EDILIZIA URBANISTICA CASA

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L'adozione di un programma di riqualificazione urbana ed i contratti di quartiere

I piani di riqualificazione urbana sono stati introdotti nella nostra legislazione come strumenti di programmazione urbanistica, ad iniziativa pubblica o privata, che riguardano ampi ambiti urbani compromessi dal dispiegarsi disomogeneo dell’attività edilizia e specificamente rivolti, attraverso un insieme sistematico e coordinato di interventi, alla riqualificazione degli ambiti di intervento nel loro complesso.

Valutazioni unitarie dell'opera edilizia abusiva

La valutazione dell'abuso edilizio presuppone una visione complessiva e non atomistica delle opere realizzate: non è dato scomporne una parte per negare l'assoggettabilità ad una determinata sanzione demolitoria, in quanto il pregiudizio arrecato al regolare assetto del territorio deriva non da ciascun intervento a sé stante bensì dall’insieme delle opere nel loro contestuale impatto edilizio e nelle reciproche interazioni.

Confisca dei terreni e delle opere abusivamente lottizzati (art. 44 D.P.R. 380/2001)

La confisca dei terreni abusivamente lottizzati e delle opere abusivamente prevista dall'art. 44, co. 2, D.P.R. 380/2001 non ha natura di misura di sicurezza patrimoniale, ma configura una sanzione amministrativa applicata dal giudice penale in via di supplenza rispetto al meccanismo amministrativo di acquisizione dei terreni lottizzati al patrimonio disponibile del comune.

Demolizione dell'opera edilizia abusiva e sanzione pecuniaria per l'inottemperanza

La sanzione pecuniaria di cui all’art. 31, comma 4-bis, del D.P.R. n. 380/2001 è stata introdotta dal d.l. n. 133/2014, all’evidenza, al fine di incentivare la spontanea attivazione dei responsabili degli abusi rispetto all’ordine di demolizione, e ciò reprimendo le condotte omissive prese in considerazione dal precetto della disposizione.

Notificazione del provvedimento di demolizione dell'abuso edilizio

La eventuale omessa notifica al comproprietario dell’ordinanza di demolizione del manufatto abusivo (o degli altri atti del procedimento) non inficia la legittimità della stessa nei confronti degli altri destinatari, non imponendo alcuna forma di necessario, singolare, “litisconsorzio procedimentale”, al più ostando solo all’acquisizione in danno del comproprietario cui non sia stata previamente notificato l’ordine demolitorio.

Sospensione o revoca dell'ordine di demolizione dell'opera abusiva

L'ordine di demolizione può essere sospeso solo quando sia ragionevolmente prevedibile, sulla base di elementi concreti, che, nell'arco di brevissimo tempo, sia adottato dall'autorità amministrativa o giurisdizionale un provvedimento che si ponga in insanabile contrasto con l'ordine di demolizione: non è sufficiente una mera ed ipotetica possibilità che si potrebbe verificare in un tempo lontano ed incerto, e, in particolare la semplice pendenza della procedura amministrativa o giurisdizionale

Soggetti destinatari delle sanzioni previste in caso di abuso edilizio

Il carattere reale della sanzione edilizia comporta che la stessa venga applicata nei confronti del soggetto che abbia l’attuale disponibilità della res abusiva, anche se non autore dell’illecito edilizio.

Il mutamento abusivo di destinazione d'uso

Il mutamento della destinazione d’uso, con o senza opere a tanto preordinate, laddove non autorizzato integra una situazione di irregolarità che deve essere rilevata dall'amministrazione nell'esercizio del suo potere di vigilanza.

Natura e durata degli abusi edilizi

La repressione degli abusi edilizi è espressione di attività strettamente vincolata e non soggetta a termini di decadenza o di prescrizione, potendo la misura repressiva intervenire in ogni tempo, anche a notevole distanza dall'epoca della commissione dell'abuso.

Il regime sanzionatorio più mite per le opere edilizie conformi ad un titolo abilitativo successivamente rimosso

Il fondamento del regime sanzionatorio più mite riservato dall'art. 38 del DPR n. 380/2001 agli interventi edilizi realizzati in presenza di un titolo abilitativo che solo successivamente sia stato dichiarato illegittimo rispetto al trattamento ordinariamente previsto per le ipotesi di interventi realizzati in originaria assenza del titolo va rinvenuto nella specifica considerazione dell'affidamento riposto dall’autore dell’intervento sulla presunzione di legittimità del titolo assentito.

La c.d. fiscalizzazione dell'abuso edilizio di cui all'art. 38 del D.P.R. n. 380/2001

L'art. 38 DPR n. 380/2001 prevede la c.d. fiscalizzazione dell’abuso, che si applica indipendentemente dal tipo di vizio che ha caratterizzato la procedura di annullamento del titolo edilizio, ovvero nel caso di vizi sia formali che sostanziali.

Responsabilità dei proprietari e comproprietari degli immobili abusivi

La responsabilità del proprietario o comproprietario di immobile abusivo può dedursi da indizi quali la piena disponibilità della superficie edificata, l'interesse alla trasformazione del territorio, il deposito di provvedimenti abilitativi anche in sanatoria, i rapporti di parentela con l'autore dell'abuso, nonché tutti i comportamenti da cui possano trarsi elementi integrativi della colpa e prove circa la compartecipazione anche morale alla realizzazione dell'opera abusiva.

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