Decreto di esproprio: esecuzione ed effetti

Esecuzione del decreto di esproprio: l’immissione in possesso L’immissione in possesso avviene su iniziativa dell’autorità espropriante ovvero del beneficiario dell’esproprio entro il termine perentorio di due anni dalla data dell’emissione del decreto di esproprio: se scade questo termine il decreto non può più essere eseguito e non è più idoneo a trasferire il diritto (art. 24.1): se l’Amministrazione intende impossessarsi del bene deve in tal caso effettuare una nuova dichiarazione di pubblica utilità, purché entro i successivi tre anni (24.7).

La possibilità attribuita dal comma 3 dell’art. 23, di poter notificare il decreto di esproprio contestualmente alla sua esecuzione all’atto stesso dell’immissione in possesso, in aggiunta, per di più, alla drastica riduzione dei tempi di notifica dai vecchi venti giorni ai sette, ha sollevato universali perplessità.

Se poi si tratta di un decr... _OMISSIS_ ...art. 22, magari emanato senza la comunicazione dell’art. 17.2, qualora la si ritenesse non applicabile ai casi di urgenza (ma è tesi questa da non condividere), ciò significa che subito dopo l’esecutività della delibera di approvazione del progetto definitivo contenente la dichiarazione di pubblica utilità, frazionamento permettendo, qualcuno potrebbe bussare senza alcun preavviso alla porta dell’espropriato con il decreto di esproprio in mano, con le ruspe dietro alle spalle pronte a materializzare l’appropriazione del bene, e con i carabinieri incaricati di sedare ogni tentativo di ribellione del poveretto.

Nello sforzo di ridimensionare le conseguenze aberranti del mancato preavviso, è stato sostenuto che l’avviso di cui all’art. 23.1.g, deve essere in ogni caso notificato almeno sette giorni prima, potendosi differire al giorno dell’immissione in possesso la sola notifica del decreto di esproprio: ma francament... _OMISSIS_ ...e che significato procedimentale possa avere un simile sdoppiamento.

In definitiva sta al buon senso degli operatori cercare di utilizzare l’art. 23.3 solo in casi di eccezionale gravità, anche in considerazione del fatto che i tempi di notifica ordinaria dei sette giorni appaiono nella assoluta generalità dei casi del tutto, e largamente, compatibili con le esigenze di consegna delle aree all’impresa appaltatrice.

Lo stato di consistenza non deve necessariamente essere redatto contestualmente al verbale di immissione in possesso, purché in ogni caso ciò avvenga prima che lo stato dei luoghi subisca modificazioni (24.2); entrambi i documenti debbono essere redatti in contraddittorio con il proprietario ovvero alla presenza di testimoni non dipendenti del beneficiario dell’espropriazione (ma possono essere dipendenti, se trattasi di soggetto diverso, dell’Autorità espropriante).

Hanno la possibilità di a... _OMISSIS_ ...perazioni i terzi aventi diritto: la loro presenza è consentita, ma non necessaria, ai fini della regolarità dell’esecuzione del decreto (24.3).

In aperto contrasto con la prevalente giurisprudenza formatasi nel regime previgente, che ha individuato il configurarsi dell’immissione in possesso nella materiale e concreta apprensione del bene, l’art. 24.4, nella preoccupazione di evitare che difficoltà nello sgombero dei beni determinino l’infruttuoso decorso del biennio e quindi il venir meno della procedura esperita, introduce una (discutibile) forma di immissione in possesso meramente formale o virtuale: infatti « si intende effettuata l’immissione in possesso anche quando, malgrado la redazione del relativo verbale, il bene continua ad essere utilizzato, per qualsiasi ragione, da chi in precedenza ne aveva la disponibilità ». Cioè può essere redatto validamente il verbale di immissione in possesso anche lasciando ... _OMISSIS_ ...isponibilità altrui. Se poi questa situazione di mancata disponibilità del bene da parte del beneficiario dell’esproprio, e dunque di mancato inizio dell’opera, dovesse protrarsi per dieci anni, l’espropriato potrà chiedere la retrocessione del bene (46.1).

Come si è già visto, la data in cui è avvenuta la immissione in possesso va annotata in calce al decreto, e copia del verbale va trasmessa all’ufficio per i registri immobiliari per la relativa annotazione (24.5).

Ragioni di economicità della azione amministrativa inducono a ritenere che la procedura descritta possa trovare un momento di semplificazione in sede operativa. Non pare, infatti, in contrasto con le prescrizioni richiamate effettuare l’operazione di trascrizione presso i competenti uffici dei registri immobiliari successivamente alla redazione del verbale di immissione in possesso, senza cioè frazionare l’adempimento nei due passaggi prescrit... _OMISSIS_ ...e dalla norma, consistenti nella trascrizione del provvedimento sotto condizione sospensiva (23.1.f) e successiva annotazione (24.5), e ciò quando l’esecuzione sia programmata in tempi stretti e ravvicinati rispetto all’emanazione.

Se infatti è vero che i diritti dei terzi relativamente al bene espropriato possono essere fatti valere unicamente sull’indennità a decorrere dal decreto di esproprio, è difficile che nel paio di settimane che potrebbero intercorrere tra l’emanazione e l’esecuzione possano prodursi situazioni in qualche modo pregiudizievoli per l’amministrazione procedente o per i terzi.

In buona sostanza, qualora emanazione ed esecuzione del decreto di esproprio avvengano in rapida successione, una volta emanato il decreto si procederà alla notifica dello stesso, unitamente all’avviso di esecuzione, quindi alla sua esecuzione mediante redazione dei verbali citati. Una volta annotato in c... _OMISSIS_ ... notifica e di esecuzione, si provvederà alla operazione di trascrizione del decreto, al quale sarà allegato il verbale di immissione nel possesso.

La semplificazione proposta pare del resto in linea con l’esigenza per l’Autorità procedente di addivenire alla immissione in possesso del bene nel più breve tempo possibile. Né va dimenticato, a questo proposito, che nel sistema del testo unico, con riferimento al procedimento ordinario oggetto di analisi, vige la regola generale per cui prima si espropria e poi si iniziano i lavori, salva l’ipotesi di immissione in possesso anticipata (20.6). E’ di tutta evidenza pertanto l’interesse dell’Amministrazione, ai fini di un celere avvio dell’opera, di conseguire in tempi rapidi la disponibilità dei beni cui è funzionale l’esecuzione del decreto tramite immissione nel possesso.

Decreto di esproprio: effetti Ai sensi dell’art. 25.1 l’espropr... _OMISSIS_ ...itto di proprietà comporta l’estinzione automatica di tutti gli altri diritti reali o personali gravanti sul bene espropriato, salvo quelli compatibili con i fini cui l’espropriazione è preordinata. Dopo la trascrizione del decreto di esproprio, tutti i diritti relativi al bene espropriato possono essere fatti valere unicamente sull’indennità (25.2) e prima dell’espropriazione le azioni reali e personali esperibili sul bene espropriando non incidono sul procedimento espropriativo e sugli effetti del decreto di esproprio (25.2).

Ribadisce l’art. 34.2 che dopo la trascrizione del decreto di esproprio o tutti i diritti relativi al bene espropriato possono essere fatti valere esclusivamente sull’indennità.

Si tratta di disposizione che riproduce l’art. 52.2 della legge 2359/1865 e che consente di qualificare il decreto quale atto di acquisto a titolo originario.

Dall’emanazione ed ... _OMISSIS_ ...decreto di esproprio non consegue pertanto solo l’acquisto in capo all’Amministrazione del bene interessato dalla realizzazione dell’opera pubblica, ma anche l’estinzione automatica di tutti i diritti alieni incompatibili. « È, infatti, pacifico che, ai sensi degli artt. 27 comma 3 e 52 comma 2 L. 25 giugno 1865 n. 2359 (ora dell’art. 25 TU 8 giugno 2001 n. 327) il provvedimento di espropriazione per pubblica utilità comporta, oltre all’acquisizione della proprietà del bene espropriato in capo al soggetto espropriante, anche l’estinzione di tutti i diritti parziari su esso costituiti (Cfr. Cons. Stato, IV Sez., 1 aprile 1980 n. 319), ivi incluso, ovviamente quello degli eventuali affittuari (Cfr. Cassazione civile sez. I 14 febbraio 1991 n. 1559 e 23 maggio 1979, n. 2985; TAR Calabria 15 marzo 2000 n. 308) » (TAR NA 5267/2007).

Che il titolare di diritto reale o di diritto personale sia legittimato all... _OMISSIS_ ...one alla stima è del resto pacifico nella giurisprudenza formatasi sull’art. 19 L 865/1971, che legittimava a proporre l’opposizione alla stima della indennità « i proprietari e gli altri interessati ». Se i primi vanno identificati nei soggetti iscritti nei registri o negli atti catastali, con possibilità di estensione agli eredi o aventi causa, i secondi sono individuabili nei titolari di diritti o pretese reali sul bene, in concorso ovvero in conflitto con la posizione dei proprietari (CASS 13115/2004).

Anche il titolare di diritti personali di godimento quale l’affittuario è legittimato alla opposizione per la liquidazione di quanto al medesimo spettante (CASS 8361/2007, 2238/2007). Agli stessi soggetti è stata riconosciuta la legittimazione ad intervenire nel giudizio promosso dal proprietario (15936/2005, 21351/2004). Non vi è motivo di discostarsi da tale elaborazione giurisprudenziale, pur formatasi sulle disposizioni... _OMISSIS_ ...uo;entrata in vigore del Testo unico, non avendo quest’ultimo comportato sul punto deviazioni rispetto al regime previgente.

Svariate sono le disposizioni del testo unico rilevanti sul punto. Se il bene è gravato da diritti reali ovvero se sono state presentate opposizioni al pagamento dell’indennità (26.4) ovvero opposizioni per l’ammontare dell’indennità (26.9), l’Autorità disporrà il deposito della stessa e ciò sarà sufficiente per potere emanare ed eseguire il decreto di esproprio. L’opposizione alla indennità può essere promossa oltre che dal proprietario espropriato anche dal terzo che ne abbia interesse (54.1). Ai sensi dell’art. 23.5 concernente la pubblicazione dell’estratto del decreto di esproprio nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica o nel Bollettino Ufficiale della Regione nel cui territorio si trova il bene, qualora non sia stata promossa opposizione del terzo entro il termine ivi previ... _OMISSIS_ ...iorni successivi alla pubblicazione, anche per il terzo l’indennità resta fissata nella somma depositata.

Dall’estinzione di tutti i diritti reali o personali gravanti sul bene discende che, avvenuto l’esproprio, non può ritenersi sussistente alcun titolo atto a legittimare la detenzione dello stesso da parte di soggetto terzo, salvo la costituzione ex novo da parte della Amministrazione di titolo legittimante (TAR NA 5267/2007).