DANNI

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La tutela risarcitoria degli interessi procedimentali

In questi casi, il provvedimento ablativo affetto da un vizio formale o procedimentale viene annullato dal giudice e, presumibilmente, la p.a. provvede a riesercitare il proprio potere

Danno da disturbo e danno non patrimoniale

L’articolo predetto era stato concepito dal legislatore del 1942, che certamente non prestava ai danni subiti dalla persona la medesima attenzione riservata ai pregiudizi patrimoniali, come una prescrizione legale da leggersi esclusivamente in correlazione all’art. 185 c.p. .

Configurabilità di un autonomo danno non patrimoniale da disturbo in ambito amministrativo

Tali decisioni appartengono, dunque, a quell’orientamento giurisprudenziale che tende a configurare in maniera autonoma, all’interno dell’ordinamento amministrativo, quello che abbiamo chiamato danno non patrimoniale da disturbo causato dalla condotta della p.a

Il danno da disturbo: tra problemi irrisolti e potenzialità applicative

Si è potuto osservare che l’azione amministrativa, nei casi in cui va illegittimamente o illecitamente a comprimere un diritto o una situazione di vantaggio già presenti nella sfera giuridica del cittadino, può apportare diverse tipologie di disturbo al cittadino stesso, che variano al mutare della concreta fattispecie e dell’interpretazione che di essa fornisce l’operatore del diritto.

Consiglio Stato, sez. VI, 12 marzo 2004 n. 1261

Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Sesta) ha pronunciato la seguente DECISIONE sul ricorso (n. 12008/2001 R.G.) proposto da A.A., A.M.G., A.M.A., M.M., M.M., rappresentati e difesi dall’avv. Piero G. Relleva ed elettivamente domiciliati in Roma, Viale Mazzini n. 142; contro il Ministero dei beni culturali e ambientali....

T.A.R. Bari Puglia sez. III, 13 maggio 2009, n. 1139

Con atto notificato e depositato rispettivamente il 5 e 19 settembre del 2008, il ricorrente svolge l’azione risarcitoria di cui in epigrafe. Richiama la sentenza di questo Tribunale, Sez. II, n. 3250 del 10 Sett. 2003 con cui, in accoglimento di suo gravame, venne annullata l’Ordinanza dell’Assessore...

Consiglio Stato sez. IV, 21 dicembre 2009 n. 8529

Il provvedimento in questione, unitamente alla successiva determinazione in data 5 novembre 2004 recante l’ordine di sospensione dei lavori, nonché alla presupposta deliberazione del Consiglio Comunale n. 45 del 2003, veniva impugnato dall’interessata innanzi al Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio, sede di Roma

TAR Sicilia, sez. III, Catania, 8 aprile 2010, n. 1059

La ricorrente allega un pregiudizio “all’immagine” dell’azienda e”al pacifico svolgimento della propria attività”, ed ancora il danno “esistenziale” e alla sfera emotiva e psicologica”.

Cassazione civile sez. un., 23 marzo 2011, n. 6594

Con citazione, notificata in data 20/24.11.2008 XY hanno convenuto in giudizio dinanzi al Tribunale di Taranto-Sez. Distaccata di Martina Franca il Comune per sentirli condannare al risarcimento dei danni derivanti dalla mancata utilizzabilità a fini edificatori di una superficie di terreno di proprietà della società attrice...

Consiglio di Stato, sez. V, 24 febbraio 2011, n. 1195

La sentenza impugnata ha accolto, in parte, il ricorso proposto dall’attuale appellante, per l’annullamento della deliberazione adottata dalla Giunta Regionale della Sardegna, n. 7/12 del 22.2.2005, con la quale era stato sciolto il Consiglio di Amministrazione dell’Azienda Regionale Sarda Trasporti “ARST”, di cui il ricorrente era componente, ed era stato nominato il commissario straordinario, nonché per la condanna dell’amministrazione regionale al risarcimento dei danni derivanti dal provved

Consiglio di Stato, sez. V, 28 maggio 2010, n. 3397

Con avviso pubblico del 21.1.2005, il Dirigente del Settore Attività Produttive del Comune di Taranto indiceva la procedura per l’assegnazione di n. 11 autorizzazioni per l’attività di rivendita esclusiva di giornali e riviste

Consiglio Stato, sez. VI, 8 settembre 2009, n. 5266

La questione sottoposta all’esame del Collegio concerne esclusivamente la quantificazione della pretesa risarcitoria, rapportata alla revoca - ritenuta illegittima in sede giudiziale

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