CATASTO CARTOGRAFIA

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I caratteri comparativi nella normativa catastale

La normativa catastale italiana non dà indicazioni precise su quali sono i caratteri comparativi da utilizzare o su come tali caratteri debbono essere individuati, demandando tale compito alle disposizioni di prassi, in particolare alla Circolare n. 5/1992 ed alla Istruzione IV.

Il calcolo della rendita di una determinata classe catastale mediante le «unità tipo»

Le unità tipo sono quegli immobili che in fase di formazione del catasto e di revisione generale degli estimi sono state individuate, in adeguato numero, per calcolare la rendita di una determinata classe di una certa categoria appartenente ad una nota zona censuaria. La loro individuazione in congruo numero attesta l’esistenza della summenzionata categoria e consente di effettuare la necessaria analisi comparativa per il classamento.

La determinazione della categoria catastale

Secondo l'art. 61 del D.P.R. n. 1142/1949 il classamento "consiste nel riscontrare ... la destinazione ordinaria e le caratteristiche influenti su reddito e nel collocare l’unità stessa in quella tra le categoria e classi ... che ... presenta destinazione e caratteristiche conformi od analoghe".

La stima del grado di intensità dei caratteri comparativi nel classamento catastale

La stima del grado di intensità di ogni carattere comparativo nel classamento catastale dovrebbe avvenire per comparazione diretta con le unità tipo, laddove ancora possibile, oppure per il tramite delle unità di confronto, ossia delle unità immobiliari di una data zona censuaria che sono particolarmente rappresentative.

L’attuale quadro di qualificazione del catasto edilizio urbano

La determinazione della consistenza catastale è un esercizio di tecnica operativa senza soverchie difficoltà; assai diversa è invece la situazione della tariffa, la cui determinazione è frutto di un procedimento estimale denominato classamento.

Le categorie catastali «fittizie»

A ciascuna delle fattispecie di cui all’art. 2, primo comma, del D.M. n. 28/1998 l’Amministrazione catastale ha associato una specifica categoria, il cui gruppo di riferimento è stato denominato F, detto delle «categorie fittizie».

Categorie catastali e qualificazione

L’articolo 6 del D.P.R. n. 1142/1949 definisce le categorie catastali, ossia "le specie essenzialmente differenti per le caratteristiche intrinseche che determinano la destinazione ordinaria e permanente delle unità immobiliari stesse"

La rendita e le tariffe catastali

Il calcolo delle tariffe catastali è di stretta competenza dell’Amministrazione, ma per comprendere il successivo meccanismo di classamento è indispensabile conoscere tutte le componenti che contribuiscono a formare il sistema degli estimi catastali, delle quali le tariffe rappresentano una parte imprescindibile.

La motivazione del classamento catastale

La motivazione dell'atto di riclassamento può limitarsi a contenere l'indicazione della consistenza, della categoria e della classe attribuita dall'ufficio, avendo l'esclusiva funzione di delimitare l'ambito delle ragioni deducibili da esso, nella successiva fase contenziosa nella quale al contribuente è consentito di esercitare il proprio diritto di difesa e di richiedere la verifica dell'effettiva correttezza dei parametri posti a base della riclassificazione eseguita.

Rendita catastale delle banchine delle aree scoperte dei porti di rilevanza economica nazionale

La legge di stabilità per l’anno 2018, n. 205/2017, di cui all’articolo unico, commi 578-581, tende ad escludere dalle categorie catastali del gruppo “D” a decorrere dal 1/1/2020 le banchine ed aree scoperte nell’ambito dei porti marittimi, ancorchè in concessione amministrativa a privati, che saranno da iscrivere nella categoria particolare E/1.

Accatastamento degli impianti di rigassificazione nel mare territoriale

La legge di stabilità per l’anno 2018, n. 205/2017, di cui all’articolo unico, comma 728, detta disposizione per l’applicazione dell’IMU per i rigassificatori ubicati nel mare territoriale prevedendo l’assoggettabilità dell’imposta alla sola porzione del manufatto destinata ad uso abitativo e di servizi civili. La disposizione tende a fare chiarezza sull’assoggettabilità ad IMU di tali manufatti, atteso che detti immobili, al momento, non sono accatastabili.

Classamento immobiliare: case popolari, palazzi di pregio e gli immobili a destinazione speciale

Il fatto che un immobile sia stato costruito con un contributo pubblico previsto per l'edilizia popolare economica non può comportare alcuna automatica conseguenza in ordine al classamento dello stesso come "abitazione di tipo popolare".

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