Decreto di esproprio: tassazione e notifica

Tassazione del decreto di esproprio e dell’atto di cessione A proposito delle spese, il decreto di esproprio – così come l’atto di cessione – è assoggettato a imposta di bollo, di registro, ipotecaria e catastale, oltre alla tassa ipotecaria e al tributo speciale catastale, con modulazioni ed esenzioni varie a seconda del soggetto attivo.

Più precisamente:
BOLLO (DPR 642/1972, tariffa allegato B n.22): esenzione se promotore dell’espropriazione sono lo Stato o altri enti pubblici;
REGISTRO (DPR 131/1986, art. 1 tariffa, art. 57.8): esenzione se beneficiario dell’esproprio è lo Stato, misura fissa se sono altri enti pubblici territoriali, in tutti gli altri casi 8% o 7% con minimo pari alla misura fissa (art. 1 tariffa primo e secondo periodo);
IMPOSTA IPOTECARIA (DLGS 347/1990, art. 1.2 e art. 2 tariffa): esenzione se beneficiario dell’esproprio è lo Stato, mis... _OMISSIS_ ...aso di enti territoriali o di altri enti pubblici in caso di trasferimento disposto per legge, altrimenti 2% con minimo pari alla misura fissa;
IMPOSTA CATASTALE (DLGS 347/1990, art. 10): esenzione se beneficiario dell’esproprio è lo Stato, altrimenti 1% con un minimo pari alla misura fissa;
TASSA IPOTECARIA (DLGS 347/1990, art. 19, art. 1 tabella): esenzione se beneficiario dell’esproprio è lo Stato, altrimenti la misura fissa da applicarsi per ogni nota di trascrizione e ogni formalità avente efficacia anche di voltura (cfr. da ultimo DL 262/2006);
TRIBUTO SPECIALE CATASTALE (DL 533/1954 n.3 titolo III tabella A, L 1149/1967 art. 1): esenzione se beneficiario dell’esproprio è lo Stato o un altro ente pubblico, altrimenti misura fissa stabilita per legge (cfr. da ultimo DL 262/2006) da applicarsi alle domande di voltura e ai frazionamenti catastali .
Notifica del decreto di esproprio Il d... _OMISSIS_ ...prio, una volta emanato, dovrà essere notificato ed eseguito, ed avrà efficacia sotto la condizione sospensiva della sua notifica ed esecuzione (23.1.f).

L’Autorità espropriante procede alla notifica, unitamente al decreto, di avviso contenente l’indicazione del luogo, del giorno e dell’ora in cui è prevista l’esecuzione del decreto, almeno sette giorni prima (23.1.g) salvo la possibilità di effettuare la notifica contestualmente alla sua esecuzione (23.3), ipotesi questa che presuppone la presenza del proprietario.

In caso di numerose ditte che potrebbero ritardare le operazioni è legittimo ritenere che l’Amministrazione possa indicare, anziché l’ora esatta dell’inizio delle operazioni, un ragionevole lasso orario di tempo (es. dalle ore 9 alle ore 10).

E’ prassi, formatasi in sede d’esecuzione del decreto di occupazione d’urgenza ed estendibile all’esecuzione ... _OMISSIS_ ...esproprio, che l’Autorità espropriante indichi nell’avviso che le attività, pur iniziando nell’ora e giorni indicati, si protrarranno sino ad esaurimento.

Tale indicazione è da ritenersi legittima giacché non contrastante con alcuna specifica previsione (TAR TO 4592/2006), mentre al contrario potrebbe ritenersi illegittima un’eccessiva vaghezza del momento in cui le operazioni hanno inizio, che potrebbe non mettere in grado l’espropriato di prendervi parte; nel contempo l’esecuzione potrà dirsi perfezionata alla data di chiusura del verbale di immissione nel possesso. Ciò assume particolare rilevanza ai fini del rispetto del termine di due anni per l’esecuzione del decreto (24.1).

Per espressa previsione normativa la notifica deve essere effettuata nelle forme degli atti processuali civili (23.1.g), e quindi tramite Ufficiali giudiziari, con esclusione pertanto della possibilità di ricorrere ai messi... _OMISSIS_ ...o il disposto dell’art. 10.1 della L 265/99 «Notificazioni degli atti delle pubbliche amministrazioni » ai sensi del quale « Le pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 2 febbraio 193 n. 29, e successive modificazioni, possono avvalersi, per le notificazioni dei propri atti, dei messi comunali, qualora non sia possibile eseguire utilmente le notificazioni ricorrendo al servizio postale o altre forme di notificazione previste dalla legge». La possibilità di ricorrere al messo comunale è pertanto consentita nel caso di accertata impossibilità di procedere mediante ufficiali giudiziari.

E’ stato in passato costantemente rimarcato dalla giurisprudenza, con riferimento al decreto d’esproprio, che il vizio della notifica non determina l’invalidità del provvedimento, posto che la stessa è una forma qualificata di comunicazione dell’atto, ma non ne rappresenta el... _OMISSIS_ ...ivo, non potendosi considerare il decreto di esproprio un provvedimento recettizio. Il vizio della notifica può pertanto incidere soltanto sulla sua conoscenza legale, rilevante ai fini della decorrenza del termine decadenziale dell’impugnazione del provvedimento, nonché della sua esecuzione (TAR PZ 75/2007, CZ 137/2007, NA 4989/2007, NA 40/2007, VE 821/2006, FI 5217/2005, CZ 2434/2004).

Tuttavia questa costruzione oggi è messa in discussione da due norme:
L’articolo 21 bis della legge 241/1990 introdotto dalla legge 15/2005, ai sensi del quale « Il provvedimento limitativo della sfera giuridica dei privati acquista efficacia nei confronti di ciascun destinatario con la comunicazione allo stesso effettuata anche nelle forme stabilite per la notifica agli irreperibili nei casi previsti dal codice di procedura civile. Qualora per il numero dei destinatari la comunicazione personale non sia possibile o risulti particolarmente gr... _OMISSIS_ ...amministrazione provvede mediante forme di pubblicità idonee di volta in volta stabilite dall’amministrazione medesima. Il provvedimento limitativo della sfera giuridica dei privati non avente carattere sanzionatorio può contenere una motivata clausola di immediata efficacia. I provvedimenti limitativi della sfera giuridica dei privati aventi carattere cautelare ed urgente sono immediatamente efficaci »;
il più volte citato articolo 23.1.f, ai sensi del quale il decreto di esproprio « dispone il passaggio del diritto di proprietà, o del diritto oggetto dell’espropriazione, sotto la condizione sospensiva che il medesimo decreto sia successivamente notificato ed eseguito ». Cioè l’articolo 23.1.f sembra stabilire che l’effetto traslativo del decreto di esproprio dipende dal convergere di tre fattori: emanazione, notificazione, esecuzione entro due anni dall’emanazione (esecuzione che peraltro non è necessaria... _OMISSIS_ ...;immissione in possesso, nella quale essa si sostanzia, sia già avvenuta anticipatamente ex art. 22 bis o 20.6).
Dunque, stando alla piana lettura delle norme citate, la notificazione sarebbe diventata elemento costitutivo dell’efficacia del decreto di esproprio, il che potrebbe anche significare che l’atto di esproprio sarebbe diventato recettizio.

Ora, per quanto il tenore letterale delle disposizioni richiamate induca a tale conclusione, non mancano le perplessità, perché, in caso di trasformazione del decreto di esproprio in atto recettizio, il perfezionamento della vicenda ablatoria verrebbe fatto dipendere dal regolare esito della notifica al proprietario catastale.

Non che questo sia un tabù, dal momento che fino al decreto di esproprio l’Autorità espropriante ha per l’appunto necessariamente proceduto notificando al proprietario catastale una serie di atti (ad esempio il decreto di determinazione d... _OMISSIS_ ...nità provvisoria, la comunicazione ex art. 21.2, ecc.), e la normativa del codice di procedura civile contempla il superamento di ogni possibile intoppo, in particolare in caso di assenza o irreperibilità.

Il fatto è che tale innovazione rivoluzionerebbe una secolare tradizione giurisprudenziale, e tanto basta a rendere improbabile il suo recepimento, e difatti la giurisprudenza continua serenamente a negare la natura recettizia del decreto di esproprio anche in regime di testo unico, senza (finora) preoccuparsi di affrontare funditus le problematiche interpretative sopra esposte.

Pertanto la mancata rituale notifica del decreto di esproprio al proprietario effettivo, di cui l’amministrazione non abbia avuto notizia, « comporta soltanto che quest’ultimo non sia soggetto al termine di decadenza per l’opposizione alla stima (impedendone il decorso), ma non costituisce, in particolare, motivo di carenza del potere esprop... _OMISSIS_ ...ittimi il proprietario stesso ad invocare l’illiceità dell’occupazione del fondo al fine di ottenere il risarcimento del danno corrispondente al valore del bene. Infatti, l’effetto traslativo della proprietà alla mano pubblica si verifica – sia pure oggi sotto condizione sospensiva ex art. 23 lettera f) T.U. – alla data della pronuncia del decreto di esproprio anzidetto il quale dunque non ha natura di atto ricettizio in senso proprio » (CDS 1668/2007).

A proposito di questa sentenza, va osservato, per inciso, che la possibilità che il proprietario effettivo non sia raggiunto dalla notifica, non impedisce – in teoria – che il carattere recettizio possa essere affermato con riguardo al proprietario catastale, anziché quello reale; proprietario catastale sul quale è, peraltro, imperniata tutta la precedente procedura espropriativa. Tant’è che è il proprietario catastale, salvo diversa notizia, il destinat... _OMISSIS_ ...o di esproprio: infatti l’art. 23 individua quale destinatario della notifica il “proprietario”, ma tale disposizione si ricollega alla prescrizione generale per la quale tutti gli atti della procedura espropriativa, ivi incluse le comunicazioni ed il decreto di esproprio, sono disposti nei confronti del soggetto che risulti proprietario secondo i registri catastali, fatta salva l’ipotesi in cui l’autorità espropriante abbia tempestiva notizia dell’eventuale diverso proprietario effettivo (3.2) (TAR CZ 137/2007, CT 706/2006, CA 249/2004).

Ma vi è di più.

Com’è noto la Corte Costituzionale (CCOST 107/2004, 28/2004, 477/2002) ha scisso il perfezionamento della notifica in due momenti, uno per il notificante, che avviene con la consegna degli atti all’ufficiale giudiziario, e uno per il notificato, che avviene alla ricezione o comunque al completamento dell’iter previsto dal codice di proce... _OMISSIS_ ...caso di assenza o irreperibilità.

Ciò potrebbe suggerire una soluzione della questione nel senso che il decreto di esproprio diviene efficace alla duplice condizione della sua consegna all’ufficiale giudiziario per la notifica, e dell’avvenuta immissione in possesso (che, ricordiamo, potrebbe anche essere avvenuta anteriormente all’emanazione del decreto di esproprio, in conseguenza di un’occupazione anticipata), senza con ciò predicarne la trasformazione in atto recettizio, inteso nel senso di atto la sua efficacia dipenda dalla ricezione o comunque dal regolare perfezionamento del procedimento di notifica.

Va precisato in ogni caso che non mancano argomenti che militano contro il carattere costitutivo dell’efficacia che avrebbe assunto la notifica del decreto di esproprio.

In particolare, sotto il profilo esegetico, si può rilevare come l’articolo 24.5 imponga la trascrizione del decreto e... _OMISSIS_ ...annotazione nei registri immobiliari dell’avvenuta immissione in possesso, nulla prevedendosi invece per l’avvenuta notifica, circostanza questa poco compatibile con il voler ravvisare nella notifica un elemento costitutivo del trasferimento del diritto alla stessa stregua dell’immissione in possesso.

In altri termini, il legislatore ha imposto l’annotazione nei RRII dell’avvenuta immissione in possesso con il chiaro intento di rendere pubblico l’avverarsi della condizione sospensiva cui è fatto dipendere l’effetto traslativo del decreto di esproprio: evidentemente, se anche la notifica fosse una condizione di siffatto genere, si sarebbe previsto all’art. 24.5 l’obbligo dell’indicazione in calce al decreto di esproprio non solo della data dell’immissione in possesso, ma anche della data dell’avvenuta notifica, nonché l’obbligo della trasmissione, non solo del verbale di immissio... _OMISSIS_ ... ma anche della relata di notifica, all’ufficio dei registri immobiliari per la relativa annotazione.

Su un piano più generale, inoltre, si può ragionare sulla base del fatto che la proprietà viene trasferita coattivamente, cioè a prescindere dalla volontà dell’espropriato, il quale si vede mutato il diritto di proprietà nel diritto all’indennità che rappresenta il bene, e sopratt...