Ambito di applicazione e di esclusione dell'autotutela di cui all'art. 823 del codice civile

AMBITO DI APPLICAZIONE DELL'ART. 823 C.C.: I BENI PATRIMONIALI INDISPONIBILI

Attesa la classificazione edotta dagli schemi codicistici, è resa ora possibile la sussunzione della norma sull’abuso nella realtà fenomenica che ci circonda, rispettando comunque il filo conduttore del discrimine tipologico.

La regola principale dettata dall’orientamento predominante è che il potere di autotutela di cui all’art. 823, comma 2 c.c. si adatti al contesto immobiliare sia demaniale che patrimoniale indisponibile, tuttavia la sua perfetta esecuzione dipende dal binomio di presupposti che specificano la sfera giuridica del bene.

I due profili coinvolti, soggettivo e oggettivo, devono necessariamente caratterizzare l’esercizio pubblico della “cosa”, significando in caso in cui ciò non avvenga l’interdizione dall’uso dello strumento coattivo di conservazione.

Più segnatamente, lad... _OMISSIS_ ...ur essendo stato “predestinato” dal provvedimento amministrativo, non sia effettivamente utilizzato in conformità all’uso vincolato stabilito decade il fondamento stesso del potere tipico di cui in menzione.

Il corollario non sfugge al principio dell’onere della prova previsto dal dispositivo di cui all’art. 2697 c.c., per cui invocare l’autotutela amministrativa è ammissibile per esercitare la difesa sulla res pubblica soltanto se l’Ente titolare della potestà prova i fatti che ne legittimano l’applicazione, dimostrando con ciò incontrovertibilmente la configurabilità dei presupposti predetti nella fattispecie oggetto di contraddittorio.

L’afflato partecipato, seppur generalizzato alla classificazione subita dal bene pubblico, trova corrispondenza in una casistica contingente in cui la frequenza concreta della sua ripetitività è espressa nella specie riprodotta della sua stessa esecuzi... _OMISSIS_ ...overo rimane esclusa soltanto la generica area dei beni patrimoniali.

L’azione coercitiva dettata dall’autotutela possessoria è ravvisabile anche quanto il bene demaniale deve essere trasformato ad un uso proprio di un bene indisponibile, e tale scelta viene effettuata prima del recupero materiale del medesimo.

Cosicché, se il bene è originariamente contemplato come demaniale, ma successivamente, in vista del diverso utilizzo, è oggetto di spossessamento per una diversa funzione, considerato che comunque quest’ultima è finalizzata ad uno scopo collettivo pur sempre ricadente nel regime giuridico tutelato, si ravvisa non solo il perseguimento del fine prefissato dalla legge ma, di conseguenza, anche la legittimità dello strumento di recupero adoperato.

L’attribuzione del potere di autotutela crea l’affidamento nella P.A. del dovere di intervento ogni qualvolta si crea una situazione ostativa... _OMISSIS_ ... dell’interesse legittimo a cui il bene è devoluto, ciò ingenera la convinzione che l’Autorità non abbia la facoltà di astenersi dall’azione pur se non obbligata a farlo.

In tal senso, la turbativa è oggetto di indagine per cui, se accertata la violazione, in seguito, si può disporre la reprimenda: in sintesi, soltanto all’esito del sopralluogo attestante le modifiche surrettiziamente apportate allo stato materiale quo ante indirizzato allo scopo sociale può eseguirsi la misura cautelare di risanamento.

A contrario, ricorrendo i presupposti fattuali prima ricordati, nulla osta all’emissione del provvedimento amministrativo di interruzione del comportamento lesivo illegittimo che, pertanto, non necessita né di particolari altre formalità, né tantomeno di attesa, in termini di pregiudizialità, dell’impugnazione di un’altra misura cautelare, opposta con una richiesta di revoca, come ad esempio è quella... _OMISSIS_ ...confisca, e pendente ipso facto sullo stesso bene giuridico.

Il carattere autoritativo della misura in commento dispone la sua applicazione erga omnes per la salvaguardia dell’esercizio vincolato al quale il bene è asservito, di talché se ne deduce anche il ruolo autonomo che l’istituto de quo possiede in relazione ad eventuali forme di difesa statuite nell’ambito del controllo sul demanio da altre disposizioni normative.

Peraltro, ciò risponde anche alle esigenze espresse dal legislatore nel contenuto dell’art. 823, comma 2 di concedere ampia discrezionalità all’Amministrazione nella scelta dello strumento più idoneo per il ripristino della legalità, precetto che stricto sensu non stabilisce un ordine imposto per l’uso dell’autotutela in alternativa o in subordine ai mezzi ordinari.

In definitiva, il dato letterale fornito dalla collocazione sistemica e dal tenore letterale de... _OMISSIS_ ...omma 2 c.c. non deve fuorviare l’operatore pratico al quale compete il “potere-dovere” di autotutela per la rimozione della situazione illegittima di abusivismo creata e perdurante sul patrimonio pubblico, di conseguenza la tutela potestativa ascritta all’autorità dalla norma potrà essere invocata ed agita sia per i beni demaniali, che per quelli compresi nell’insieme di quelli non utilizzabili in quanto devoluti al fine collettivo della comunità territorialmente interessata e sottoposti pertanto al medesimo regime giuridico.



AMBITO DI ESCLUSIONE DELL'ART. 823 C.C.: I BENI PATRIMONIALI DISPONIBILI


La disciplina specifica dell’art. 823, comma 2, istituente il potere amministrativo dell’autotutela in alternativa alle forme ordinarie di tutela giudiziaria, non si applica ai beni rientranti nel patrimonio definito disponibile.

La conformazione della norma citata e... _OMISSIS_ ...posizione schematica a sostegno del bene demaniale, a cui si equipara quello indisponibile, non consente in alcun caso l’estensione dei benefici di un’azione immediata, quando l’immobile è sottoposto ad una condotta compromissiva della sua funzionalità, se si è in presenza di questa classificazione che, come si ricorda, è concettualmente prevista come pubblica soltanto in relazione al profilo soggettivo, essendo che in realtà non acquisisce alcun regime giuridico privilegiato stante la subordinazione alle regole di diritto privato, tanto commerciali quanto giudiziarie.

Ne deriva una forzata interpretazione del caso pratico, che sottende all’attenzione del giudice, per comprendere se l’atto di iniziativa della P.A., come ad esempio un ordine di rilascio di un bene sottoposto a locazione, oramai scaduta, sia da intendersi in base al rapporto giuridico di godimento a favore del terzo più come una diffida per inadempimento, qual... _OMISSIS_ ...unto di vista reattivo al lassismo moroso, che come una forma di autotutela.

Al riguardo, rimanendo nei confini di un valido tecnicismo, è più corretto definire l’ordine di rilascio come un’intimazione di sfratto, ma sicuramente non si è in presenza di una giustizia esecutoria, come attività prodromica dell’autotutela patrimoniale.

In corso di istruttoria sarà cura del giudice, secondo la connotazione analitica che appartiene al suo potere cognitivo, andare a ricercare elementi che possano configurare i presupposti di appartenenza del bene al demanio pubblico o al patrimonio disponibile, significando al riguardo la pronuncia di annullamento del provvedimento impugnato emesso in funzione di autotutela.

La fattispecie in commento pone l’accento anche su un altro contesto a cui si informa il comportamento dell’autorità amministrativa, in tal senso essa assume un ruolo privo della sua definizione p... _OMISSIS_ ...ritaria qualificando il proprio operato iure privatorum, ossia come fosse ad agire “similmente ad un privato”, e come tale osservante le regole codicistiche di diritto civile.

L’astrazione della potestà pubblica di previsione del modello autoritativo richiama l’istituto della carenza di potere assoluta da cui scaturisce la sanzione della nullità provvedimentale.

Nella classificazione delle sanzioni amministrative occorre considerare la gravità del vizio afferente all’atto amministrativo emesso ed efficace, in tale prospettiva la carenza di potere in assoluto presuppone la mancata previsione di legge del potere e la conseguente nullità per difetto di attribuzione, più segnatamente l’atto non produce effetti ab initio come se non fosse mai esistito.

In tema di provvedimento amministrativo emesso in regime di autotutela, l’omologazione al contenuto tam quam non esset di cui all’ar... _OMISSIS_ ...ella legge n. 241/1990 appare prima facie ratificata dalla giurisprudenza amministrativa, la quale, affinché possa statuire sulla nullità dell’atto, ricerca i presupposti fondamentali del bene, se demaniale o patrimoniale indisponibile, per verificare l’applicazione o meno della tutela potestativa.

Tuttavia, è ancora oggetto di discussione, in similitudine al provvedimento ablativo emesso fuori termini, se il ricorso al concetto di carenza di potere oggetto del vizio assoluto sia di natura astratta o concreta.

In effetti, la questione cambierebbe in merito alla misura adottata per la caducazione dei suoi effetti, non più nullità ma annullabilità, dunque rilevante in caso di assenza di impugnazione perché se la prima categoria è qualificata da una mancata previsione del potere di legge, la seconda, invece, dal difetto dei suoi presupposti di applicazione.

Prescindendo dall’esercizio di poteri pubblicistici ... _OMISSIS_ ...A uti cives, la giurisdizione del giudice ammnistrativo è de iure esclusa dalla conoscenza della controversia insorta sul cespite annoverabile come patrimonio disponibile.

Il corollario dedotto comporta la sua piena efficacia in ogni rapporto giuridico contratto sul patrimonio disponibile da parte dell’Ente proprietario, e riconducibile ai profili civilistici previsti dalla legislazione in materia, come ad esempio la locazione ed il comodato d’uso.