DEMANIO E PATRIMONIO --> CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE --> CONCESSIONE DEMANIALE MARITTIMA --> CESSAZIONE DEL RAPPORTO --> PROROGA EX LEGE --> RAPPORTO CON IL DIRITTO COMUNITARIO
La direttiva 123/06/CE, nel suo complesso, non presenta i caratteri della direttiva dettagliata e particolareggiata e, dunque, self-executing.
La finalità del legislatore è rispettare gli obblighi comunitari in materia di libera concorrenza e consentire ai titolari di stabilimenti balneari di completare l'ammortamento degli investimenti nelle more del riordino della materia, da definire in sede di Conferenza Stato-Regioni; corollario di tale impostazione è che le disposizioni della l. n. 194/2009 si riferiscono esclusivamente alle concessioni nuove, o a quell... _OMISSIS_ ...ed inammissibile interpretazione porterebbe a ritenere che il legislatore abbia abrogato espressamente la disciplina della proroga automatica introdotta nel 1993, in quanto in contrasto con la normativa europea, salvaguardandone gli effetti e, in tal modo, operando in contrasto con la disciplina comunitaria.
L’art. 1 comma 246 della legge n. 145/2018 nulla ha a che vedere con la direttiva 1212/2006 n. 2006/123/CE (c.d. direttiva Bolkestein) che all’articolo 12 prevede il necessario ricorso a procedure di selezione dell’aspirante concessionario del demanio marittimo mediante gara o altro procedimento ad evidenza pubblica.
La situazione di incertezza normativa nel settore delle concessioni demaniali marittime è nota e non necessita di particolari consi... _OMISSIS_ ...alla temporanea sospensione dello smontaggio stagionale delle strutture fino al 31 dicembre 2020 di cui alla c.d. norma salva-lidi.
In tema di proroga ex lege delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreativa, si ritiene che l’art. 1 comma 246 della legge n. 145/2018 nulla abbia a che vedere con la direttiva n. 2006/123/CE (c.d. direttiva Bolkestein) che all’articolo 12 prevede il necessario ricorso a procedure di selezione dell’aspirante mediante gara o altro procedimento ad evidenza pubblica.
L'assegnazione di una concessione in assenza di trasparenza costituisce disparità di trattamento a danno di imprese che potrebbero essere interessate alla medesima concessione solo qualora siffatta concessione presenti un interesse transf... _OMISSIS_ ...o, il luogo della sua esecuzione o le sue caratteristiche tecniche, tenendo conto delle caratteristiche proprie dell'appalto in questione, nonchè della situazione geografica del bene e del valore economico di tale concessione. Da ciò deriva che la disparità di trattamento potrebbe essere giustificata da motivi imperativi di interesse generale, in particolare dalla necessità di rispettare il principio della certezza del diritto e, in buona sostanza, il legittimo affidamento del concessionario uscente, con una verifica caso per caso, potendosi giustificare la proroga ove determinata dalla necessità di consentire al concessionario di ammortizzare gli investimenti realizzati.
L’art. 12, paragrafi 1 e 2 della direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio del 12 d... _OMISSIS_ ..., che prevede la proroga automatica delle autorizzazioni demaniali marittime e lacuali in essere per attività turistico ricreative, in assenza di qualsivoglia procedura di selezione tra i potenziali candidati; l’art. 49 TFUE deve essere interpretato nel senso che osta a una normativa nazionale, come quella di cui ai procedimenti principali, che preveda una proroga automatica delle concessioni demaniali pubbliche in essere per attività turistico ricreative, nei limiti in cui tali concessioni presentano un interesse transfrontaliero certo.
La disapplicazione (rectius: violazione) della Legge nazionale 145/18 (in tema di proroga ex lege delle concessioni demaniali marittime) non realizzerebbe l’adempimento degli obblighi dello Stato Italiano rispetto agli impegni euro-u... _OMISSIS_ ...4/2009, come convertito in legge 25/2010 (ovvero sia pure implicitamente previo rinvio pregiudiziale alla Corte di Giustizia) per incompatibilità di tale disposizione con le norme ed i principi del diritto comunitario, non può trovare accoglimento sia perché la procedura di infrazione è stata archiviata, ma soprattutto perché la direttiva 123/06/CE che integra i principi di diritto comunitario non è di diretta applicazione.
Il provvedimento di diniego della proroga ex lege della concessione demaniale marittima, ricorrendone i presupposti, è illegittimo perché in palese violazione della legge nazionale 145/2018, ovvero l’unica normativa che possa applicarsi nella specie, attesa la prevalenza della legge nazionale sulla direttiva Bolkestein, che non è self-executing e pertan... _OMISSIS_ ...d disapplicazione in evidente mera violazione della legge.
Il provvedimento di diniego della proroga prevista dalla legge nazionale per le concessioni demaniali marittime da parte del dirigente comunale costituisce un mero atto illegittimo e non può integrare in alcun modo una attuazione della Bolkestein: a contrariis, infatti, il diniego di proroga delle concessioni sul territorio nazionale a “macchia di leopardo” non eviterà l’imminente ed altamente probabile avvio della procedura di infrazione nei confronti dell’Italia, che resterà inadempiente in assenza dell’approvazione della normativa di riordino della materia e di attuazione della direttiva.
Le concessioni demaniali marittime ad uso turistico-ricreativo rientrano in linea di princ... _OMISSIS_ ...ione, con conseguente illegittimità di un regime di proroga “ex lege” delle concessioni aventi ad oggetto risorse naturali scarse (regime ritenuto equivalente al rinnovo automatico delle concessioni in essere, espressamente vietato dall'art. 12 della direttiva).
Anche la più recente proroga legislativa automatica delle concessioni demaniali marittime in essere fino al 2033, prevista dall'articolo unico, comma 683, della legge n. 145/2018 contrasta con la normativa comunitaria, in quanto rievoca norme nazionali già dichiarate in contrasto con l'ordinamento europeo dalla Corte di Giustizia nel 2016 (determinando una loro inammissibile reviviscenza giuridica), e, inoltre, il recente intervento della Corte di Giustizia, Sezione V, con la sentenza del 30 gennaio 2018, in ... _OMISSIS_ ...RLF|Quanto alla scarsità della risorsa di cui all'art. 12 della direttiva Bolkestein, la Commissione Europea ha avviato la procedura di infrazione a carico dello Stato italiano in relazione alla disciplina di cui all’art. 1, commi 682 e 683, della legge n. 145/2018, osservando, tra l'altro, quanto segue: a) la normativa italiana, oltre ad essere incompatibile con il diritto dell'Unione Europea, crea incertezza giuridica per i servizi turistici balneari, scoraggia gli investimenti in un settore fondamentale per l'economia italiana e già duramente colpito dalla pandemia di coronavirus, causando nel contempo una perdita di reddito potenzialmente significativa per le autorità locali italiane; b) gli Stati membri sono tenuti a garantire che le autorizzazioni, il cui numero è limitato per ... _OMISSIS_ ...i, trasparenti e oggettivi; c) l'obiettivo è fornire a tutti i prestatori di servizi interessati, attuali e futuri, la possibilità di competere per l'accesso a tali risorse limitate; d) la proroga automatica delle concessioni per altri quindici anni vieta alle autorità locali di avviare o proseguire procedimenti pubblici di selezione per l'assegnazione di concessioni che altrimenti sarebbero scadute, in violazione del diritto dell'Unione.
La direttiva servizi prevede l’attribuzione dei titoli concessori solo attraverso gare ad evidenza pubblica, anche al fine di garantire tutela ad interessi transfrontalieri, e la direttiva Bolkestein è ostativa a disposizioni legislative nazionali di proroga automatica in favore dei titolari di concessioni demaniali marittime.
... _OMISSIS_ ...a indizione delle gare.
L’applicabilità dei principi sanciti dalla Direttiva Bolkestein (2006/123/CE) non può dipendere dall’epoca del rilascio concessioni demaniali marittime, dovendo trovare applicazione il principio tempus regit actum, e dovendo il provvedimento amministrativo di proroga essere esaminato alla luce della disciplina anche eurounitaria vigente.
La normativa sulle proroghe ex lege della scadenza di concessioni demaniali marittime è illegittima, perché equivalenti a un rinnovo automatico di per sé ostativo a una procedura selettiva, come auspicato dalla normativa comunitaria.
Proprio in relazione all’art. 1, commi 682 e ss., l. 145/2018, la Commissione europea ha avviato un’ulteriore procedura d’infrazione (n. 20... _OMISSIS_ ...a per i servizi turistici balneari, scoraggia gli investimenti in un settore fondamentale per l’economia italiana e già duramente colpito dalla pandemia di coronavirus, causando nel contempo una perdita di reddito potenzialmente significativa per le autorità locali italiane».
Il provvedimento di diniego della proroga della concessione demaniale marittima prevista dalla legge nazionale da parte del dirigente comunale costituisce un mero atto illegittimo e non integra in alcun modo una attuazione della Bolkestein: a riprova di ciò, sarebbe sufficiente considerare che il diniego di proroga delle concessioni sul territorio nazionale a “macchia di leopardo” non eviterà l’imminente ed altamente probabile avvio della procedura di infrazione nei confronti d... _OMISSIS_ ...stata sulla prevalenza del principio di concorrenza su interessi imprenditoriali (privati) reputati recessivi in esito ad una comparazione fondata sull’interesse pubblico in concreto, con conseguente illegittimità della proroga ex lege delle concessioni demaniali marittime.
Il dibattito sulla compatibilità comunitaria della disciplina nazionale che prevede la proroga ex lege delle concessioni demaniali marittime è continuato anche dopo la sentenza della C.G.U.E. del 14 luglio 2016, soprattutto in ambito dottrinale. Da più parti, invero, si è negato che il diritto dell’Unione imponga l’obbligo di evidenza pubblica per il rilascio delle concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative.
Nell'ambito della proroga ex lege delle concession... _OMISSIS_ ...lla risorsa naturale scarsa (requisito la cui sussistenza la Corte di giustizia ha demandato al giudice nazionale); il secondo, che entra in contrasto frontale con la sentenza del giudice europeo, volto radicalmente ad escludere la possibilità di far rientrare le concessioni demaniali marittime con finalità turistico-ricreative nella nozione di autorizzazione di servizi e, quindi, nel campo di applicazione dell’art. 12 della citata direttiva.
Dai ripetuti interventi legislativi di proroga ex lege delle concessioni demaniali marittime (e dalle correlative procedure di infrazione aperte dalla Commissione Europea) è derivata una situazione di sicura incertezza, che sarebbe ulteriormente alimentata dall’improvvisa cessazione di tutti i rapporti concessori in atto, come c... _OMISSIS_ ...tti temporali della decisone di immediata disapplicazione del regime di proroga ex lege delle concessioni demaniali marittime. La graduazione degli effetti è resa necessaria dalla constatazione che la regola in base alla quale le concessioni balneari debbono essere affidate in seguito a procedura pubblica e imparziale richiede di prevedere un intervallo di tempo necessario per svolgere la competizione, nell’ambito del quale i rapporti concessori continueranno a essere regolati dalla concessione già rilasciata.
I rapporti concessori oggetto di eventuali giudicati formatisi sulla normativa di cui all’art. 1, commi 682 e 683, legge n. 145 del 2018, che dispone la proroga automatica e generalizzata fino al 31 dicembre 2033 delle concessioni demaniali in essere, successiv... _OMISSIS_ ...e implicazioni derivanti dalle modifiche normative (cui sono equiparate le sentenze della Corte di giustizia) successivamente intervenute a disciplinare il rapporto. La particolarità della vicenda discende dal fatto che la sentenza Promoimpresa è stata pronunciata nel 2016, quindi prima della modifica normativa del 2018, sicché essa non costituisce quella sopravvenienza idonea ad incidere sul giudicato formatosi successivamente.
La giurisprudenza nazionale, allo stato, oscilla tra una tendenza “europeista”, tesa alla disapplicazione delle norme interne che hanno prorogato la durata delle concessioni demaniali in ragione del contrasto con l’art. 12 della Direttiva n. 163/2006 (cd. “Bolkestein”) ritenuto di portata self executing con il conseguente ob... _OMISSIS_ ...quando esse prevedano proroghe automatiche, per carenza di auto-esecutività della Direttiva medesima.
Per il contrasto con il diritto eurounitario, la proroga ex lege della concessione demaniale marittima non comporta effetti, ma tali conseguenze sono state regolate con decorrenza dal 31 dicembre 2023, allo scopo di consentire un opportuno intervallo temporale necessario all’organizzazione delle procedure di rinnovo, per evidenza pubblica, delle concessioni (o degli interventi normativi meglio in detta decisione auspicati).
Le disposizioni di cui all’art. 49 TFUE e all’art. 12 della direttiva 2006/123/CE attengono al caso delle proroghe automatiche delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreativa e non possono essere applicate ... _OMISSIS_ ... di valutazione circa la loro scarsità, e coinvolgono interessi sociali connessi alla tutela dell'occupazione, che appaiono ictu oculi diversi e peculiari rispetto a quelli che vengono in gioco nello sfruttamento a fini turistici delle aree costiere da parte delle imprese del settore.
La proroga automatica delle concessioni demaniali marittime di cui all’art. 1, comma 682 della L. n. 145/2018 contrasta con il diritto europeo.
DEMANIO E PATRIMONIO - CONCESSIONE E AUTORIZZAZIONE - CONCESSIONE DEMANIALE MARITTIMA - CESSAZIONE DEL RAPPORTO - PROROGA EX LEGE - RAPPORTO CON IL DIRITTO COMUNITARIO - DIPENDE DALL'INTERESSE TRANSFRONTALIERO CERTO
L’articolo 49 TFUE deve essere interpretato nel senso che osta a una normativa nazionale, ...
_OMISSIS_ ...te una proroga automatica delle concessioni demaniali pubbliche in essere per attività turistico-ricreative, nei limiti in cui tali concessioni presentano un interesse transfrontaliero certo.
L’articolo 49 TFUE – che garantisce la libertà di stabilimento dei cittadini di uno Stato membro nel territorio di un altro Stato membro – osta a una normativa nazionale che consente una proroga automatica delle concessioni demaniali marittime in essere, nei limiti in cui tali concessioni presentano un interesse transfrontaliero certo, poiché il loro rilascio in totale assenza di trasparenza ad un’impresa con sede nello Stato membro dell’amministrazione concedente costituisce una disparità di trattamento a danno di imprese con sede in un altro Stato membro che ...
_OMISSIS_ ...Amministrazione: quanto meno per verificare se sussistano i presupposti per ritenere inapplicabile il divieto di proroga ex lege, ossia se si possa escludere, in ragione delle relative caratteristiche geografiche ed economiche, un interesse transfrontaliero certo, da valutarsi sulla base di tutti i criteri rilevanti, quali l'importanza economica dell'appalto, il luogo della sua esecuzione o le sue caratteristiche tecniche, tenendo conto delle ...
Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi di pronunce giudiziali estratte da un nostro codice o repertorio, nel quale le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle pronunce a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare.