DEMANIO PATRIMONIO BENI PUBBLICI

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Le fattispecie di reato concernenti gli abusi demaniali contenute nel codice della navigazione

I profili di illegittimità penale descritti in tema di abusiva occupazione di bene demaniale marittimo, accezione generica che viene opportunamente precisata dalle circostanze afferenti alle distanze dichiarate dal codice nell’ambito della fascia di rispetto le quali, se violate, conducono alla medesima fattispecie di reato, sono esauriti in un gruppo di norme che si possono agevolmente identificare in quelle contenute negli artt. 54-55-1161-1164-1231 del codice della navigazione.

Le ipotesi delittuose che possono compiersi in termini di abuso del bene pubblico contenute nel codice penale

Diverse ipotesi delittuose che possono compiersi in termini di abuso del bene pubblico, interdicendone non solo l’esercizio delle funzioni vincolate, bensì anche arrecando danni irreparabili o, comunque, abbastanza gravi da modificarne lo stato dei luoghi irrimediabilmente, sono contenute nel compendio del codice penale: artt. 419, 423 e 423 bis, 632, 633, 634, 635.

Il decorso dell'usucapione pubblica dall'occupazione legittima

L’art. 1164 c.c. stabilisce che “il tempo necessario per l’usucapione decorre dalla data in cui il titolo del possesso è stato mutato”. Il provvedimento di occupazione in forza del quale l'Amministrazione si è immessa nel possesso del bene presupponendo il riconoscimento della proprietà altrui, configura una mera detenzione, inidonea a far decorrere il termine per l’usucapione.

La concessione cimiteriale: natura, procedimento e durata

Alla stregua di ogni bene demaniale, anche le aree cimiteriali potranno essere oggetto di un diritto di concessione a favore di soggetti privati. La c.d. concessione cimiteriale è pertanto il provvedimento amministrativo tipico con cui la Pubblica Amministrazione (id est, il Comune) riconosce un diritto di uso dell’area cimiteriale in favore di un privato.

Revoca e decadenza della concessione di demanio cimiteriale

La concessione cimiteriale può essere revocata «ex lege» secondo quanto stabilito dall’art. 92, secondo comma d.P.R. n. 285/1990: quando siano trascorsi 50 anni dalla tumulazione dell’ultima salma, ove si verifichi una grave situazione di insufficienza del cimitero rispetto al fabbisogno del comune e non sia possibile provvedere tempestivamente all’ampliamento o alla costruzione di nuovo cimitero.

La trasmissibilità della concessione cimiteriale «inter vivos» o «mortis causa»

La cessione tra privati – mediante qualsivoglia trasferimento, inter vivos o mortis causa – del diritto derivante da una concessione cimiteriale non può avere luogo se non con l’autorizzazione dell’amministrazione concedente, che può essere rilasciata soltanto previa istanza del soggetto interessato.

Classificazioni del diritto al sepolcro: familiare o gentilizio ed ereditario

Il diritto primario al sepolcro (lo ius sepulchri vero e proprio) si compone delle due fattispecie del sepolcro ereditario e del sepolcro gentilizio, cui afferisce il diritto sul sepolcro in senso stretto. A questi due, a livello accessorio, si aggiunge il diritto secondario di accedere fisicamente al manufatto e di opporsi a qualsivoglia atto di oltraggio (diritto secondario al sepolcro).

Gestione del demanio cimiteriale: il piano regolatore comunale e la fascia di rispetto

Il codice civile del 1942 ha introdotto una conformazione generale delle aree cimiteriali, e quindi dei relativi diritti, come sottratti alla disponibilità dei privati e oggetto invece di concessioni amministrative da parte dell’ente titolare, ovvero del Comune.

Ordine di sgombero sul demanio marittimo

Ai sensi dell’art. 8 comma 3 lett. h) della legge 28.1.1994, n. 84, l’ordine di sgombero del concessionario deve essere assunto dopo aver udito il parere del comitato portuale, ma ciò vale solo per l’ordinario potere che la legge menzionata attribuisce al presidente dell’ente costiero, per cui non trova applicazione in sede di mera esecuzione della prescrizione derivante da una sentenza amministrativa.

Recupero di alloggi di servizio o alloggi e.r.p. illegittimamente detenuti

L’Amministrazione che intende recuperare l’alloggio appartenente al patrimonio disponibile deve evidenziare gli interessi pubblici sottesi a tale scelta, non essendo sufficiente indicare la necessità di destinare gli ambienti alle proprie generiche esigenze istituzionali.

L'autotutela nelle concessioni demaniali

Un esiguo lasso temporale trascorso tra il rilascio del provvedimento concessorio oggetto di autotutela e l’avviso di avvio del procedimento di secondo grado non può dar luogo ad un legittimo affidamento dell'interessato.

Il potere di revoca delle concessioni demaniali

Anche dopo la modifica apportata dall’art. 25, comma 1, lett. b-ter), d.l. n. 133 del 2014 all'art. 21-quinquies l. n. 241 del 1990, che ha accresciuto la tutela del privato da un indebito esercizio del potere di autotutela decisoria preordinato alla rimozione di un atto ad efficacia durevole, il potere di revoca di una concessione demaniale resta discrezionale. pur esigendo una valutazione di opportunità.

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