Opere pertinenziali

OPERE ED INTERVENTI --> CASISTICA --> OPERE PERTINENZIALI

In materia edilizia ed urbanistica, la nozione di pertinenza è meno ampia di quella definita dall'art. 817 c.c. possedendo peculiarità sue proprie che la differenziano da quella civilistica dal momento che il manufatto deve essere preordinato ad una oggettiva esigenza dell'edificio principale e funzionalmente inserito al suo servizio.

La qualifica di pertinenza urbanistica è applicabile ad opere di modesta entità e accessorie rispetto ad un'opera principale, che, dal punto di vista delle dimensioni e della funzione, si connotino per non avere una propria autonomia rispetto all'opera cosiddetta principale e siano coessenziali alla stessa, tale, che non ne risulti possibile alcuna diversa utilizzazione economica.

La nozione di pertinenza in ambito edilizio ha un significato più circoscritto, e si fonda non solo sulla mancanza di autonoma utilizzazione e di autonomo ... _OMISSIS_ ...fatto, ma anche sulle ridotte dimensioni dello stesso, tali da non alterare in modo significativo l'assetto del territorio o incidere sul carico urbanistico, caratteristiche queste la cui sussistenza deve essere peraltro dimostrata dall'interessato.

La qualifica di pertinenza urbanistica è applicabile soltanto ad opere di modesta entità e accessorie rispetto ad un'opera principale, ma non anche ad opere che, dal punto di vista delle dimensioni e della funzione, si connotino per una propria autonomia rispetto all'opera principale e non siano coessenziali alla stessa, tale, cioè, che non ne risulti possibile alcuna diversa utilizzazione economica.

In materia edilizia sono qualificabili come pertinenze solo le opere prive di autonoma destinazione e la esauriscano nel rapporto funzionale con l’edificio principale, così da non incidere sul carico urbanistico; il vincolo pertinenziale in senso urbanistico è caratterizzato da un oggett... _OMISSIS_ ...entale tra cosa accessoria e principale, che non consenta, per natura e struttura dell’accessorio, altro che la destinazione della cosa a un uso pertinenziale durevole.

La nozione di pertinenza urbanistica richiede che si tratti di opera collegata all’edificio principale in un rapporto di strumentalità e necessaria consequenzialità funzionale che, non può essere l’esito della destinazione effettuata dal proprietario della cosa principale o da chi ha un diritto reale sulla medesima, come previsto dall’art. 817, co. 2, c.c., ma deve ontologicamente emergere dalla struttura dell’opera destinata a servizio di quella principale.

La nozione di pertinenza urbanistico-edilizia è peculiare, data la specificità della materia e la differente finalità pubblica a base della normativa ed è ritenuta meno ampia di quella definita dall’art. 817 c.c., tale da non poter consentire la realizzazione di opere senza il permesso ... _OMISSIS_ ...ltanto perché destinate al servizio di un bene qualificato come principale.

La pertinenza urbanistica è configurabile quando vi sia un oggettivo nesso funzionale e strumentale tra la cosa accessoria e quella principale, cioè un nesso che non consenta altro che la destinazione del bene accessorio ad un uso pertinenziale durevole, sempreché l’opera secondaria non comporti alcun maggiore carico urbanistico.

Per il sorgere del vincolo pertinenziale è necessaria la volontà del soggetto cui appartengono le cose di creare un vincolo pertinenziale, ma non è sufficiente se tra le stesse non sussiste oggettivamente un vincolo di strumentalità necessaria.

L’atto di destinazione di una cosa a servizio di altra è ricondotto nella categoria degli atti in senso stretto, nei quali la volontà del soggetto titolare di entrambe le cose rappresenta solo il presupposto per la produzione dell’effetto legislativamente predeterminat... _OMISSIS_ ...la rileva, ai fini del nesso di pertinenzialità urbanistica la volontà del soggetto, se poi le stesse non si trovano oggettivamente in una situazione tale per cui l’una appare servente in maniera durevole rispetto all’altra.

In urbanistica ed edilizia la nozione di pertinenza è meno ampia di quella definita dall'art. 817 c.c.; in particolare la nozione di pertinenza urbanistica ha peculiarità sue proprie che la differenziano da quella civilistica, dal momento che il manufatto deve essere non solo preordinato ad una oggettiva esigenza dell'edificio principale e funzionalmente inserito al suo servizio, ma deve essere anche sfornito di autonomo valore di mercato e dotato comunque di un volume modesto rispetto all'edificio principale in modo da evitare il c.d. carico urbanistico. Invero la qualifica di pertinenza urbanistica è applicabile soltanto ad opere di modesta entità e accessorie rispetto ad un'opera principale, quali ad esempio i piccoli ma... _OMISSIS_ ...contenimento di impianti tecnologici et similia, ma non anche ad opere che, dal punto di vista delle dimensioni e della funzione, si connotino per una propria autonomia rispetto all'opera cosiddetta principale e non siano coessenziali alla stessa, tale, cioè, che non ne risulti possibile alcuna diversa utilizzazione economica.

Per la costituzione del vincolo pertinenziale è necessario non soltanto l'elemento oggettivo, consistente nella materiale destinazione del bene accessorio ad una relazione di complementarietà con quello principale, ma anche l'elemento soggettivo, consistente nella effettiva volontà del titolare del diritto di proprietà, o di altro diritto reale di godimento, sui beni collegati, giacché soltanto chi abbia la piena disponibilità giuridica di entrambi i beni può utilmente attuare la destinazione della "res" al servizio o all'ornamento del bene principale, occorrendo altrimenti un rapporto obbligatorio costituito tra i rispetti... _OMISSIS_ ...

La nozione di pertinenza urbanistica, sottratta al regime della concessione edilizia e assoggettata a quello dell’autorizzazione gratuita deve avere una propria identità fisica ed una propria conformazione strutturale ed essere preordinata ad un’esigenza effettiva dell’edificio principale, al cui servizio deve essere posta in via funzionale ed oggettiva, mentre non deve possedere un autonomo valore di mercato, nel senso che il suo volume non deve consentire una sua destinazione autonoma e diversa da quella a servizio dell’immobile cui accede.

Non può qualificarsi quale mera pertinenza il locale che ha dimensioni che non possono certamente essere ritenute modeste (nella specie, 113 mq.), comporta un incremento delle superfici dell’immobile ed ha incidenza sul carico urbanistico.

La nozione civilistica di pertinenza è più ampia di quella applicata nella materia urbanistica nel senso che beni, che i... _OMISSIS_ ...e assumono senz'altro natura pertinenziale, non sono tali ai fini dell'applicazione delle regole che governano l'attività edilizia. Invero la nozione di pertinenza urbanistica, sottratta al regime della concessione edilizia e assoggettata a quello dell'autorizzazione gratuita, ha peculiarità proprie e distinte dalla nozione civilistica. L'opera pertinenziale deve avere una propria identità fisica ed una propria conformazione strutturale e essere preordinata a un'esigenza effettiva dell'edificio principale, al cui servizio deve essere posta in via funzionale ed oggettiva, mentre non deve possedere un autonomo valore di mercato.

In materia edilizia è qualificabile pertinenza qualsiasi manufatto strumentale rispetto ad uno principale e di dimensioni modeste rispetto a quest'ultimo; più in particolare la pertinenza è configurabile quando vi è un oggettivo nesso funzionale e strumentale tra cosa accessoria e principale, cioè un nesso che non consenta altro che ... _OMISSIS_ ... della cosa ad un uso pertinenziale durevole.

Ai fini edilizi, un manufatto può essere considerato pertinenza quando non solo è preordinato ad un'oggettiva esigenza dell'edificio principale e funzionalmente inserito al suo servizio, ma è anche sfornito di un autonomo valore di mercato e non comporta un c.d. carico urbanistico.

L’art. 7, comma 2, lett. a) del decreto-legge n. 9 del 1982, che assoggetta all'applicazione della sola sanzione pecuniaria le opere pertinenziali, presuppone l’assenza di vincoli paesaggistici.

Salvo una diversa normativa regionale o comunale, ai fini edilizi manca la natura pertinenziale quando sia realizzato un nuovo volume, su un'area diversa ed ulteriore rispetto a quella già occupata dal precedente edificio, ovvero sia realizzata una qualsiasi opere, come una tettoia, che ne alteri la sagoma.

In materia edilizia sono qualificabili come pertinenze solo le opere prive di au... _OMISSIS_ ...ione e che esauriscano la loro destinazione d'uso nel rapporto funzionale con l'edificio principale, così da non incidere sul carico urbanistico.

La nozione di pertinenza edilizia presuppone anzitutto un dato fisico, riguardato nella scarsa consistenza volumetrica della cosa che si assume pertinenziale, di talché può riconoscersi la natura di pertinenza solo a manufatti esigui, di scarsissimo impatto urbanistico. Correlativamente non può far difetto un requisito teleologico, consistente nella circostanza che la cosa non possa essere oggetto di autonoma valutazione ed utilizzazione ma che esista e abbia una funzione solo in quanto sia a servizio e a completamento della cosa principale.

La nozione amministrativa di pertinenza edilizia è assolutamente divergente dall'accezione civilistica di pertinenza e più ristretta di quest'ultima, essendo circoscritta a quei manufatti che non alterano in modo significativo l'assetto del territorio, c... _OMISSIS_ ...ni modeste e ridotte rispetto alla cosa cui ineriscono.

La nozione di pertinenza edilizia non coincide con la più ampia nozione descritta nell'art. 817 c.c. La prima tipologia identifica interventi edilizi minori, cosicché il rapporto pertinenziale non può esonerare dalla concessione le opere che, dal punto di vista urbanistico ed edilizio, si pongono come ulteriori, in quanto occupanti aree e volumi diversi rispetto alla cosa principale

Se fa difetto il requisito strutturale e se, quindi, la cosa che si ritiene pertinenziale ha dimensioni consistenti, non occorre neanche appurare l'esistenza dell'elemento funzionale, dovendosi in radice escludere che il manufatto abbia natura pertinenziale.

La nozione di pertinenza edilizia, in ragione della prevalenza degli interessi pubblici all’ordinato assetto del territorio e al rispetto delle prescrizioni urbanistiche, presuppone anzitutto un dato fisico, consistente nella scarsa ... _OMISSIS_ ...umetrica della cosa che si assume pertinenziale, di talché può riconoscersi la natura di pertinenza solo a manufatti esigui, di scarsissimo impatto urbanistico. Correlativamente, non può far difetto un profilo funzionale, consistente nell’inidoneità della cosa a formare oggetto di autonoma valutazione ed utilizzazione dovendo essa esistere ed avere una funzione solo in quanto sia a servizio e a completamento della cosa principale.

Va escluso che possa configurarsi una pertinenza edilizia in mancanza del pre - requisito di carattere strutturale, ossia la scarsa consistenza dimensionale dell'opera: se la cosa che si ritiene pertinenziale ha dimensioni consistenti, non occorre neanche appurare l'esistenza dell'elemento funzionale, dovendosi in radice escludere che il manufatto abbia natura pertinenziale.

La pertinenza urbanistica è configurabile quando vi sia un oggettivo nesso funzionale e strumentale tra la cosa accessoria e quella prin... _OMISSIS_ ... nesso che non consenta altro che la destinazione della bene accessorio ad un uso pertinenziale durevole, sempreché l’opera secondaria non comporti alcun maggiore carico urbanistico.

Il torrino scale non costituisce una pertinenza, facendo parte dell'immobile a cui accede.

Salva una diversa normativa regionale o comunale, ai fini edilizi manca la natura pertinenziale quando sia realizzato un nuovo volume, su un’area diversa ed ulteriore rispetto a quella già occupata dal precedente edificio, ovvero sia realizzata una qualsiasi opera, come una tettoia, che ne alteri la sagoma.

La nozione di pertinenzialità ai fini urbanistici ed edilizi ha connotati diversi da quelli civilistici, avendo rilievo determinante non tanto il legame materiale tra pertinenza e immobile principale, quanto che la prima non abbia autonoma destinazione e autonomo valore di mercato e che esaurisca la propria destinazione d'uso nel rapporto funz... _OMISSIS_ ...ificio principale, così da non incidere sul carico urbanistico e che vengano in rilievo manufatti di dimensioni estremamente modeste e ridotte, inidonei, quindi, ad alterare in modo significativo l'assetto del territorio.

Un manufatto che comporta incremento di volume e di superficie utile incidendo così sui carichi urbanistici della zona in cui insiste non può essere qualificato come opera pertinenziale.

Per il sorgere ...


...continua.  Qui sono visibili 14000 su 78634 caratteri complessivi dell'articolo.

Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi giurisprudenziali estrapolate da un nostro codice o repertorio. Il cliente può acquistare il semplice articolo così come appare in questa pagina, senza gli omissis e senza la limitazione quantitativa. Nel caso occorrano informazioni più complete, si invita ad acquistare il codice o repertorio, dove le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle sentenze a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare. 

Acquista per soli 10,00 € l'articolo, che ti verrà inviato via mail e che potrai scaricarti dalla tua area privata nella sua interezza e senza omissis.

Acquista articolo