Il vincolo culturale deve ritenersi sussistente per essere stata emessa la comunicazione dell’avvio del relativo procedimento nelle more del perfezionamento del procedimento espropriativo, risultando irrilevante che il decreto di vincolo sia stato emesso dopo il decreto di esproprio.
L'espropriazione costituisce un modo di acquisto della proprietà che produce, in sostanza, gli stessi effetti dell’alienazione, determinando un mutamento della titolarità del diritto di proprietà. Tale operazione effettuata su un bene demaniale di interesse storico-artistico è nulla. Tuttavia va precisato che mentre gli immobili appartenenti allo Stato riconosciuti di interesse storico, archeologico e artistico fanno parte del demanio pu...
_OMISSIS_ ... c.c. Tale disposizione non qualifica i beni in questione alla stregua di demanio comunale e/o provinciale, limitandosi a stabilire che essi “sono assoggettati” al regime del demanio pubblico, che è ovviamente cosa ben diversa. Volendo applicare l’art. 824 c.c. anche ai beni immobili regionali riconosciuti di interesse storico, archeologico e artistico ‘a norma delle leggi in materia’, è evidente che deve farsi riferimento alle specifiche norme contenute nel Codice dei beni culturali. Il Codice all’art. 54, 1 e 2 comma, contiene il tassativo elenco dei beni inalienabili, che non comprende gli immobili dichiarati di interesse storico-artistico ai sensi dell’art. 10, comma 1 (l’inalienabilità è prevista per gli immobili dichiarati di interesse ...
_OMISSIS_ ...el Ministero ai sensi dell’art. 55 d.lgs. 42/2004.
La legittimità del provvedimento amministrativo va apprezzata avuto riguardo alla situazione di fatto e di diritto esistente al momento della sua adozione: conseguentemente il procedimento di apposizione del vincolo ex articolo 10, comma 3, lettera a), D.Lgs. n. 42/2004 avviato e concluso con l’emanazione del decreto di tutela quale bene d’interesse culturale particolarmente importante, successivamente alla conclusione del procedimento di esproprio, non inficia lo stesso.
La disciplina dell’espropriazione nell’ambito della legislazione di tutela dei beni culturali assolve nello stesso tempo a finalità di tutela (conoscenza, conservazione e protezione della cosa) e di fruizione/val...
_OMISSIS_ ...azione del bene (già dichiarato) culturale, espropriazione per fini strumentali ed espropriazione per interesse archeologico. Pur nell’unitaria finalità generale di tutela/fruizione del bene culturale, i tre istituti si differenziano per la funzione specifica perseguita, per l’oggetto e, in parte, per la procedura.
Nel caso di espropriazione del bene culturale il fine è di assicurare la miglior tutela e fruibilità pubblica del bene già conosciuto e dichiarato di interesse culturale; in questo caso la dichiarazione di pubblica utilità coincide con la manifestazione di volontà di assicurare migliori condizioni di tutela e fruibilità del bene vincolato mediante l’acquisto al demanio pubblico. Le specificità sono le seguenti: oggetto dell’esproprio è un b...
_OMISSIS_ ...zione di un’opera con effetto di trasformazione del territorio; il Ministero ha la facoltà di autorizzare gli enti locali, su loro richiesta, ad effettuare l’espropriazione, ferma la dichiarazione di pubblica utilità da parte del Ministero stesso.
Nell’ambito della legislazione di tutela dei beni culturali, il fine specifico dell'espropriazione per fini strumentali o per interesse archeologico, è quello di isolare o restaurare monumenti, assicurarne la luce o la prospettiva, garantirne o accrescerne il decoro o il godimento da parte del pubblico, facilitarne l'accesso, ovvero eseguire ricerche archeologiche: l’oggetto è un immobile che non è stato dichiarato di interesse culturale. La dichiarazione di pubblica utilità richiede l’approvazione di ...
_OMISSIS_ ...ello di eseguire un’opera o un intervento con trasformazione dell’area; il procedimento non prevede fasi in capo ad enti territoriali non regionali.
Il dpr 327/2001 non si applica all'espropriazione di un bene culturale, mentre si applica in via suppletiva alle specifiche fattispecie di esproprio strumentale e per ricerche archeologiche.
PROCEDURA --> BENI CULTURALI --> ARTT. 95-96 D.LGS. 42/2004
Le specificità della fattispecie dell'art. 95 del Codice dei Beni Culturali sono le seguenti: oggetto dell'esproprio è un bene già qualificato come bene culturale, che può anche essere un bene mobile; scopo primario dell'espropriazione è anzitutto l'acquisizione del bene, per la sua migliore fruizione, e non la realizzazione di un'oper...
_OMISSIS_ ...ci ed aree" è necessario per "isolare o restaurare beni culturali immobili" per "assicurarne la luce o la prospettiva, garantirne o accrescere il decoro o il godimento da parte del pubblico, facilitarne l'accesso.
Nella fattispecie di cui all'art. 95 del Codice dei Beni Culturali e Ambientali (“espropriazione del bene culturale”) il fine è di assicurare la miglior tutela e fruibilità pubblica del bene già conosciuto e dichiarato di interesse culturale (vincolato); in questo caso la dichiarazione di pubblica utilità (ministeriale) coincide con la manifestazione di volontà di assicurare migliori condizioni di tutela e fruibilità del bene vincolato mediante l'acquisto al demanio pubblico; ai fini della dichiarazione di pubblica utilità (come prev...
_OMISSIS_ ...l Codice dei Beni Culturali e Ambientali (così come nella espropriazione dei beni archeologici), il fine specifico è quello di isolare o restaurare monumenti, assicurarne la luce o la prospettiva, garantirne o accrescerne il decoro o il godimento da parte del pubblico, facilitarne l'accesso, ovvero di eseguire ricerche archeologiche; l'oggetto è un immobile che non è (o non è ancora) stato dichiarato di interesse culturale (vale a dire l'immobile, in sé privo di interesse culturale, confinante o vicino a quello vincolato, oppure l'area sulla quale eseguire le ricerche archeologiche); la dichiarazione di pubblica utilità richiede l'approvazione di un progetto di isolamento o restauro etc. del monumento, ovvero della ricerca archeologica.
La tutela di un bene di partico...
_OMISSIS_ ...o alla realizzazione di una determinata opera pubblica, intesa come nuova ed autonoma edificazione. E il possibile ricorso a poteri di governo del territorio per tutelare un bene culturale è previsto dal legislatore, che all’art. 96 del d.lgs. 42/2004 (c.d. Codice dei beni culturali), espressamente prevede che “Possono essere espropriati per causa di pubblica utilità edifici ed aree quando ciò sia necessario per isolare o restaurare beni culturali immobili, assicurarne la luce o la prospettiva, garantirne o accrescerne il decoro o il godimento da parte del pubblico, facilitarne l’accesso”.
È vero che l’espropriazione di cui all’art. 96 del d.lgs. 42/2004 (c.d. Codice dei beni culturali) – giusto l’indiretto rinvio all’art...
_OMISSIS_ ...squo;ambito di una fase dell’iter espropriativo successiva a quella preordinata alla dichiarazione di pubblica utilità dell’opera.
Il Codice dei Beni Culturali delinea distinte tipologie di procedure espropriative che, pur nell’unitaria finalità generale di tutela/fruizione del bene culturale, si differenziano per la funzione specifica perseguita, per l’oggetto e, in parte, per la procedura seguita. Ed infatti, mentre l’art. 95 del suddetto Codice prevede che "i beni culturali immobili e mobili possono essere espropriati dal Ministero per causa di pubblica utilità, quando l'espropriazione risponda ad un importante interesse a migliorare le condizioni di tutela ai fini della fruizione pubblica dei beni medesimi", a mente del successivo ...
_OMISSIS_ ...ot;assicurarne la luce o la prospettiva, garantirne o accrescere il decoro o il godimento da parte del pubblico, facilitarne l'accesso". Nel primo caso, quindi, (espropriazione del bene culturale) il fine è di assicurare la miglior tutela e fruibilità pubblica del bene già conosciuto e dichiarato di interesse culturale (vincolato); in questo caso la dichiarazione di pubblica utilità (ministeriale) coincide con la manifestazione di volontà di assicurare migliori condizioni di tutela e fruibilità del bene vincolato mediante l’acquisto al demanio pubblico; ai fini della dichiarazione di pubblica utilità, non è quindi richiesta la previa approvazione di un progetto di intervento. Nel secondo caso, invece, (così come nella espropriazione dei beni archeologici), il fine sp...
_OMISSIS_ ...uire ricerche archeologiche; l’oggetto è un immobile che non è (o non è ancora) stato dichiarato di interesse culturale e la dichiarazione di pubblica utilità richiede l’approvazione di un progetto,
L’art. 95 del codice dei beni culturali e del paesaggio disciplina, con procedura peculiare rimessa al Ministero, l’espropriazione di un bene vincolato, quando questa è disposta per migliorare lo stesso bene ai fini della sua fruizione pubblica. Mentre la cosiddetta espropriazione per fini strumentali disciplinata dall’art. 96 concerne aree o edifici non vincolati ma vicini a quelli vincolati, che vengono espropriati - con le procedure ordinarie, in quanto compatibili (art. 100) - per migliorare la godibilità del bene vincolato, in continuità di rati...
_OMISSIS_ ...io, non è insuscettibile di essere espropriata ai sensi degli artt. 96 e 97 del medesimo codice, atteso che ciò che effettivamente rileva a fini ablativi non è tanto la classificazione del bene da espropriare, quanto le finalità che si intendono perseguire mediante la sua apprensione al demanio statale.
PROCEDURA --> BENI CULTURALI --> SPECIALITÀ DEL PROCEDIMENTO DI ESPROPRIAZIONE D.LGS. 42/2004
La specialità del procedimento di espropriazione di cui all'art. 95 del Codice dei Beni Culturali e Ambientali rispetto a quello disciplinato in via generale dal d.P.R. n. 327 del 2001, relativo alla espropriazione di immobili, o diritti relativi, per l'esecuzione di opere pubbliche o di pubblica utilità, risulta confermato sia dall'art. 100 del Codice, che rifer...
_OMISSIS_ ...t;, non citando l'art. 95 cit.; sia dall'art. 52 del d.P.R. n. 327 del 2001, che, in riferimento ai pertinenti articoli del Testo unico delle disposizioni in materia di beni culturali vigente all'epoca della sua entrata in vigore, dispone che "Nei casi di espropriazione per fini strumentali e per interesse archeologico, previsti dagli articoli 92, 93 e 94 del testo unico approvato con il decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 490, si applicano in quanto compatibili le disposizioni del presente testo unico", non venendo anche in tal caso citata la corrispondente disposizione sulla espropriazione dei beni culturali (art. 91).
PROCEDURA --> CONTRADDITTORIO, GIUSTO PROCEDIMENTO --> ART. 21 OCTIES L. 241/90 --> NEL PROCEDIMENTO ESPROPRIATIVO --> APPOSI...
_OMISSIS_ ... la previsione dell’opera da realizzare consistente in un parco archeologico, opera la fattispecie sanante ex art. 21-octies, comma 2, l. n. 241 del 1990, in quanto il vincolo non può che essere apposto sul terreno sul quale sono stati rinvenuti i reperti d’interesse archeologico, sicché il contenuto del provvedimento non può che essere quello di assoggettare al vincolo espropriativo l’area di rinvenimento dei reperti.
PROCEDURA --> CONTRADDITTORIO, GIUSTO PROCEDIMENTO --> CONCESSIONE DI SCAVI ARCHEOLOGICI
La concessione di scavi archeologici deve essere preceduta dalla comunicazione di avvio del procedimento al proprietario del fondo.
PROCEDURA --> CONTRADDITTORIO, GIUSTO PROCEDIMENTO --> OCCUPAZIONI PARTICOLARI --...
_OMISSIS_ ...na situazione d’urgenza ha necessariamente carattere temporaneo. Non si giustifica pertanto l'omissione del previo contraddittorio sulla base della asserita urgenza.
Anche alla luce del disposto di cui all'art. 21 octies della legge 7 agosto 1990 n. 241, in ipotesi di successive proroghe dell'occupazione disposta ex art. 88 D.lgs. n. 42/2004, pur in mancanza di una formale comunicazione dell’avviso di inizio del procedimento ex art. 7 legge n. 241/1990, qualora le istanze del privato abbiano avuto comunque ingresso nell’istruttoria procedimentale non è configurabile la lesione delle garanzie procedimentali, dovendosi confermare la sostanziale inutilità di una rinnovazione del procedimento a meri fini partecipativi che non potrebbe che sfociare in un provved...
_OMISSIS_ ... apposizione di un vincolo archeologico ha natura conformativa dello statuto proprietario, onde tal procedimento ha natura contenziosa ed è assistito da garanzie sostanziali e procedimentali poste a presidio della pretesa del titolare del bene (nei cui confronti si profila l'assoggettamento a tutela) di disporne liberamente e, a tal fine, di opporsi all'apposizione del vincolo su di esso. Al titolare, pertanto, dev’esser assicurato il complesso delle garanzie partecipative di cui all’art. 7 e ss. della l. 7 agosto 1990 n. 241, affinché egli possa far constare circostanze ed elementi idonei ad un'esatta (e, se del caso, differente da quella della P.A. procedente) valutazione sulle ragioni e la rilevanza del bene da sottoporre a vincolo.
L'obbligo di comunicazione ...
_OMISSIS_ ...t. 21 della legge 1 giugno 1939 n. 1089, salvo che non si rinvengano ragioni di particolare urgenza che giustifichino la deroga al predetto obbligo e che debbono essere esplicitate nel provvedimento. Qualora il provvedimento non rechi l'indicazione delle ragioni di urgenza l’omessa comunicazione di avvio del procedimento comporta l’annullamento del provvedimento.
La rilevazione di significativi indizi di presenze archeologiche nel sottosuolo fa sorgere il potere ed il dovere di adottare ogni misura idonea ad evitarne il danneggiamento. Sembra essere in ciò implicita la necessità di adeguate comunicazioni al proprietario in modo da assicurarsi che effettivamente costui non compia attività incompatibili.
PROCEDURA --> CONTRADDITTORIO, GIUSTO PROCE...
_OMISSIS_ ...turale comporta, in via cautelare, la temporanea immodificabilità dell’immobile limitatamente agli aspetti cui si riferiscono le prescrizioni contenute nella comunicazione stessa.
Deve ritenersi illegittimo il decreto con cui il Direttore Generale del Ministero per i beni culturali o ambientali che appone un vincolo indiretto ex art. 21 L.1 Giugno 1939 n. 1089 su aree di proprietà privata, nel caso in cui l’adozione di detto decreto non sia stata preceduta dalla comunicazione agli interessati dell’avviso di avvio del procedimento.
Lo scopo perseguito dell’avviso ex art. 7 L. 241/1990, e per quanto attiene i vincoli indiretti, va individuato in ordine non solo alla possibilità del proprietario di partecipare al procedimento, ma contestua...
_OMISSIS_ ...ibuito un ruolo determinante alla collaborazione del privato.
Le disposizioni della legge n. 241/1990, concernenti la comunicazione di avvio del procedimento, sono applicabili al procedimento d’imposizione di vincolo storico-artist...