Responsabilità contabili ed amministrative in capo al Sindaco ed al Presidente della Provincia

RESPONSABILITÀ CONTABILE - SOGGETTI - SOGGETTI PASSIVI - POLITICI E TECNICI - SINDACO/PRESIDENTE DELLA PROVINCIA

In ipotesi di condanna dell’Ente al risarcimento del danno, sussiste responsabilità del Sindaco che abbia omesso la conclusione del procedimento nei termini legali ed in alcun modo abbia dato avvio alla procedura per risarcire il proprietario, sussistendo in tale ipotesi un comportamento negligente e inerte privo di idonee giustificazioni e quindi connotato da colpa grave.

E’ da ravvisare colpa grave nella condotta del sindaco che, pur a conoscenza dell’approvazione del progetto comportante realizzazione dell’opera e pur avendo adottato i provvedimenti di occupazione con conseguente conoscenza del fatto che l’irreversibile trasformazione avrebbe comportato un danno ingiusto al proprietario in mancanza della conclusione della procedura espropriativa, abbia tuttavia mantenuto comportamento inerte per tu... _OMISSIS_ ...del mandato.

E’ da ravvisare colpa grave nella condotta del sindaco che, pur a conoscenza della pendenza di numerosi procedimenti espropriativi, abbia mantenuto comportamento inerte, quando, viceversa la durata in carica dello stesso era sufficiente per poter garantire una diversa e più diligente gestione delle procedure.

E' connotata da grave colpa la condotta del Sindaco che abbia omesso ogni attività (anche soltanto di sollecito degli uffici burocraticamente preposti), in ordine alla definizione della procedura ablativa, con conseguente condanna del Comune al risarcimento del danno per occupazione illegittima, interessi e spese, derivanti dalla condanna dell'Ente in sede civile.

Alla luce dei doveri conseguenti alla funzione di capo dell’Amministrazione comunale, compresi quelli di stimolo e di impulso sugli Assessori delegati e sui vari Uffici amministrativi del Comune attribuiti dall’art. 151 RD n. 148/... _OMISSIS_ ...o fondamentale quale organo responsabile dell’Amministrazione del Comune attribuito anche a seguito della Legge n. 142/1990 con disposizione ribadite dal D. Lgs. n. 267/2000, deve affermarsi la responsabilità del Sindaco che abbia omesso di assumere le necessarie e opportune iniziative al fine di consentire il pagamento delle indennità di espropriazione nei termini previsti dall’articolo 12 della Legge n. 865 del 1971, evitando così la corresponsione di interessi.

Il Sindaco risponde del danno conseguente alla mancata conclusione del procedimento; trattasi di fattispecie di responsabilità per fatto proprio, e non per fatto altrui, derivante sia dalla violazione di un dovere proprio (adozione dell'atto di esproprio) che dalla violazione dello specifico dovere di vigilanza sull'operato delle strutture tecniche preordinate all'adozione degli adempimenti prodromici al provvedimento ablativo.

Sussistono gli estremi della colpa ... _OMISSIS_ ...i casi in cui l’atteggiamento persistentemente inerte del sindaco favorisca la realizzazione di procedure ablative illegittime e, conseguentemente, illecite nei casi in cui l’irreversibile trasformazione del suolo si realizzi prima dell’emanazione del decreto di esproprio.

Sussiste la responsabilità amministrativa del vertice dell'Ente territoriale che, in violazione della normativa vigente in materia (L. n. 2359/1865, L. n. 865/1971, L. n. 1/1878), abbia fatto decorrere inutilmente i termini dell'occupazione temporanea, facendo divenire illegittima la procedura espropriativa; tale condotta omissiva è infatti tenuta in palese violazione dei principi di efficienza, efficacia e buona amministrazione che costituiscono i parametri in relazione ai quali valutare la legittimità dell’operato amministrativo.

In ipotesi di danno conseguente ad omessa conclusione della procedura, nella condotta omissiva del Sindaco cui, in qual... _OMISSIS_ ...rsquo;apparato burocratico comunale, compete impartire direttive ed il compito di guidare, regolare, predisporre ed indirizzare i diversi uffici ed istituti pubblici, deve ravvisarsi quella negligenza, configurabile alla stregua della colpa grave.

Non è possibile ritenere che ogni responsabilità di tipo gestionale gravi sul dirigente preposto al settore, con affrancamento totale da ogni obbligo relativo e dalle conseguenti responsabilità per il vertice politico, il quale risponde direttamente quando venga meno ai doverosi compiti di sovrintendenza degli uffici dell’ente o non formuli chiari indirizzi.

L’affidamento al Sindaco del potere di sovrintendenza ex art. 50 d. lgs. 267/2000 comporta lo svolgimento da parte di questi di un’attività di vigilanza e controllo sul buon andamento dell’amministrazione comunale, che deve necessariamente riguardare le pratiche e gli affari che, per qualche ragione, assumano una ri... _OMISSIS_ ...lare, si distacchino cioè dal complesso dell’attività ordinaria dell’ente locale.

La titolarità in capo alla dirigenza della competenza diretta ed esclusiva all’emanazione degli atti amministrativi in cui si concreta l’attività gestionale attuativa degli indirizzi politico programmatici dettati dagli organi politici di vertice non esclude in ogni caso la presenza in capo alla figura politicamente ed amministrativamente apicale dell’ente locale di un dovere di controllo e vigilanza, il cui mancato esercizio è giustificabile soltanto quando l’attività gestionale sia andata incontro a difficoltà meramente contingenti e di ordinaria amministrazione.

In ipotesi di mancata conclusione del procedimento, la responsabilità del sindaco, che abbia mantenuto un comportamento inerte e negligente, trova fondamento nel quadro normativo che delinea le funzioni del sindaco quale organo di vertice dell'amministrazione comun... _OMISSIS_ ...lare dall'art. 142 del T.U.L.C.P. n. 148 del 1915 ed art. 50 del T.U. sugli enti locali n. 265 del 1999).

La gravità della colpa, rilevante ai fini della responsabilità, è ravvisabile nel prolungato comportamento omissivo tenuto dal Sindaco che non abbia fatto alcunché affinché fosse determinata l’indennità dovuta per l’espropriazione e fosse concluso, come risultava comunque necessario, il procedimento di espropriazione.

In ipotesi di occupazione usurpativa di terreno privato, non può ravvisarsi alcun elemento che induca a configurare una condotta omissiva connotata dall’elemento soggettivo della colpa grave da parte del Sindaco, non potendosi ritenere che spetti a quest'ultimo il dovere di servizio di accertare, individuandone la consistenza e redigendo il relativo piano particellare, i terreni privati eventualmente interessati all’espropriazione per pubblica utilità.

In ipotesi di mancata conclusione... _OMISSIS_ ...to, non sussiste responsabilità, per mancanza di colpa grave, del Sindaco che si sia ampiamente attivato per la chiusura del procedimento espropriativo richiedendo, tra l’altro, la concessione di un mutuo alla cassa depositi e prestiti.

Il principio di separazione tra organi “politici” e “di gestione”, delineato dall’art. 51 della l. n.142/1990, deve essere interpretato con il pur chiaro disposto dell’art. 36 della medesima legge, che attribuisce al Sindaco compiti di “sovrintendenza” sul funzionamento degli uffici e dei servizi e sulla esecuzione degli atti, ed appare in qualche modo recessivo rispetto al contenuto delle delibere che (nel caso di specie) nell’intraprendere l’iniziativa espropriativa, abbiano conferito specifico e puntuale mandato al Sindaco; ne consegue la responsabilità di quest'ultimo in ipotesi di danno conseguente a mancata conclusione del procedimento.

I... _OMISSIS_ ...i il titolare del bene illegittimamente occupato, abbia promosso azione giudiziaria, alla quale è conseguita la condanna dell'Ente occupante al risarcimento del danno, risulta responsabile a titolo di colpa grave il Sindaco che abbia tenuto una condotta inescusabilmente inerziale rispetto alla controversa; ciò a maggior ragione qualora il diritto del privato fosse stato così manifestamente fondato da richiedere da parte del responsabile dell’Amministrazione (Sindaco) un tempestivo riconoscimento, al fine di evitare gli aggravi per spese legali e di causa, nonché di contenere gli importi dovuti a titolo di interessi legali e rivalutazione.

In vigenza del T.U. della legge comunale e provinciale del 1915 (R.D. n. 148) che affidava al Sindaco “quale capo dell’Amministrazione comunale”, anche la funzione di “sovrintendere a tutti gli uffici ed istituti comunali” (art. 151), il Sindaco risponde della mancata conclusio... _OMISSIS_ ...ura. Non può infatti che essere considerata come gravemente colposa la sua inerzia e la sua disattenzione rispetto alla funzione di impulso e supervisione di tutte le attività di carattere amministrativo dell’Ente locale.

In ipotesi di mancata conclusione del procedimento sussiste colpa grave del Sindaco che abbia omesso con continuità, per un notevole lasso di tempo, qualunque iniziativa ed impulso agli organi o uffici comunali, per la tempestiva definizione del procedimento espropriativo: attività dovuta in qualità di vertice dell'organizzazione amministrativa e di autorità competente all'emissione del decreto di espropriazione sia sulla base degli articoli 142 e 151 del TU 148 del 1915, dell’articolo 36 della legge 142/90 (applicabili ratione temporis), che delle competenze al medesimo attribuite in forza di atti interni dell’Amministrazione.

Il Sindaco era ed è capo dell’Amministrazione con responsabilità diretta ... _OMISSIS_ ...rdquo; del Comune, ed in tale veste aveva ed ha il dovere di sovrintendere sul funzionamento dei servizi e degli uffici, oltre che adottare tutti i provvedimenti aventi rilevanza esterna, non espressamente riservati dalla legge alla giunta o al consiglio (R.D. 148 del 1915 e R.D. n.383 del 1934, T.U. n.267/2000). In tale veste il Sindaco esercita quindi poteri di impulso, coordinamento, di indirizzo e di controllo sul funzionamento dei servizi, degli uffici e sull’esecuzione degli atti, per il cui esercizio può ricorrere all'adozione di specifiche direttive.

Il Sindaco in carica nel periodo utile ai fini del perfezionamento della procedura espropriativa è responsabile del danno conseguente alla mancata conclusione del procedimento, qualora risulti che lo stesso non abbia assunto alcuna iniziativa diretta ad accelerare la procedura in essere al fine del suo completamento entro i termini di legge. L’inerzia si appalesa nella mancata adozione... _OMISSIS_ ...dimenti diretti alla definizione della procedura espropriativa dal medesimo iniziata, sia di specifiche direttive agli uffici competenti, sia nell’omessa vigilanza sul corretto svolgimento delle procedure espropriative.

Ai sensi dell’art. 50 D. Lgs. 267/2000, il sindaco, benché titolare degli atti di indirizzo politico amministrativo e tenuto a rispettare l’autonomia dirigenziale, ha, comunque, l’onere di un costante e diligente controllo sul buon andamento degli uffici comunali.

E' responsabile il Sindaco che si è reso autore di una condotta omissiva rispetto al dovere di vigilanza sull'esecuzione dei singoli adempimenti connessi alla procedura acquisitiva per pubblica utilità, condotta connotata dall’elemento soggettivo delle colpa grave ove si consideri che la normale diligenza dovrebbe indurlo ad assumere preventiva cognizione, per quanto di competenza, per un sollecito perfezionamento della procedura, rispe... _OMISSIS_ ...viceversa non è stato emesso né il decreto di occupazione di urgenza, né il decreto di esproprio.

E' responsabile del danno erariale conseguente ad occupazione sine titulo il sindaco che per tutta la durata della carica, abbia omesso di adottare i provvedimenti di competenza - decreto di occupazione d’urgenza e quello di esproprio- nonché di esercitare i suoi poteri – doveri di vigilanza sul puntuale adempimento da parte dell’ufficio tecnico dei compiti di collaborazione per il corretto espletamento del procedimento espropriativo.

Risulta connotata da colpa grave ed è pertanto foriera di responsabilità amministrativa la condotta del Sindaco che abbia mostrato un totale disinteresse rispetto agli obblighi di servizio non adoperandosi affinchè la gestione del procedimento evolvesse in modo da preservare gli interessi comunali dalle prevedibili pretese risarcitorie che il privato avrebbe inevitabilmente avanzato in relazione a... _OMISSIS_ ...ttempo subito per effetto della mancata conclusione del procedimento.

Nel quadro ordinamentale che ancora non conosceva la fondamentale distinzione tra sfera di indirizzo politico-amministrativo e sfera gestionale, introdotta con legge n. 142 del 1990, il Sindaco, quale organo di vertice dell’amministrazione comunale, al quale spettava l’adozione degli atti espropriativi, risponde del danno conseguente alla mancata conclusione del procedimento.

Nel sistema ordinamentale anteriore alla riforma di cui alla legge 8 giugno 1990, n. 142, sul Sindaco gravavano i dov...


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