GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --> IMPROCEDIBILITÀ --> SOPRAVVENUTA CARENZA DI INTERESSE --> ORDINANZA CAUTELARE PROPULSIVA
Sintesi: Se il giudice sospende in sede cautelare gli effetti di un provvedimento e la P.A. vi si adegua, emanando un atto consequenziale al contenuto dell’ordinanza cautelare, non si verifica improcedibilità del ricorso, né cessazione della materia del contendere; se, invece, a seguito dell’ordinanza cautelare la P.A. effettua una nuova valutazione ed adotta un provvedimento espressione di una nuova volontà di provvedere, che costituisce un nuovo giudizio, autonomo ed indipendente dall’esecuzione della pronuncia cautelare, il ricorso avverso il precedente provvedimento impugnato diventa improcedibile.
Estratto: ...
_OMISSIS_ ...5: ciò, attesa la sua sostituzione ad opera della nota della predetta Capitaneria prot. n. 8986, pervenuta il 25 maggio 2006, impugnata con i motivi aggiunti. Vero è che quest’ultima è stata emanata dalla P.A. a seguito e per effetto dell’ordinanza “propulsiva” (n. 760/2005), con cui era stata accolta l’istanza cautelare formulata con l’atto introduttivo del giudizio avverso la succitata nota prot. n. 10607 del 14 giugno 2005: deve però ritenersi che l’attività dispiegata dalla Capitaneria di Porto successivamente a detta ordinanza cautelare, pur se in esecuzione di questa, sia sfociata in una nuova definizione dell’assetto degli interessi, attraverso l’espressione di una nuova volontà provvedimentale della P.A., in quanto tale, idonea ...
_OMISSIS_ ...o amministrativo, i nuovi atti posti in essere dalla P.A. in esecuzione di un’ordinanza cautelare propulsiva non sono mai idonei a determinare la cessazione della materia del contendere o la sopravvenuta carenza di interesse all’impugnazione, in quanto sono comunque destinati ad essere superati dalla definizione del giudizio di merito: invero, tali atti, posti in essere doverosamente per ottemperare ad una pronuncia che è dotata di immediata esecutività, non fanno venir meno, da un lato, l’interesse della P.A. a vedere accertata la legittimità del proprio originario operato, e dall’altro lato, l’interesse del ricorrente a farne affermare, invece, l’illegittimità almeno a fini risarcitori (C.d.S., Sez. IV, 2 marzo 2011, n. 1364). Altra giurisprudenza (T.A...
_OMISSIS_ ...re gli effetti di un provvedimento e la P.A. vi si adegua, emanando un atto consequenziale al contenuto dell’ordinanza cautelare, non si verifica improcedibilità del ricorso, né cessazione della materia del contendere; se, invece, a seguito dell’ordinanza cautelare la P.A. effettua una nuova valutazione ed adotta un provvedimento espressione di una nuova volontà di provvedere, che costituisce un nuovo giudizio, autonomo ed indipendente dall’esecuzione della pronuncia cautelare, il ricorso avverso il precedente provvedimento impugnato diventa improcedibile.4.3. In adesione a quest’ultimo orientamento, deve ritenersi che nella vicenda ora in esame, dopo la sospensiva “propulsiva”, la P.A. abbia effettuato una nuova istruttoria, basata sul cd. contraddittor...
_OMISSIS_ ...entale è sfociata nell’espressione di una nuova volontà provvedimentale ad opera della Capitaneria di Porto, sebbene con il medesimo contenuto (negativo) della precedente, originariamente gravata. Ciò risulta comprovato dalla lettura del nuovo atto di diniego, impugnato con i motivi aggiunti, che è motivato diversamente e più ampiamente rispetto al diniego originario, in quanto prende in considerazione e confuta anche gli argomenti esposti a proprio favore dalla società richiedente con la memoria ex art. 10-bis cit.: cosa che – ovviamente – il diniego gravato con l’atto introduttivo del giudizio non aveva potuto fare, in quanto emesso in difetto del contraddittorio procedimentale instaurato per effetto del cd. preavviso di rigetto ex art. 10-bis della l. n. 241 cit....
_OMISSIS_ ...10607 del 14 giugno 2005 e che, pertanto, la società ricorrente non possa più vantare nessun interesse alla decisione del ricorso originario, nella parte in cui (i primi due motivi) è rivolto avverso l’indicata nota del 14 giugno 2005.»
PROCEDURA --> DISCREZIONALITÀ DELLA P.A. --> NELLA PIANIFICAZIONE DEMANIALE
Sintesi: La scelta di individuare dei tratti di arenile destinati all’uso pubblico (spiaggia libera) non è sindacabile dal P.A., e può essere censurata esclusivamente in presenza di macroscopici vizi di arbitrarietà, illogicità e travisamento fattuale, nel quadro delle linee portanti della pianificazione.
GIUDIZIO --> IMPUGNAZIONE --> MOTIVI
Sintesi: La contraddittorietà del motivo di impugnazi...
_OMISSIS_ ...hiarato inammissibile nella parte in cui (terzo motivo) è rivolto nei confronti del P.U.A. adottato dal Comune di Terracina ed approvato dalla Regione Lazio, per aver esso destinato a spiaggia libera i tratti di arenile oggetto dell’istanza di concessione. 4.5. Invero, da un lato l’inammissibilità deriva dal fatto che, con tale motivo, la ricorrente pretende di ottenere un sindacato sul merito delle scelte amministrative discrezionali effettuate dalla P.A. in sede di individuazione dei tratti dell’arenile di Terracina destinati all’uso pubblico (spiaggia libera). Sul punto, ci si può richiamare all’insegnamento della giurisprudenza formatasi in tema di sindacato sulle scelte pianificatorie della P.A. (cfr., ex multis, T.A.R. Campania, Napoli, Sez. VIII, 6 otto...
_OMISSIS_ ... per ciò che riguarda le scelte adottate sulla destinazione delle singole aree: tali scelte, in quanto espressione della suddetta ampia discrezionalità, e considerata la portata generale dell’atto di programmazione territoriale in cui sono ricomprese, non necessitano di apposita motivazione, oltre quella desumibile dai criteri generali seguiti dalla P.A. nell’impostazione dello strumento di pianificazione, e possono, pertanto, essere censurate esclusivamente in presenza di macroscopici vizi di arbitrarietà, illogicità e travisamento fattuale, nel quadro delle linee portanti della pianificazione. Nella fattispecie per cui è causa, tuttavia, i succitati vizi macroscopici non sono desumibili dalle doglianze della ricorrente, in quanto queste ultime si incentrano su elementi (confo...
_OMISSIS_ ...uanto si dirà oltre circa l’effettiva inclusione, o meno, di uno dei tratti richiesti tra le aree destinate a spiaggia libera). Né una simile irragionevolezza può in alcun modo ricavarsi dallo stato di abbandono in cui verserebbero i tratti richiesti, essendo questo un elemento che attiene, semmai, alla cattiva gestione delle aree in discorso e, dunque, non alla fase delle scelte pianificatorie, ma a quella dell’attuazione di tali scelte: analogamente, sarebbe del tutto assurdo pretendere di ricavare dalla cattiva esecuzione di un’opera pubblica un giudizio di inutilità della stessa.4.6. In argomento occorre poi aggiungere che, in contraddizione con la doglianza appena esposta, in altra parte del ricorso – e poi ancora nei motivi aggiunti – la ricorrente si ri...
_OMISSIS_ ...eriore profilo di inammissibilità della censura, giacché la riferita contraddizione non consente di comprendere l’esatta portata della censura stessa e, pertanto, ne determina l’inammissibilità (cfr. Cass. civ., Sez. I, 17 maggio 2006, n. 11501).»
PROCEDURA --> PROVVEDIMENTO --> MOTIVAZIONE --> PER RELATIONEM
Sintesi: Ove l’obbligo di motivazione sia assolto attraverso rinvio ad altri atti, la P.A. deve indicare almeno gli estremi di tali atti nel provvedimento finale.
DEMANIO E PATRIMONIO --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> CONCESSIONE DEMANIALE MARITTIMA --> PROCEDURA DI AFFIDAMENTO --> PRESUPPOSTI E PARERI
Sintesi: A fronte di puntuali contestazioni formulate in sede procedimentale ...
_OMISSIS_ ...squo;onere di effettuare un accurato accertamento di tale circostanza.
Estratto: «5.2. A conclusioni opposte deve, invece, pervenirsi per quanto riguarda l’ulteriore censura avanzata con il secondo motivo aggiunto, in riferimento al tratto di arenile antistante il ristorante gestito dalla ricorrente. Invero, la doglianza mossa sul punto dalla ricorrente deve senz’altro essere condivisa, in quanto la P.A. ha rigettato l’affermazione della stessa, secondo cui il tratto in questione non sarebbe destinato a spiaggia libera dal P.U.A., sulla base di un’istruttoria e di una motivazione insufficienti. In dettaglio, nella nota gravata si sostiene che i dubbi in proposito sarebbero stati fugati dal Comune di Terracina, investito dalla Capitaneria, il qua...
_OMISSIS_ ...ite cui il predetto Comune avrebbe fornito i chiarimenti richiesti, in violazione dei principi in tema di motivazione per relationem, i quali prescrivono, ove l’obbligo di motivazione sia assolto attraverso rinvio ad altri atti, di indicare almeno gli estremi di tali atti nel provvedimento finale (cfr. T.A.R. Campania, Sez. VIII, 16 dicembre 2011, n. 5869; T.A.R. Lazio, Roma, Sez. I, 9 giugno 2011, n. 5158). Qualora, poi, l’atto cui si rifà la Capitaneria di Porto di Gaeta fosse – come afferma la ricorrente – il parere del Comune di Terracina del 12 dicembre 2003 (v. doc. 6 allegato ai motivi aggiunti), sussisterebbe comunque il vizio di difetto di istruttoria, trattandosi di parere – reso su una distinta e precedente istanza dell’odierna ricorrente...
_OMISSIS_ ...o della ricorrente, che lamenta il mancato accoglimento della richiesta di accertamento in contraddittorio dalla stessa formulata nella memoria ex art. 10-bis della l. n. 241/1990, al fine di verificare se, in base alle prescrizioni del P.U.A., il tratto di arenile de quo fosse o meno adibito a spiaggia libera.5.3. Del resto, già si è osservato in sede cautelare – e va in questa sede riconfermato – che, a fronte delle puntuali contestazioni formulate in sede procedimentale dalla società ricorrente in ordine alla destinazione a spiaggia libera dell’area antistante il proprio esercizio, la Capitaneria di Porto non ha effettuato un accurato accertamento di tale circostanza, immotivatamente disattendendo, nel diniego gravato, l’istanza di accertamento in contraddittorio...
_OMISSIS_ ...rigetto dell’istanza di concessione del tratto di arenile antistante l’esercizio della ricorrente.»