Le garanzie partecipative nell'autotutela amministrativa

PROCEDURA --> CONTRADDITTORIO, GIUSTO PROCEDIMENTO --> AUTOTUTELA

La comunicazione di avvio del procedimento, prescritta dall’art. 7 della legge 7 agosto 1990 n. 241 sul procedimento amministrativo, costituisce una regola generale dell’azione amministrativa, soprattutto quando l’amministrazione eserciti il potere d’annullamento d’ufficio.

L'esercizio del potere di autotutela, anche dei titoli edilizi, è espressione di una potestà discrezionale della pubblica amministrazione. Il che comporta, il dovere di esaminare le memorie prodotte dall'interessato a seguito della comunicazione di avvio del procedimento, ancorché ciò non implichi la necessità di confutare analiticamente le allegazioni presentate, essendo sufficiente che il provvedimento finale sia corredato da una motivazione (nella specie assente) che renda nella sostanza percepibili le ragioni del mancato adeguamento dell'azione amministrativa ai detti... _OMISSIS_ ...imentali.

Affinché il potere di revoca sia esercitato legittimamente, è indispensabile il coinvolgimento dei soggetti che ne possono subire un pregiudizio, in modo che questi possano presentare osservazioni.

Il termine di 18 mesi entro il quale un atto amministrativo illegittimo può essere annullato d’ufficio, ai sensi dell'art. 21 nonies, l. 241/90 non si applica in relazione all’annullamento di concessioni demaniali marittime emesse anteriormente all’entrata in vigore della legge n. 124/2015, che ha introdotto tale termine, i quali restano assoggettati al regime di annullabilità “entro un termine ragionevole”, vigente anteriormente alla l. n. 124/2015.

Ai fini della legittimità di un provvedimento di autotutela occorre che all’interessato sia data la comunicazione di avvio del procedimento.

Costituisce ius receptum che, prima del ritiro in autotutela, debba necessariamente t... _OMISSIS_ ...ione l’art. 7 L. 241/1990 , al fine di consentire una effettiva partecipazione dell’interessato al relativo procedimento.

Non sono esigibili particolari garanzie partecipative in vista dell’annullamento in autotutela in presenza di un titolo edilizio rilasciato in base ad una errata rappresentazione della realtà giuridica e fattuale.

L'esercizio del potere di autotutela è espressione di rilevante discrezionalità che non esime la P.A. dal dare conto, anche sinteticamente, della sussistenza dei presupposti e il requisito motivazionale esigibile è integrato dall'allegazione del vizio che inficia il titolo edilizio, dovendosi tenere conto, per il resto, del particolare atteggiarsi dell'interesse pubblico in materia di tutela del territorio e dei valori che su di esso insistono, che possono essere prevalenti, se spiegati, rispetto a quelli contrapposti dei privati, nonché dall'eventuale negligenza o malafede del privato che ha i... _OMISSIS_ ...e la P.A.

L'atto di ritiro, avendo natura di secondo grado, richiede la previa partecipazione procedimentale.

L’atto di secondo grado è frutto della riedizione del potere esercitato in prima battuta ed è pertanto attratto alla relativa disciplina: pertanto, laddove l'atto ritirato non sia soggetto alla previa comunicazione di avvio del procedimento (nella specie perché atto di pianificazione) non si palesa la necessità di attivare la previa misura partecipativa neanche in sede di ritiro.

Il principio del contraddittorio è positivizzato nell’art. 7 L. 241/90 ed pienamente applicabile ai procedimenti di secondo grado con cui si incide, in via di autotutela, su atti favorevoli antecedenti.

Il ricorso all'autotutela (nella specie, per diniego di autorizzazione paesaggistica all'installazione di cartelloni pubblicitari) può avvenire solamente ricorrendo le condizioni di cui all’art. 21-nonies l. 241... _OMISSIS_ ...ussistendo le ragioni di interesse pubblico, entro un termine ragionevole e tenendo conto degli interessi dei destinatari e dei controinteressati.

Ove ricorrano i principi dell’autotutela, il provvedimento sanzionatorio – di norma vincolato – assume connotati discrezionali, connessi all’esigenza di bilanciamento fra gli interessi pubblici e privati coinvolti: un affidamento consolidato, in esito a S.C.I.A. non resa oggetto di tempestiva contestazione, in altre parole, rende la comunicazione di avvio di cui trattasi non mero adempimento formale, ma atto prodromico dell’autotutela, da esercitare comunque con provvedimento motivato.

Con riguardo all'annullamento in autotutela del provvedimento urbanistico, trattandosi di procedimento (benché di II grado) in materia di pianificazione generale, non trovano applicazione le norme partecipative.

L'art. 39, comma 2, del D.P.R. n. 380/2001 prevede una speci... _OMISSIS_ ...omunicazione di avvio del procedimento nei confronti dei proprietari degli immobili interessati, che si pone intermini di specialità rispetto alla norma generale costituita dall’art. 7 legge n. 241/90, relativamente all’adozione dei provvedimenti di annullamento regionali dei permessi di costruire. Ciò al fine di assicurare, in ogni caso, la partecipazione ai proprietari che, seppure fortemente incisi dal provvedimento, risultino soggetti differenti dai titolari del permesso di costruire e, come tali, non siano destinatari diretti del provvedimento di annullamento. Tali proprietari, difatti, potrebbero rimanere esclusi dal novero dei soggetti destinatari della comunicazione di avvio del procedimento, ai sensi della generale disposizione dettata dall’indicato art. 7.

L'interessato che lamenta la violazione dell'obbligo di comunicazione dell'avvio del procedimento di annullamento regionale del titolo edilizio ex art. 39, comma 2, del D.P.R.... _OMISSIS_ ... anche l'onere di allegare e dimostrare che, grazie alla comunicazione, egli avrebbe potuto sottoporre all'amministrazione elementi che avrebbero potuto condurla a una diversa determinazione da quella che invece ha assunto.

La violazione delle garanzie procedimentali non inficia il provvedimento di annullamento della sanatoria edilizia ove questo atto si ponga come dovuto per la mancanza di uno dei presupposti di legge, come l’ultimazione delle opere oggetto di condono entro il termine previsto dalla normativa.

La costante giurisprudenza rileva come l'emanazione di un atto di secondo grado, quale annullamento d'ufficio, revoca o decadenza, incidente su posizioni giuridiche originate da un precedente atto - come nel caso di revoca di precedente deliberazione di restituzione di terreno occupato senza titolo - deve essere preceduta dalla comunicazione di avvio del procedimento, salve eventuali ragioni di urgenza, da esplicitare adeguatame... _OMISSIS_ ...azione del provvedimento, e salvi i casi in cui all'interessato sia stato comunque consentito di evidenziare i fatti e gli argomenti a suo favore.

Il privato non può invocare la lesione di un legittimo affidamento derivante dall'esercizio del potere di autotutela allorquando l’iniziativa procedimentale viziata sia partita dallo stesso privato, sia palese l’illegittimità del provvedimento oggetto di autotutela, sia intercorso un lasso di tempo assai breve fra il rilascio del provvedimento contestato e l’esercizio del potere di autotutela.

Il recesso disciplinato dalla legge sul procedimento amministrativo è un provvedimento di revoca espressione di potere autoritativo e unilaterale il cui esercizio risulta doveroso perché funzionalizzato alla tutela di interessi pubblici.

I provvedimenti di revoca in autotutela di precedenti atti ampliativi della sfera giuridica di soggetti privati devono essere preceduti dall... _OMISSIS_ ... dell’avvio del procedimento; tuttavia, l'omissione di siffatto adempimento non vizia il provvedimento di revoca ove la P.A. dimostri in giudizio che non avrebbe potuto provvedere altrimenti.

Ogni provvedimento recante una determinazione decisoria di ritiro in via di autotutela di un precedente provvedimento ampliativo della sfera giuridica di un privato deve essere preceduto dalla comunicazione di avvio del relativo procedimento.

Sulla d.i.a., oggi sulla s.c.i.a., non si forma alcun provvedimento abilitativo tacito, suscettibile come tale di essere annullato in via di autotutela attraverso il rispetto delle correlate garanzie procedimentali, fra le quali la previa comunicazione di avvio del procedimento.

L'art. 7 legge 241/1990 sancisce la partecipazione dell’interessato all’azione amministrativa, proprio perché si concreta nel rispetto dei principi del giusto procedimento e della trasparenza, ha una portata... _OMISSIS_ ...on ammette deroghe, se non nei casi espressamente previsti; segue da ciò che il provvedimento di revoca di un precedente atto favorevole, poiché tende a cancellare dalla sfera giuridica del destinatario un vantaggio che in precedenza gli era stato concesso, abbisogna senz’altro della comunicazione, massimo essendo l’interesse del destinatario a conoscere, prima che la P.A. si determini in suo sfavore, gli atti e gli elementi che, in possesso della stessa, possono dar luogo alla sfavorevole determinazione.

La revoca della concessione per l'installazione di impianti pubblicitari deve essere preceduta dalla comunicazione di avvio del procedimento.

La revoca, essendo un atto di autotutela, deve seguire un procedimento in contraddittorio con l’interessato, che deve essere previamente avvisato.

L’esercizio dei poteri di autotutela deve essere preceduto dalla comunicazione di avvio del procedimento, in quanto ... _OMISSIS_ ...sato deve essere messo in condizione di controdedurre, e impone all’amministrazione di effettuare il bilanciamento tra i contrapposti interessi pubblici e privati coinvolti nella vicenda.

E' illegittimo l'autoannullamento del provvedimento di proroga della concessione di derivazione di acque non preceduto da comunicazione di avvio del procedimento a causa dell'erroneo presupposto, posto a base della decisione, circa il ritenuto carattere "vincolato" del provvedimento stesso.

Il provvedimento di annullamento d'ufficio da parte della P.A. deve formare oggetto di comunicazione di avvio del procedimento, considerato che il privato è destinatario di un provvedimento non solo sfavorevole ma che lo priva di un bene della vita già ottenuto in precedenza dalla stessa P.A..

Non serve la comunicazione di avvio del procedimento, né specifica motivazione, per annullare in autotutela un provvedimento lesivo per l'interessato... _OMISSIS_ ... Il Comune ha il dovere di comunicare al concessionario l'avvio del procedimento di revoca della concessione cimiteriale.

In caso di annullamento in autotutela, la regola secondo cui è necessario inviare ai controinteressati la comunicazione di avvio del procedimento trova una deroga nell'potesi in cui sussista l'esigenza di intervenire tempestivamente sul provvedimento.

In materia di provvedimenti che eliminano precedenti determinazioni ampliative della sfera giuridica dei destinatari la comunicazione di avvio del procedimento è doverosa e non derogabile in alcun modo da parte dell’amministrazione.

L'annullamento in autotutela del titolo edilizio deve essere preceduto dalla comunicazione d'avvio del procedimento.

In caso di annullamento in autotutela di un atto che esplica effetti giuridici protratti nel tempo il mutamento del quadro normativo di riferimento comporta che l'interesse pubblico all'annullam... _OMISSIS_ ...ipsa, e che, quindi, la mancata comunicazione d'avvio del procedimento non comporta alcuna illegittimità del provvedimento di annullamento in autotutela.

La revoca del provvedimento amministrativo deve essere preceduta dalla comunicazione d'avvio del procedimento.

L’annullamento in autotutela di un atto che incide negativamente su una posizione soggettiva non è lesivo per il soggetto inciso, che non ha motivo di dolersene, e tanto meno di dolersi del mancato avviso di avvio del relativo procedimento.

In via generale sussiste in capo all'Amministrazione Comunale l'obbligo di attivazione procedimentale, di cui agli artt. 7 e ss., della Legge n. 241 del 1990, in relazione al riesame o revisione di determinazioni già prese di assentibilità di progettati interventi edilizi, atteso che in tal caso necessita anche per il Comune l’adempimento di fornire apposita motivazione in ordine alle esigenze di tutela di uno specific... _OMISSIS_ ...blico prevalente rispetto agli interessi della parte ricorrente, allorquando sono rilevabili situazioni di affidamento sussistenti in concreto qualora sia stato rilasciato il permesso di costruire.

Il provvedimento di annullamento di una concessione edilizia, quale atto discrezionale, deve essere adeguatamente motivato in ordine all’esistenza dell’interesse pubblico, specifico e concreto, che giustifica il ricorso all’autotutela anche in ordine alla prevalenza del predetto interesse pubblico su quello antagonista del privato.

L’adozione di provvedimenti di revoca o decadenza dall’autorizzazione alla coltivazione di cava deve essere preceduta dalla comun...


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