lo stabilimento balneare non è sottoposto alla normativa in materia di orari degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande solo perché la p.a. ha rilasciato un’autorizzazione unica

DEMANIO E PATRIMONIO --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> CONCESSIONE DEMANIALE MARITTIMA --> TIPOLOGIE --> SOMMINISTRAZIONE ALIMENTI E BEVANDE

Sintesi: Dagli artt. 7 e 9 della legge 135/2001 si desume che lo stabilimento balneare è un’impresa turistica assoggettata ad autorizzazione che abilita ad effettuare, unitamente alla prestazione del servizio ricettivo, la somministrazione di alimenti e bevande alle persone alloggiate, ai loro ospiti ed a coloro che sono ospitati nella struttura ricettiva in occasione di manifestazioni e convegni organizzati.

Sintesi: Il fatto che l’Amministrazione comunale abbia rilasciato un’autorizzazione unica per lo svolgimento dell’attività di stabilimento balneare e di somministrazione di alimenti e bevande non consente di per sé di qualificare lo stabilimento come esercizio di somministrazione e di sottoporlo al relativo regime degli orari di apertura, dovendosi piuttosto... _OMISSIS_ ...sussistono tutte le condizioni previste dalla normativa statale e regionale di settore.

Estratto: «3.1 Dagli articoli 7 e 9 della legge 29 marzo 2001, n. 135 si desume che lo stabilimento balneare è un’impresa turistica assoggettata ad autorizzazione che “abilita ad effettuare, unitamente alla prestazione del servizio ricettivo, la somministrazione di alimenti e bevande alle persone alloggiate, ai loro ospiti ed a coloro che sono ospitati nella struttura ricettiva in occasione di manifestazioni e convegni organizzati.” Nella stessa direzione si muove il legislatore regionale (articoli 21, 22, 26 e 56 della L.R. 6 agosto 2007, n. 13) che annette alle imprese turistiche, tra le quali è inserito lo stabilimento balneare, l’esercizio dell’attività ricettiva quale offerta di ospitalità e servizi connessi ivi inclusa la somministrazione di alimenti e bevande secondo configurazione identica a quella di cui alla riprodotta dalla... _OMISSIS_ ...e.3.2 La questione dei limiti di esercizio della somministrazione di alimenti e bevande all’interno di uno stabilimento balneare, nella vicenda ricondotti all’orario di apertura e chiusura quindi alla durata dell’attività di balneazione, impone anche un sintetico richiamo alla disciplina di cui alla L.R. 29 novembre 2006, n. 21, dalla quale si ricava che: a - le attività di somministrazione che sono svolte congiuntamente ad altra attività prevalente avente carattere stagionale non rientrano tra i “criteri comuni” di cui all’articolo 5 (articolo 6, comma 1, lettera a); b - “Relativamente alle attività di cui all’articolo 6, comma 1, lettere d), e) e o), nonché agli stabilimenti balneari si applica la specifica normativa regionale vigente in materia, fermi restando i requisiti professionali e soggettivi di cui all’articolo 8.”. (articolo 11, comma 12, ultimo periodo, concernente le “Condizioni per l’ap... _OMISSIS_ ...;ampliamento e il trasferimento di sede degli esercizi di somministrazione” prescrive); c - “Gli orari di apertura e chiusura al pubblico degli esercizi di somministrazione, compresi quelli in cui vengono svolte congiuntamente attività di vendita di beni e servizi, sono rimessi alla libera determinazione degli esercenti entro il limite minimo e massimo stabilito dal comune, che può differenziarlo in ragione delle caratteristiche e specificità delle zone considerate, nel rispetto dei contratti collettivi di lavoro di primo e secondo livello relativi al personale dipendente impiegato, con particolare riguardo alla salvaguardia del diritto al riposo settimanale contrattualmente sancito. Gli esercizi di somministrazione possono osservare uno o più riposi settimanali con espressa indicazione nel cartello di cui al comma 3.”.4 Con un primo ed articolato motivo la ricorrente deduce la violazione del riprodotto articolo 17 della L.R. 29 novembre 2006, n. 21 sec... _OMISSIS_ ...ttiva per la quale: a - spetterebbe all’esercente “determinare l’orario di apertura e chiusura dell’attività di somministrazione … anche nei casi in cui le attività di somministrazione vengano svolte congiuntamente ad altre attività di vendita di beni o servizi, quali appunto gli stabilimenti balneari …”; b - il comune quindi non avrebbe correttamente applicato una disposizione contenuta nella L.R. peraltro espressamente richiamata nell’autorizzazione unica; c - la contestata limitazione violerebbe i principi generali di favore per la libertà di iniziativa economica e per la libertà della concorrenza; d - priva di motivazione, illogica ed irragionevole sarebbe la chiusura, cessata la balneazione, dell’attività di somministrazione che non potrebbe giustificarsi neanche in ragione della connotazione accessoria e funzionale della stessa rispetto a quella principale; e - in conclusione e replica alle indicazioni opposte... _OMISSIS_ ..., la disciplina degli orari dell’attività di somministrazione, sia principale che secondaria, sarebbe “sempre e comunque disciplinata dall’art. 17 della Legge Regionale del Lazio ed in virtù del quale, spetta all’esercente determinare l’orario di apertura e di chiusura”.5 Il motivo è infondato perché il tema posto dalla domanda va collocato al di fuori della L.R. 21/2006 tranne, appunto, che per i “requisiti professionali e soggettivi di cui all’articolo 8.” (articolo 11, comma 12). Ed, infatti, va in primo luogo sottolineato che l’impresa in questione opera nel settore del turismo ed a favore dell’utenza balneare con offerta di prestazioni aventi ad oggetto la fruizione di particolari dotazioni e servizi in uno specifico ambito (articoli 2 e 3 R.R. 15 luglio 2009, n. 11). Una tale offerta poi qualifica principalmente l’attività dello stabilimento balneare perché le altre, possibili prestazioni - inc... _OMISSIS_ ...strazione - completano il servizio di ospitalità ed accedono comunque alla prima secondo un rapporto che può anche esser inverso stante il possibile esercizio dell’attività di ristorazione e somministrazione su area demaniale marittima “con arenile in concessione per il posizionamento di attrezzature balneari”, arenile ricondotto alla disciplina della cd. spiaggia attrezzata.5.1 Dal che l’inidoneità del richiamo all’articolo 17. Ed, infatti, a prescindere dalla circostanza per la quale lo stesso non è indicato nelle impugnate autorizzazioni, ad una tale conclusione induce sicuramente il dato testuale di una norma che interessa i tempi di esercizio della “somministrazione” quale attività principale congiunta ad “attività di vendita di beni e servizi”, schema questo non riproducibile per lo stabilimento balneare che, secondo la disciplina di settore, è un’impresa destinata principalmente alla vendita di servizi de... _OMISSIS_ ... ed al completamento di una tale offerta con la somministrazione. Insomma l’impostazione poggia sull’esclusivo ma non pertinente riferimento alla disciplina degli esercizi di somministrazione. Il che non equivale a dire che uno stabilimento balneare non possa anche esser un esercizio di somministrazione; potrà esserlo certamente ricorrendo tutte le condizioni di cui alla pertinente normativa regionale, ma non in forza della sola “autorizzazione unica”.5.2 In realtà la durata delle “attività, connesse e funzionali a quella principale di stabilimento balneare” deriva da quella di balneazione riconducibile al cd. potere di ordinanza al quale vanno anche riferite le deroghe poi adottate ma sempre rispetto agli orari di cui all’ordinanza balneare. In altri termini, posto che la connotazione funzionale deriva direttamente dalla legge, che non può esser invocata la libertà degli orari propria della somministrazione a titolo principale, ... _OMISSIS_ ...i nel senso che la limitazione si giustifica anche per aspetti rimasti estranei ad una controversia al cui esito non giova poi il richiamo ai principi generali invocati tuttavia nella prospettiva di una non condivisibile qualificazione dell’attività.»

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