DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - CONCESSIONE AUTOSTRADALE
Il termine di ventinove anni previsto dall’art. 27, comma 5, del Codice della Strada, per le concessioni relative al sedime autostradale ed alle sue pertinenze, si applica ancorché tale concessione sia stata stipulata prima dell’entrata in vigore del Codice suddetto.
L’art. 37 comma 2 lett. g) del D.L. n. 201/2011, a valle della modifica normativa introdotta dalla L. n. 109/2018, che impone la contribuzione dovuta all'Autorità di regolazione dei trasporti, si applica indistintamente a tutti i players del mercato delle concessioni autostradali, anche a quelle stipulate in forza di convenzioni anteriori all’entrata in funzione della suddetta Autorità.
La previsione dell’art. 37 co. 2 lett. g) del D.L. n. 201/2011 attribuisce all’Autorità di regolazione dei trasporti un potere particolarmente invasivo di incidenza su... _OMISSIS_ ...elle concessioni autostradali, che in linea di principio sono equilibri contrattuali; il potere ART disegnato dalla disposizione infatti abbraccia tanto la fase della gara (definizione di bandi ed ambiti ottimali), quanto l’aspetto economico- contrattuale in senso stretto (individuazione secondo parametri oggettivi del “giusto prezzo” della concessione). Trattasi dunque della facoltà di amministrare gli aspetti economici delle concessioni in un contesto in linea di principio liberalizzato, sintomatica di una incidenza particolarmente forte dell’Autorità di regolazione in materia. Proprio per la particolare incidenza di questa tipologia di intervento regolatorio il legislatore la ha dovuta esplicitare limitandola, dapprima, alle sole concessioni non ancora in essere (i cui destinatari non sono quindi soggetti individuati nè individuabili a priori); in seguito ai noti fatti di Genova, che hanno palesato l’esigenza di maggiore regolazione, nel ... _OMISSIS_ ...l. n. 109/2018, il potere di intervento è stato esteso anche ad ogni aggiornamento o revisione delle concessioni in essere, con attribuzione di un potere puntuale di incidenza su equilibri contrattuali in essere.
Il contributo dovuto dai concessionari autostradali all'Autorità di regolazione dei trasporti, ai sensi dell’art. 37 comma 2 lett. g) del D.L. n. 201/2011, come modificato dalla L. n. 109/2018, costituisce non una “tassa” posta a carico dei destinatari della regolazione quale corrispettivo di quest’ultima, bensì una “prestazione patrimoniale imposta” (come sancito dalla Corte Costituzionale nella sentenza n. 69/2017) che grava indistintamente su tutti i gestori delle infrastrutture autostradali.
L’art. 37, comma 6, lett. b) d.l. n. 201/2011 fa riferimento ai gestori delle infrastrutture e dei servizi regolati, ossia a coloro nei confronti dei quali l’ART abbia posto in essere le... _OMISSIS_ ...ificate al comma 3 dell’art. 37, attraverso le quali esercita le proprie competenze, enumerate al comma 2 del medesimo articolo; dunque, la platea degli obbligati non è individuata dal mero riferimento a un’ampia, quanto indefinita, nozione di mercato dei trasporti e dei servizi accessori, al contrario, include solo coloro che svolgono attività nei confronti delle quali l’ART ha concretamente esercitato le proprie funzioni regolatorie istituzionali
Quanto alla misura delle risorse acquisite attraverso il contributo autostradale, la loro entità è correlata alle esigenze operative dell’ART e corrisponde al fabbisogno complessivo della medesima, risultante dai bilanci preventivi e dai rendiconti della gestione, soggetti al controllo della Corte dei conti e pubblicati nella Gazzetta Ufficiale
La platea degli obbligati al versamento del contributo previsto per i titolari di concessioni autostradali deve intendersi accomuna... _OMISSIS_ ...ssere in concreto assoggettati all’attività regolativa dell’ART; a tutti gli operatori economici che si trovano in tale posizione è imposto il contributo, il quale, pertanto, non può non essere determinato attraverso un atto generale; è compito del giudice ordinario verificare se, nella determinazione della misura dei contributi, oltre che nella individuazione dei soggetti tenuti a corrisponderli, siano stati o meno rispettati i criteri desumibili dall’intero contesto normativo che regola la materia, potendosi eventualmente trarre le naturali conseguenze nella sede giudiziaria appropriata.
Fino al d.l. 28.9.2018, n. 109 la contribuzione era in carico unicamente ai soggetti gestori delle infrastrutture e dei servizi autosdradali, ora l’onere viene a ricadere anche sui meri operatori economici operanti nel settore del trasporto e per i quali l'Autorità abbia concretamente avviato, nel mercato in cui essi operano, l'esercizio delle com... _OMISSIS_ ...mpimento delle attività previste dalla legge.
In tema di cncessioni autostradali il criterio discretivo da adottare ai fini della delibazione delle controversie sorte in tema di corretta delimitazione della sfera soggettiva dei contributori, stante l'onnicomprensività della nuova nozione di operatori economici operanti nel settore del trasporto, consiste nell’individuazione dell’effettivo avvio nel mercato di riferimento dell'esercizio delle competenze o il compimento delle attività previste dalla legge, senza più alcun rilievo della posizione di soggetti regolati o di beneficiari.
L'art. 37 comma 2 lett. g) del D.L. n. 201/2011, a valle della modifica normativa introdotta dalla L. n. 109/2018, che impone la contribuzione dovuta all'Autorità di regolazione dei trasporti, si applica indistintamente a tutti i players del mercato delle concessioni autostradali, anche a quelle stipulate in forza di convenzioni anteriori all'entrata i... _OMISSIS_ ...a suddetta Autorità.
La previsione dell’art. 37 co. 2 lett. g) attribuisce all’Autorità di regolazione dei trasporti un potere particolarmente invasivo di incidenza sugli equilibri delle concessioni autostradali, che in linea di principio sono equilibri contrattuali; il potere ART disegnato dalla disposizione infatti abbraccia tanto la fase della gara (definizione di bandi ed ambiti ottimali), quanto l’aspetto economico- contrattuale in senso stretto (individuazione secondo parametri oggettivi del “giusto prezzo” della concessione). Trattasi dunque della facoltà di amministrare gli aspetti economici delle concessioni in un contesto in linea di principio liberalizzato, sintomatica di una incidenza particolarmente forte dell’Autorità di regolazione in materia. Proprio per la particolare incidenza di questa tipologia di intervento regolatorio il legislatore la ha dovuta esplicitare limitandola, dapprima, alle sole concessio... _OMISSIS_ ...n essere (i cui destinatari non sono quindi soggetti individuati nè individuabili a priori); in seguito ai noti fatti di Genova, che hanno palesato l’esigenza di maggiore regolazione, nel contesto del d.l. n. 109/2018 “disposizioni urgenti per la città di Genova, la sicurezza della rete nazionale delle infrastrutture e dei trasporti, gli eventi sismici del 2016 e 2017, il lavoro e le altre emergenze”, il potere di intervento è stato esteso anche ad ogni aggiornamento o revisione delle concessioni in essere, con attribuzione di un potere puntuale di incidenza su equilibri contrattuali in essere.
Il contributo dovuto dai concessionari autostradali all'Autorità di regolazione dei trasporti, ai sensi dell'art. 37 comma 2 lett. g) del D.L. n. 201/2011, come modificato dalla L. n. 109/2018, costituisce non una “tassa” posta a carico dei destinatari della regolazione quale corrispettivo di quest'ultima, bensì una “presta... _OMISSIS_ ...ale imposta” che grava indistintamente su tutti i gestori delle infrastrutture autostradali.
Gli adeguamenti tariffari nel settore delle concessioni autostradali fondati sull’art. 21, comma 5, del decreto legge n. 355 del 2003, sono volti a preservare, inter partes, quell’equilibrio economico, altrimenti compromesso per effetto della dinamica incrementativa degli oneri facenti capo al concessionario, con riveniente alterazione del piano di sinallagmaticità, la cui configurazione è intrinseca al corretto svolgimento del rapporto stesso.
La disciplina degli adeguamenti tariffari nel settore delle concessioni autostradali recata dalla delibera CIPE n. 39/2007 trova applicazione con riferimento a tutte le concessioni in essere, intendendosi per tali anche quelle già scadute, in regime di prorogatio.
Il mero richiamo all’esistenza di una procedura di aggiornamento del PEF (ovvero, a generiche ragioni di inte... _OMISSIS_ ... è inconferente al fine di determinare la sospensione dell’aggiornamento tariffario nel settore delle concessioni autostradali.
La disciplina degli adeguamenti tariffari nel settore delle concessioni autostradali di cui alla delibera CIPE n. 39/2007 trova applicazione con riferimento a tutte le concessioni in essere, intendendosi per tali anche quelle già scadute, in regime di prorogatio.
La disciplina degli adeguamenti tariffari nel settore delle concessioni autostradali trova fondamento nell’art. 21, comma 5, del decreto legge n. 355 del 2003.
Il Concessionario autostradale è tenuto a gestire gli eventi eccezionali e imprevedibili nel rispetto delle primarie esigenze degli utenti, ponendo in essere comportamenti idonei a rimuovere le situazioni di criticità in un tempo congruo e azioni volte tempestivamente ad attenuare il disagio di maggiore rilevanza nei confronti degli utenti suddetti.
In riferi... _OMISSIS_ ...essioni autostradali deve darsi preminenza alle esigenze di sicurezza della circolazione rispetto al pur rilevante interesse economico di cui sono portatori gli imprenditori del settore, alla luce dei canoni costituzionali di salvaguardia dell'integrità fisica e della salute degli individui, recedendo il valore dell'iniziativa economica, nel giudizio di bilanciamento con il valore superiore della salute individuale e collettiva, al quale è garantita la massima protezione.
La modifica del sistema tariffario è stata giustificata per il fatto che le concessioni autostradali in essere, per lo più assentite da decenni e senza l'esperimento di procedure concorsuali, discendono da scelte effettuate senza porre attenzione all'efficienza del settore e delle gestioni. Ciò ha determinato un quadro ritenuto disomogeneo e non sufficientemente trasparente, sotto il profilo dei criteri, dei modelli tariffari applicati e dei sistemi di ammortamento degli investimenti.
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_OMISSIS_ ...nuovo metodo tariffario vuole assicurare, anche a beneficio dell'utenza, una maggior efficienza nella gestione delle autostrade, al riguardo ponendo un limite di prezzo massimo di tariffa, sì da contenere i dividendi nei limiti d’una congrua remunerazione. Sicché la novità di un fattore di produttività, da applicare subito anche alle concessioni in essere, non rappresenta di per sé profilo d’illegittimità degli atti ART di regolazione.
Il sistema delle tariffe autostradali di nuova introduzione si fonda: a) sull’individuazione del perimetro dei costi ammissibili del concessionario e relativa valorizzazione; b) sull’indicazione del livello tariffario massimo iniziale, da determinare ex ante; c) sull’applicazione del metodo del price cap,; d) sulla definizione di criteri e riferimenti per la quantificazione della remunerazione sul capitale investito netto; e) sulla definizione d’un meccanismo di penalità/premi per l... _OMISSIS_ ...ervizi offerti; f) sulla definizione d’un meccanismo d’adeguamento tariffario basato sull'attuazione degli investimenti; g) sulla definizione di obblighi di separazione contabile in capo al concessionario e sulla previsione del relativo sistema di contabilità regolatoria; h) sulla definizione delle verifiche circa la corretta applicazione del Sistema tariffario ed in particolare sulla corretta applicazione della componente tariffaria integrativa relativa a monitoraggio annuale della qualità e degli investimenti.
Il pedaggio autostradale di nuova introduzione consta di tre componenti: A) la componente tariffaria di gestione con funzione di recupero dei costi operativi e dei costi di capitale, relativi ad asset di funzionamento per la gestione della concessione, non reversibili al termine del rapporto concessorio; B) un’altra a componente tariffaria di costruzione per il recupero dei costi di capitale per gli asset reversibili al termine di... _OMISSIS_ ...; C) una componente tariffaria per oneri integrativi, a scopo di recupero di eventuali obblighi di natura normativa o convenzionale, connessi all'affidamento in concessione.
La revisione, da parte dell'ART e in base all’art. 16 del D.L. n. 109/2018 del sistema tariffario dei pedaggi autostradali, finora pattuito in via convenzionale, persegue scopi di uniformità e razionalizzazione e risponde all'esigenza di superare le criticità del settore autostradale, caratterizzato da monopoli naturali.
L’approvazione degli aggiornamenti o delle revisioni delle convenzioni autostradali, qualora comportino modificazioni al piano degli investimenti, sono approvati dal MIMS di concerto col MEF. Se poi esse implichin...