Le strade di proprietà degli enti pubblici territoriali

Di seguito, verranno esaminati i singoli tipi di strade appartenenti agli enti pubblici territoriali.

A) Le strade statali

La definizione di strada statale è attribuita ad un’arteria stradale di importanza nazionale gestita dall’amministrazione dello Stato e costituisce generalmente un sinonimo di strada nazionale.

Prima della legge del 1958, la classificazione di una strada statale assumeva la veste giuridica di una legge o un d.p.r, attraverso il quale, dopo aver sentito i pareri del Consiglio superiore dei lavori pubblici e del Consiglio di Stato, si approvava la formazione dell’elenco. Successivamente alla suddetta legge, il procedimento di classificazione viene modificato in modo notevole: la classificazione è effettuata con decreto del Ministero dei lavori pubblici, sentiti i pareri del Consiglio di amministrazione dell’A.N.A.S. e del Consiglio Superiore del lavori pubblici, nonché quello degli en... _OMISSIS_ ...essati che dovranno pronunciarsi entro un mese dalla richiesta.

L’elenco delle strade statali è stato approvato con d.m. del 27 marzo del 1959, pubblicato in G.U. il 30 luglio 1959, n. 181.

Per la declassificazione si provvede alla stessa procedura prevista per la classificazione e lo stesso provvedimento che dispone la declassificazione determina, altresì, la nuova classificazione della strada oppure laddove non si debba procedere a nuova classificazione, si stabilisce la diversa destinazione del suolo stradale [1]. Questi provvedimenti hanno effetto dall’inizio del secondo mese successivo a quello nel quale essi sono emanati.

Le strade statali sono identificate dalla sigla SS. Sono principalmente strade gestite dall’A.N.A.S., ma è possibile che vi siano strade con sigla SS gestite da altri enti (ad es. regione); possono essere classificate tecnicamente come strade extraurbane principali (strada di ti... _OMISSIS_ ...rade extraurbane secondarie (strada di tipo C) mentre sono classificabili, all’interno dei centri abitati, come urbane di tipo D o E.

B) Le strade regionali

Per quanto concerne le Regioni a speciale autonomia, lo Statuto regionale della Sicilia prevede la competenza esclusiva della Regione in materia di lavori pubblici, fatta eccezione per le grandi opere pubbliche di interesse prevalentemente nazionale. Il d.p.r. n.878 del 1950, recante le norme di attuazione dello Statuto siciliano, ha stabilito che sono considerate opere pubbliche di interesse prevalentemente nazionale, la costruzione, riparazione e manutenzione delle strade.

La Sardegna ha la potestà esclusiva in materia di lavori pubblici, viabilità compresa: quindi spetta alla Regione provvedere alla classificazione delle strade, con esclusione delle strade statali che non sono passate nel demanio regionale.

Il Trentino Alto Adige attribuisce, invece... _OMISSIS_ ...gislativa sia alla Regione che alle Province di Trento e Bolzano, inserendo in detta potestà anche la materia della viabilità.

Anche per il Friuli-Venezia Giulia e la Valle d’Aosta, lo Statuto attribuisce alla Regione la funzione amministrativa di classificazione delle strade di interesse regionale.

Per quanto riguarda, invece, le Regioni a normale autonomia si richiama l’art. 11 della legge n. 281 del 1970 che stabilisce che: ‹‹i beni della specie di quelli indicati dal secondo comma dell’art. 822 del codice civile, se appartengono alle Regioni per acquisizione a qualsiasi titolo, costituiscono il demanio regionale e sono soggetti al regime previsto dallo stesso codice per i beni del demanio pubblico››. L’art. 8 del d.p.r. n. 8 del 1972 dispone il trasferimento alle Regioni a Statuto ordinario delle funzioni amministrative esercitate dagli organi centrali e periferici dello Stato in materi... _OMISSIS_ ... acquedotti e lavori pubblici di interesse regionale: questo trasferimento riguarda anche le funzioni amministrative concernenti le strade che costituiscono la viabilità locale e provinciale, nonché quella regionale risultante dalla classificazione regionale delle strade locali e provinciali e di quelle statali di cui alla lett. a, d, e, f dell’art. 3 della legge n.126 del 1958, che sentita la regione interessata, fossero declassificate ex art. 12 della stessa legge [2].

C) Le strade provinciali

La strada provinciale sorge con la costruzione della stessa da parte della Provincia, ovvero con il passaggio di una strada già esistente dallo Stato o da altro ente, per effetto della declassificazione [3]. Le strade provinciali furono ripristinate con la legge sui lavori pubblici del 1865 (art. 9), categoria che fu soppressa dalla legge sarda del 20 novembre 1850, n. 3754.

L’art. 13 della legge n. 2248 del 1865 fissava i ... _OMISSIS_ ...i, ritenendo provinciali: a) le strade che servono alla più diretta comunicazione fra il capoluogo di una provincia e quelli delle provincie limitrofe; b) quelle che dal capoluogo di una provincia conducono ai capoluoghi dei circondari in cui essa è divisa; c) quelle che collegano i capoluoghi di provincia o di circondario coi vicini porti marittimi più importanti; d) quelle che sono riconosciute di molta importanza per le relazioni industriali, commerciali ed agricole della provincia o della maggior parte di essa, purché facciano capo a ferrovie, a strade nazionali, o almeno ad un capoluogo di circondario della stessa o di altra provincia.

Con la legge del 1958 la classificazione cambia completamente e le strade provinciali sono definite dall’art. 4 come quelle che: a) allacciano al capoluogo di Provincia, i capoluoghi dei singoli Comuni della rispettiva Provincia o più capoluoghi di Comuni tra di loro; b) allacciano alla rete statale e provinciale ... _OMISSIS_ ... Comuni particolarmente importanti per popolazione o perché sede di notevoli industrie o perché centri di intensa attività commerciale o perché centri climatici o turistici di notevole rilevanza; c) allacciano capoluoghi di Provincia o di Comuni importanti ai più vicini aeroporti, stazioni ferroviarie, porti marittimi, lacuali o fluviali; d) costituiscono diretti e importanti collegamenti tra strade provinciali, o sono riconosciute necessarie per la valorizzazione di importanti attività agricole.

Con gli artt. 2 e 6 del codice della strada, e quindi con le ulteriori modifiche alla classificazione delle strade, vengono definite provinciali le strade ‹‹quando allacciano al capoluogo di provincia capoluoghi dei singoli comuni della rispettiva provincia o più capoluoghi di comuni tra loro ovvero quando allacciano alla rete statale o regionale i capoluoghi di comune, se ciò sia particolarmente rilevante per ragioni di carattere industriale, commer... _OMISSIS_ ..., turistico e climatico››.

La procedura per la classificazione delle strade provinciali era prevista nell’abrogato art. 14 della legge sui lavori pubblici, con la compilazione dell’elenco delle strade provinciali da parte del Consiglio provinciale e successiva approvazione don decreto del Capo dello Stato [4].

La legge n. 126 del 1958, abrogando l’art. 14, semplifica la procedura disponendo che la classificazione di strade o di tronchi di esse fra le provinciali è effettuata con decreto del Ministro per i lavori pubblici, sentite le amministrazioni provinciali interessate, il Consiglio superiore dei lavori pubblici e, in caso di opposizione dell’amministrazione provinciale, il Consiglio di Stato [5].

Inoltre, la suddetta procedura era preceduta dalla compilazione di un piano di classificazione di tutte le strade aventi i requisiti richiesti, secondo quanto disponeva l’art. 16 della l... _OMISSIS_ ...1958 [6].

La legge n. 126 non ha più riconosciuto alle Province le attribuzioni loro spettanti secondo il previgente sistema legislativo, derogando anche al principio di cui all’art. 12 del d.p.r. n.1574 del 1955, che conferiva ai Consigli provinciali il potere di provvedere direttamente alla classificazione delle strade provinciali; tra l’altro, ha inteso trasferire alle Province le strade extraurbane non statali che presentavano notevole importanza per la valorizzazione economica delle zone che attraversavano o dei centri che collegavano, avviando ad una soluzione il difficile problema dell’adeguamento della rete viabile ordinaria alle esigenze del traffico e ad assicurare uniformità di condizioni manutentorie tra le strade statali e quelle provinciali [7].

L’attuale codice della strada, all’art. 2 comma 5, stabilisce che le classificazioni delle strade provinciali, esistenti e di nuova costruzione, è effettua... _OMISSIS_ ... regionali competenti, ma il Regolamento di esecuzione del codice della strada non individua l’organo regionale competente: si evince che esso non può che essere il Presidente della Regione. Attenendoci al comma 4 dell’art. 2 del Regolamento, è il Presidente della Regione che emana sulla base delle richieste della Provincia il decreto di classificazione delle strade non statali, che poi verrà trasmesso entro 30 giorni dalla pubblicazione sul B.U.R, al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il quale provvederà all’aggiornamento dell’archivio nazionale delle strade.

La declassificazione delle strade provinciali, invece, prende avvio dalla proposta deliberata a seguito di una specifica relazione tecnica predisposta dal competente Assessorato e il relativo decreto viene emanato dal Presidente della Regione. I provvedimenti di declassificazione sono pubblicati nel B.U.R. e trasmessi entro 60 giorni all’Ispettorato generale... _OMISSIS_ ...zione e la sicurezza stradale per la registrazione nell’archivio nazionale delle strade.

Oggi i suesposti provvedimenti di classificazione e declassificazione sono emanati con decreto del Direttore generale della Regione oppure, per delega di quest’ultimo, dal Dirigente del servizio opere di viabilità regionale. I decreti appena delineati non sono soggetti a controlli, ex art. 17 della legge n. 127 del 1977.

Da ricordare anche l’art. 36 del codice della strada che al comma 3 stabilisce che: ‹‹le province provvedono all’adozione di piani del traffico per la viabilità extraurbana d’intesa con gli altri enti proprietari delle strade interessate. La legge regionale può prevedere, ai sensi dell’art. 19 della legge 8 giugno 1990, n. 142, che alla redazione del piano urbano del traffico delle aree, indicate all’art. 17 della stessa, provvedano gli organi della città metropolitana›&rsaqu... _OMISSIS_ ...F| Si evince che le Province sono tenute a dotarsi di propri piani di traffico (aggiornati ogni biennio) per la viabilità extraurbana di competenza, la cui elaborazione de essere affidata a professionisti iscritti in apposito Albo a cui si accede attraverso concorsi biennali.

Questi piani costituiscono degli interventi diretti ad organizzare al meglio la viabilità ed incidere sulla mobilità nei centri urbani e sono obbligatoriamente previsti per tutti quei Comuni con popolazione residente superiore a 30 mila abitanti [8].

Gli obiettivi che di norma si prefigge il piano sono:

- realizzare un maggiore equilibrio e una maggiore integrazione tra le diverse reti stradali e le modalità di trasporto (pubblico e privato);

- migliorare al rete stradale in termini di dimensionamento, efficienza e sicurezza;

- contenere gli effetti di inquinamento e di impatto ambientale [9].

Altri aspetti fo... _OMISSIS_ ...tivi alle strade provinciali e delle opere che le completano è la costruzione, sistemazione, manutenzione e conservazione delle strade stesse, che sono a carico della Provincia nelle quali sono aperte oppure di più Province riunite in consorzio [10].

A decidere su questi aspetti è il Consiglio provinciale con propria deliberazione e l’approvazione del progetto equivale a dichiarazione di pubblica utilità, valida ai fini delle espropriazioni dei terreni occorrenti. I progetti vengono compilati dagli uffici tecnici della Provincia e se la natura delle opere lo richiede, questi possono essere affidati anche a dei professionisti privati.

Le modalità attraverso cui la Provincia provvede alla costruzione, sistemazione e manutenzione delle sue strade possono essere distinte nei due sistemi principali della gestione diretta e indiretta.

Con il sistema diretto è l’amministrazione stessa a provvedere all’esecuzione del... _OMISSIS_ ...irettamente oppure avvalendosi di un altro soggetto, attraverso la stipulazione di un contratto di appalto. Con il sistema indiretto, invece, l’amministrazione affida l’esecuzione dell’opera ad un altro soggetto, il quale realizza il progetto direttamente oppure avvalendosi, a sua volta, di un appaltatore [11].

La forma più semplice risulta quella dell’amministrazione diretta o del cottimo, perché con essa la Provincia fa...