La concessione del suolo pubblico: richiesta, rilascio, diniego, revoca e decadenza

Occorre in prima battuta affermare, in uno con la Giurisprudenza amministrativa, che «tutta la disciplina concernente l’occupazione del suolo pubblico è posta anche a presidio della sicurezza pubblica, sia sotto il profilo della circolazione pedonale che veicolare».


In virtù del principio di sussidiarietà che abbiamo analizzato nel capitolo precedente, l’ente preposto a concedere l’autorizzazione per l’occupazione del suolo pubblico è il Comune e l’occupazione del suolo pubblico viene regolata dai regolamenti comunali. Di conseguenza, non può essere omogenea e unitaria sull’intero territorio nazionale. Sebbene quindi le modalità generali possano, in concreto, essere simili (si pensi alle... _OMISSIS_ ... concessione di suolo pubblico esige sempre e comunque una decisione ponderata in ordine al bilanciamento dell’interesse pubblico con quelli privati eventualmente confliggenti, di cui dare conto nella motivazione, stante il loro carattere discrezionale, con la conseguenza che la Pubblica amministrazione interessata, prima di concederla, deve, attraverso apposita istruttoria, effettuare una accurata ricognizione sulla meritevolezza degli interessi coinvolti.
Orbene, una volta richiesta ed ottenuta la concessione del suolo pubblico da parte del Comune, in capo al concessionario sorge un’obbligazione specifica, vale a dire il pagamento di un corrispettivo in favore dell’ente concedente, definito canone.

... _OMISSIS_ ... del suolo pubblico avviene su istanza di parte: occorre infatti che il soggetto interessato all’occupazione dello spazio pubblico presenti una apposita richiesta al Comune proprietario del suolo pubblico.


Come abbiamo visto nel paragrafo che precede, le modalità di richiesta della concessione del suolo pubblico vengono stabilite da regolamenti comunali e/o provinciali, per cui è impossibile in questa sede analizzare compiutamente tali modalità.

Ciò che non differisce è sostanzialmente l’iter procedurale per la richiesta della concessione in esame che, come abbiamo visto poc’anzi, inizia con la c.d. fase dell’iniziativa: il soggetto privato deve, infatti, predisporre un’istanza indirizzata al Si... _OMISSIS_ ...to amministrativo, ossia la c.d. fase istruttoria, l’istanza deve generalmente contenere una serie di elementi, quali, ad esempio, l’indicazione delle generalità del richiedente; l’ubicazione esatta del tratto di area o di spazio pubblico che si chiede di occupare e la superficie o estensione lineare dell’occupazione che si intende realizzare; l’oggetto dell’occupazione, la sua durata, i motivi a fondamento della stessa, gli estremi dell’eventuale autorizzazione all’esercizio dell’attività che si intende ivi svolgere, se prescritta, e dell’autorità che ha provveduto al rilascio, la descrizione dell’opera che si intende, eventualmente, eseguire, le modalità di utilizzazione dell’area; l’impegno ad osservare le nor... _OMISSIS_ ...mborso delle spese per un eventuale sopralluogo istruttorio.

Può essere, inoltre, previsto che la domanda sia corredata da specifica documentazione tecnica (quale, ad esempio, la planimetria dei luoghi interessati dalla richiesta). Parimenti, è consentito per l’ufficio comunale preposto di richiedere al soggetto istante una integrazione documentale entro un determinato termine ovvero di procedere d’ufficio all’acquisizione di tale documentazione.

Una volta terminata la c.d. fase istruttoria, si passa alla c.d. fase decisoria, ovvero il momento deliberativo del procedimento amministrativo, che deve concludersi con un provvedimento espresso. Secondo la giurisprudenza amministrativa di merito, infatti, non è p... _OMISSIS_ ...oncessione è infatti soggetta al regime del rilascio del provvedimento espresso e non può certo essere ritenuta assentibile mediante una sorta di autodichiarazione.
È proprio durante tale fase che viene a determinarsi concretamente il contenuto dell’atto da adottare e si provvede alla formazione ed emanazione dello stesso, e, una volta accertata la sussistenza di tutti gli elementi e condizioni necessarie al fine di poter emanare un provvedimento positivo, l’ufficio preposto rilascia l’atto di concessione o di autorizzazione ad occupare il suolo pubblico, nel quale vengono indicate la durata dell’occupazione, la misura dello spazio di cui è consentita l’occupazione nonché le condizioni alle quali è subordinata la concessione o autorizzazione. N... _OMISSIS_ ...|


Diniego.
Abbiamo appena analizzato come l’iter per la concessione del suolo pubblico possa avere esito positivo, con il provvedimento finale costituito dalla concessione del suolo pubblico, così come richiesta dal soggetto istante.
Ben può accadere che il procedimento amministrativo in esame si concluda con un esito negativo, di diniego della concessione per l’occupazione del suolo pubblico.


Ciò può avvenire, ad esempio, per ragioni di inammissibilità della domanda (perché carente di un elemento essenziale), oppure a causa della mancata integrazione da parte dell’istante della documentazione richi... _OMISSIS_ ...olo pubblico in favore della collettività rispetto all’interesse privato sotteso alla richiesta di concessione.


Come ogni provvedimento di diniego di una concessione, la giurisprudenza ha da sempre chiarito che la motivazione del diniego può ritenersi congrua e corretta attraverso il semplice rinvio alla istruttoria svolta ed ai criteri ai quali l’ufficio si è attenuto nel rilasciare le concessioni richieste dai singoli interessati. Ad ogni buon conto, si ritiene che il diniego della concessione dell’uso del suolo pubblico richiesta per il soddisfacimento di un interesse privato deve essere congruamente motivato, non essendo sufficiente una motivazione generica ed atecnica. Nello stesso senso, ancora il T.A.R. Lazio, che sostiene come «la pre... _OMISSIS_ ...lo pubblico, che non è un’arbitraria opposizione alla domanda del richiedente ma si basa sull’esistenza di una valida ragione di tutela del pubblico interesse».

In buona sostanza, possiamo dunque affermare come il provvedimento di diniego della concessione per l’occupazione del suolo pubblico debba pur sempre essere motivato, anche solo in riferimento alla preponderanza dell’interesse pubblico sull’interesse privato.
Silenzio assenso.
Com’è noto, in via generale, il presupposto alla base dell’applicazione dell’istituto del silenzio assenso è quello secondo il quale, nei procedimenti ad istanza... _OMISSIS_ ...gge n. 241/1990, «nei procedimenti ad istanza di parte per il rilascio di provvedimenti amministrativi, il silenzio dell’amministrazione competente equivale a provvedimento di accoglimento della domanda, senza necessità di ulteriori istanze o diffide, se la medesima amministrazione non comunica all'interessato, nel termine di cui all’articolo 2, commi 2 o 3, il provvedimento di diniego».

La Giurisprudenza amministrativa è del tutto unanime nel ritenere che tale istituto non si applichi al procedimento di rilascio di una concessione per l’occupazione del suolo pubblico, che, pertanto, deve concludersi con un provvedimento esplicito. Ciò in quanto nella materia in commento devono prevalere «insopprimibili ed ovvie esigenze... _OMISSIS_ ...zione del suolo pubblico è la stessa natura del provvedimento richiesto che esclude la formazione del silenzio assenso, venendo in rilievo un atto di disposizione di un bene pubblico previa valutazione di interessi pubblici del tutto prevalenti sulle esigenze di semplificazione insite nella generalizzazione del silenzio assenso ad opera della legge 14 maggio 2005, n. 80».

In conclusione, pertanto, l’istituto del silenzio assenso, sebbene dettato per finalità di semplificazione e snellimento dell’iter procedurale amministrativo, non può trovare applicazione nel procedimento volto al rilascio della concessione per l’occupazione del suolo pubblico, in quanto l’interesse pubblico, che deve pur sempre essere valutato dalla Pubblica ... _OMISSIS_ ...| Revoca e decadenza.
È bene in primo luogo affermare come la revoca e la decadenza della concessione per l’occupazione del suolo pubblico, sebbene comportino lo stesso effetto di far cadere ex post la concessione medesima, siano diverse nei loro presupposti. La revoca della concessione, infatti, comporta il ritiro della concessione per vizi di merito del provvedimento, mentre la decadenza dà luogo ipso iure alla cessazione della concessione a causa dell’inadempimento degli obblighi essenziali a questa connessi.

Partendo dalla revoca della concessione, occorre senz’altro ricordare come i regolamenti comunali e provinciali siano le principali fonti della revoca medesima: generalmente in tu... _OMISSIS_ ...nsione in qualsiasi momento a giudizio insindacabile dell’amministrazione, ovviamente in base a determinate disposizioni dei competenti uffici.

A parlare di revoca della concessione per l’occupazione del suolo pubblico è l’art. 27, comma 5 del codice della strada, secondo il quale «i provvedimenti di concessione ed autorizzazione …, che sono rinnovabili alla loro scadenza, indicano le condizioni e le prescrizioni di carattere tecnico o amministrativo alle quali esse sono assoggettate, la somma dovuta per l’occupazione o per l’uso concesso, nonché la durata, che non potrà comunque eccedere gli anni ventinove. L’autorità competente può revocarli o modificarli in qualsiasi momento per sopravvenuti motivi di pub... _OMISSIS_ ...nto: ‹‹per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell’interesse pubblico originario, il provvedimento amministrativo ad efficacia durevole può essere revocato da parte dell’organo che lo ha emanato ovvero da altro organo previsto dalla legge. La revoca determina la inidoneità del provvedimento revocato a produrre ulteriori effetti. Se la revoca comporta pregiudizi in danno dei soggetti direttamente interessati, l'amministrazione ha l’obbligo di provvedere al loro indennizzo».
Dalla lettura del combinato disposto sopra riportato si evince il principio cardine in materia di revoca della concessione, ovvero la natura discrezionale del potere esercitato d... _OMISSIS_ ...ate: «il potere di revoca delle concessioni di occupazione di suolo pubblico resta connotato da un’ampia discrezionalità, esigendo esso solo una valutazione di opportunità, pur se ancorata alle condizioni legittimanti dettagliate all’art. 21 quinquies della legge n. 241/1990, che consistono nella sopravvenienza di motivi di interesse pubblico, nel mutamento della situazione di fatto (imprevedibile al tempo dell’adozione del provvedimento) e in una rinnovata e diversa valutazione dell’interesse pubblico originario». Sebbene il potere della pubblica amministrazione sia connotato da ampia discrezionalità, nella medesima pronuncia i giudici veneti sostengono altresì che «la revoca delle concessioni di suolo pubblico deve essere preceduta dal con... _OMISSIS_ ... a sostegno della revoca debbono rivelare la consistenza e l’intensità dell’interesse pubblico che si intende perseguire; la motivazione della revoca deve essere profonda e convincente nell’esplicitare i contenuti della nuova valutazione dell’interesse pubblico e la sua prevalenza su quello del privato».

Una breve notazione: revoca non è sinonimo di disdetta della concessione. A far luce su questa differenza è il T.A.R. Lazio, il quale afferma – con una pronuncia scevra da dubbi interpretativi – che «la disdetta di una concessione di suolo pubblico postula che il provvedimento concessorio spieghi i suoi effetti sino alla scadenza e produce, alla scadenza, il mancato rinnovo della concessione, mentre la revoca ... _OMISSIS_ ...denza della concessione per l’occupazione del suolo pubblico, possiamo affermare (come abbiamo fatto all’inizio del paragrafo) che tale istituto comporta la cessazione ipso iure della concessione a causa di un inadempimento degli obblighi essenziali a questa connessi.

Il T.A.R. Veneto qualifica la decadenza come una revoca sanzionatoria, «derivante dall’accertata inosservanza di obblighi, o dall’accertamento di comportamenti irregolari, nell’esercizio dell’attività connessa al rapporto di concessione».
Recentemente, il Consiglio di Stato ha affermato come «costituiscono elementi essenziali della concessione per l’occupazione del suolo pubblico anche la superficie concessa e l... _OMISSIS_ ...quo; ed una violazione delle disposizioni concernenti l’utilizzazione del suolo concesso, giustificativi di una pronuncia di decadenza». Inoltre, nella medesima pronuncia, «ai fini della pronunzia di decadenza, il concessionario viola gli obblighi nascenti dal titolo abilitativo relativo all’utilizzo del suolo pubblico e, dunque, non ne rispetta i limiti, non solo se occupa un’estensione maggiore di quella autorizzata, ma anche quando realizza sulla stessa un’opera diversa rispetto a quella assentita, risultando l’autorizzazione all’occupazione del suolo pubblico essere stata concessa espressamente per la collocazione su di esso di tale manufatto».

Anche il mancato pagamento dei canoni inerenti la ... _OMISSIS_ ... T.A.R. Toscana: «è illegittimo il provvedimento di decadenza dalla concessione di occupazione di suolo pubblico per mancato pagamento dei canoni laddove non sia stato preceduto dalla diffida al pagamento degli stessi»