L’istituto giurisprudenziale della cd. occupazione appropriativa o acquisitiva non può più ritenersi conforme al nostro ordinamento

PATOLOGIA --> OPERA PUBBLICA --> OCCUPAZIONE ILLEGITTIMA --> OCCUPAZIONE APPROPRIATIVA E USURPATIVA --> OCCUPAZIONE APPROPRIATIVA O ACQUISITIVA --> NON ESISTE

È oramai espunto dal nostro ordinamento giuridico l’istituto dell’occupazione acquisitiva che, in presenza di una dichiarazione di pubblica utilità o di una dichiarazione d’indifferibilità e urgenza esplicita o implicita, dell'occupazione dell'area e dell'irreversibile trasformazione del fondo nonché della scadenza del termine di occupazione legittima senza adozione di un decreto di esproprio ovvero in caso di annullamento giurisdizionale della procedura espropriativa, ipotizza un acquisto a titolo originario della proprietà del fondo in capo all’Amministrazione occupante, legittimando il privato proprietario ad agire esclusivamente per il risarcimento del danno.

È da ritenersi definitivamente espunto dall’ordinamento giuridico l’istit... _OMISSIS_ ...occupazione acquisitiva, di origine giurisprudenziale, che -in presenza di una dichiarazione di pubblica utilità o di una dichiarazione d’indifferibilità e urgenza esplicita o implicita, dell'occupazione dell'area e dell'irreversibile trasformazione del fondo nonché della scadenza del termine di occupazione legittima senza adozione di un decreto di esproprio ovvero in caso di annullamento giurisdizionale della procedura espropriativa-, ipotizza un acquisto a titolo originario della proprietà del fondo in capo all’Amministrazione occupante, legittimando il privato proprietario ad agire esclusivamente per il risarcimento del danno.

In tema di risarcimento del danno per occupazione senza titolo di un fondo da parte della Pubblica Amministrazione, la distinzione tra le diverse fattispecie individuate in passato dalla giurisprudenza è sostanzialmente venuta meno per effetto della necessità d'interpretare il diritto interno in conformità con il princ... _OMISSIS_ ...dalla Corte EDU, secondo cui l'espropriazione deve sempre avvenire in "buona e debita forma"; pertanto, anche quando vi sia stata dichiarazione di pubblica utilità, l'illecito spossessamento e l'irreversibile trasformazione del fondo per la costruzione di un'opera pubblica non danno luogo all'acquisto della proprietà da parte dell'Amministrazione, sicché il privato ha diritto a chiederne la restituzione, salvo che non decida di abdicare al suo diritto e chiedere il risarcimento del danno per equivalente.

L’accessione invertita del suolo in favore del Comune è istituto pretorio oramai espunto dall’ordinamento per manifesta contrarietà agli apicali principi di rispetto del diritto di proprietà espressi dall’ordinamento eurounitario (art. 1 del Protocollo addizionale alla Convenzione per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali, ratificata con la legge 4 agosto 1955, n.848 e s.m.i.), vigenti e preval... _OMISSIS_ ...a di diritto interno, potendo la proprietà privata essere espropriata per ragioni di pubblico interesse solo a seguito di un procedimento amministrativo definito con un provvedimento formale (c.d. “buona e debita forma”).

In materia di occupazione sine titulo, per giurisprudenza ormai pacifica, l’istituto (giurisprudenziale) della cd. occupazione appropriativa non può più ritenersi conforme al nostro ordinamento.

In mancanza di una legittima procedura espropriativa conclusa con un atto adottato nelle forme di legge, l’irreversibile trasformazione degli immobili non determina il passaggio della proprietà del bene all’Amministrazione Pubblica, posto che l’istituto (giurisprudenziale) della cd. occupazione appropriativa non può più ritenersi conforme al nostro ordinamento.

Una volta che il giudice accerti l’assenza di un atto/fatto acquisitivo della proprietà del suolo del privato occupat... _OMISSIS_ ...o;Amministrazione (perché all’occupazione d’urgenza, i cui termini di validità sono scaduti, non è seguito il decreto di espropriazione), dev’essere riconosciuta la persistenza della proprietà del suolo in capo al privato, dovendosi ormai ritenersi superato l'orientamento che riconnetteva alla costruzione dell'opera pubblica e alla irreversibile trasformazione del fondo che a essa conseguiva effetti preclusivi o limitativi della tutela in forma specifica del privato, essendo invece un dato acquisito che la suddetta trasformazione del fondo illegittimamente occupato integri un mero fatto (illecito) non in grado di assurgere a titolo d'acquisto.

L'illecito a carattere permanente, insito sia nell'occupazione appropriativa (occupazione sotto la vigenza della dichiarazione di pubblica utilità ma con realizzazione dell'opera pubblica in assenza di un decreto di esproprio) sia in quella usurpativa (ricorrente nell'ipotesi di mancanza anche ... _OMISSIS_ ... efficace provvedimento d dichiarazione di pubblica utilità dell'opera), è dunque inidoneo a comportare l'acquisizione autoritativa alla mano pubblica dei bene occupato, con cessazione dell'illecito soltanto per effetto della restituzione, di un accordo transattivo, della compiuta usucapione da parte dell'occupante che lo ha trasformato, ovvero della rinunzia dei proprietario al suo diritto, implicita nella richiesta di risarcimento dei danni per equivalente.

La realizzazione di un’opera pubblica su un fondo illegittimamente occupato, ovvero legittimamente occupato ma non espropriato nei termini di legge, non è di per sé in grado di determinare il trasferimento della proprietà del bene a favore della Amministrazione. Deve infatti ritenersi ormai superato l’orientamento che riconnetteva alla costruzione dell’opera pubblica ed alla irreversibile trasformazione del fondo che ad essa consegue effetti preclusivi o limitativi della tutela in fo... _OMISSIS_ ...el privato, dovendo invece affermarsi che la suddetta trasformazione su fondo illegittimamente occupato integra un mero fatto non in grado di assurgere a titolo d’acquisto.

L’istituto dell'occupazione acquisitiva è stato espunto dal nostro ordinamento giuridico sia a seguito dell'intervento della Corte europea dei Diritti dell'Uomo, sia a seguito dell’entrata in vigore dell’art. 42 bis, d.P.R. n. 327 del 2001.

L'istituto dell'occupazione appropriativa viola il principio di legalità di cui all’art. 42 Cost. e all’art. 1 Prot. Addizionale alla CEDU e non può trovare pertanto applicazione neanche per le fattispecie antecedenti l’entrata in vigore del T.U. n. 327/2001. L’atto con il quale l’amministrazione dispone la trascrizione dell’acquisto sui registri immobiliari, su presupposto della già avvenuta acquisizione per effetto della irreversibile trasformazione del fondo occupato ovvero... _OMISSIS_ ...rsi dell’occupazione appropriativa, deve ritenersi, d’ufficio, nullo per carenza di potere, non essendo conferito all’amministrazione un potere di accertamento del regime di appartenenza del bene controverso, riservato al potere giurisdizionale.

Sulle conseguenze della realizzazione senza titolo di un'opera pubblica su un fondo di proprietà altrui, è nota la conclusione alla quale la giurisprudenza è ormai giunta, al termine di un lungo e complesso dibattito, che ha visto l'intervento della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (CEDU), volto a contestare l'istituto di origine pretoria della c.d. accessione invertita (o occupazione acquisitiva), che consentiva alla PA di acquistare la proprietà di un fondo occupato senza titolo, in forza della definitiva realizzazione dell'opera pubblica e della irreversibile trasformazione del fondo stesso.

L’irreversibile trasformazione degli immobili, in difetto della effettuazione di... _OMISSIS_ ...procedura ablativa, non determina il passaggio della proprietà del bene all’Amministrazione, non potendosi più considerare conforme al nostro ordinamento giuridico l’istituto, di conio giurisprudenziale, sorto con la sentenza della Corte di cassazione del 26 febbraio 1983, n. 1464, della cd. “occupazione appropriativa” o “accessione invertita”. Pertanto la proprietà del bene rimane in capo ai legittimi proprietari e, fin quando perduri l’illegittima occupazione, la pubblica amministrazione ha l’obbligo di farla venire meno adeguando la situazione di fatto a quella di diritto.

L'occupazione appropriativa è stata espunta dal nostro ordinamento; pertanto la radicale trasformazione del suolo a seguito dell’occupazione di esso e della realizzazione dell’opera pubblica non determina l’estinizione del diritto del proprietario né, correlativamente, l’acquisto della proprietà in capo all’... _OMISSIS_ ... o al beneficiario dell’espropriazione.

In mancanza di un provvedimento legittimo che disponga l'acquisto alla proprietà pubblica dei beni occupati dall'ente, il bene non può considerarsi entrato a far parte del patrimonio pubblico. Non può, invero, più operare nell'ordinamento il principio dell'accessione invertita attraverso il quale si realizzava l'acquisto a titolo originario del bene privato, su cui era realizzata l'opera pubblica, in capo all'ente pubblico al momento dell'irreversibile trasformazione dello stesso.

L’istituto di matrice pretoria dell’occupazione acquisitiva, o accessione invertita (in virtù del quale si è ritenuto che la proprietà del fondo occupato oltre i termini di occupazione legittima e irreversibilmente trasformato per effetto della realizzazione su di esso di un’opera dichiarata di pubblica utilità si acquistasse a titolo originario alla mano pubblica) è stato espunto dall’ordinament... _OMISSIS_ ...| Risulta ormai definitivamente superata quella giurisprudenza secondo cui l’irreversibile trasformazione del fondo conseguente alla realizzazione dell’opera pubblica ne determinava l’acquisizione in proprietà da parte del soggetto espropriante: fenomeno definito come occupazione appropriativa o acquisitiva.

La realizzazione di un'opera pubblica su un fondo oggetto di legittima occupazione costituisce un mero fatto che non è in grado di assurgere a titolo dell'acquisto ed è, come tale, inidonea, da sé sola, a determinare il trasferimento della proprietà in favore della P.A..

La pubblica amministrazione non può divenire proprietaria del suolo sulla base di un atto illecito (quale è la realizzazione dell'opera pubblica in assenza di un valido titolo ablativo) e nessun acquisto della proprietà di un'area può esservi in assenza di un legittimo atto ablatorio; in tali fattispecie rimane l'obbligo per l'amministrazione di restit... _OMISSIS_ ...tario il bene di cui è stato illegittimamente privato, ovvero a risarcire per equivalente il proprietario medesimo.

L’illecito spossessamento, di natura permanente, dei terreni di proprietà privata da parte della Pubblica Amministrazione e la loro irreversibile trasformazione in seguito alla costruzione di un’opera pubblica non determina il trasferimento della proprietà di tali terreni dal privato all’Amministrazione.

In caso di occupazione illegittima di aree private per la realizzazione di opere pubbliche non può farsi applicazione dell’istituto di elaborazione giurisprudenziale della cosiddetta accessione invertita, configurandosi come un illecito permanente perpetrato nei confronti di un diritto dell’uomo fondamentale e imprescrittibile, garantito dall’art. 1 del Protocollo addizionale n. 11 alla Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, firmato a Stras... _OMISSIS_ ...1 maggio 1994 e ratificato con legge n. 296/1997, senza che alcuna rilievo possa assumere in contrario il dato fattuale dell’intervenuta realizzazione di un’opera pubblica sul terreno interessato e non potendo giammai l’acquisizione del diritto di proprietà conseguire a un illecito.

L’Amministrazione non acquista la proprietà di un suolo illecitamente posseduto, neanche se sia stata realizzata un’opera utilizzata dalla collettività.

L'istituto pretorio dell'occupazione appropriativa, nato nel 1979 e consolidato nel 1983, risulta ormai abbandonato, in quanto incompatibile con l'art. 1 del protocollo addizionale alla Convenzione EDU, come interpretato dalla Corte EDU.

L'occupazione appropriativa non esiste più.

La mancata conclusione di una procedura di esproprio esclude in radice la possibilità che si sia verificato il passaggio di proprietà in favore dell’ente pubblico, essend... _OMISSIS_ ...one dell’opera sul fondo illecitamente occupato un mero fatto, inidoneo a formare il titolo dell’acquisto e, perciò, l’apprensione della altrui proprietà.

L'istituto dell'occupazione appropriativa è stato riconsiderato dalle Sezioni Unite di questa Corte che, con la sentenza n. 735 del 2015, lo hanno ritenuto non conforme con il principio enunciato dalla Corte Europea dei Diritti del...


...continua.  Qui sono visibili 14000 su 103078 caratteri complessivi dell'articolo.

Il presente articolo è un'aggregazione di sintesi giurisprudenziali estrapolate da un nostro codice o repertorio. Il cliente può acquistare il semplice articolo così come appare in questa pagina, senza gli omissis e senza la limitazione quantitativa. Nel caso occorrano informazioni più complete, si invita ad acquistare il codice o repertorio, dove le sintesi qui visibili sono associate agli estremi e agli estratti originali delle sentenze a cui si riferiscono (vedasi il sampler del prodotto). Possono essere presenti sintesi ripetitive o similari, derivanti da pronunce di contenuto ripetitivo o similare. 

Acquista per soli 10,00 € l'articolo, che ti verrà inviato via mail e che potrai scaricarti dalla tua area privata nella sua interezza e senza omissis.

Acquista articolo