La «rimessione in pristino» ovvero l'adeguamento della situazione di fatto a quella di diritto

PATOLOGIA --> RESTITUTIO IN INTEGRUM --> RIMESSIONE IN PRISTINO

In assenza di un provvedimento per l’acquisizione ai sensi dell’art. 42 bis, d.p.r. 327/2001 o di un contratto di compravendita, il soggetto espropriante è obbligato a restituire i fondi illegittimamente occupati, previa remissione in pristino con distruzione dell’opera realizzata, a semplice richiesta dei proprietari.

Nell’ipotesi in cui alla dichiarazione di pubblica utilità non abbia fatto seguito l’emanazione di un tempestivo decreto di esproprio, in base all’attuale quadro normativo l’Amministrazione ha l’obbligo giuridico di far venir meno l’occupazione sine titulo e di adeguare la situazione di fatto a quella di diritto, restituendo l’immobile al legittimo titolare dopo aver demolito quanto ivi realizzato, atteso che la realizzazione dell’opera pubblica sul fondo illegittimamente occupato costituisce ... _OMISSIS_ ...non in grado di assurgere a titolo dell’acquisto e come tale inidoneo a determinare il trasferimento della proprietà.

Nell'attuale quadro normativo l'Amministrazione ha l'obbligo giuridico di far venir meno l'occupazione "sine titulo" e di adeguare la situazione di fatto a quella di diritto, restituendo gli immobili ai titolari e demolendo quanto realizzato.

L’irreversibile trasformazione non implica l’acquisizione del bene al patrimonio dell’amministrazione il che esclude l’esistenza di una pretesa presupponente la perdita della proprietà privata; il proprietario ha diritto alla restituzione del bene occupato ed alla riduzione in pristino stato.

Dell'area occupata illegittimamente dalla P.A. (nel caso di specie) con un impianto sportivo, a seguito della mancata conclusione del procedimento, va disposta la restituzione. Resta impregiudicata tra le parti la sorte degli impianti sportivi i... _OMISSIS_ ...otto, dovendosi avere riguardo in tal caso alla regola di cui all’art 936 del cod.civ.: pertanto, a scelta del proprietario, la P.A. dovrà rimuovere le opere realizzate, oppure il proprietario stesso potrà ritenerle corrispondendone, a sua scelta, il valore dei materiali ed il prezzo della manodopera oppure l’aumento di valore del fondo.

Qualora non sia stato adottato alcun provvedimento di espropriazione in sanatoria ai sensi dell’art. 42 bis d.p.r. n. 327/2001, deve essere disposta la restituzione del terreno occupato illegittimamente; deve viceversa escludersi la rimozione delle opere nel frattempo realizzate dall'Amministrazione qualora espressamente sia richiesto dall’interessato il mantenimento delle stesse.

A seguito dell’annullamento della procedura espropriativa, la restituzione delle aree deve essere posta in essere considerando lo stesso stato in cui essi si trovavano al momento dell'apprensione, esse... _OMISSIS_ ...ministrazione), tenuta a porre in essere tutti gli adempimenti necessari ad assicurare l'effettiva ed integrale restitutio in integrum del possesso in capo ai proprietari del suolo.

Il venir meno (nel caso di specie a seguito della risoluzione di accordo ex art.11 della L. 241/90), del titolo giuridico fondante sia il possesso sia, ancora, il semplice utilizzo delle aree private, l'Amministrazione non può disinteressarsi dello stato in cui si trovano i terreni che ha occupato, essendo tenuta a porre in essere tutti gli adempimenti necessari ad assicurare l'effettiva e integrale restitutio in integrum della posizione giuridica in capo ai proprietari del suolo.

L’annullamento di atti inerenti la procedura di espropriazione per pubblica utilità comporta, quale effetto ripristinatorio del giudicato in termini di adeguamento dello stato di fatto a quello di diritto, la restituzione del bene oggetto di ablazione previa riduzione in pristino ... _OMISSIS_ ...obbligo di risarcire il danno da illegittimo spossessamento.

Nel caso in cui l’amministrazione non abbia mai emanato un provvedimento di espropriazione e l’originaria legittima occupazione del bene (riveniente da un provvedimento di occupazione) sia venuta poi meno in conseguenza della scadenza del termine di efficacia dello stesso e della dichiarazione di pubblica utilità, si è di fronte ad un bene di proprietà privata detenuto sine titulo dall’ente pubblico; ne consegue l'obbligo di restituzione del bene oggetto di ablazione previa riduzione in pristino.

All'annullamento degli atti di approvazione del progetto, comportante dichiarazione di pubblica utilità, (e, in via derivata, dei conseguenziali atti della procedura ablatoria che in essa rinvengono univoco antecedente logico-giuridico), accede la declaratoria dell’obbligo, in capo all’Amministrazione, di provvedere alla restituzione al ricorrente dell’a... _OMISSIS_ ... dalla realizzazione dell’opera (nel caso di specie condotta fognaria), previa rimessione in pristino dell’area stessa compatibilmente, ovviamente, con l’intervento posto in essere.

In ipotesi di occupazione senza titolo di area privata per omessa conclusione del procedimento, nulla è dovuto in relazione alla perdita del diritto di proprietà, non potendosi il proprietario dirsi essere stato spogliato del suo diritto. Per ciò che concerne l’eventuale perdita di valore del bene, la condanna al ripristino dell’area alle condizioni originarie costituisce risarcimento in forma specifica.

In ipotesi di restituzione del bene illegittimamente occupato, l’Amministrazione è tenuta alla rimessione in pristino stato dei luoghi.

In ipotesi di occupazione illegittima l’Amministrazione è tenuta a risarcire il danno facendo cessare la situazione di permanente, illegittima occupazione (recte: sottrazio... _OMISSIS_ ...n forma specifica, provvedendo alla restituzione al legittimo proprietario dei terreni utilizzati per la realizzazione dell’opera pubblica opportunamente rimessi in pristino (e, naturalmente, corrispondendo l’indennizzo per il periodo di abusiva occupazione).

Per effetto dell’annullamento degli atti impugnati, la pretesa restituzione del fondo occupato, previa totale rimozione delle opere medio tempore realizzate dall’Amministrazione resistente, si appalesa legittima in quanto l’Amministrazione, versando nella situazione di occupante sine titulo del fondo espropriato, è tenuta - dopo l’annullamento dell’art. 43 del dpr. n. 327/2001 deciso dalla Corte Costituzionale (sent. n. 283/2010) - alla restituzione del bene nella condizione nel quale lo stesso si trovava al momento dell’avvenuta illegittima occupazione.

L’annullamento di atti inerenti la procedura di espropriazione per pubblica util... _OMISSIS_ ...uale effetto ripristinatorio del giudicato in termini di adeguamento dello stato di fatto a quello di diritto, la restituzione del bene oggetto di ablazione previa riduzione in pristino, nonché l’obbligo di risarcire il danno da illegittimo spossessamento.

In caso di mancato acquisto dell'area occupata da parte dell'ente pubblico, si è in presenza di un'occupazione senza titolo, ossia di un illecito permanente, che consente in ogni momento al privato di chiedere, anche in via giudiziale, la restituzione del fondo e la riduzione in pristino di quanto ivi realizzato.

In ipotesi di occupazione “sine titulo”, l’Amministrazione deve risarcire il danno facendo cessare la situazione di permanente, illegittima occupazione (recte: sottrazione) anzitutto in forma specifica, provvedendo alla restituzione al legittimo proprietario dei terreni utilizzati per la realizzazione dell’opera pubblica opportunamente rimessi in pris... _OMISSIS_ ...lmente, corrispondendo l’indennizzo per il periodo di abusiva occupazione).

In caso di mancato acquisto dell’area da parte dell’ente pubblico, si è in presenza di un’occupazione senza titolo, ossia di un illecito permanente, che consente in ogni momento al privato di chiedere, anche in via giudiziale, la restituzione del fondo e la riduzione in pristino di quanto ivi realizzato, salva la preclusione sostanziale di cui all’art. 936, comma 4 e 5, c.c., in materia di rimozione di opere eseguite dal terzo sul terreno altrui.

Qualora l'occupazione del fondo sia priva di ogni valido titolo giuridico a seguito della scadenza dei termini e perdita di efficacia della dichiarazione di pubblica utilità, deve accogliersi la domanda di restituzione dell’area stessa, previa riconduzione al pristino stato.

In caso di mancato acquisto a qualsiasi titolo dell'area occupata da parte dell'ente pubblico, si è i... _OMISSIS_ ...n'occupazione senza titolo, ossia di un illecito permanente, che consente in ogni momento al privato di chiedere, anche in via giudiziale, la restituzione del fondo e la riduzione in pristino di quanto ivi realizzato, salva la preclusione sostanziale di cui all'art. 936, comma 4 e 5, c.c., in materia di rimozione di opere eseguite dal terzo sul terreno altrui.

In conseguenza dell’intervenuto annullamento di tutti gli atti relativi alla procedura ablatoria, l'Amministrazione è tenuta a restituire l’area occupata; qualora sia stata posta in essere un’attività comportante alterazione dei luoghi, il proprietario ha diritto al ripristino ed a fruire dell’area nelle medesime condizioni, in cui la stessa si trovava prima dell’immissione in possesso.

Il consenso verbale del proprietario all'occupazione di parte del proprio terreno per la realizzazione dell'opera pubblica, nonché per la realizzazione dei lavori necessari... _OMISSIS_ ...o effetto traslativo, deve ritenersi tuttavia produttivo di effetti giuridici quanto alla modificazione dell'area, posto che al riguardo non è richiesta alcuna forma per la manifestazione del consenso; deve quindi essere rigettata la domanda dell'attore di riduzione in pristino della porzione di terreno interessato dalle modifiche e oggetto di restituzione.

La cessazione del potere pubblicistico ablativo conseguente alla scadenza dei termini per la realizzazione delle procedure di esproprio, senza che sia stato emanato il relativo decreto o comunque posto in essere un valido atto traslativo della proprietà, determina la piena reviviscenza del diritto dominicale in capo al titolare del fondo. L’occupazione del terreno da parte dell’Amministrazione deve quindi essere qualificata come illecito ed il proprietario ha diritto a riottenerne il possesso.

In caso di mancato acquisto dell'area da parte dell'ente pubblico, si è in presenza ... _OMISSIS_ ...ne senza titolo, ossia di un illecito permanente, che consente in ogni momento al privato di chiedere, anche in via giudiziale, la restituzione del fondo e la riduzione in pristino di quanto ivi realizzato, salva, ove ritenuta applicabile, la preclusione sostanziale di cui all'art. 936, comma 4 e 5, c.c., in materia di rimozione di opere eseguite dal terzo sul terreno altrui.

In caso di mancato acquisto dell’area irreversibilmente trasformata da parte dell’ente pubblico, si è in presenza di un’occupazione senza titolo, ossia di un illecito permanente, che consente in ogni momento al privato di chiedere, anche in via giudiziale, la restituzione del fondo e la riduzione in pristino di quanto ivi realizzato, salva la preclusione sostanziale di cui all’art. 936, comma 4 e 5, c.c., in materia di rimozione di opere eseguite dal terzo sul terreno altrui.

E' del tutto irrilevante, nell’ottica della restituzione del bene... _OMISSIS_ ...titulo, a cui l'Amministrazione va condannata previa riduzione in pristino, che sia stata realizzata l’opera pubblica nella misura in cui questa ha modificato la destinazione originaria del cespite e recato un pregiudizio patrimoniale e non a carico dei ricorrenti; ciò è peraltro compatibile con la restituzione del cespite e facoltà dello ius tollendi concessa al proprietario dei manufatti alle condizioni previste dall'art. 935 c.c., comma 1 e art. 937 c.c..

In ipotesi di occupazione illegittima l’Amministrazione deve risarcire il danno facendo cessare la situazione di permanente, illegittima occupazione (recte: sottrazione) anzitutto in forma specifica, provvedendo alla restituzione ai legittimi proprietari dei terreni utilizzati per la realizzazione dell’opera pubblica opportunamente rimessi in pristino (e, naturalmente, corrispondendo l’indennizzo per il periodo di abusiva occupazione).

In mancanza di accordo con e... _OMISSIS_ ...vi della proprietà delle aree occupate illegittimamente, l'Amministrazione deve emettere formale provvedimento con cui disporre la restituzione delle aree a suo tempo occupate, opportunamente ripristinate, impregiudicate le questioni consequenziali in ordine al ristoro relativo all’occupazione illegittima.

Sono le parti a dover concordare le modalità di restituzione dei beni conformati dall'Amministrazione alla destinazione di PRG (nel caso di specie attrezzature ed impianti di interesse generale), in virtù del possesso degli stessi. Non si pone affatto la necessità di interventi materiali ripristinatori, vanificando l'opera realizzata; quel che va considerato, infatti, ai fini della restituzione,...


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