Le variazioni al contenuto della concessione demaniale marittima con realizzazione di interventi sul suolo demaniale devono essere espressamente autorizzate

DEMANIO E PATRIMONIO --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> CONCESSIONE DEMANIALE MARITTIMA --> SUB-AFFIDAMENTO

Giammai soggetti terzi rispetto ad una concessione demaniale marittima potrebbero gestire, in assenza di previa autorizzazione dell'autorità competente, le attività oggetto della concessione o attività secondarie nell'ambito della concessione (vedi art. 45-bis Cod. Nav.)

Al fine di far cessare il subaffidamento non è necessario un formale provvedimento di revoca. In presenza di un contratto-concessione, infatti, il rapporto che ne consegue non è espressione di un potere autoritativo dell’Amministrazione; in altri termini si tratta di un rapporto paritetico, la cui esecuzione è regolata dalle norme del codice civile, ivi compreso l’aspetto della risoluzione del rapporto.

Il mancato pagamento alla scadenza deliberata dal Comune e la conseguente dichiarazione di quest’ultimo di volersi avvalere ... _OMISSIS_ ...risolutiva espressa, in caso di clausola risolutiva espressa, comportano la risoluzione di diritto il rapporto di subaffidamento, il quale non è quindi più d’ostacolo all’indizione della gara per un nuovo affidamento.

Il contratto di gestione non può ampliare le facoltà della subconcessionaria in difetto di un provvedimento abilitativo dell’Amministrazione.

Essendo responsabile per l’ipotesi di abusiva occupazione di area demaniale commessa dal subconcessionario, il concessionario ha il dovere di vigilare sul comportamento del terzo gestore, segnalando all’Amministrazione eventuali violazioni, al fine di evitare l’irrogazione di decadenze e sanzioni nei suoi confronti.

Gli accordi fra il concessionario ed il comodatario di una parte dell'area non possono ampliare le facoltà di quest’ultimo in difetto di un provvedimento abilitativo dell’Amministrazione, rimanendo tali previsioni ... _OMISSIS_ ... sfera dei rapporti interni.

L’affidamento ad altri soggetti della gestione delle attività oggetto di concessione disciplinato dall’art. 45-bis del codice della navigazione, pur dovendo essere autorizzato dall’Amministrazione non fa subentrare il terzo nel rapporto con l’Autorità concedente nei confronti della quale rimane pur sempre responsabile il concessionario che deve, quindi, vigilare sul comportamento del terzo e segnalare all’amministrazione eventuali violazioni poste in essere dal terzo, sollecitando, se del caso, la revoca dell’autorizzazione, parallelamente all’esperimento dei rimedi contrattuali nei rapporti interni con il gestore la cui valutazione esula dall’ambito della giurisdizione amministrativa.

DEMANIO E PATRIMONIO --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> CONCESSIONE DEMANIALE MARITTIMA --> TRASLAZIONE/VARIAZIONE DELLA CONCESSIONE

È prevalsa in giurisprud... _OMISSIS_ ...a restrittiva della previsione di cui all’art. 24, secondo comma, del regolamento per l’esecuzione del codice della navigazione, trattandosi di disciplina che costituisce deroga a principi di carattere generale (quello della libera fruizione per la collettività delle aree demaniali, ovvero dell’affidamento in concessione secondo modalità volte alla massimizzazione dell’interesse pubblico e della piena contendibilità delle risorse economiche).

Per consentire la traslazione o l’ampliamento di aree in concessione demaniale marittima è necessario un nuovo provvedimento autorizzatorio; il concessionario è quindi tenuto ad osservare puntualmente, quanto alla localizzazione dell’area oggetto di concessione, le prescrizioni fissate dal titolo, esponendosi altrimenti all’adozione dei provvedimenti sanzionatori da parte dell’amministrazione che, peraltro hanno natura vincolata e non necessitano neppure di una motivazio... _OMISSIS_ ...RLF|
L’art. 24 reg. es. cod. nav. va inteso nel senso che qualsiasi variazione al contenuto della concessione demaniale marittima, attuata anche mediante la realizzazione di interventi sul suolo demaniale, deve essere oggetto di espressa autorizzazione.

La cessione totalitaria delle quote di una società titolare di concessione demaniale marittima ha la medesima funzione economica della cessione dell’azienda sociale: entrambi tali contratti tendono a realizzare l’effetto giuridico del (e trovano la loro causa concreta nel) trasferimento dei poteri di godimento e disposizione dell'azienda sociale da un gruppo di soggetti (i partecipanti alla società che cedono le loro quote) ad un altro soggetto, o gruppo di soggetti (l’acquirente, o gli acquirenti, della totalità delle quote sociali) con la conseguenza che si è di fronte ad una vera e propria sostituzione dell’originario concessionario.

Non è necessario ... _OMISSIS_ ...una concessione suppletiva se non si è in presenza né di un’alterazione sostanziale al complesso della concessione, né di una modifica nell'estensione della zona demaniale, di guisa che deve ritenersi sufficiente una mera autorizzazione da parte dell’Ufficio Demanio del Comune che integri il contenuto dell’atto concessorio.

Laddove il Comune, nell'ottenere la concessione di un'area demaniale marittima, si sia obbligato alla stretta osservanza del progetto presentato all'autorità concedente, è legittimo il rigetto delle istanze di ampliamento della concessione esistente, con conseguente realizzazione di opere, il quale costituirebbe una ingiustificata modifica al progetto approvato.

E' legittima la delocalizzazione di cui all’art. 24, II c., regol cod. nav., approvato col DPR 15 febbraio 1952 n. 328, che non implica né variazioni sostanziali all’oggetto (il quale è la ritraibilità dal bene demaniale delle sue uti... _OMISSIS_ ...ristico e balneare), al termine ed alle modalità d’uso del bene, né comporta l’ampliamento dell’estensione di questo.

La natura sostanziale, o meno, della variazione apportata alla concessione va intesa, ai fini del giudizio sulla sussistenza dei presupposti ex art. 24, II c., cit., il quale concerne le variazioni non sostanziali delle concessioni demaniali in essere, nell'ottica della tutela del demanio: il fatto che non vi sia modifica dell'estensione demaniale e dell'oggetto della concessione, oltre che degli altri elementi giuridici del relativo rapporto, esclude la sussistenza di un’alterazione degli elementi essenziali del rapporto concessorio, sì da giustificare il rilascio della licenza suppletiva.

La delocalizzazione riguardante l’assegnazione d’una superficie corrispondente a quella del rapporto in essere (nella specie sacrificata a causa dei lavori idraulici) non costituisce novazione di ... _OMISSIS_ ...cedente ed estinto.

Gli articoli 20, 36 e 37 del codice della navigazione, nonché l'articolo 24 del relativo regolamento di esecuzione, non consentono di configurare la figura del mero “spostamento” di una precedente concessione, inteso come una sorta di novazione oggettiva del precedente titolo abilitativo, il quale permarrebbe per il resto invariato nei suoi elementi costitutivi.

L'art. 24 del regolamento di esecuzione del codice della navigazione marittima, il cui secondo comma consente il rilascio di licenze suppletive anche al fine di consentire la “variazione nell'estensione della zona concessa”, costituisce deroga a principi di carattere generale (quello della libera fruizione per la collettività delle aree demaniali, ovvero dell'affidamento in concessione secondo modalità volte alla massimizzazione dell'interesse pubblico e della piena contendibilità delle risorse economiche), ragione per cui alla disposizione... _OMISSIS_ ... essere necessariamente fornita un'interpretazione di carattere restrittivo, che impedisce di far rientrare nel contenuto precettivo dell'art. 24 cit. (il quale si riferisce a mere variazioni) anche l’ipotesi di spostamento delle concessioni su nuove aree.

La traslazione delle aree oggetto di concessione demaniale marittima non può essere legittimata facendo ricorso all’art. 24 del Regolamento di esecuzione al Cod. Nav. in quanto l’art. 37 del codice sancisce il principio secondo il quale i beni demaniali devono essere assegnati secondo il criterio della più proficuo utilizzo e della massimalizzazione dell’interesse pubblico. Ne discende che per consentire la traslazione di aree in concessione è necessario un nuovo e definitivo provvedimento autorizzatorio.

Gli articoli 20, 36 e 37 del Codice della Navigazione, nonché l’articolo 24 del relativo Regolamento di esecuzione non consentono il rilascio di una particol... _OMISSIS_ ...i titoli abilitativi finalizzati a consentire il mero ‘spostamento’ dell’area già data in concessione demaniale marittima a un determinato beneficiario: tali titoli si configurano piuttosto quali nuove concessioni.

Lo schema tipico della concessione demaniale marittima non ammette variazioni sostanziali, fatta eccezione per l’ipotesi del subingresso,ai sensi dell’art. 46 del codice della navigazione, che incide solo sull’elemento soggettivo del rapporto concessorio, non su quello oggettivo.

La traslazione della concessione demaniale marittima, proprio perché equivale al riconoscimento di un diritto nuovo e diverso da quello avente titolo nel precedente rapporto concessorio, certamente non è annoverabile fra le variazioni non sostanziali che l’art. 24 del d.P.R. 328/1952 sottopone a mera autorizzazione.

La modifica al contenuto essenziale della concessione demaniale marittima (incidente... _OMISSIS_ ... del bene concesso) effettuata in autotutela, in base al principio del contrarius actus, richiamato in materia pure dall’art. 48 cod. nav., deve essere adottata dalla stessa autorità che ha emanato l’atto di primo grado, dopo aver dato comunicazione di avvio del procedimento e comunque seguendo lo stesso iter procedimentale imposto per l’adozione del provvedimento favorevole su cui si intendeva incidere.

L’Autorità Portuale, nel perseguimento del pubblico interesse, può procedere alla risistemazione e riduzione delle concessioni, anche se queste siano solo indirettamente interessate dal complessivo progetto di ampliamento di un determinato molo.

La scelta dell’amministrazione di non far gravare il peso della scelta pubblica solo sui concessionari direttamente interessati dalla modifica dell’area del porto è decisamente ragionevole e rispondente al principio di proporzionalità.

Sono illegitti... _OMISSIS_ ...ne del principio di proporzionalità e ragionevolezza i provvedimenti di riorganizzazione del porto (con riduzione e/o delocalizzazione dei pontili) adottati dall'amministrazione sebbene questa potesse adottare altre soluzioni meno invasive per i concessionari (così come dimostrato, nella specie, con apposita verificazione).

L’ordinamento esclude dall’iter istruttorio previsto dalla legge (e, dunque, pure dalla necessità di nuova pubblicazione) le modificazioni alla concessione demaniale marittima in esito alle quali “non venga apportata alterazione sostanziale al complesso della concessione e non vi sia modifica nell'estensione della zona demaniale”: in tali casi, infatti, “la variazione può essere autorizzata per iscritto dal capo del compartimento, previo nulla osta dell'autorità che ha approvato l'atto di concessione” (art. 24, comma II, reg. esecuzione c. nav.).

A fronte di una sopravvenuta ridu... _OMISSIS_ ...e mare dell’area concessa, l'interessato può e deve avvalersi del rimedio offerto dall’art. 45 del codice navigazione (riduzione del canone).

La semplice sostituzione di una tenda di copertura di limitate dimensioni, risolvendosi nella mera sostituzione di un elemento accessorio alle strutture dello stabilimento balneare, non incide sull’oggetto della concessione demaniale né varia le modalità del suo esercizio. Tale intervento, non concreta neppure un’innovazione rilevante ai sensi dell’art. 54 cod. nav., non implicando alcuna alterazione sostanziale o cambiamento della originaria destinazione del bene. Si tratta, perciò, di attività liberamente esercitabile che non necessita di un titolo demaniale ad hoc ovvero di variazione della concessione esistente.

L'installazione del tutto precaria e correlata alle esigenze di conduzione dello stabilimento balneare di un manufatto in legno ad uso ricovero dei lettini da ... _OMISSIS_ ... di consistenza edilizia e di capacità di alterare lo stato dei luoghi, non implica la necessità di variazione dell’esistente concessione demaniale, non incidendo sul suo contenuto o sulle modalità di esercizio né costituendo innovazione giuridicamente rilevante.

L’Autorità amministrativa preposta alla gestione e salvaguardia dei beni facenti parte del demanio marittimo non deve vigilare sulla indefettibile coincidenza fra titolarità del rapporto concessorio ed utilità ritraibili mediante l’im...


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