Decreto di esproprio: modalità di notifica e destinatari

Nulla è prescritto dall’art. 22 in ordine alle modalità di notifica. Elementi possono essere tratti dalle disposizioni relative alla notifica del decreto d’esproprio (23) nonché dell’indennità provvisoria d’espropriazione (23.4), partecipando il provvedimento di cui all’art. 22 di entrambi i contenuti.

Con riferimento invece al decreto d’occupazione lo stesso «è notificato con le modalità di cui al comma 4 e seguenti dell’articolo 20» (22 bis.1), e pertanto nelle forme degli atti processuali civili.

A detta conclusione è possibile pervenire anche attraverso un’interpretazione sistematica.

Nel sistema ante testo unico occorreva distinguere il provvedimento di occupazione dal provvedimento di determinazione dell’indennità.

Per il primo l’art. 3.4 della L 1/1978 prevedeva unicamente la notifica dell’avviso d’occupazione (CDS 4763/2... _OMISSIS_ ...altro alcuna precisazione; doveva perciò ritenersi legittima la notifica tramite messo comunale o altra forma idonea (TAR BA 3781/2005).

Per il provvedimento determinativo dell’indennità viceversa, l’art. 11.4 della L 865/71 prevedeva la notifica nelle forme degli atti processuali civili.

Nel sistema introdotto dal DPR 327/2001 è previsto che il provvedimento di cui all’art. 22 bis sia notificato nelle forme dell’art. 20.4, ossia nelle forme degli atti processuali civili. Quest’ultima disposizione riguarda l’atto che determina in via provvisoria l’indennità d’espropriazione. Secondo i primi pronunciamenti giurisprudenziali (TAR FI 6049/2006), la notifica tramite ufficiale giudiziario deve intendersi riferita alla sola determinazione dell’indennità, con la conseguenza che l’eventuale difetto formale di notificazione non può comunque produrre conseguenza alcuna a carico del provvedi... _OMISSIS_ ...ccupazione.

Vero è che in nome della semplificazione amministrativa, oggetto di notifica non sarà solo il provvedimento bensì anche l’avviso d’occupazione; al riguardo potrà ritenersi applicabile l’art. 23.1.g, che prescrive la notifica nelle forme degli atti processuali civili.

Per effetto del combinato disposto della normativa richiamata, si può ritenere che la notifica di entrambi i provvedimenti debba effettuarsi nella forma degli atti processuali civili e quindi tramite Ufficiali giudiziari, con esclusione pertanto della possibilità di ricorrere ai messi comunali.

Deve altresì essere richiamato il disposto dell’art. 10.1 della L 265/99 «Notificazioni degli atti delle pubbliche amministrazioni » ai sensi del quale «le pubbliche amministrazioni di cui all’articolo 1, comma 2, del decreto legislativo 2 febbraio 193 n. 29, e successive modificazioni, possono avva... _OMISSIS_ ...otificazioni dei propri atti, dei messi comunali, qualora non sia possibile eseguire utilmente le notificazioni ricorrendo al servizio postale o altre forme di notificazione previste dalla legge».

La possibilità di ricorrere al messo comunale è pertanto consentita solo nel caso d’accertata impossibilità di procedere mediante ufficiali giudiziari.

Come più volte rimarcato dalla giurisprudenza, anche con riferimento al decreto d’esproprio, il vizio della notifica non determina la invalidità del provvedimento, posto che la stessa è una forma qualificata di comunicazione dell’atto, ma non ne rappresenta elemento costitutivo.

Il vizio della notifica può pertanto incidere soltanto sulla sua conoscenza legale, rilevante ai fini della decorrenza del termine decadenziale dell’impugnazione del provvedimento nonché della sua esecuzione (TAR PZ 75/2007, CZ 137/2007, NA 4989/2007, NA 40/2007, VE 821/2006, FI 5... _OMISSIS_ .../2004).

Tuttavia a questo proposito occorre una precisazione con riguardo al Testo unico.

L’art. 23.1.f stabilisce che il decreto di esproprio «dispone il passaggio del diritto di proprietà, o del diritto oggetto dell’espropriazione, sotto la condizione sospensiva che il medesimo decreto sia successivamente notificato ed eseguito». In altri termini, letteralmente, le condizioni costitutive del decreto di esproprio sembrerebbero essere tre: l’emanazione, la notifica e l’esecuzione (tramite immissione in possesso); pertanto – contro una secolare tradizione – il decreto di esproprio sarebbe diventato, in virtù di tale norma del Testo unico, un atto recettizio. Ad esempio dopo l’immissione in possesso conseguente ad un decreto di occupazione ex art. 22 bis, non sarebbe sufficiente l’emanazione di un decreto di esproprio a trasferire la proprietà, ma occorrerebbe la notifica.

... _OMISSIS_ ...ella indubbia suggestione del tenore letterale della norma, è tuttavia inaccettabile, nella sostanza, far dipendere il perfezionamento e l’efficacia della procedura ablatoria (ablazione che avviene, tra l’altro, a titolo originario e nei confronti del proprietario catastale, che potrebbe non coincidere con il proprietario reale) dalle contingenti vicende della notifica.

La giurisprudenza del resto ha già avuto modo di confrontarsi con l’art. 23 stabilendo (dunque senza alcuna innovazione rispetto al sistema previgente) che il vizio di notifica del decreto di esproprio perché non effettuata nella forma degli atti giudiziari previsti dall’art. 23.1.g non determina la nullità del provvedimento sottostante, in quanto non ne costituisce elemento costitutivo, ma può incidere soltanto ai fini della sua legale conoscenza ovvero della sua esecuzione, se a questa subordinata, ovvero ancora ai fini del decorso dei termini di legge riferiti all... _OMISSIS_ ...scenza legale dell’atto (TAR VE 821/2006).

Su un piano più squisitamente sostanziale è stata più volte affermata, nel caso d’irregolarità, la sanatoria nel caso in cui la notifica sia comunque giunta a buon fine, come nel caso d’irrituale notifica dell’avviso d’occupazione con conseguente prospettato vizio dell’immissione in possesso. Nella fattispecie la irritualità della notifica è stata ritenuta sanata dalla presenza in sede d’immissione nel possesso, del soggetto destinatario, venuto comunque a conoscenza dell’atto con comunicazione che si sia rivelata utile a tal fine (TAR CT 604/2006).

L’art. 22.1 individua quale destinatario della notifica il proprietario. Ciò è possibile argomentare dalla prescrizione di cui all’ultimo capoverso del comma 1 concernente l’invito al «proprietario» a comunicare l’eventuale condivisione dell’indennità.

... _OMISSIS_ ... comma 3 individua nell’«espropriato» il soggetto da cui dovrà provenire la comunicazione contenente l’eventuale accettazione dell’indennità. Ciò trova la sua ragione d’essere nel fatto che l’atto oggetto di notifica è un decreto d’esproprio già emanato.

L’art. 23 dispone la notifica del decreto al «proprietario».

Ferma restando la diversa terminologia utilizzata dal legislatore, i destinatari della notifica non potranno che coincidere che con i proprietari indicati nel provvedimento medesimo.

Il tutto ritrova, infatti, la sua unitarietà nella prescrizione generale per la quale tutti gli atti della procedura espropriativa, ivi incluse le comunicazioni ed il «decreto di esproprio», sono disposti nei confronti del soggetto che risulti proprietario secondo i registri catastali, salvo l’ipotesi in cui l’autorità espropriante non abbia tempest... _OMISSIS_ ...l’eventuale diverso proprietario effettivo (3.2) (TAR CZ 137/2007, CT 706/2006, CA 249/2004).

Per effetto del contenuto complesso dell’atto, contenente anche la determinazione dell’indennità, lo stesso dovrà essere notificato anche al beneficiario dell’esproprio (20.4), cioè il soggetto pubblico o privato cui favore è emesso il decreto di esproprio (3.1.c, 3.2).

Per espressa previsione normativa il «proprietario» ed « beneficiario dell’esproprio», se diverso dalla autorità procedente, sono anche i destinatari del provvedimento di occupazione (22 bis.1, 20.4).

I destinatari della notifica coincideranno quindi con i proprietari indicati nel provvedimento medesimo che, come sopra precisato, dovrà contenere accanto alla indicazione dei beni da espropriare e da occupare, anche l’indicazione dei relativi proprietari.