L'obbligo di riqualificazione urbanistica a seguito di decadenza dei vincoli espropriativi

PATOLOGIA --> RISARCIMENTO DEL DANNO --> DANNO --> DA INOSSERVANZA OBBLIGO DI RIPIANIFICAZIONE

In caso di violazione del giudicato da parte degli uffici comunali, attesa la mancata attuazione al comando giudiziale relativo all’obbligo di riqualificazione urbanistica di area incisa da vincolo decaduto, l’esistenza del danno risarcibile deve ritenersi dimostrata in virtù della protratta incertezza sulla situazione di utilizzabilità dell’area priva di chiara destinazione urbanistica, nonostante un provvedimento giudiziale passato in giudicato che accerta l’obbligo di provvedere.

L'omessa ripianificazione di area incisa da vincoli decaduti, lasciando il terreno per lungo tempo in una condizione di stallo, disciplinata dalla L. n. 10 del 1977, art. 4, comporta certamente la lesione di un interesse legittimo del privato quale conseguenza di un'omissione della P.A., non tollerabile dall'ordinamento giuridico.
... _OMISSIS_ ...uo;inerzia mantenuta dall'Amministrazione a fronte di istanza di ripianificazione di area interessata da vincolo decaduto, determina, quantomeno a partire dall’entrata in vigore della L. 18 giugno 2009 n.69, l’eventuale responsabilità risarcitoria per il danno da ritardo in conseguenza dell’inosservanza dolosa o colposa del termine di conclusione del procedimento, per la quale vi è giurisdizione del G.A.

PATOLOGIA --> RISARCIMENTO DEL DANNO --> DANNO --> DA INOSSERVANZA OBBLIGO DI RIPIANIFICAZIONE --> DANNO DA RITARDO

Se è vero, in via di principio, che l’Amministrazione è tenuta, a prescindere dall’impulso della parte privata, ad iniziare il procedimento finalizzato alla riqualificazione dell’area mediante una specifica ed appropriata destinazione urbanistica, non può essere, però, trascurato che, in questa materia, il risarcimento del danno ingiusto da inosservanza dolosa o colposa del term... _OMISSIS_ ...one del procedimento presuppone – per la configurazione dell’elemento soggettivo della colpevolezza della P.A. – (quanto meno) l’avvenuta presentazione in via amministrativa di un’istanza di riqualificazione urbanistica da parte del proprietario interessato.

Se il Comune non provvede (tempestivamente) a pianificare nuovamente l’area incisa da vincolo decaduto, il proprietario non può vantare (nemmeno ai fini risarcitori), una pretesa giuridica all’attribuzione di una specifica edificabilità dell’area, ma può solo pretendere il risarcimento dei danni causati dal protrarsi dello stato di incertezza circa le possibilità di adeguata e razionale utilizzazione della proprietà del bene immobile. La lesione al bene della vita è pertanto identificabile non nello “ius aedificandi”, bensì nell’interesse alla certezza circa le possibilità di utilizzazione della proprietà, e quindi dei danni causa... _OMISSIS_ ...i dello stato di incertezza sull’impiego del bene immobile.

Il tenore della nuova disciplina pianificatoria da imprimere a terreno inciso da vincolo decaduto, è totalmente rimesso alla discrezionalità del Comune, per cui non è possibile, a fronte di inerzia di quest’ultimo, esprimere alcuna valutazione in ordine all’an ed al quantum del danno patito dal privato, che potrà essere eventualmente quantificato, alla stregua di “danno da ritardo”, solo dopo che l’Amministrazione avrà adempiuto al proprio dovere di “ripianificazione” delle aree interessate.

Va riconosciuto il danno da mancata ripianificazione.

Anche a voler estendere l’area propria del danno da silenzio al mero e generico “silenzio-inadempimento”, deve comunque rilevarsi come, anche in tal caso, debba sussistere ed essere accertato un preciso obbligo di provvedere. Pertanto, se l’Amministrazione... _OMISSIS_ ...erte ma ha avviato e portato avanti i procedimenti cui è tenuta per legge, non può essere riconosciuto alcun risarcimento.

Con riferimento al bene della vita consistente nella definizione del procedimento di variante tesa all'individuazione di destinazione urbanistica (nel caso di specie) di area incisa da vincolo decaduto e dunque di positiva utilizzabilità della proprietà, che è presupposto della sua concreta utilizzazione, non vi è dubbio che ogni ritardo nell'emanazione di atti necessari nel corso della procedura costituisce danno in quanto osta all'effettiva disponibilità del bene; trattasi di tutela risarcitoria connessa fondamentalmente al ritardo procedimentale sulla base del disposto dell’art. 2-bis, comma 1, della L. n.241/1990.

La mancata riqualificazione urbanistica di area incisa da vincoli decaduti nei termini normativamente previsti, espone l'amministrazione al risarcimento del danno causato dal mancato rispetto di termi... _OMISSIS_ ...usione del procedimento (ex art. 2 bis l. n. 241/1990); la responsabilità dell’amministrazione è da vagliare secondo i criteri del danno da ritardo “puro”, la cui sussistenza prescinde dunque dal quid e dal quomodo della futura regolazione urbanistica del terreno.

Il ritardo nell’adozione di nuove previsioni urbanistiche, per una zona diventata “neutra”, rappresenta una palese violazione delle regole di buona amministrazione (art.97 cost.) e, determinando una situazione d’incertezza oggettiva, viene a ledere ex se gli artt. 41 (princ. della libera iniziativa privata) e 42 cost. (funzione della proprietà privata), ovvero l’interesse proprietario, per il solo fatto che l’Amministrazione ha lasciato il terreno senza una destinazione di piano e, quindi, non consentendo una scelta di convenienza economica.

In ipotesi di decadenza del vincolo, a fronte di persistente inerzia dell'Ente territori... _OMISSIS_ ...di promozione degli interventi sostitutivi della Regione, oppure della procedura di messa in mora e tipizzazione giurisdizionale del silenzio davanti al giudice amministrativo, può configurarsi la lesione al bene della vita, identificabile non già nello "ius aedificandi" - attesa l'impossibilità di affidamento del proprietario in merito a specifiche qualificazioni dei suoli nell'esercizio del potere discrezionale inerente alla pianificazione del territorio - bensì nell'interesse alla certezza circa le possibilità di adeguata e razionale utilizzazione della proprietà .

Il ritardo nell’adozione di nuove previsioni urbanistiche, per una zona diventata “neutra”, rappresenta una palese violazione delle regole di buona amministrazione (art.97 cost.) e, determinando una situazione d’incertezza oggettiva, viene a ledere ex se gli artt. 41 e 42 cost., ovvero l’interesse proprietario per il solo fatto di aver lasciato... _OMISSIS_ ...reno senza una destinazione di piano che avrebbe potuto consentire una scelta di convenienza economica. Il ritardo, quindi, è un fatto illecito con colpa, discendente dalla violazione di norme costituzionali in connessione all’art. 2043 c.c..

In ipotesi d'inadempienza dell'obbligo di riqualificare il terreno inciso da vincolo decaduto, il richiesto risarcimento del danno non può essere esteso alla mancata edificabilità che potrebbe essere solo una mera aspettativa e/o auspicio; il solo danno risarcibile è quello da ritardo in merito ad una precisa qualificazione della zona, dando certezza ai rapporti privatistici.

Con riferimento al bene della vita consistente nella definizione del procedimento di variante tesa alla individuazione di destinazione urbanistica (nel caso di specie) di area incisa da vincolo decaduto e dunque di positiva utilizzabilità della proprietà, che è presupposto della sua concreta utilizzazione, non vi è dubbio c... _OMISSIS_ ... nella emanazione di atti necessari nel corso della procedura costituisce danno in quanto osta alla effettiva disponibilità del bene; trattasi di tutela risarcitoria connessa fondamentalmente al ritardo procedimentale sulla base del disposto testuale dell’art. 2-bis, comma 1, della L. n.241/1990 introdotto dalla L. n.69/2009.

La mancata riqualificazione urbanistica di area incisa da vincoli decaduti nei termini normativamente previsti, espone l'amministrazione al risarcimento del danno causato dal mancato rispetto di termini per la conclusione del procedimento (ex art. 2 bis l. n. 241/1990), sussistendone i presupposti oggettivi (nesso di causalità e danno) e soggettivi (colpa).

Il danno da ritardo nella riqualificazione del bene inciso da vincolo decaduto, risarcibile ex art. 2 bis L. n. 241/1990, può essere rapportato ai benefici ottenibili dalla riqualificazione se attuata nei termini, consistenti alternativamente: a) nell&rsquo... _OMISSIS_ ...onibilità di denaro conseguente a dismissione immobiliare (vendita dei beni) al valore probabile di mercato, derivante dalla diversa destinazione impressa dalla variante adottata (prudenzialmente ridotto del 30%); b) negli introiti derivanti dallo sfruttamento in proprio dell’area conformemente alla destinazione impressa dalla variante adottata (prudenzialmente ridotti del 30%) calcolati sulla base delle rendite normali di suoli consimili come risultanti da dati pubblici ed ufficiali in ambito provinciale.

In ipotesi in cui l’Amministrazione non proceda alla riqualificazione urbanistica di area incisa da vincolo decaduto, non può esservi valutazione del danno se non previa constatazione della sua sussistenza; e ciò può aversi solo all’esito del rinnovato esercizio del potere di pianificazione dal quale dipende o una futura destinazione edificabile del terreno di cui è causa, o una reiterazione del vincolo con esclusione del danno risarci... _OMISSIS_ ...ntualmente, ove ritenuto ammissibile, come danno da ritardo.

Con la scadenza del vincolo preordinato all’esproprio il paventato danno da ritardo nella riqualificazione urbanistica dipende da un futura destinazione edificabile del terreno, per cui trattasi di un danno non ancora concretizzato al momento della proposizione del ricorso; la relativa domanda risulta perciò inammissibile.

In ipotesi di decadenza del vincolo espropriativo, solo in caso di persistente inerzia della pubblica amministrazione pur dopo che il proprietario abbia reagito promuovendo gli interventi sostitutivi della Regione, oppure attraverso la procedura di messa in mora per far accertare in via giurisdizionale l'illegittimità del silenzio, può configurarsi la lesione del bene della vita identificabile nell'interesse alla certezza circa la possibilità di razionale e adeguata utilizzazione della proprietà, da cui va ravviata lesione risarcibile.

Con l... _OMISSIS_ ...vincolo preordinato all’esproprio contenuto nello strumento urbanistico, non sussiste alcun diritto del privato ad ottenere la destinazione edificatoria invocata; ne consegue che lo stesso non può pretendere alcun risarcimento per la “tardiva” riqualificazione dell’area nel senso dallo stesso auspicato.

In ipotesi di decadenza del vincolo, solo in caso di persistente inerzia della pubblica amministrazione pur dopo che il proprietario abbia reagito promuovendo gli interventi sostitutivi della Regione, oppure attraverso la procedura di messa in mora per far accertare in via giurisdizionale l'illegittimità del silenzio, può configurarsi la lesione del bene della vita identificabile nell'interesse alla certezza circa la possibilità di razionale e adeguata utilizzazione della proprietà, con conseguente diritto del privato all'indennizzo ovvero al risarcimento del danno.

Una volta ammessa e ritenuta la legittimità de... _OMISSIS_ ...uo;amministrazione, che, pure a distanza di tempo, ha reiterato legittimamente il vincolo espropriativo, sono di regola irrilevanti, e comunque non concretanti un fatto illecito generatore di danno, i contatti, le inerzie, le diffide che sono eventualmente intercorsi tra i privati – che nelle more tra la scadenza del primo vincolo e l’apposizione del vincolo reiterato, volevano addivenire a provvedimenti concessori o ampliativi della loro posizione – e l’amministrazione.

Il Comune che abbandoni parti rilevanti del suo territorio in condizioni di inappropriata o mancante pianificazione urbanistica può essere chiamato a risarcire il danno ai proprietari dei terreni che subiscono l'inerzia pianificatoria o che si rendano parti acquirenti, in buona fede, di lotti derivanti da lottizzazione abusiva cartolare.

PATOLOGIA --> RISARCIMENTO DEL DANNO --> DANNO --> DA INOSSERVANZA OBBLIGO DI RIPIANIFICAZIONE ... _OMISSIS_ ...RDO --> COLPEVOLEZZA

In ipotesi di mancata riqualificazione urbanistica di area incisa da vincoli decaduti nei termini normativamente previsti, l'amministrazione risponde del risarcimento del danno causato dal mancato rispetto di termini per la conclusione del procedimento (ex art. 2 bis l. n. 241/1990), sussistendo il requisito della colpevolezza, agevolmente acclarato, nel caso di specie, dall’ostinata inerzia del comune anche nei riguardi della sentenza che –preso atto del silenzio-rifiuto- ha vanamente ...


...continua.  Qui sono visibili 14000 su 38419 caratteri complessivi dell'articolo.

Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi giurisprudenziali estrapolate da un nostro codice o repertorio. Il cliente può acquistare il semplice articolo così come appare in questa pagina, senza gli omissis e senza la limitazione quantitativa. Nel caso occorrano informazioni più complete, si invita ad acquistare il codice o repertorio, dove le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle sentenze a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare. 

Acquista per soli 10,00 € l'articolo, che ti verrà inviato via mail e che potrai scaricarti dalla tua area privata nella sua interezza e senza omissis.

Acquista articolo