DEMANIO E PATRIMONIO - ABUSI DEI PRIVATI - AUTOTUTELA - CATEGORIE DI BENI, CASISTICA - STRADE
Il potere attribuito al Sindaco per le strade urbane ai sensi dell’art. 3, comma 16, l. n. 94 del 2009 è indubbiamente un potere discrezionale e può essere esercitato attraverso le indicazioni impartite ai Dirigenti dei competenti Uffici dell’Amministrazione in ragione delle quali, nei casi di occupazione di suolo pubblico totalmente abusiva effettuata, per fini di commercio, su strade urbane, devono applicarsi le disposizioni previste dall’art. 20 del codice della strada e all’art. 3, comma 16, l. n. 94 del 2009, con decorrenza dell’esecutività del provvedimento di chiusura dal settimo giorno successivo a quello della notifica.
Il potere di autotutela possessoria del demanio stradale previsto dall’art. 20 R.D. 1740/1933 non si pone in alternativa al generale potere di repressione degli abusi edilizi e non ne escl... _OMISSIS_ ...rcizio da parte del Comune.
I poteri previsti dall’art. 3, co. 16, legge 94/2009 possono essere esercitati dal Sindaco anche in assenza del requisito della necessità ed urgenza previsto dall’art. 54 D. Lgs. 267/2000.
La sanzione ripristinatoria risponde all’esigenza di garantire il rispetto delle norme sulla occupazione di suolo pubblico, sanzionando l’indebita ed abusiva occupazione ad evidenti fini dissuasivi.
L'ordine di spostare la rete di recinzione a confine della strada comunale nei tratti in cui ha invaso l'infrastruttura, impartito ai sensi del DPR 6 giugno 2001, m. 380, non costituisce esercizio di un potere di autotutela possessoria di beni pubblici, bensì del distinto potere di repressione degli abusi edilizi, sicchè la competenza deve pacificamente essere ricondotta in campo al dirigente del settore e non del sindaco ex art. 378 della legge 20 marzo 1865 n. 2248 allegato F.
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_OMISSIS_ ...ttimo l'esercizio del potere di autotutela esecutoria laddove non emerga la natura demaniale del bene ovvero la sua inclusione nel patrimonio indisponibile dell’ente.
I poteri di autotutela iuris publici che discendono dall'art. 378 l. 2248/1865, allegato F) e mediatamente dall’art. 823 c. c. non presentano la medesima identità di ratio delle azioni di cui dispone il privato e possono essere esercitati anche dopo che sia decorso un anno dalla alterazione o dalla turbativa; si tratta di un potere autoritativo con cui - anche a distanza di tempo dalla modifica della situazione di fatto - vi è il doveroso ripristino della disponibilità del bene in favore della collettività, poco importando se per trascuratezza o connivenza, o per mera mancata conoscenza delle circostanze di fatto, o per esigenze di approfondimento delle questioni, gli organi pro tempore non abbiano emanato gli atti di autotutela.
Il potere di autotutela demaniale, a... _OMISSIS_ ...quo;art. 378 l. 20 marzo 1865, n. 2248, allegato F si correla al regime dominicale del bene pubblico, in coerenza con le funzioni amministrative di disciplina, ordinata gestione e uso del bene medesimo e con l’esigenza di “reagire” rispetto a condotte appropriative di carattere privato.
Il potere di autotutela demaniale, ai sensi dell’art. 378 l. 20 marzo 1865, n. 2248, allegato F non è riducibile all’azione possessoria privatistica (artt. 1168 e ss. cod. civ.): a base di esso vi è la finalità di ripristinare la disponibilità del bene pubblico in favore della collettività, quest’ultima non sia stata esercitata in via di fatto e quali ne siano le cause.
I provvedimenti del Sindaco, diretti al ripristino della viabilità, costituiscono esercizio del potere sindacale contemplato dall’art. 378 della legge 20 marzo 1865 n.2248 all. F, il quale configura una ipotesi di autotutela possessoria iuris publici i... _OMISSIS_ ...e sottoposte all’uso pubblico.
Sussiste la competenza del Sindaco ad emanare ordinanze di sgombero di suolo pubblico abusivamente occupato – quale ipotesi di autotutela possessoria iuris publici, in tema di strade sottoposte ad uso pubblico – anche nei casi in cui da tempo la strada risulti non utilizzata dalla collettività e sia diventata impraticabile al carreggio.
L’art. 107 del d. lgs. 18 agosto 2000, n. 267 (Testo unico degli enti locali) completa la disciplina dei poteri attribuiti al dirigente affermando che le attribuzioni di questi possono essere derogate soltanto espressamente e ad opera di specifiche disposizioni legislative (comma 4) e specificando che, a decorrere dall'entrata in vigore del testo unico, le disposizioni che conferiscono agli organi di governo l'adozione di atti di gestione e di atti o provvedimenti amministrativi, si intendono nel senso che la relativa competenza spetta ai dirigenti, salvo... _OMISSIS_ ...o dall'art. 50, comma 3, e dall'art. 54 (comma 5). Ciò comporta che le disposizioni di legge precedenti all’entrata in vigore del T.u.e.l. debbano essere interpretate nel senso che, a fronte di previsioni di attribuzioni gestionali intestate a organi politici, il relativo potere di adozione deve intendersi trasferito al dirigente, salve le ipotesi di cui agli artt. 50 e 54 Tuel: è il caso dell’art. 378 della l. 20 marzo 1865 all. F, dell’art.15 del decreto luogotenenziale 1 settembre 1918 n.1446, e dell’art. 21, comma 5, del d. lgs. n. 285 del 1992.
Qualora la realizzazione e la gestione di un'autostrada vengano affidate in concessione, ai sensi degli artt. 16 e s. L. 24.12.1961 n. 729, ad una società privata, questa, per l'intera durata della concessione, e per ciò che attiene all'esercizio dell'opera, subentra nei poteri e nelle funzioni spettanti alla p.a. concedente, e acquisisce, quindi, la facoltà di agire dinanzi al giudice o... _OMISSIS_ ... tutela del bene demaniale e, in particolare, per difendere questo dagli attentati correlati al fatto di proprietari di fondi limitrofi i quali abbiano costruito in violazione delle distanze minime dalla sede autostradale e per conseguire la riduzione in pristino.
Gli artt. 31 e ss. del d.p.r. n. 380/2001 sanzionano tutti gli interventi edilizi eseguiti in assenza o in difformità dal relativo titolo, a prescindere dalla tipologia del manufatto e, quindi, anche in relazione ad opere stradali e relativi muri di sostegno.
Gli artt. 823 c.c. e 378 dell’allegato F alla legge n. 2248/1865 configurano un potere di autotutela possessoria sui beni demaniali, senz’altro esercitabile dalle competenti amministrazioni in un’ipotesi di occupazione della pubblica via.
In materia di esercizio dei poteri di autotutela, è onere dell’Amministrazione provare l'appartenenza del bene al demanio (o al patrimonio indisponibile... _OMISSIS_ ...nza che sia sufficiente il rinvio ad atti di pianificazione assunti in sede di procedimento urbanistico (potendo, all’uopo, valorizzarsi l'utilizzo da parte di un numero indeterminato di persone, le risultanze delle mappe catastali, la ubicazione della strada, giusta la presunzione di cui all’art. 16 lett. f) della L. n. 2248 cit., all'interno dei luoghi abitati, l'attività di manutenzione effettuata nel tempo dall'ente, i comportamenti tenuti dalla stessa amministrazione, l'assoggettamento dei cittadini alle prassi determinate da tali comportamenti et coetera).
Venendo in rilievo un bene pubblico, quale è la strada, trova applicazione l'art. 823, co. 2, cod. civ., il quale consente all'ente pubblico di utilizzare i poteri di cd. autotutela demaniale al fine di riacquisire la disponibilità materiale del bene demaniale oggetto di affidamento in concessione.
DEMANIO E PATRIMONIO - ABUSI DEI PRIVATI - AUTOTUTE... _OMISSIS_ ...DI BENI, CASISTICA - STRADE - IMPIANTI PUBBLICITARI
L’ordine di rimozione strettamente consequenziale alla constatazione della realizzazione sine titulo di cartelloni pubblicitari (nella specie, a seguito del disposto annullamento in sede di autotutela) non costituisce una ‘sanzione’ da irrogare per la commissione di una condotta illecita (e neppure di una condotta illecita commessa in violazione di specifiche disposizioni del codice della strada), bensì la rimozione di quanto realizzato sulla base di un titolo poi annullato.
DEMANIO E PATRIMONIO - ABUSI DEI PRIVATI - AUTOTUTELA - CATEGORIE DI BENI, CASISTICA - STRADE - INIBIZIONE DI SBARRAMENTI
L'art. 3, co. 16, legge 94/2009 non esclude che il Sindaco possa emanare una direttiva in cui specificare le modalità di esercizio del potere di repressione degli abusi consistenti nell'occupazione sine titulo di suolo pubblico, lascinado... _OMISSIS_ ...ti competenti l'adozione delle ordinanze di sgombero, aventi natura vincolata.
L'adozione dei provvedimenti di sgombero previsti dall'art. 3, co. 16, legge 94/2009 per le fattispecie di occupazione abusiva di suolo pubblico prescinde dai presupposti di urgenza e contingibilità previsti per le ordinanze di cui all'art. 54 D. Lgs. 267/2000.
L'art. 3, co. 16, legge 94/2009 contiene una previsione che, in via ordinaria, ed a prescindere dalla sussistenza di esigenza contingibili ed urgenti, attribuisce uno specifico potere al Sindaco, ossia di disporre la chiusura dell’esercizio per il tempo ivi indicato, nella ricorrenza dei relativi presupposti: per l’effetto venendo in considerazione la presenza di una disposizione compiuta che contiene in sé il precetto e la relativa sanzione, entrambi delimitati puntualmente.
L’esercizio del potere comunale di autotutela possessoria, volto al ripristino della servitù di pubb... _OMISSIS_ ...su una strada, non configura un provvedimento repressivo in materia edilizia, bensì rappresenta l’esplicazione del potere dell’Amministrazione di difesa dell’uso pubblico della strada stessa, indebitamente limitato dall’attività di privati.
L'intervento da parte dell'Amministrazione comunale volto a ripristinare l’uso pubblico di una strada a fronte di un’arbitraria erezione di uno sbarramento, non può che ritenersi espressione di un’attività vincolata: la circostanza che la strada abbia natura pubblica legittima l'intervento quale azione a tutela “di beni e diritti demaniali e patrimoniali indisponibili”.
La disposizione di cui all’art. 3, co. 16, legge 94/2009 che ha attribuito al Sindaco uno specifico potere sanzionatorio, di natura dissuasiva, in via ordinaria ed a prescindere da situazioni contingibili ed urgenti, per le quali invece soccorre la previsione di cui al... _OMISSIS_ ...gs. 267/2000.
L’art. 3, co. 16, legge 94/2009 non consente di ritenere che una valutazione in concreto circa la sussistenza di pericoli per la sicurezza pubblica debba essere effettuata ogni qualvolta la condotta di occupazione di suolo pubblico abusiva venga sanzionata o che essa costituisca il presupposto per l’esercizio di volta in volta del potere sanzionatorio; dalla lettura della norma appare chiaro, infatti, che il presupposto unico per l’esercizio del potere di disporre l’immediato ripristino dello stato dei luoghi e la chiusura dell’esercizio commerciale è la indebita occupazione di suolo pubblico.
Il potere di ordinanza attribuito al Sindaco in base all'art. 378 della l. 20 marzo 1865 n. 2248, all. F, in materia di riduzione in pristino per la tutela del demanio stradale, si configura infatti come un potere di autotutela possessoria iuris publici, inteso all'immediato ripristino dello stato di fatto pr... _OMISSIS_ ...P|
Il potere attribuito al Sindaco per le strade urbane ai sensi dell’art. 3, co. 16, legge 94/2009, è indubbiamente un potere discrezionale e tale potere può essere esercitato via generale e preventiva, impartendo con ordinanza specifiche indicazioni ai dirigenti dei competenti uffici per l’esercizio della potestà sanzionatoria.
L’art. 3, co. 16, legge 94/2009 attribuisce al Sindaco uno specifico potere sanzionatorio, di natura dissuasiva, in via ordinaria ed a prescindere da situazioni contingibili ed urgenti, per le quali invece soccorre la previsione di cui all’art. 54 D. Lgs. 267/2000.
L’art. 3, co. 16, legge 94/2009 non consente di ritenere che una valutazione in concreto circa la sussistenza di pericoli per la sicurezza pubblica debba essere effettuata ogni qualvolta la condotta di occupazione di suolo pubblico abusiva venga sanzionata o che essa costituisca il presupposto per l’esercizio d... _OMISSIS_ ...a del potere sanzionatorio.
Il presupposto unico per l’esercizio del potere di disporre l’immediato ripristino dello stato dei luoghi e la chiusura dell’esercizio commerciale è la indebita occupazione di suolo pubblico.
L’esercizio del potere sanzionatorio previsto dall’art. 3, co. 16, legge 94/2009 spetta al Sindaco per le strade urbane e al Prefetto per le strade extraurbane e, in caso di specifici motivi di sicurezza pubblica, per ogni altro luogo.
L’esercizio del potere sanzionatorio previsto dall’art. 3, co. 16, legge 94/2009 non è subordinato all’esistenza di un concreto ed imminente pericolo per la sicurezza stradale.
Le sanzioni previste dall’art. 3, co. 16, legge 94/2009 sono trasmissibili agli aventi causa.
Non sono previsti termini perentori per l’irrogazione delle sanzioni previste dall&...