Categorie di beni atte a rientrare nel demanio idrico

DEMANIO E PATRIMONIO - ACQUE - CATEGORIE DI BENI

Fanno parte del demanio idrico, perchè rientrano nel concetto di alveo, le sponde e le rive interne dei fiumi, cioè le zone soggette ad essere sommerse dalle piene ordinarie (mentre le sponde e le rive esterne, che possono essere invase dalle acque solo in caso di piene straordinarie, appartengono ai proprietari dei fondi rivieraschi), ed altresì gli immobili che assumano natura di pertinenza del medesimo demanio per l'opera dell'uomo, in quanto destinati al servizio del bene principale per assicurare allo stesso un più alto grado di protezione.

L'acqua, una volta estratta e raccolta e destinata all'uso del proprietario della fonte e dei terreni da irrigare, non è suscettibile di essere considerata pubblica, ma bene privato che il proprietario mette a disposizione della collettività.

L'interesse pubblico all'utilizzazione dell'acqua scaturisce sia dall'astratta idoneità de... _OMISSIS_ ...fare l'interesse della collettività (tenuto conto che l'acqua, per le sue intrinseche caratteristiche, è suscettibile di utilizzazione da parte dell'intera collettività) sia dalla comprovata utilizzazione dell'acqua da parte di una collettività indeterminata di persone, che possono essere anche turisti e non solo residenti.

Le acque urbane sono composte in prevalenza da acque domestiche e solo in minore percentuale da acque industriali.

Le acque superficiali e sotterranee, giacchè pubbliche, sono demaniali ai sensi dell'art. 822 c.c., comma 1 quindi, per loro natura, non sono suscettibili di usucapione e sono, ai sensi dell'art. 823 c.c., comma 1 inalienabili ed insuscettibili di formare oggetto di diritti a favore di terzi se non nei modi e nei limiti stabiliti dalle leggi che li riguardano.

Restano esclusi dal demanio idrico i canali artificiali realizzati da privati, nei quali le acque (pubbliche) vi sono artificialmente ed appositamen... _OMISSIS_ ...ase a singoli atti di concessione ai sensi del T.U. 1775/1933.

L'art. 4, comma 1, lett. f) della legge n. 36/1994, trasfuso negli artt. 141 e 144 del D.lgs. n. 152/2006, disponendo che "tutte le acque superficiali e sotterranee, ancorché non estratte dal sottosuolo, appartengono al demanio dello Stato", ha determinato un ampliamento della nozione di acqua pubblica, coerente con la definizione delle acque come risorsa che va tutelata ed utilizzata secondo criteri di solidarietà.

Ai fini del riconoscimento della natura pubblica di un'acqua, continua ad operare il criterio dell'interesse generale; nel contempo, il baricentro del sistema normativo ha subito un accentuato spostamento dal regime della proprietà a quello dell'utilizzazione dell'acqua, intesa come risorsa da salvaguardare mediante l'adozione di criteri indirizzati al risparmio, all'equilibrio ed al rinnovo delle risorse medesime.

L’art. 1 del R.D. 1775/1933 è stato abrogato... _OMISSIS_ ...te soppressione degli elenchi delle acque pubbliche, dal d.P.R. n. 238/1999 che, all’art. 1, dà una definizione generale del demanio idrico prevedendo che appartengono allo Stato e fanno parte del demanio idrico tutte le acque sotterranee e le acque superficiali anche raccolte in invasi e cisterne.


DEMANIO E PATRIMONIO - ACQUE - CATEGORIE DI BENI - ACQUE CONVOGLIATE

Non può definirsi acqua pubblica, secondo l'accezione valevole ai fini dell'applicazione dell'art. 17 R.D. 1755/1933, l'acqua già convogliata nell'acquedotto comunale.

Le acque che sono state convogliate non sono qualificabili come «pubbliche», giacché per esse non può parlarsi di acque sotterranee o superficiali, sia pure in invaso o cisterna, come invece richiesto dall'art. 1 D.P.R. 238/1999.

Non può definirsi acqua pubblica quella che sia già stata convogliata in una rete idrica pubblica, dal momento che l'art. 1 D.P.R.... _OMISSIS_ ...lisce che appartengono allo Stato e fanno parte del demanio pubblico tutte le acque sotterranee e le acque superficiali, anche raccolte in invasi o cisterne.

Non può definirsi acqua pubblica, secondo l'accezione valevole ai fini dell'applicazione dell'art. 17 R.D. 1775/1933, l'acqua già convogliata nell'acquedotto comunale, in quanto per essa non può parlarsi di acque sotterranee o superficiali, sia pure in invaso o cisterna.

Le acque delle condotte idriche comunali sono destinate a soddisfare i bisogni idrici della popolazione del Comune; e tale caratteristica hanno assunto dopo essere state sottoposte a complessi procedimenti di potabilizzazione, che richiedono l'impiego di risorse rilevanti e un controllo costante della qualità. Per tale motivo non possono essere confuse con le acque "pubbliche" esistenti in natura, trattandosi di acque aventi valore economico, riferibili, dal punto di vista proprietario, ad un soggetto particolare.

Le... _OMISSIS_ ...he", a cui si riferisce il R.D. n. 1775 del 1933, art. 17, sono quelle messe a disposizione dalla natura, a cui gli enti pubblici abilitati non abbiano ancora conferito una destinazione particolare, e non riferibili, dal punto di vista proprietario, ad un soggetto particolare. Le acque delle condotte idriche comunali sono destinate, invece, a soddisfare i bisogni idrici della popolazione di un comune e non possono essere confuse con le acque "pubbliche" esistenti in natura, trattandosi di acque aventi valore economico, riferibili, dal punto di vista proprietario, ad un soggetto particolare"

Nel concetto di "acque reflue urbane" sono pur sempre comprese - o, comunque, possono esserlo - le "acque reflue industriali", se è vero che costituiscono "acque reflue urbane" - oltre alle "acque reflue domestiche" - il miscuglio di acque reflue domestiche, di acque reflue industriali, ovvero meteoriche di dilavamento a condizione che, in questo caso, si tratti di acque co... _OMISSIS_ ...ti fognarie, anche separate, e provenienti da agglomerato.


DEMANIO E PATRIMONIO - ACQUE - CATEGORIE DI BENI - ACQUE METEORICHE

Le acque meteoriche di dilavamento sono costituite dalle acque piovane che, depositandosi su un suolo impermeabilizzato, dilavano le superfici ed attingono indirettamente i corpi recettori, non subendo contaminazioni di sorta con altre sostanze o materiali inquinanti.

L’espressione «acque pubbliche» deve essere intesa, utilizzando un criterio interpretativo di valorizzazione semantica dell’espressione, in modo da ricomprendervi corsi d’acqua che abbiamo una certa consistenza e che, in negativo, non possono ricomprendere, tra l’altro, mere raccolte di acque meteoriche.

L'origine meteorica delle acque consente di escluderne l'appartenenza al demanio pubblico, ai sensi dal D.P.R. 18 febbraio 1999, n. 238, art. 1, comma 2, soltanto nel caso in cu... _OMISSIS_ ... risultino ancora convogliate in un corso d'acqua o raccolte in invasi o cisterne, ovvero nel caso in cui, rifluendo nella rete fognaria, siano destinate, insieme con i liquami ivi raccolti, al mero smaltimento, senza possibilità di sfruttamento a fini di interesse generale.

Le acque nere convogliate nelle fognature urbane non rientrano nel novero delle acque pubbliche elencate nel T.U. 11 dicembre 1933, n. 1175, art. 1, e la rete fognaria nella quale le acque medesime sono convogliate non può considerarsi opera pubblica, ai sensi dell'art. 140, lett. d) T.U. cit., potendo acquisire tale connotazione le acque reflue e meteoriche soltanto a seguito di depurazione e cioè dopo il trattamento che ne elimini le impurità dannose ed inquinanti rendendole riutilizzabili come risorsa destinata all'impiego per usi umani.

Nelle acque reflue urbane rientrano anche le cosiddette acque di ruscellamento, come quelle meteoriche di dilavamento o quelle derivanti da... _OMISSIS_ ...e strade.

Le acque piovane non rientrano nel novero delle acque pubbliche elencate nell'art. 1 T.U. acque (r.d. 11 dicembre 1933, n. 1175), potendo acquisire tale connotazione le acque reflue e meteoriche soltanto a seguito di depurazione e cioè dopo il trattamento che ne elimini le impurità dannose ed inquinanti rendendole riutilizzabili come risorsa destinata all'impiego per usi umani.

DEMANIO E PATRIMONIO - ACQUE - CATEGORIE DI BENI - ACQUE SUPERFICIALI

Il legislatore regionale non può estendere il concetto di «acque superficiali» di cui all'art. 54 d. lgs. 152/2006 al fine di estendere l'applicabilità dell'art. 185, co. 3, d. lgs. 152/2006, che prevede, in assenza di pericolosità dei sedimenti, l'inapplicabilità della disciplina in materia di gestione dei rifiuti e di bonifica dei siti inquinati, ai sedimenti spostati all’interno di acque superficiali onde procedere alle opere di regimazione del... _OMISSIS_ ...me.

Poichè in materia ambientale vige il principio, di immediata derivazione Eurounitaria, c.d. di precauzione e comunque l'obbligo, per gli Stati membri, di attuare le misure necessarie per impedire il deterioramento dello stato di tutti i corpi idrici superficiali in base anche alla Direttiva 2000/60/CE, le linee guida per la predisposizione del bilancio idrico di bacino, comprensive dei criteri per la definizione del minimo deflusso vitale, ovvero le determinazioni delle competenti Autorità di bacino che le integrano, devono essere applicate - atteso il valore preminente dell'interesse tutelato - nell'interpretazione di maggior tutela dell'ambiente anche alle situazioni pregresse ma non ancora definite, sicchè le une e le altre, quali norme secondarie integrative del precetto primario, non possono violare quel principio consentendone un'applicazione deteriore, nemmeno ed a maggior ragione quale sanatoria o salvezza di precedenti atti basati su interpretazio... _OMISSIS_ ...tive.

DEMANIO E PATRIMONIO - ACQUE - CATEGORIE DI BENI - ASTE FONTANILI

Anche dopo l'entrata in vigore del testo unico ambientale, alle aste fontanili resta applicabile il R.D. 25 luglio 1904, n. 523, che prevede il divieto di copertura di qualunque corso d'acqua che non sia imposta da ragioni di tutela della pubblica incolumità.


DEMANIO E PATRIMONIO - ACQUE - CATEGORIE DI BENI - DARSENA

Con riferimento al demanio lacuale, è configurabile una darsena privata, purché scavata in suolo privato e senza modificare la conformazione strutturale del bacino d'acqua demaniale di alimentazione.

Nell'ipotesi in cui il proprietario di un suolo sito sull'alveo di un lago realizzi una darsena mediante escavazione del proprio suolo, facendo sì che l'acqua lacustre allaghi lo scavo, non è possibile scindere tra proprietà privata del suolo e proprietà demaniale dell'acqua sì ... _OMISSIS_ ... darsena appartenga al privato, salvo il diritto della P.A. alla derivazione.

Posti i principi di inseparabilità tra acqua ed alveo e di inalienabilità dei beni del demanio pubblico, deve ritenersi che, per accessione alla cosa principale, il terreno, originariamente privato ma trasformato in darsena, sia divenuto anch'esso demaniale, senza che rilevi, in contrario, la mancanza di un'espressa volontà di acquisizione da parte della P.A., venendo in considerazione un rapporto pertinenziale che sorge in via di fatto in conseguenza dell'espansione dell'alveo.

Il principio secondo cui è configurabile una darsena privata quando scavata su suolo privato, ciò presupponendo che non siano apportate modifiche alla conformazione strutturale (alveo) del bacino d'acqua demaniale di alimentazione, non si adatta alla fattispecie dell'alveo lacustre ampliato per effetto dell'escavazione a forma rettangolare realizzata sull'originaria proprietà privata.

Ne... _OMISSIS_ ...ui il proprietario di un suolo sito sull'alveo di un lago realizzi una darsena mediante escavazione del proprio suolo, facendo sì che l'acqua lacustre allaghi lo scavo, non è possibile scindere tra proprietà privata del suolo e proprietà demaniale dell'acqua e così ritenere che la darsena appartenga al privato. Ed infatti, posti i principi di inseparabilità tra acqua ed alveo e di inalienabilità dei beni del demanio pubblico, deve ritenersi che, per accessione alla cosa principale, il terreno, originariamente privato ma trasformato in darsena, sia divenuto anch'esso demaniale.

Se una darsena è in prossimità e comunicazione diretta della con l'alveo di un fiume (la foce del fiume fa parte del demanio marittimo ex art. 28 c.n.), tale da consentire di ritenere la stessa darsena alla stregua di un'appendice o accessione dello specchio d'acqua, la darsena è demaniale, essendoci anche destinazione all'uso pubblico; se invece il canale è tale da integra... _OMISSIS_ ...te di alimentazione dello specchio d'acqua lontano, la darsena rimane di natura privata.


DEMANIO E PATRIMONIO - ACQUE - CATEGORIE DI BENI - DIGHE - DIGHE FORANEE

Nei porti di interesse regionale, l’onere di realizzare e curare le dighe foranee di difesa, in quanto opere di grande infrastrutturazione, è demandato alle Regioni.


DEMANIO E PATRIMONIO - ACQUE - CATEGORIE DI BENI - DIGHE - SOTTOTENSIONE

La sottotensione o captazione s...


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