Distinzione delle strade secondo l’uso e l’appartenenza

I criteri giuridici circa la distinzione tra strade pubbliche e strade private sono basati sull’appartenenza del suolo o sull’uso al quale le stesse sono destinate. Accanto a questi, è da considerare una terza categoria, intermedia, costituita dalle strade appartenenti agli enti pubblici territoriali non destinate all’uso pubblico.

Quest’ultima categoria comprende quelle strade che rientrano nel patrimonio degli enti e sono caratterizzate dalla circolazione limitata nonché dall’ubicazione all’interno di proprietà pubbliche che non sono destinate all’uso generale [1]. Questa categoria di strade può rientrare quindi nell’ampia specie delle strade private, costituita da tutte quelle strade destinate ad uso esclusivamente privato (o ad usi non pubblici) indipendentemente dalla loro appartenenza a soggetti privati o pubblici e indipendentemente dalla loro appartenenza al patrimonio di enti territoriali o, a titolo... _OMISSIS_ ...rivata, o ad enti istituzionali o a persone fisiche o giuridiche private.

Quanto detto sopra è apertamente in contrasto con il comma 2 dell’art. 822 c.c. ‹‹fanno parte del demanio pubblico, se appartengono allo Stato, le strade, le autostrade e le strade ferrate›› e il comma 1 dell’art. 824 c.c. ‹‹i beni della specie di quelli indicati dal secondo comma dell’articolo 822, se appartengono alle province o ai comuni, sono soggetti al regime del demanio pubblico››. Da una prima lettura, sembrerebbe che tutte le strade, indipendentemente dalla loro destinazione, dovrebbero rientrare nell’ambito dei beni demaniali, ma in realtà è il criterio funzionale, e non il mero criterio materiale dell’appartenenza, a stabilire il carattere pubblico di una strada.

Difatti, la prevalente dottrina riconosce che le strade, per far parte del demanio degli enti pubblici territori... _OMISSIS_ ...ere destinate all’uso pubblico del transito e della circolazione, altrimenti esse sono ricomprese nel patrimonio indisponibile di tali enti. La stessa giurisprudenza ammette l’esistenza della suddetta tipologia di strade, la cui proprietà degli enti pubblici territoriali non comporta necessariamente la loro demanialità [2].

Il criterio distintivo dell’uso porta, quindi, a catalogare le strade in pubbliche e private.

Inizialmente, si è ritenuto che le strade private non divengono pubbliche per il solo fatto che siano state aperte al transito generalizzato: in questi casi, l’uso pubblico ha un carattere accessorio e si aggiunge, in via secondaria, all’uso principale, che conserva sempre la sua natura privata. Potrebbe verificarsi con il decorso del tempo l’acquisto del diritto reale di uso pubblico ma la strada rimane sempre privata, pur essendo gravata da una servitù irrevocabile di pubblico passaggio [3].|... _OMISSIS_ ...Attualmente, in riferimento al codice della strada che all’art. 2 c. 1 definisce come strada ‹‹l’area ad uso pubblico destinata alla circolazione dei pedoni, dei veicoli e degli animali››, si considerano pubbliche non solo le strade che appartengono allo Stato, alle Regioni, alle Province ed ai Comuni, e sono destinate all’uso pubblico, ma anche quelle che, essendo di proprietà di altri soggetti, sono gravate da un diritto reale pubblico di uso. Ne deriva, così, l’esistenza di strade pubbliche quoad proprietatem e quoad usum e strade pubbliche soltanto quoad usum [4].

La strada privata può aversi anche quando una strada, già pubblica, perde l’idoneità per la funzione a cui era destinata e in questo caso, la chiusura al traffico effettuata dalla p.a., in maniera permanente, può comportare, in concorso con le altre condizioni relative alla sdemanializzazione, la cessazione della destinazione pu... _OMISSIS_ ...rada e la sua appartenenza al patrimonio dell’ente.

La natura di strada privata viene attribuita anche alle c.d. vie vicinali private o agrarie, contrapposta alle vie vicinali vere e proprie.

La nozione di strada vicinale privata è ritenuta ambigua perché inesatta sotto il profilo giuridico. Le strade agrarie o vicinali si caratterizzano per essere state formate ex collatione agrorum privatorum, cioè attraverso il conferimento delle porzioni di terreno fronteggianti la sede stradale e per essere destinate all’uso comune ed esclusivo di una determinata categoria di soggetti, ossia da parte dei proprietari dei fondi limitrofi.

Diversamente, le strade vicinali pubbliche sono quelle in cui non vi è un uso esclusivo e riservato ad una categoria di soggetti, ma sono aperte al transito della collettività: quindi sono caratterizzate dalla presenza ineliminabile di un diritto reale pubblico di godimento spettante alla colle... _OMISSIS_ ...zata [5].

Oltre alla distinzione secondo l’uso, il criterio dell’appartenenza può costituire un criterio per aggregare le strade in base a questo carattere: si distinguono, così, indipendentemente dall’uso, le strade appartenenti ad enti pubblici e quelle appartenenti a soggetti privati.

La prima categoria può essere suddivisa in due specie: quella delle strade che appartengono ad enti pubblici territoriali e quella delle strade di proprietà degli enti istituzionali. All’interno della prima specie si può ulteriormente distinguere tra le strade che appartengono all’ente a titolo di demanialità da quelle patrimoniali (all’interno di quest’ultima si suddividono le strade appartenenti al patrimonio indisponibile da quelle relative al patrimonio disponibile, come le strade meramente private).

Le strade appartenenti agli enti pubblici si distinguono in strade statali, regionali, provi... _OMISSIS_ ...li.

Infine, secondo il criterio delle finalità di collegamento, le strade si distinguono in strade di grande comunicazione e in strade ordinarie e a queste si affiancano quelle locali e quelle private, nonché quelle con finalità speciali (militari, di bonifica) [6].