La procedura di assegnazione delle concessioni autostradali

DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - CONCESSIONE AUTOSTRADALE

La proroga delle concessioni autostradali disposta con il d.l. 262/2006 conv. in legge 286/2006 non ha una natura novativa delle precedenti concessioni e delle convenzioni accessorie: è erroneo, dunque, sostenere che, per effetto di tale proroga, tutti i rapporti giuridici sorti ed instaurati in forza dei precedenti provvedimenti concessori sarebbero caducati ex lege.

Il termine di ventinove anni previsto dall’art. 27, comma 5, del Codice della Strada, per le concessioni relative al sedime autostradale ed alle sue pertinenze, si applica ancorché tale concessione sia stata stipulata prima dell’entrata in vigore del Codice suddetto.

L’art. 37 comma 2 lett. g) del D.L. n. 201/2011, a valle della modifica normativa introdotta dalla L. n. 109/2018, che impone la contribuzione dovuta all'Autorità di regolazione dei trasporti, si applica indistin... _OMISSIS_ ... i players del mercato delle concessioni autostradali, anche a quelle stipulate in forza di convenzioni anteriori all’entrata in funzione della suddetta Autorità.

La previsione dell’art. 37 co. 2 lett. g) del D.L. n. 201/2011 attribuisce all’Autorità di regolazione dei trasporti un potere particolarmente invasivo di incidenza sugli equilibri delle concessioni autostradali, che in linea di principio sono equilibri contrattuali; il potere ART disegnato dalla disposizione infatti abbraccia tanto la fase della gara (definizione di bandi ed ambiti ottimali), quanto l’aspetto economico- contrattuale in senso stretto (individuazione secondo parametri oggettivi del “giusto prezzo” della concessione). Trattasi dunque della facoltà di amministrare gli aspetti economici delle concessioni in un contesto in linea di principio liberalizzato, sintomatica di una incidenza particolarmente forte dell’Autorità di regolazione in materia. ... _OMISSIS_ ...particolare incidenza di questa tipologia di intervento regolatorio il legislatore la ha dovuta esplicitare limitandola, dapprima, alle sole concessioni non ancora in essere (i cui destinatari non sono quindi soggetti individuati nè individuabili a priori); in seguito ai noti fatti di Genova, che hanno palesato l’esigenza di maggiore regolazione, nel contesto del d.l. n. 109/2018, il potere di intervento è stato esteso anche ad ogni aggiornamento o revisione delle concessioni in essere, con attribuzione di un potere puntuale di incidenza su equilibri contrattuali in essere.

Il contributo dovuto dai concessionari autostradali all'Autorità di regolazione dei trasporti, ai sensi dell’art. 37 comma 2 lett. g) del D.L. n. 201/2011, come modificato dalla L. n. 109/2018, costituisce non una “tassa” posta a carico dei destinatari della regolazione quale corrispettivo di quest’ultima, bensì una “prestazione patrimoniale impost... _OMISSIS_ ...sancito dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 69/2017) che grava indistintamente su tutti i gestori delle infrastrutture autostradali.

L’art. 37, comma 6, lett. b) d.l. n. 201/2011 fa riferimento ai gestori delle infrastrutture e dei servizi regolati, ossia a coloro nei confronti dei quali l’ART abbia posto in essere le attività, specificate al comma 3 dell’art. 37, attraverso le quali esercita le proprie competenze, enumerate al comma 2 del medesimo articolo; dunque, la platea degli obbligati non è individuata dal mero riferimento a un’ampia, quanto indefinita, nozione di mercato dei trasporti e dei servizi accessori, al contrario, include solo coloro che svolgono attività nei confronti delle quali l’ART ha concretamente esercitato le proprie funzioni regolatorie istituzionali

Quanto alla misura delle risorse acquisite attraverso il contributo autostradale, la loro entità è correlata alle esigenze operative dell... _OMISSIS_ ...rrisponde al fabbisogno complessivo della medesima, risultante dai bilanci preventivi e dai rendiconti della gestione, soggetti al controllo della Corte dei conti e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale

La platea degli obbligati al versamento del contributo previsto per i titolari di concessioni autostradali deve intendersi accomunata dall’essere in concreto assoggettati all’attività regolativa dell’ART; a tutti gli operatori economici che si trovano in tale posizione è imposto il contributo, il quale, pertanto, non può non essere determinato attraverso un atto generale; è compito del giudice ordinario verificare se, nella determinazione della misura dei contributi, oltre che nella individuazione dei soggetti tenuti a corrisponderli, siano stati o meno rispettati i criteri desumibili dall’intero contesto normativo che regola la materia, potendosi eventualmente trarre le naturali conseguenze nella sede giudiziaria appropriata.

F... _OMISSIS_ ...9.2018, n. 109 la contribuzione era in carico unicamente ai soggetti gestori delle infrastrutture e dei servizi autosdradali, ora l’onere viene a ricadere anche sui meri operatori economici operanti nel settore del trasporto e per i quali l'Autorità abbia concretamente avviato, nel mercato in cui essi operano, l'esercizio delle competenze o il compimento delle attività previste dalla legge.

In tema di concessioni autostradali il criterio discretivo da adottare ai fini della delibazione delle controversie sorte in tema di corretta delimitazione della sfera soggettiva dei contributori, stante l'onnicomprensività della nuova nozione di operatori economici operanti nel settore del trasporto, consiste nell’individuazione dell’effettivo avvio nel mercato di riferimento dell'esercizio delle competenze o il compimento delle attività previste dalla legge, senza più alcun rilievo della posizione di soggetti regolati o di beneficiari.

L'art. ... _OMISSIS_ .... g) del D.L. n. 201/2011, a valle della modifica normativa introdotta dalla L. n. 109/2018, che impone la contribuzione dovuta all'Autorità di regolazione dei trasporti, si applica indistintamente a tutti i players del mercato delle concessioni autostradali, anche a quelle stipulate in forza di convenzioni anteriori all'entrata in funzione della suddetta Autorità.

La previsione dell’art. 37 co. 2 lett. g) attribuisce all’Autorità di regolazione dei trasporti un potere particolarmente invasivo di incidenza sugli equilibri delle concessioni autostradali, che in linea di principio sono equilibri contrattuali; il potere ART disegnato dalla disposizione infatti abbraccia tanto la fase della gara (definizione di bandi ed ambiti ottimali), quanto l’aspetto economico- contrattuale in senso stretto (individuazione secondo parametri oggettivi del “giusto prezzo” della concessione). Trattasi dunque della facoltà di amministrare gli aspetti ... _OMISSIS_ ... concessioni in un contesto in linea di principio liberalizzato, sintomatica di una incidenza particolarmente forte dell’Autorità di regolazione in materia. Proprio per la particolare incidenza di questa tipologia di intervento regolatorio il legislatore la ha dovuta esplicitare limitandola, dapprima, alle sole concessioni non ancora in essere (i cui destinatari non sono quindi soggetti individuati nè individuabili a priori); in seguito ai noti fatti di Genova, che hanno palesato l’esigenza di maggiore regolazione, nel contesto del d.l. n. 109/2018 “disposizioni urgenti per la città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze”, il potere di intervento è stato esteso anche ad ogni aggiornamento o revisione delle concessioni in essere, con attribuzione di un potere puntuale di incidenza su equilibri contrattuali in essere.

Il contribu... _OMISSIS_ ...oncessionari autostradali all'Autorità di regolazione dei trasporti, ai sensi dell'art. 37 comma 2 lett. g) del D.L. n. 201/2011, come modificato dalla L. n. 109/2018, costituisce non una “tassa” posta a carico dei destinatari della regolazione quale corrispettivo di quest'ultima, bensì una “prestazione patrimoniale imposta” che grava indistintamente su tutti i gestori delle infrastrutture autostradali.

DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - CONCESSIONE AUTOSTRADALE - NECESSITÀ DI EVIDENZA PUBBLICA

La proroga della gestione di un tratto autostradale si pone in contrasto con la ratio dell’evidenza pubblica, volta al migliore utilizzo possibile del danaro e degli altri beni della collettività e alla tutela della libertà di concorrenza tra le imprese, e, specificamente, con l’art. 178 del d.lgs. n. 50 del 2016 (codice dei contratti pubblici), che prevede l’obbligo di indire ga... _OMISSIS_ ...pubblica per la scelta del contraente in relazione alle concessioni autostradali scadute o in scadenza.

Nell'ambito di concessioni autostradali, è del tutto legittimo (anzi, doveroso) che l’amministrazione scelga di non proseguire in intese endoprocedimentali con un soggetto non più legittimato (segnatamente perché in prorogatio), ritenendo, in sostanza, che l’unico interlocutore legittimato e qualificato possa essere l’aggiudicatario della gara pubblica.

L'interesse materiale alla proroga della gestione di un tratto autostradale a prescindere dall’espletamento della gara pubblica non è meritevole di protezione giuridica ed anzi è contra jus, se messo in relazione all’art. 178 del d.lgs. n. 50 del 2016, alla ratio dell’evidenza pubblica e, in particolare, ai principi comunitari che tutelano i valori del libero mercato e della concorrenza.

La natura pubblica dei diritti di uso civico comporta l’app... _OMISSIS_ ...rincipi di derivazione comunitaria, di concorrenza, parità di trattamento, trasparenza, non discriminazione, e proporzionalità, di cui all'articolo 1, l. n. 241/90 e s.m.i, i quali si applicano nel nostro ordinamento e informano il comportamento della P.A., anche quando, come nel caso di concessioni di diritti su beni pubblici, non vi è una specifica norma che preveda la procedura dell'evidenza pubblica.

PATOLOGIA - AUTOTUTELA - REVOCA - CONCESSIONE AUTOSTRADALE - SUBCONCESSIONE

Il provvedimento di revoca della subconcessione da parte del concessionario necessita di una adeguata ponderazione delle contrapposte situazioni giuridiche, specie se dotate di significativa stabilità, atteso che una eventuale ed indiscriminata attribuzione della potestà di revoca della concessione da parte del concessionario determinerebbe una permanente instabilità del sistema, una precarietà delle relazioni economiche, una sicura depressione degli invest... _OMISSIS_ ...i, perché non più garantiti da precedenti relazioni negoziali.

La necessità di affidare l'area di servizio di un'autostrada con procedura ad evidenza pubblica non giustifica la revoca della subconcessione; invero, solo dopo aver avuto la legittimità disponibilità dell’area in questione è possibile soddisfare le rappresentate esigenze, proprio perché, diversamente, verrebbero ingiustamente pregiudicati i legittimi diritti del subconcessionario.

Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.