RESPONSABILITÀ CONTABILE - SOGGETTI - APPORTO CAUSALE
Nella ripartizione del danno erariale tra più soggetti di cui è accertata la responsabilità, qualora vi sia una sostanziale inscindibilità causale (attiva o da omessa vigilanza), delle singoli posizioni nella produzione del danno derivante dal sostanziale abbandono della procedura espropriativa, può ritenersi equa una ripartizione in misura uguale tra tutti i convenuti.
L’addebito del danno erariale in ipotesi in cui sia accertata la responsabilità di più soggetti, va effettuato sulla base della diversità dei ruoli funzionali ricoperti da ciascuno dei responsabili e durata dei relativi mandati.
E' corretta la quantificazione delle quote del pregiudizio patrimoniale imputate a ciascuno ...
_OMISSIS_ ... ai soggetti di cui è accertata la responsabilità in ragione della diversità dei ruoli funzionali ricoperti da ciascuno.
La ripartizione del danno in proporzione alla durata in carica di ciascun sindaco di cui è stata accertata la responsabilità in caso di omessa conclusione del procedimento, appare un criterio equo e razionale per quantificare le singole quote di danno.
Nel giudizio contabile risulta possibile tener conto di altri contributi causali alla produzione del danno da parte di soggetti non convenuti nel giudizio di primo grado, ma solo incidenter tantum e ai fini di una diversa ripartizione del danno stesso.
Nella determinazione del danno erariale, conseguente alla mancata conclusione del procedimento, deve essere considerato l’...
_OMISSIS_ ...o erariale da addebitare al soggetto di cui è accertata la reaponsabilità va tenuto conto dell'apporto causale di altri soggetti assenti nel giudizio (nel caso di specie per decesso).
Il danno va ripartito tra i soggetti di cui è accertata la responsabilità, in ragione dell’apporto causale.
Il richiamo alla responsabilità di altri soggetti non costituisce giustificazione idonea ad escludere la gravità della condotta omissiva contestata.
Sussistono giusti motivi per addivenire ad una riduzione dell’importo da porre a carico dei responsabili in considerazione dell’esistenza, certificata dagli atti acquisiti in esito all’istruttoria, di altri soggetti convenibili non chiamati in giudizio.
Il giudice contabile,...
_OMISSIS_ ...onto della quota di responsabilità astrattamente addebitabile a quest'ultimi.
La mancata chiamata in giudizio di altri soggetti responsabili dello stesso danno, potrà essere valutata sotto il profilo dell’addebito o sotto il profilo di eventuali responsabilità disciplinari del procuratore, ma non può portare all’assoluzione di chi sia ritenuto responsabile di (almeno parte) del danno.
Dall’importo complessivo costituente danno erariale da addebitare ai soggetti di cui è stata accertata la responsabilità, vanno detratte anche le quote di danno ascrivibili al comportamento di soggetti non citati in giudizio ma la cui responsabilità va accertata in via incidentale.
In ordine alla ripartizione dell'addebito deve ritenersi congruo i...
_OMISSIS_ ...tro della permanenza nella carica.
Nelle ipotesi di unicità di danno prodotto da una pluralità di condotte, le singole condotte sono autonomamente valutabili ai fini dell’attribuzione delle quote di danno ai compartecipi sulla scorta dell’autonomia delle condotte e del carattere personale e parziario della responsabilità amministrativa; il giudice deve pertanto limitarsi a giudicare le quote di danno riferibili ai convenuti, restando ininfluente l’assenza in giudizio di altri probabili corresponsabili.
Il giudice contabile, nel vagliare l’imputabilità del danno erariale alle condotte dei convenuti, può accertare la partecipazione causativa all’evento anche di altri soggetti rimasti estranei al processo. In questa ipotesi si dovrà ...
_OMISSIS_ ...; da evitare che i primi debbano sopportare integralmente il peso del risarcimento patito dall’Ente pubblico. Ciò vale a fortiori nell'ipotesi in cui sussista la partecipazione di altri soggetti nella causazione del danno e nel frattempo deceduti.
L’obbligazione risarcitoria gravante su ciascuno dei soggetti dei quali è accertata la responsabilità, in ipotesi di omessa conclusione della procedura, va determinata in proporzione alla durata dei rispettivi mandati rispetto al quinquennio previsto per il perfezionamento dell’esproprio e dunque al netto della quota in ipotesi riferibile ai periodi di carica per i soggetti prosciolti o non citati.
L’importo contestato quale pregiudizio va decurtato di una percentuale a ragione del concorso n...
_OMISSIS_ ...cito.
Nella liquidazione del danno complessivo occorre tener conto della condotta dei soggetti che, anche se non evocati o rimasti del tutto estranei al giudizio, pur avendone il potere-dovere, nessuno sforzo di diligenza e di attenzione hanno profuso nel ricercare eventuali soluzioni transattive o conciliative della lite insorta per il risarcimento dei danni, e che abbiano potuto contribuire in qualche misura alla determinazione del danno patrimoniale, attesa l’incidenza concausale della pluralità di condotte poste in essere da più soggetti, seppure di matrice colpose e indipendenti, comunque collegate al fatto dannoso provocato dalla complessa azione amministrativa, sulla base dell’applicazione del principio di equivalenza delle cause e del principio di parziar...
_OMISSIS_ ...pposti per l’esercizio dell’azione di responsabilità nei confronti degli eredi, non esclude l’applicazione del principio generale di ripartizione dell’addebito secondo l’apporto causale da ciascuno dato alla produzione del danno.
Ai fini della determinazione del quantum da porre concretamente a carico del soggetto di cui è accertata la responsabilità, va tenuto conto sia del ruolo causale svolto da altri organi e dipendenti dell’ente che di altri fattori che hanno fatto lievitare l’ammontare del danno. Invero, nell'ambito di un procedimento complesso quale l'espropriazione per la realizzazione di opere pubbliche vi è la necessità di una interazione, ai fini del raggiungimento del fine voluto dalla legge, tra la componente politica e ...
_OMISSIS_ ...edimento finale.
L'art. 1 quater l. 20/1994 consente al giudice contabile di modulare, se del caso, il quantum debeatur, ossia di determinare il danno da imputare a ciascun convenuto, anche in considerazione delle condotte di soggetti estranei al processo qualora dovesse emergere che con le loro condotte vi abbiano avuto parte. Così operando si evita che i convenuti debbano sopportare per intero il peso di un risarcimento che invece sarebbe spettato anche ad altri se ritualmente chiamati in giudizio.
Occorre tenere debito conto nella valutazione della quota di danno da addebitare, con la precisazione che non si tratta di riduzione del danno cagionato ma di valutazione dei singoli apporti concausali nella produzione dello stesso, della parte del danno d...
_OMISSIS_ ...1 (vigenti ratione temporis), è agevole ritenere che è contraria al “buon andamento” della P.A. ogni interpretazione incentrata sulla segmentazione dell’azione amministrativa atteso che questa è orientata, invece, ad unico fine senza artificiosa “compartimentalizzazione stagna” delle competenze di ciascuno dei soggetti coinvolti nel procedimento che pur rimane unico nel fine. Ai fini di escludere la responsabilità in caso di omessa conclusione del procedimento non bisogna pertanto confondere l’ordinaria distribuzione delle competenze nell’adozione dei provvedimenti (decreto di occupazione d’urgenza / decreto di esproprio) in materia, rispetto all’addebito consistente nell’omissione gravemente colposa degli atti endo procedimentali...
_OMISSIS_ ...one delle disposizioni sulla natura personale della responsabilità amministrativa e sull’addebito proporzionato alla compartecipazione di ciascuno alla produzione del danno in ipotesi di colpa grave (art. 1, commi 1 e 1 quater, della legge n. 20 del 1994), tenendo conto non solo del periodo di servizio da ciascuno espletato (e della contestuale condotta omissiva) ma anche (a scomputo) del contributo causale di soggetti deceduti o non chiamati in giudizio.
La misura complessiva del danno risarcibile può ridursi, in considerazione dell’apporto concausale alla produzione dello stesso di altri soggetti, non convenuti in giudizio.
La parte di danno ascrivibile alla parte di cui è accertata la responsabilità va determinata considerando anche la concorren...
_OMISSIS_ ...squo;evento anche di soggetti rimasti estranei al processo, valutando in modo virtuale il quantum ascrivibile a comportamenti di terzi, anche se non chiamati in giudizio, così da evitare che i primi debbano sopportare il peso di un risarcimento cui, invece, sarebbero tenuti anche altri. A maggior ragione ciò vale ove si ritenga che il danno erariale sia stato causato anche dalla condotta di soggetti nel frattempo deceduti.
Il giudice contabile può accertare la partecipazione causativa all’evento anche di soggetti rimasti estranei al processo, valutando in modo virtuale il quantum ascrivibile a comportamenti di terzi; in ipotesi in cui il danno indiretto derivi da atto transattivo intervenuto a distanza di molto tempo dall'irreversibile trasformazione del be...
_OMISSIS_ ...o, in quanto all'evidenza incolpevoli di detto maggiore esborso.
Il Giudice contabile ha l’obbligo, nel decidere sulla responsabilità dei soggetti convenuti in giudizio, di tenere conto anche in astratto degli eventuali concorsi causali, nella produzione del nocumento erariale, di altri dipendenti o agenti pubblici, ovvero di soggetti privati non sottoposti alla giurisdizione del giudice contabile, pur se non direttamente evocati nella controversia dall’Ufficio Requirente o non convenibili, ovvero dei soggetti assolti nel medesimo giudizio, a tal fine provvedendo alla riduzione dell’addebito in favore delle parti in causa per le quali sussistono gli estremi della condanna, nei limiti delle quote corrispondenti all’effettiva rilevanza causale della lor...
_OMISSIS_ ...ldquo;conditio sine qua non”, gli antecedenti senza i quali il nocumento erariale non si sarebbe certamente verificato, tutte le voci di pregiudizio che siano diretta ed immediata conseguenza del contegno antigiuridico in parola, sebbene maturate nel corso del tempo, non possono che essere ascritte al soggetto o ai soggetti che hanno provocato il danno erariale, anche laddove la sopravvenuta cessazione dal proprio incarico, ovvero la traslazione della competenza concernente la gestione della procedura, abbia precluso la possibilità di successivi interventi di salvaguardia dei beni giuridici intestati all’Amministrazione.
Le condotte reiteratamente omissive concorrono tutte alla produzione del danno; ciò non significa, peraltro, che non si valorizzino talune delle...
_OMISSIS_ ...iti in capo agli amministratori (Sindaco e assessore competente) che si siano trovati nella pienezza delle loro funzioni quando le opere furono completate.
La responsabilità risarcitoria è imputabile in via solidale agli Enti che, con il proprio comportamento o con un proprio provvedimento amministrativo, abbiano concorso alla produzione dell’evento dannoso; rileva al riguardo l’art. 2055 cod. civ., il quale, nel prevedere che la responsabilità di un fatto va attribuita in modo pieno a tutte le persone che hanno contribuito a cagionarlo, esprime un principio di ordine generale applicabile anche alle persone giuridiche pubbliche.
Sono corresponsabili in solido i soggetti le cui azioni od omissioni - nell'ambito della catena causale che ha determinat...
_OMISSIS_ ...produrre il danno.
Non è responsabile di un'espropriazione fallita un funzionario pubblico che, pur non essendo il responsabile del procedimento espropriativo, né incombendo su di lui alcun obbligo giuridico relativo all’adozione del provvedimento finale espropriativo, né potendo agire per sollecitare il versamento delle somme de quibus o chiedere l’integrazione dei fondi, si sia comunque adoperato nella sua qualità di responsabile amministrativo del servizio urbanistico e grandi opere, ad emanare una determinazione con la quale abbia chiesto all’Ufficio di Ragioneria di procedere al versamento dell’indennità provvisoria di espropriazione alla Cassa DD.PP..
Non può essere imputato al tecnico comunale che abbia curato l'espropriazione il...
_OMISSIS_ ... stima, stante il fatto che nella procedura espropriativa spetta alla Commissione Provinciale Espropri o al collegio tecnico ex art. 21 TUEs rideterminare l'indennità provvisoria non accettata.
RESPONSABILITÀ CONTABILE - SOGGETTI - APPORTO CAUSALE - CESSAZIONE DEL MANDATO
Non si deve attendere l’ultimo momento per avviare al completamento la procedura ablatoria, per cui la circostanza che l'Assessore ai Lavori Pubblici sia cessato dalla carica in tempi più o meno lontani dalla scadenza dell’occupazione legittima è del tutto irrilevante ai fini dell’interruzione del rapporto di causalità.
Va affermata la responsabilità del Sindaco che non ha di¬mostrato di aver posto in essere ogni utile iniziativa volta alla conclusione del...
_OMISSIS_ ...evo causale nello svolgersi degli eventi.
In ordine al danno conseguente alla mancata conclusione del procedimento, non sussiste responsabilità degli amministratori che hanno cessato dalla carica prima dell’inizio del procedimento o poco dopo l’inizio dello stesso.
Non risponde della mancata conclusione del procedimento espropriativo il Sindaco in carica in periodo in cui era già scaduto il termine per il completamento della procedura.
Non risponde della mancata conclusione del procedimento espropriativo l’Assessore ai LLPP che abbia svolto le relative funzioni in periodo in cui era ampiamente scaduto o prossimo a scadere il termine per il completamento della procedura.
Il Sindaco che abbia rivestito la carica in...
_OMISSIS_ ...enersi responsabile dei danni conseguenti.
Non risponde del danno erariale conseguente ad occupazione d'illegittima, il Sindaco che sia cessato dalla carica in data antecedente al verificarsi dell'occupazione sine titulo per mancanza dell'adozione delle ordinanze sindacali di occupazione d’urgenza.
In ipotesi di mancata conclusione del procedimento non è responsabile del conseguente danno erariale il Sindaco che abbia rivestito la carica per un periodo non significativo sotto il profilo della mancata definizione della procedura espropriativa, avendo terminato il suo mandato ad occupazione non ancora intervenuta.
E’ giurisprudenza costante che gli amministratori rispondono anche dei danni che si verificano successivamente alla cessazi...
_OMISSIS_ ...uò essere riconosciuta alla circostanza della cessazione dalla carica anteriormente alla scadenza del termine per la definizione della procedura espropriativa qualora la sua mancata conclusione ed il danno che ne è derivato in termini di esborso di oneri accessori sia causalmente riconducibile alla condott...