L’autotutela nelle singole categorie di beni demaniali

Gli abusi dei privati come situazione usurpativa del bene pubblico riverberano i propri effetti su tre distinti piani funzionali.

Quello dedicato alle macroaree divisorie delle tipologie di bene disposte nella matrice codicistica e di cui se ne è offerta ampia rassegna giurisprudenziale, oltre che letteraria.

L’aspetto maggiormente istituzionale racchiuso nell’archetipo delle raccolte dei testi primigeni o dei compendi codicistici secondo le miscellanee distinte per catalogazione sistematica civile e penale.

Infine, quello recisamente più “fenomenico” afferente alle casistiche sviluppate su casi concreti ed a cui si è deciso di dare il giusto risalto narrativo in questo contesto.

Immediata si profila una querelle di “vecchia guardia” che soffre ancora dell’ipotetica applicazione dell’istituto dell’usucapione al bene demaniale e, più in particolare, a quello c... _OMISSIS_ ...
Non v’è dubbio che tralasciata ogni vertenza dottrinaria, la giurisprudenza è oramai orientata a mettere la parola fine ad ogni possibile apertura considerata l’interdizione disposta dall’art. 823, comma 1 c.c., per cui in alternativa alla pronuncia giudiziaria l’intervento amministrativo dell’autotutela per la rimozione dell’ostacolo illegittimo si afferma essere non solo possibile, ma addirittura auspicabile.

Maggiori perplessità rispetto ad aree a vocazione culturale destano quelle concernenti il demanio fluviale, un ruolo primario è assunto dallo spostamento fisico dell’asse fluviale che può coprire o, viceversa, scoprire zone del demanio e zone di proprietà privata.

Ciò in effetti non permette di ancorare ad un parametro sicuro la scelta per l’operatore di ricorrere all’autotutela oppure adottare misure ermeneutiche di certo ricorso all’azione giudiziale per il ragg... _OMISSIS_ ...fine istituzionale che si intende perseguire.

Per ben intenderci, ciò che comportava l’abbattimento di un manufatto edilizio abusivo perché non rispettoso delle distanze dall’ “alveus fluminis” potrebbe decadere di fondamento in quanto venuto meno per lo spostamento del medesimo nel corso del tempo, ciò che prima era illecito e, dunque, cagionevole per l’interesse pubblico, ora potrebbe non esserlo più.

Le finalità poste a base del rispetto delle distanze dai tratti fluviali sono perseguite sin dal regio decreto n. 523 del 1904, e riprese con la medesima ratio dal Codice della navigazione in riferimento al demanio marittimo, il quale tramanda in assenza di autorizzazione amministrativa il divieto di costruzione di opere all’interno di alvei di fiumi, torrenti, rivi e qualsiasi altra forma di canale corrente idrico che sia di proprietà pubblica.

A tale scopo, il legislatore persegue qualsias... _OMISSIS_ ...che possa alterare lo stato dei luoghi e le finalità a cui sono preservati mediante l’avvalimento in testa alla P.A. dello strumento di autotutela esecutiva.

Corrobora il favor per l’ausilio dell’autotutela in tema di opere vietate sui corsi d’acqua suddetti la parte più resiliente della giurisprudenza secondo cui non sussiste un particolare obbligo di motivazione per il provvedimento di ripristino delle condizioni di integrità violate, essendo bastevole il mero richiamo alla norma di legge.

Come poc’anzi ricordato in ambito demaniale marittimo, il codice della navigazione si “prende cura” dell’interezza della proprietà pubblica in esso disciplinata citando in diverse occasioni la più celere forma di tutela dell’Autorità a cui compete la gestione del bene asservito all’interesse della collettività.

Prima facie, viene in menzione l’art. 54 che sanziona l’... _OMISSIS_ ...siva con l’ingiunzione diretta al contravventore di riportare alla situazione originaria il bene oggetto di violazione, la condotta di quest’ultimo è assunta contra legem se arbitraria e cosciente nel contrasto che arreca all’ordinamento, non così invece nel caso in cui il comportamento tenuto sia stato reso necessario non da una propria coscienza volitiva ma da un evento calamitoso che contraddistingue l’esimente della causa di forza maggiore.

La misura della demolizione coattiva è una diretta conseguenza dell’accertamento dell’illegittimità anche se acclarata in ordine retroattivo rispetto a questa.

Il demanio marittimo necessita di un controllo cartografico congiunto dalle varie competenze istituzionali, più segnatamente la Capitaneria di Porto e l’Ufficio tecnico comunale, che sono deputate a un esame preventivo conforme alla gestione funzionale dell’area e ad apprestare la document... _OMISSIS_ ... sia della conformazione costiera sia dell’aggiornamento catastale, comprovante l’attendibilità della condizione di abusivismo nell’opera oggetto di abbattimento.

Il godimento del bene demaniale come si sa deve essere oggetto di rapporto concessorio, l’abuso viene identificato pertanto se l’area posta ad oggetto di quest’ultimo non sia coincidente con quella effettivamente occupata.

In tal caso, l’occupazione da legittima diviene usurpativa, perché decontestualizzata dal confine giuridico, e come tale oggetto di censura.

L’attenzione per le distanze è invece prevista dall’art. 55 del codice della navigazione, il quale dispone una fascia di rispetto dalla zona demaniale di 30 metri entro la quale non possono essere eseguite nuove opere se prive della correlata autorizzazione compartimentale.

In tal guisa, viene ad essere sanzionata non solo l’occupaz... _OMISSIS_ ...lla proprietà demaniale, ma anche quella interessata della fascia limitrofa a confine, il limite imposto se oltrepassato comporta la contravvenzione esecutiva allo stesso modo della condotta primaria contra legem.

Il disposto della norma richiamata per il mantenimento delle distanze è predominante rispetto anche ad una situazione apparentemente lecita perché oggetto di un regolare provvedimento concessorio di occupazione di suolo pubblico.

E’ il caso emblematico di un chiosco limitrofo alla zona demaniale marittima conforme al diritto in quanto costruito in seguito ad un legittimo titolo edilizio, la compatibilità con le esigenze dell’interesse pubblico deve infatti essere vagliata anche in corrispondenza a quelle demaniali, considerato lo stato dei luoghi, e non solo a quelle concernenti l’occupazione di suolo pubblico urbano.

Ne scaturisce che in circostanze tali il titolo edilizio e la concessione di suol... _OMISSIS_ ...esauriscono i “nulla osta” necessari a rendere fedele la condotta materiale all’ordinamento pubblico, essendo doveroso anche l’allineamento alla misura precauzionale delle distanze teorizzata dall’art. 55 mediante il conseguimento dell’ulteriore concessione ivi espressa.

Il contenuto stringente della liceità ricavabile dalla corrispondenza alla regolamentazione edilizia è superabile altresì dalla mancata osservanza di un’altra figura di diritto puntualizzata motu proprio in autonomia dal legislatore nell’art. 24 del regolamento di esecuzione al codice della navigazione.

Lo “strappo” al tessuto sociale può quindi verificarsi a posteriori pur se il rapporto è stato originariamente assunto legittimamente, il contesto cautelativamente legiferato all’art. 24, infatti, avverte sull’obbligatorietà dell’osservanza delle dimensioni della zona concessa e delle modal... _OMISSIS_ ...o della sua fruizione, significando che qualsiasi variazione successiva debba essere preventivamente consentita mediante atto suppletivo debitamente preceduto da adeguata istruttoria.

La fallacia di questa operazione prodromica è riprovevole e come tale censurata tramite l’ordinanza di sgombero eseguita in regime di autotutela.

Anche l’annullamento della concessione demaniale marittima per inapplicabilità de iure della normativa storicamente assunta per il rinnovo automatico, in quanto intervenuta a rapporto scaduto, comporta che l’occupazione sia da ritenersi abusiva: al riguardo, viene ope legis richiamato il contenuto di cui all’art. 54 del codice della navigazione che legittima il provvedimento demolitorio.

L’occupazione abusiva del bene immobile riproduce un nodo cruciale della dottrina di ogni tempo e cristallizza il principio, mutuato dall’esatta posizione opposta, che sia il sogget... _OMISSIS_ ...la proprietà privata che quello privato sulla proprietà pubblica, privi di un titolo legittimante, pongono in essere una condotta materiale lesiva di interessi di parte dando vita ad un illecito permanente, ossia resistente per tutto il tempo di persistenza dell’usurpazione.

Da un lato, quello pubblico, quando ciò riverbera i suoi effetti sulla proprietà fondiaria in capo ad un privato trova rispondenza nella sanatoria rubricata nella norma fondamentale di cui all’art. 42 bis del Codice degli espropri (T.U.Es. n. 327/2001); dall’altro, quello privato, cioè quando il comportamento affligge l’esercizio vincolato del bene patrimoniale pubblico, la risoluzione è affidata con prelazione alla giustizia sommaria esecutiva di cui all’art. 823, comma 2 c.c.

In ogni caso, fino a quando non viene posta in essere l’attività discrezionale riparatrice della P.A. l’illecito rimane senza fine continuando a produrre... _OMISSIS_ ... dannosi.

L’ordinanza ingiuntiva è immediatamente esecutiva, ciò significando che non costituisce un passaggio preliminare la diffida di adempimento per segnalare l’abusivismo al destinatario quale mera aspettativa di una possibile soluzione conciliativa, l’unico indefettibile presupposto è costituito dall’accertamento della proprietà pubblica e dalla inefficace esplicazione dei suoi esiti devolutivi direttamente nei confronti del consociativismo a cui è rivolta.

Tuttavia, è bene precisare che qualora sussista l’incertezza sulla proprietà oggetto di salvaguardia e non è dato comprendere l’esatta estensione dei confini rispetto a quella privata, in riferimento al demanio marittimo, l’art. 32 cod. nav. soccorre prevedendo l’attività tecnica volta all’accertamento della delimitazione, in questo caso il disbrigo delle operazioni interessate rende necessario comunicare un avvio amministrat... _OMISSIS_ ...mento.

Un dovuto correttivo alla regola appena riportata risiede nell’esigenza di superare il dubbio generato dalla dimostrazione del cambiamento della linea costiera quale ambito di demarcazione della demanialità.

L’esecuzione di un’azione coercitiva di tutela amministrativa in presenza di una contestuale azione penale volta ad acclarare la situazione di occupazione abusiva del bene pubblico è inammissibile se l’esito del rito giudiziario dell’illecito penalistico decreta che la fattispecie non costituisce reato.