Evoluzione dei criteri di classificazione delle strade

I criteri in base ai quali le strade sono state ripartite nelle varie classi sono piuttosto variabili e può percepirsi questa differenza anche da ordinamento a ordinamento e con riferimento anche all’evoluzione dei tempi e delle condizioni politiche, economiche e sociali dello Stato.

L’inquadramento delle strade in classi non è di agevole soluzione in quanto trattasi di una materia in cui convergono diversi interessi, sia quello generale che quello locale della viabilità, che rendono ancora più difficoltoso definire se una strada debba appartenere all’una o all’altra categoria [1].

La legge n. 126 del 12 febbraio 1958 ha mantenuto il tradizionale criterio di ripartizione delle strade, proveniente dalla legge sui lavori pubblici del 1865, basato sui soggetti che ne sono titolari ma si è anche adeguata alle esigenze di circolazione dell’epoca, provvedendo ad individuare vari tipi di strade sulla base della loro im... _OMISSIS_ ...do conto del genere di traffico che si svolge su di esse.

In seguito a tale legge, il numero delle strade è aumentato: una parte della viabilità comunale esterna agli abitati è passata alle Province, con conseguente riduzione delle strade comunali; un certo numero di strade furono assegnate agli enti autarchici territoriali [2].

Si è avuta così una generale riclassificazione del sistema viario che non solo ha comportato un mutamento della titolarità, ma si è data una certa importanza alle strade per via del ruolo e del peso assunto nella vita moderna e soprattutto un cambiamento si è avuto dal punto di vista finanziario, in quanto è venuto meno quello sgravio economico sui bilanci dei singoli Comuni , attraverso il conferimento di buona parte del demanio stradale agli enti territoriali di maggior rilievo.

La legge del 1958 distingue il sistema stradale in cinque grandi classi: statali, provinciali, comunali, vicinali e ... _OMISSIS_ ...uo;art. 2 definisce statali le strade che:

a) costituiscono le grandi direttrici del traffico nazionale;

b) congiungono la rete viabile principale dello Stato con quella degli Stati limitrofi;

c) congiungono fra loro i capoluoghi di Provincia [3];

d) costituiscono diretti ed importanti collegamenti fra strade statali;

e) allacciano alla rete delle strade statali i porti marittimi, esclusi quelli di quarta categoria della classe seconda, o aeroporti, nonché centri di particolare importanza, industriale, turistica e climatica;

f) servono traffici interprovinciali o presentano particolare interesse per l’economia di vaste zone del territorio nazionale.

L’obiettivo principale della legge in questione, oltre al notevole ampliamento della rete viaria statale, è stato senz’altro l’aumento delle strade provinciali.

Infatti, l’art. ... _OMISSIS_ ...vinciali quelle strade che:

a) allacciano al capoluogo di Provincia, i capoluoghi dei singoli Comuni della rispettiva Provincia o più capoluoghi di Comuni tra di loro;

b) allacciano alla rete statale e provinciale i capoluoghi di Comuni particolarmente importanti per popolazione o perché sede di notevoli industrie o perché centri di intensa attività commerciale o perché centri climatici o turistici di notevole rilevanza;

c) allacciano capoluoghi di Provincia o di Comuni importanti ai più vicini aeroporti, stazioni ferroviarie, porti marittimi, lacuali o fluviali;

d) costituiscono diretti e importanti collegamenti tra strade provinciali, o sono riconosciute necessarie per la valorizzazione di

importanti attività agricole.

Le strade comunali vengono invece classificate per eliminazione, in quanto non comprese nelle prime due classi e classificando, altresì, come comunali quelle... _OMISSIS_ ...LF|
a) congiungono il maggior centro del Comune con le sue frazioni, con la prossima stazione ferroviaria o tramviaria o automobilistica,

con un aeroporto o con un porto marittimo, lacuale o fluviale, ovvero con le località che sono sede di essenziali servizi interessanti la collettività comunale;

b) congiungono le frazioni del Comune tra loro;

c) le strade all’interno degli abitati, eccettuati i tratti interni di strade statali o provinciali che attraversano abitati con popolazione non superiore a ventimila abitanti.

L’ultimo principio, poi confermato dalle successive leggi n. 59 del 07 febbraio 1961 e n.105 del 28 febbraio 1967, rappresenta il minor aggravio finanziario per i Comuni, togliendo ad essi l’onere della manutenzione dei tratti di strade statali o provinciali correnti nell’abitato [4].

Per le vie vicinali, la legge n. 126 ripete, nell’art. 9, la ... _OMISSIS_ ...à utilizzata dal legislatore del 1865, ‹‹tutte le altre strade non iscritte nelle precedenti categorie e soggette a pubblico transito sono vicinali››, rendendo però obbligatorie con l’art. 14 la costituzione dei consorzi per la manutenzione delle stesse [5].

Una precisa sistemazione è stata data anche alle strade militari di uso pubblico e alle strade di bonifica. Le prime, ex art. 11, sono quelle sulle quali l’autorità militare consente il pubblico transito [6].

L’art. 10 nel prevedere le strade di bonifica apporta un’innovazione rispetto alle precedenti leggi che sul punto non dicevano nulla però esse non hanno una propria categoria, ma devono essere ricomprese fra le strade facenti capo agli enti pubblici territoriali: sono considerate tali solo ai fini dell’esecuzione dei lavori di bonifica e una volta costruite, vengono classificate fra le strade ordinarie in base alla loro carat... _OMISSIS_ ...

La legge n. 126, di cui si è trattato in questo paragrafo, è stata oggetto di varie modifiche e integrazioni nel tempo:

a)la legge n. 167 del 9 aprile 1971 ha effettuato la distinzione, nell’ambito delle strade statali, tra strade di grande comunicazione e strade ordinarie;

b)nella legge del 1958 manca una categoria delle strade regionali nonostante la presenza della Costituzione che nella precedente formulazione dell’art. 119 riconosceva alle Regioni un proprio demanio e patrimonio e prevedeva fra le materie di competenza legislativa di questi enti, proprio il settore della viabilità di interesse regionale [8].

c)la legge n. 922 del 29 novembre 1980, in seguito all’adesione dell’Italia all’accordo europeo sulle grandi strade a traffico internazionale, ha previsto una serie di itinerari internazionali composti da tronchi di autostrade e strade che attraversano il nostro paese, fiss... _OMISSIS_ ...ristiche e condizioni a cui devono rispondere le grandi strade a traffico internazionale, le quali vengono classificate in una delle seguenti categorie:

1)Strade ordinarie.

Categoria I: strade a due corsie (carreggiata unica).

Categoria II: strade a più di due corsie (una o più carreggiate).

2) Autostrade: il termine ‹‹autostrada›› designa una strada concepita e costruita espressamente per il traffico motorizzato, che non è utilizzata dalle proprietà limitrofe, e che:

i) salvo in punti singoli o a titolo temporaneo, comporta, per i due sensi della circolazione, carreggiate distinte separate l’una dall’altra da una fascia di terreno non destinata alla circolazione, o, eccezionalmente, separate mediante l’adozione di altre soluzioni;

ii) non incrocia a livello né strade, né ferrovie o sedi tramviarie, né attraversamenti pedonali;

... _OMISSIS_ ...e segnalata in maniera specifica come autostrada.

3) Superstrade: strade riservate alla circolazione automobilistica accessibili solo attraverso svincoli o intersezioni controllate e sulle quali sono vietati tra l’altro l’arresto e la sosta dei veicoli.

d )la legge n. 531 del 12 agosto 1982 ovvero il piano decennale della viabilità di grande comunicazione e misure per il riassetto del settore autostradale, ha individuato un sistema viario di grande comunicazione composto:

- dalle autostrade, dai trafori alpini, dai raccordi autostradali;

- dalle strade che congiungono la rete viaria principale dello Stato con quella degli Stati limitrofi, da quelle che costituiscono le grandi direttrici del traffico nazionale, ivi comprese quelle della Sicilia e Sardegna;

- dai principali collegamenti interregionali e dalle strade di collegamento con i porti di prima categoria e gli aeroporti di partic... _OMISSIS_ ...a [9].

Infine, le ultime modifiche sono quelle operate dall’art. 2 del Codice della strada, come si vedrà nel successivo paragrafo.