Efficacia e finalità dei Piani di edilizia economica popolare (P.E.E.P.)

PIANIFICAZIONE --> PIANI URBANISTICI ATTUATIVI --> PEEP --> DURATA, DECADENZA, REITERAZIONE, PROROGA

La durata estesa (18 anni) del vincolo (certamente espropriativo) imposto nel Peep è all’evidenza ascrivibile alla giusta considerazione dell’imponenza ed efficacia di simili interventi, e le disposizioni contenute nella legge 18 aprile 1962, n. 167 (recante “disposizioni per favorire l’acquisizione di aree fabbricabili per l'edilizia economica e popolare”) costituiscono lex specialis.

In quanto perpetuazione di un vincolo conformativo collegato alla subzonizzazione insita nel p.e.e.p. scaduto, le previsioni di tale strumento attuativo, anche se non più eseguibile per il decorso del tempo, hanno stabilmente determinato l'assetto definitivo e di dettaglio della parte del territorio interessato, su cui quindi non possono incidere le previsioni di carattere programmatorio del piano regolatore generale.
... _OMISSIS_ ... scadenza del P.E.E.P. (Piano di edilizia economica popolare), se certamente si ha la caducazione delle dichiarazioni di pubblica utilità ex lege e dei vincoli espropriativi che ne derivano ai sensi dell’art. 9 della Legge n. 167/1962, resta salvo il vincolo conformativo derivante dalle destinazioni di zona che il Piano, in quanto strumento attuativo del P.R.G., ha posto; pertanto, la scadenza del Piano non determina l’automatica preclusione alla realizzazione di interventi edificatori in ipotesi conformi alle predette prescrizioni di zona destinate a sopravvivere alla decadenza dei vincoli espropriativi.

L'intervenuta decadenza del P.E.E.P., conseguente al decorso del termine di diciotto anni dalla data della sua approvazione, non può che privare il potere ablatorio dell'amministrazione del suo presupposto, relativo alla sussistenza di un efficace vincolo espropriativo; il che equivale ad affermare che se l'ente espropriante, nonostante la dec... _OMISSIS_ ..., agisce in ablazione, questi opera senza poteri espropriativi ed attua attività materiale illecita.

La perdita di efficacia di un P.E.E.P., non implica il riconoscimento del carattere di "zona bianca" all’area che in esso risultava inserita. A riguardo, l’art. 9 della legge n. 167 del 18 aprile 1962 attribuisce espressamente ai piani di zona per l’edilizia economica e popolare il valore di piani particolareggiati di esecuzione, ai sensi della legge 17 agosto 1942, n. 1150. La scadenza del termine previsto per la loro attuazione priva i suddetti piani di efficacia per la parte in cui non abbiano avuto esecuzione, permanendo invece a tempo indeterminato l’obbligo di osservare, nella costruzione di nuovi edifici e nella modificazione di quelli esistenti, gli allineamenti e le prescrizioni di zona stabiliti nei piani stessi.

I piani di edilizia economica e popolare hanno valore di piani particolareggiati, e ad... _OMISSIS_ ...conferisce un termine di validità che inizialmente era di dieci anni (L. 22 ottobre 1971, n. 865, art. 38), termine poi portato a quindici anni (L. 27 giugno 1974, n. 247, articolo unico) e infine a diciotto (L. 5 agosto 1978, n. 457, art. 51).

L'art. 1-bis del d.l. 22 dicembre 1984, nr. 901, convertito, con modificazioni, nella legge 1 marzo 1985, nr. 42, è norma speciale destinata ad applicarsi ai soli Piani di Zona scadenti entro il 31 dicembre 1987, ovvero già scaduti alla data di entrata in vigore della norma medesima, mentre il piano approvato in epoca anteriore a tali scadenze è soggetto alla ordinaria efficacia decennale ex art. 9 della legge nr. 167 del 1962.

In considerazione dell’obiettiva specialità della normativa in tema di edilizia residenziale, rispetto a quella generale sugli espropri, nonché della valorizzazione delle ben diverse problematiche suscettibili di emergere nell'ambito della realizzazione di un singolo inte... _OMISSIS_ ...ato, o di un piano di zona dall'altro, costituisce ragione idonea a giustificare la proroga del p.e.e.p., la chiara indicazione delle esigenze future, mentre non occorre esplicitare le ragioni che non hanno consentito l'attuazione del piano nel periodo di originaria validità.

Diversamente dalla previsione del termine di decadenza quinquennale del vincolo espropriativo impresso con il PRG introdotto dall’art. 9 del D.P.R. n. 327/2001, l’art. 9 della legge 167/1962 stabilisce al terzo comma che “l’approvazione dei piani equivale a dichiarazione di indifferibilità ed urgenza di tutte le opere” ed al quinto comma che “le aree comprese nel piano rimangono soggette, durante il periodo di efficacia del piano stesso ad espropriazione”, la cui durata è predeterminata in 18 anni dall'art. 51, l. 5 agosto 1978, n. 457, prorogabile di altri due ai sensi del comma 2° dello stesso art. 9.

La decadenza del P.E.... _OMISSIS_ ...nche il venir meno della convenzione urbanistica attuativa, per cui non vi è spazio per alcun invito ad adempiere nei confronti del soggetto con cui è stato stipulato l'accordo.

Il vincolo derivante dall'inclusione di un'area nel p.e.e.p., non è soggetto al termine quinquennale di efficacia di cui all'articolo 2, della L. n. 1187 del 1968, ma al ben più lungo periodo di cui all’articolo 9, ultimo comma, della L. 18 aprile 1962 n. 167.

PIANIFICAZIONE --> PIANI URBANISTICI ATTUATIVI --> PEEP --> EFFICACIA

La perdita di efficacia di un piano di zona per l’edilizia economica e popolare, quale piano urbanistico attuativo, comporta che lo stesso non può più essere portato ad esecuzione per la parte in cui è rimasto inattuato, non potendosi pertanto più eseguire gli espropri, preordinati alla realizzazione delle opere pubbliche e delle opere di urbanizzazione primaria, né potendosi procedere all’ulteriore ... _OMISSIS_ ...sidenziale, fermo restando invece che devono continuare ad osservarsi le sue previsioni, destinate ad essere applicate a tempo indeterminato anche in presenza di un piano urbanistico generale.

Le previsioni relative alle volumetrie e agli indici menzionati nel P.E.E.P. presentano una perdurante efficacia, atteso che il decorso del periodo previsto dalla legge comporta che non si possano più emanare atti di dichiarazioni della pubblica utilità di ulteriori opere (per la decadenza dei vincoli preordinati all’esproprio conseguenti all’approvazione dello strumento attuativo), ma non produce alcun effetto sulla sua efficacia, quanto alle previsioni di conformazione della proprietà.

La ultrattività delle disposizioni urbanistico-edilizie di un PEEP scaduto non si estende a tutte le utilizzazioni a fini edificatori delle relative aree, ma esclusivamente a quella relativa all’edificazione residenziale pubblica.

Non p... _OMISSIS_ ...rasto tra il P.e.e.p. e il P.r.g. o il P.d.f.: esso infatti deve di regola trovare insediamento nelle zone previste come zone di espansione dell'aggregato urbano, ancorché non ancora edificate. Qualora, poi, la zona oggetto del piano non fosse già prevista come zona di espansione destinata ad edilizia residenziale, come nel caso che essa avesse destinazione agricola nel Piano regolatore generale, l'approvazione del P.e.e.p. costituisce un provvedimento a duplice effetto, in quanto è ad un tempo approvazione di variante allo strumento urbanistico fondamentale o di secondo livello (Piano regolatore generale o Piano di fabbricazione) ed approvazione di piano di zona attuativo di terzo livello.

Il P.E.E.P., per la sua valenza urbanistica, produce l'effetto di apporre sulla proprietà privata il vincolo preordinato all'esproprio, costituente condizione necessaria, insieme alla esistenza di una valida ed efficace dichiarazione di pubblica utilità, per l'esercizio... _OMISSIS_ ...ropriativo.

La scadenza del piano di edilizia economica e popolare ne elide l'efficacia a fini ablatori, senza incidere, però, sulle sue prescrizioni (che rilevano a tempo indeterminato, anche dopo la sua scadenza) e tantomeno su quelle dello strumento urbanistico generale, in particolare laddove assoggettano l'edificazione ad uno strumento urbanistico attuativo.

L'efficacia dei piani per l’edilizia economica e popolare, originariamente decennale, è stata portata a 18 anni dall’art. 51 della legge 5 agosto 1978, n. 457; per l’intero periodo di efficacia del piano, le aree che vi sono comprese rimangono soggette ex lege ad espropriazione.

La questione di legittimità costituzionale della previsione di efficacia del piano per l'edilizia economica e popolare (pari a 18 anni), appare manifestamente infondata, poiché la durata del vincolo espropriativo in questione non appare irragionevole né tale da superare il li... _OMISSIS_ ...ale sopportabilità da parte del proprietario che ne è inciso.

Ai sensi dell’art. 9, commi 1, 3 e 5, L. n. 167/1962 i Piani di Zona per l’Edilizia Economico e Popolare sono strumenti urbanistici di livello esecutivo e/o attuativi, aventi un’efficacia di 18 anni (inizialmente l’art. 9, comma 1, L. n. 167/1962 prevedeva un’efficacia di 10 anni, poi aumentata in 15 dall’art. 38 L. n. 865/1971 ed infine in 18 anni dall’art. 51 L. n. 457/1978).

Gli effetti legali tipici derivanti dal PEEP consistenti nel vincolo preordinato all’esproprio e contestuale dichiarazione di pubblica utilità, allorquando vi sia variante allo strumento urbanistico generale, vanno determinati al momento in cui diventa efficace l’atto di approvazione del suddetto piano generale ovvero di una sua variante, secondo il chiaro disposto dell’art 9 comma primo d.p.r. 327/2001.

PIANIFICAZIONE --> PIANI U... _OMISSIS_ ...ATIVI --> PEEP --> FINALITÀ

Le previsioni del P.E.E.P. sono conformative rispetto alle previsioni del P.R.G., con il quale, per definizione, non possono essere in contrasto. Invero, il Piano di edilizia economica e popolare rientra in un disegno normativo volto a consentire che l’acquisizione di aree fabbricabili per l’edilizia economica e popolare venga inquadrata in uno strumento urbanistico più ampio, cosicché esso non può essere in contrasto con un precedente piano urbanistico generale, di cui costituisce pur sempre l’attuazione.

La pianificazione attuativa, di cui è manifestazione il p.e.e.p. previsto dalla legge 18 aprile 1962, n. 167, costituisce, al pari del p.r.g., espressione della potestà pianificatoria, seppure declinata in ottica più specifica e, per così dire, operativa: la costitutiva finalità attuativa propria di tale programmazione di dettaglio, peraltro, impone all’Amministrazione la con... _OMISSIS_ ...azione di molteplici e potenzialmente contrastanti interessi anche non strettamente urbanistici ed è, pertanto, innervata da valutazioni eminentemente discrezionali in ordine non solo al quomodo, ma pure al quando.

Il P.E.E.P. (Piano di Edilizia Economica e Popolare), consiste in un piano particolareggiato, contenente dichiarazione di pubblica utilità delle opere in esso previste, finalizzato a definire urbanisticamente comprensori di aree da destinare ad edilizia residenziale pubblica e a servizi complementari.

Il Piano di Zona per l'edilizia residenziale pubblica è stato introdotto dalla Legge 18.4.1962, n. 167, quale strumento urbanistico finalizzato essenzialmente all'acquisizione di aree edificabili da destinare alla costruzione di alloggi in relazione all'accertato fabbisogno abitativo previsto per l'arco temporale di un decennio.

L’esigenza manifestata dal Comune di voler offrire abitazioni “nuove” pe... _OMISSIS_ ...quo;immigrazione appare estranea alle finalità a cui è preordinato il p.e.e.p. il quale non costituisce uno strumento generale di politica demografica ma è rivolto specificamente a soddisfare le esigenze abitative delle fasce meno abbienti.

Il PEEP è uno strumento per l’individuazione di aree da destinare all’edilizia economica e popolare e non può essere utilizzato per individuare aree dove gli alloggi sono già presenti, al fine precipuo di destinarli agli occupanti per ovviare a procedure di sfratto già in essere. Deve pertanto ritenersi illegittimo l’utilizzo da parte del Comune di tale strumento pianificatorio non per i fini suoi propri.

I piani di zona, istituiti dalla legge 18 aprile 1962 n. 167, hanno una duplice natura, alla quale si correla simmetricamente una duplice funzione; dare attuazione alle previsioni contenute nei piani urbanistici generali e, in tale veste, hanno natura di strumenti urbanistici attuativi ... _OMISSIS_ ...llo alla stregua dei piani particolareggiati di cui all’art. 13 della L. n. 1150/1942 ed una funzione più generale di carattere sociale ed economico, giacché attraverso di essi le amministrazioni preposte programmano i propri interventi in materia di edilizia residenziale.

Il Piano di Zona per l'edilizia residenziale pubblica è stato introdotto dalla L. n. 167/1962, quale strumento urbanistico finalizzato essenzialmente all'acquisizione di aree edificabili da destinare alla costruzione di alloggi in relazione all'accertato fabbisogno a...


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