’introito dei relativi proventi”Tale disposizione va letta alla luce dei principi introdotti dalla novella costituzionale del 2001, che ha modificato l’art. 119 prevedendo l’autonomia finanziaria per le regioni e gli enti locali, che devono ritrarre i proventi per l’esercizio delle funzioni attingendo ai tributi e alle entrate proprie. Il collegamento tra le due disposizioni, separate cronologicamente da soli tre anni, ma inserite in un unico orientamento politico, consente di affe... _OMISSIS_ ...forma dello Stato attuata nel periodo indicato ha prodotto delle norme tuttora vigenti, che fanno sì che spetti alle regioni ed agli enti locali applicare i canoni per l’utilizzo del demanio idrico, e che all’esplicazione di tale potestà non possono esimersi i manufatti deputati all’utilizzo autostradale, essendo ormai venuto meno il previgente regime della gratuità originariamente previsto dalla legge sulla contabilità pubblica. A diversa opinione non può indurre il mantenimento della proprietà dei beni demaniali in capo allo Stato, argomento sul quale la difesa ricorrente ha ampiamente discusso.Si osserva infatti che meritano adesione molti dei commenti dottrinari che sottolineano l’improprietà dell’utilizzo della nozione di demanio, termine derivato dall’omologa espressione che denota la privata proprietà, e che qualifica il rapporto di estraneità dei privati rispetto a dei beni, che naturalmente o per scelta politica, non po... _OMISSIS_ ...e un bene collettivo.In un’epoca come la presente la dilatazione del debito pubblico ha imposto di ripartire i centri di spesa e di potere tra i diversi enti, ed ha favorito l’autonomo finanziamento degli enti locali; appare perciò congrua la rilevata dequotazione di taluni beni collettivi ai soli fini del loro impiego a fini reddituali, così come è stato concepito con le norme in esame.Oltre a ciò il regime concessorio che connota le autostrade impone che, alla scadenza, i titoli gestori siano rinnovati con procedure che non dovranno necessariamente confermare l’attuale rapporto; anche da ciò deriva l’improprietà di affermare un regime di imperitura esenzione per l’esercizio di beni affidati a privati. Ne consegue che il principale motivo proposto non può ricevere favorevole considerazione e va disatteso.»

DEMANIO E PATRIMONIO --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> CANONE --> DEMANIO IDRICO --> POTERI D... _OMISSIS_ ...LF|
Sintesi: Nella Regione Liguria, la Provincia è incompetente a determinare i canoni del demanio idrico dopo l’entrata in vigore del ricordato art. 1 della legge regionale 2002, n. 2.

PROCEDURA --> CONVALIDA

Sintesi: La potestà di convalida di un atto viziato per incompetenza era stata prevista sin dall’entrata in vigore dell’art. 6 della legge 18.3.1968, n. 249.

Sintesi: L’effetto del valido atto di convalida non può estendersi oltre la sua pubblicazione, posto che si tratterebbe di uno spostamento di competenza in violazione delle norme di legge vigenti.

Estratto: «I successivi motivi di impugnazione sono volti a contestare la legittimità della concreta previsione e determinazione dei canoni richiesti alla ricorrente; essi meritano per ciò una trattazione ripartita secondo le diverse censure dedotte, ed al riguardo è opportuno procedere nell’argomentazione svol... _OMISSIS_ ... regime giuridico dei beni per cui è lite. In materia va osservato che la regione Liguria ha legiferato sul trasferimento di competenze approvando la legge 21.6.1999, n. 18, che all’art. 92 lett. c) (poi abrogato dall’art. 2 della legge regione Liguria 3.1.2002, n. 2) stabiliva la potestà delle province nella determinazione dei canoni di concessione per la gestione del demanio idrico; l’art. 1 della citata legge regione Liguria 3.1.2002 n. 2 ha invece attribuito alla r...


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