DEMANIO BENI PUBBLICI

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Termini entro i quali può essere stipulato l’atto di cessione volontaria

Ai sensi dell’art. 45.1il proprietario ha il diritto di stipulare col soggetto beneficiario dell’espropriazione l’atto di cessione del bene fin da quando è dichiarata la P.U. dell’opera e fino alla data in cui è eseguito il decreto di esproprio. Dal richiamato disposto normativo è possibile così individuare un termine iniziale ed uno finale. Il termine iniziale dilatatorio è costituito dalla dichiarazione della pubblica utilità, quello finale dalla data di esecuzione del decreto di esproprio

Mancata stipula dell'atto di cessione entro i termini

Per accordo di cessione si intende l’atto contenente la dichiarazione del proprietario di convenire la cessione volontaria del bene. Ha natura obbligatoria e non traslativa: la ditta si obbliga alla stipula dell’atto di cessione volontaria, pena la caducazione degli effetti giuridici dell’accordo. L’atto di cessione si caratterizza invece proprio per l’effetto traslativo del bene: le parti non si limitano a concordare l'indennità ma stipulano un contratto che attua il trasferimento di proprietà

Forma dell’atto di cessione volontaria

Per il negozio di cessione volontaria, alla pari di tutti i contratti stipulati dalla P.A, è richiesta la forma scritta ad substantiam, e ciò vista la natura costitutiva dell’atto che comporta effetti traslativi del bene. Si ritiene generalmente assolta in presenza della dichiarazione di volontà delle parti, stipulata dal legale rappresentante dell’Amministrazione e dall’espropriato. Non è dunque sufficiente che alla dichiarazione del proprietario segua il provvedimento dell’organo competente

Atto di cessione volontaria: utilità, nullità, annullabilità

L’invalidità dell’atto di cessione può articolarsi in nullità ed annullabilità. Riguardo all’invalidità dell’atto di cessione conseguente a vizi od irregolarità commessi dall’espropriante nella fase antecedente alla conclusione dell’atto, è stata affermata la riconducibilità ad ipotesi di annullabilità relativa, rilevabile esclusivamente ad iniziativa della stessa PA. È stata ritenuta altresì applicabile la disciplina della convalida del contratto, annullabile se stipulato da organo incompetente

La demanializzazione di beni privati

alcuni beni demaniali presuppongono opere o interventi pubblici, che possono estendersi su aree di proprietà privata, sicché i progetti di tali opere vengono dichiarati di pubblica utilità e i terreni sui quali è prevista la loro realizzazione vengono sottoposti a procedura di espropriazione per pubblica utilità affinché possano confluire alla mano pubblica

Decreto di esproprio

L’ultimo tassello del procedimento espropriativo ha ad oggetto l’emanazione e l’esecuzione del decreto di esproprio disciplinati rispettivamente agli artt. 23 e 24 del d.p.r. n. 327/2001 .

Definizione di bene pubblico

la disciplina positiva dei beni pubblici si rinviene essenzialmente agli articoli 822 - 831 c.c., un corpo normativo diretto a delineare il peculiare regime proprio dei beni appartenenti allo Stato, alle regioni, alle province e ai comuni.

Categorie di beni pubblici: classificazione tradizionale e classificazione funzionale

se in una visione tradizionalistica il bene pubblico era tale perché appartenente all’ente pubblico e, pertanto, sottoposto al regime dell’intrasferibilità e dell’immodificabilità della destinazione, le Sezioni Unite propongono una sorta di inversione dei termini, per cui sarebbe la funzione pubblicistica del bene a determinarne l’inalterabile appartenenza all’ente pubblico.

Beni demaniali

la lettura combinata degli articoli 822 e 826 c.c. ci consente di sintetizzare quanto segue: i beni che appartengono allo Stato e rientrano nell’elencazione dell’art. 822 c.c. sono beni demaniali. Ai sensi dell’art. 826 c.c., i beni appartenenti alle medesime species di cui all’art. 822 c.c. possono appartenere anche alle Province e ai Comuni: pertanto si potrà avere anche il demanio provinciale e quello comunale.

Regime giuridico dei beni demaniali: acquisto e perdita del carattere della demanialità

i beni demaniali possano collocarsi nelle categorie del demanio necessario e del demanio eventuale, sulla base di un criterio soggettivo di appartenenza, fondato sulla distinzione tra beni appartenenti allo Stato e beni che possano appartenere ad enti pubblici territoriali (Regione, Provincia, Comune).

I beni del patrimonio indisponibile

la categoria dei beni pubblici in senso stretto - ossia dei beni di proprietà di enti pubblici e contemporaneamente destinati all’uso da parte della collettività e/o a specifiche finalità pubbliche - si compone non solo dei beni demaniali, ma anche dei beni del patrimonio indisponibile.

Regime giuridico dei beni del patrimonio indisponibile

l’unico riferimento codicistico esplicito è dato dall’art. 828, c. II, c.c.: essi «non possono essere sottratti alla loro destinazione, se non nei modi stabiliti dalle leggi che li riguardano».

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